Capitolo 2
– “Senza nemmeno rendersene conto”-
19
Marzo 2013 – Sabato ore
20.12
Era
appena tornata dall’Ospedale,
una velocissima visita di routine, un semplice prelievo, ed era passata
dalla
Dottoressa Hife per informarla sull’andamento della scuola.
“Hope
ci sei?”
“Ciao
Noah!”
“Ciao!
:) allora hai comparto
quella maglietta?”
“Uhm
a mamma non è piaciuta
moltissimo. E sinceramente ha ragione, costa un po’.
Però la trovo bellissima…
te l’ho già detto vero?”
“Si
mi pare di si
…
Una
quindicina di volte”
“Ma
è perché è STUPENDA, ma
giuro, non hai idea.
Devo
averla, non capisci? Vado
pazza per questo genere di cose… nera, con i disegni del
cartone…”
“A
me quel cartone fa un po’
rabbrividire”
“:O
:O :O NON PUOI DIRE UNA COSA
DEL GENERE :O :O :O
Ma
l’hai mai visto?”
“No,
ho solo visto un pezzo da
una mia amica, una volta, ma non mi è per niente
piaciuto…”
“TU
sei un’idiota. L’AMICA una
grande!”
“Sul
grande sono d’accordo…
sull’amica un po’ meno”
Hope
piegò la testa di lato. Era
fidanzato? “Perché ‘amica un
po’ meno’?” digitò. Poi, dopo
aver inviato il
messaggio aggiunse: “Comunque bisogna rimediare a questo
fatto :O :O :O”
“
Perché non era proprio
un’amica… soprattutto per cosa è
successo poi quella sera. E ti garantisco che
non era interessata tanto al film”
“Quindi
eravate tutte e due
impegnati in qualcosa di più…interessante XD
posso immaginare cosa…ahahaha”
“ehehe
già! E rimediare dicevi? A
cosa?”
“Al
fatto che non hai mai visto
quel cartone. Sappi solo che è uno delle colonne che hanno
costruito la mia infanzia”
“Ah
quindi se lo vedessi
diventerei come te.
Meglio
non vederlo allora.”
“ahahahah
Sei
sempre più simpatico Noah!
Simpaticissimo guarda, come gocce di limone negli occhi”
“Ahahahahahahaha!”
Noah
riempì la chat di faccine
che ridevano.
“Però
la tua non-amica-fidanzata
doveva avere un’intenzione base di vederlo quel film. Quindi
è una grande
non-amica-fidanzata!
Tienitela
stretta ;)”
“Non-amica-fidanzata?”
“Hai
detto tu che non è ‘proprio
un’amica’ e da quello che avete fatto quella sera
posso supporre che sia la
fidanzata…”
“Non
è più la mia fidanzata”
Hope
si morse il labbro “Ops
scusa, non volevo riaprire una ferita… che magari
è ancora aperta…?”
Noah
scrisse e cancellò molte
volte prima di inviare qualcosa “Non ti
preoccupare.”
“Se
Mr.Noah ne vuole parlare, la
psicologa oggi riceve. Si sdrai pure sul lettino.”
“Ahahahahaha”
“ahahahah
No
seriamente Noah. Se ne vuoi
parlare io ti ascolto… ti leggo XD. Se invece vuoi parlare
di altro possiamo
farlo.”
“E
di cosa parliamo?”
“ooooh
ce ne sono di argomenti!
Il tempo, il cibo, l’inquinamento, lo sfruttamento dei
bambini, l’uso di
animali in laboratori chimici…”
“Come
siamo profonde stasera…”
“ma
lo sapevi che ieri ho visto
un video in cui un cane apriva un microonde??? :O incredibile, poi
dicono che
li trattiamo male -.-”
“Ahahaha
devo averlo visto anche
io sai? Quello che spinge la sedia per salire sul bancone della
cucina?”
“ESATTO!
Non è un cane, è un
UMANOIDE capisci??? Fra poco vedrai che inizieranno a parlare”
“Ah
ci manca solo loro!”
“???”
“….
Già ci siete voi donne che
rendete questo mondo pieno di chiacchiere…”
“Ah.
Bene. Io vado a letto.
Ciao.”
“Nooooo
Hope scherzavo!!! Daiiiii
:( non andare via. Faccio pentimento giuro!”
“…”
“HOOOOPEEEE”
“ROOOOONF”
“Ahahaha,
non sapevo russassi!”
“ahahahaha,
no non russo!”
“E
chi lo dice? Tuo fratello? I
fratelli non sono mai attendibili…”
“Non
ho fratelli. Sono figlia
unica. C’è solo una piccola pazza in famiglia!
Comunque te lo garantisce
Strike”
“Strike?
E chi è? Il tuo
fidanzato?”
“Non
ho nemmeno quello. E’ il
gatto comunque.”
“Hai
un gatto?! Ma si chiama come
me ahahaha E lui come fa a garantirmelo?”
“mfmfmfmffffffff
maooooo
miaaaaaaoooo mooooaaa”
“Ahahahahahah
va bene ti credo
Strike… solo se mi dai la tua….ZAMPA!
ahahahahahahahahah”
“Pessima.
Noah questa era
pessima.”
“
invece era bellissima! Se mi
dai la tua zampaaaaa… ahahahaha”
Di
nuovo riempì la chat di
faccine ridenti.
“-.-“
“Ahahahaha
dai Hope!”
“No,
non riderò a questa
cazzata!”
“Va
bene :(”
“non
fare quella faccina, susu.”
“
va bene :( comunque
non sapevo avessi un gatto. Di che
razza è?”
“Non
lo so. E anche lui dice di
non saperlo. Anzi. Lui dice che sei superficiale: non esistono
razze”
“Ahahaha
sul serio dice così?”
“giuro!”
“va
bene… ehm allora di che
colore è il pelo?”
“grigio
a macchie arancioni”
“Uao!
Deve essere bellissimo…
quanti anni ha?”
“5
circa… tu non hai animali?”
“Ehm…
si, attorno a me ne vedo
spesso moltissimi. Alcuni sono anche miei amici.”
“……..
Va be’ dai questa non era
male”
“ahahah
grazie grazie, lo so.
Comunque ho una tartaruga.”
“Ah
si??? E come si chiama?”
“Ninja”
“….
Dimmi che mi stai prendendo
in giro”
“ahahah
no te lo garantisco! E’
mia sorella che l’ha chiamato così!”
“Non
dare le colpe a tua sorella
che deve essere una santa per sopportarti”
“ahahaha
la pensate allo stesso
modo mi sa!”
“Ecco
bravo, fagli i complimenti
da parte mia!”
“ahahaha
se mi rivolgerà la
parola prima o poi…”
“E’
ancora arrabbiata per la
storia delle scarpe immagino.”
“Guarda
che a me è scivolata la
cioccolata! Non l’ho mica fatto apposta.”
“Non
discuto… ma ti ho detto che
secondo me dovresti ricomprargliele come minimo!”
“
:D :) già fatto :) ho seguito
il tuo consiglio!”
“BRAVO
NOAH! Non ti facevo tanto
intelligente! E lei cosa ha detto?”
“Ancora
niente. Gliele metterò
davanti alla porta della camera da letto appena si
addormenta.”
“Ooooooh
ma che tenerezza…”
“E,
ti dirò più: gliene ho
comprato un altro paio!”
“MA
VA??? Oddio allora mi sa che
stasera nevica… devo chiudere bene le imposte se non voglio
che la tempesta di
neve si infili fin dentro casa”
“ahahahaha
ma dai :(”
“di
che colore?”
“Rosa.”
“…………………….”
“cosa?
Ho sbagliato???”
“….diciamo
che non sarebbe stata
la mia prima scelta. Cioè io non conosco tua
sorella… però se mi dici che ha la
camera tappezzata di cantanti quali i green day o i coldplay credo che
avrei
optato per un blu, per un nero o un grigio topo che adesso va
molto”
“Va
molto? Mica mi hai detto che
la moda non ti piace?”
“Non
è che non mi piace… la seguo
quando piace a me. Adesso il grigio topo va, o almeno andava per
l’inverno, a
me piaceva e quindi mi sono detta perché no???
Comunque
vedrai che apprezzerà il
gesto, sicuramente. Dal suo fratellino poi….”
“Ahaha
be’ spero che gli piaccia
in generale tutto anche il colore. Ma se mi perdona è
sufficiente.”
“Ma
che tenerooooo”
“Si
perché sennò mamma stressa”
“
come non detto”
“Ahahaha
no scherzo! Mia sorella
è importante per me ;)”
“Spererei!”
“Non
ti senti un po’ sola senza
fratelli?”
“A
volte si, a volte no. E
dipende anche da quanta differenza di età
consideri… per esempio se fosse appena
nato in questo momento mi seccherebbe un sacco avere un nano ubriaco
urlatore
per casa”
“Ahahahaha
muoio”
“avere
una sorella della mia
stessa età penso sarebbe un incubo. Mamma dice sempre che
avere una sola Hope è
più che sufficiente”
“Devi
essere terribile.”
“non
sono per niente terribile.
E’ lei che è strana”
“non
ho dubbi…”
“Forse
un fratello o una sorella
più grande. Però un po’ tanto
più grande… tra i 20 e i 25 anni più o
meno non
mi dispiacerebbe.”
“Ma
forse sarebbe già fuori di
casa, quindi sarebbe come non averla.”
“Sai
non è detto… cioè dipende da
che rapporto hai con tua sorella/fratello. Cioè sul fatto
che sarebbe fuori di
casa forse hai ragione. Ma come non averla non è
vero… perchè comunque avremmo
passato un bel po’ di tempo insieme e sono sicura che mi
mancherebbe tantissimo
nelle cose di tutti i giorni. Litigare con i miei sarebbe sicuramente
più
facile dato che la obbligherei a stare dalla mia
parte…”
“Ahahahaha
si molte volte ci
diamo una mano a vicenda…”
“Ecco,
infatti. Un po’ mi manca questa
figura, però è anche vero che non l’ho
mai avuta quindi non so che lati
positivi e negativi ci sono!”
“Si...
e di lati negativi ci
sono. Quando vivevano ancora sotto lo stesso tetto e aveva gli attacchi
isterici
io mi rifugiavo nella mia stanza.”
“facevi
bene. Certe volte noi
ragazze siamo terribili”
“Quando
ha avuto la sua prima
lite con il suo primo ragazzo è stato… pazzesco.
Era diventata pazza. Ma PAZZA,
non smetteva più di piangere… le ho detto
‘ehi guarda che ti prosciughi!’”
“ahahahaha,
immagino. Povera :(
l’hai consolata vero?”
“ovviamente!
I miei non c’erano,
meno male che c’ero io… abbiamo anche dormito
insieme quella notte. Ero un po’
preoccupato sinceramente.”
“Ma
davvero sei così tenero o
stai facendo finta?”
“ahahaha
è tutta una tattica ;)
per tenermela buona durante i litigi con mamma e
papà.”
“Ah
ecco. Si spiega tutto. Mi
sembrava strano”
“E
comunque ho spaccato il culo a
quel coglione ovviamente.”
“ovviamente.”
“No
giuro. E’ stato una merda.
Adesso appena mi vede scappa lo sai?”
“perché
OSA entrare in casa
tua??? Non dirmi che tua sorella si è rimessa con lui
:O”
“noooo
ma va! Mia sorella si è
fatta valere e non lo calcola proprio più!”
“oh
meno male. E come fa a
vederti? Fate la stessa scuola?”
“Diciamo
che ci vediamo spesso
per motivi che non ti sto a raccontare…Però tiene
la testa bassa.”
“bravo
Noah, fagli capire CHI
COMANDA!!!”
“guardi
ancora Lost in grey?”
“Si
-.- ma questa puntata mi sta
facendo venire voglia di defenestrare il computer.”
“ahahaha
come mai???”
“Ma
perché questo pirla di Eathan
ha sparato a uno che manco conosceva e Fanny gli sbava dietro come
prima. Ma dai
-.- ma io tifo per i cattivi e non se ne parli
più.”
“ma
nooo come?! Per i cattivi??
Ahahahaha Le ragazze comunque vanno dietro agli stronzi, si
sa.”
“Ommioddio…
non cominciare anche
tu con la scenetta da pseudo-maschio-vittima che non mi piace per
nulla.”
“ahahaha
perché???”
“Dai!
Tutti che dicono che le
ragazze si innamorano degli stronzi… e sai cosa vi dico? Che
vi innamorate
tutti delle fighette, che a noi ragazze normali non ci guarda
nessuno!”
“ma
non è vero!”
“Certo
che non è vero! Solo che
le cose si stanno ribaltando: ora siete voi che avete le crisi
esistenziali e
vi fate paranoie da morire che non servono a nulla se non ad abbassarvi
l’autostima!
Okay
ragazze che vanno dietro a
ragazzi stronzi ci sono. Ma anche VICEVERSA! Il mondo non è
né tutto bianco né
tutto nero. E se andate in giro dicendo queste cazzate, è
ovvio che nessuna
ragazza vi calcolerà mai!”
“Pam
mi ha scaricato per uno
stronzo.”
Il
primo riferimento a ciò che
era successo con la ragazza di prima. Hope non aveva intenzione di
sapere
esattamente cosa era successo (il suo essere pettegola moriva dalla
voglia)
anche se il sasso era stato lanciato. E infatti non insistette.
“Infatti
ho detto che esistono.
Ma non TUTTE. Non facciamone una tragedia, non generalizziamo.
Sennò allora
visto che in Giappone ammazzano le balene, tutto il mondo ammazza le
balene?
NO! Certo che no. E’ questo il punto: non si può
farne una cosa generale se hai
solo un caso.”
“Sinceramente
ne ho conosciute un
po’”
“tutte?”
“tutte
cosa?”
“Tutte
hanno fatto così? Oh ma
scusa, quindi vuoi dire che tua madre si è messa con uno
stronzo? O dici che è
la moda del momento?”
“Ahahaha,
no va be’. Non tutte.
Un po’”.
“un
po’ lo posso accettare. Tutte
proprio no. E mi dispiace se hai avuto un’esperienza del
genere. Ma ti
garantisco che non sarà sempre così.
Sennò tutte quelle che hanno un figlio
vuol dire che il loro padre è uno stronzo. E ci sarebbero in
giro un sacco di
ragazzi single, quelli non-stronzi.”
“ahahahahah,
vero… comunque ci
conto. Guarda che poi vengo a lamentarmi da te.”
“Per
cosa?”
“Se
tutte finiranno come Pam.”
“Ma
noooo vedrai ;)”
“lei
è stata proprio una stronza.
Anche io non ho scherzato…”
“vedi
allora ecco la spiegazione
del perché si era innamorata di te”
“aaahahaha
vero, hai ragione.
Comunque è finita. Da un po’ ormai.”
“ti
fa male ancora?” si azzardò a
chiedere Hope.
“Male
no… ormai ci ho fatto
l’abitudine. Qualche volta ci penso. Purtroppo non
è un bel ricordo…”
La
Hope-pettegola scrisse “Posso
chiedere cosa è successo? Sempre se ti va di
raccontarmelo…”
“Be’…
non c’è molto da
raccontare. Ci siamo conosciuti per amici comuni, mi diceva che le ero
piaciuto
subito. E la cosa all’inizio era reciproca. E’
andata avanti per poco, due
settimane al massimo, e sono venuto a sapere che gli era piaciuto anche
il mio
migliore amico.”
“Ahia.”
“già.”
“Mi
spiace. Davvero… io penso non
riuscirei ad agire in questo modo…
Cioè… se due sono amici, mi faccio un esame
di coscienza prima di rovinar la loro bella amicizia.”
“Proprio
per questa che non
l’abbiamo rovinata. Nemmeno lui sapeva di me.
All’inizio ero convinto che lui
sapesse benissimo ma poi ne abbiamo parlato e tutto si è
risolto. Lui sapeva
che ero amico di Pam, non sapeva che ci tiravo storia. E infatti non
siamo mai
usciti, io Pam e lui. Chissà
perché…”
“eh
già, chissà come mai.
Comunque mi dispiace… però è una bella
cosa che tu ne abbia parlato con lui e
che ci sei ancora amico”
“già.
Quando l’abbiamo messa
davanti al fatto compiuto, lei ha detto che non gli portava, che lei
stava già
con qualcun altro e che noi potevamo arrangiarci.”
“ma
che simpatica.”
“E’
per quello che dico che mi ha
mollato per uno stronzo. Perché di fatto né io
né il mio migliore amico
l’avevamo mollata.”
“Be
voi siete stati anche carini
secondo me. Non è da tutti: avreste potuto prima di tutto
prendevi a pugni
l’uno con l’altro e poi prendere a pugni lei. Che
gentlemen che siete!”
“ahahaha
grazie!”
“prego!
Ma quanto è passato circa?”
“un
mese più o meno. Louis dice
che non ci pensa più, ma lo conosco. Anche lui qualche volta
ci pensa.”
“Louis
immagino sia il tuo
migliore amico.”
Noah
impiegò un po’ a rispondere
e sulla chat continuava a comparire Stryes94
sta scrivendo per poi scomparire e ricomparire di nuovo.
“Si
esatto. Però sai io quando ci
penso non riesco a pensare in modo positivo a quella
situazione.”
“Ci
mancherebbe scusa! Siete
andati talmente vicino al fatto di poter litigare e far scoppiare
casini che
difficilmente si sarebbero risolti che ci manca solo che tu ci pensi in
modo
positivo! Lei è stata assolutamente una brutta persona!
Soprattutto sapendo che
eravate e per fortuna SIETE ancora migliori amici! Se fosse successo a
me
penserei a solo una cosa positiva.”
“Sarebbe?”
“Che
la vostra amicizia si è
rafforzata e ha dato la prova che nemmeno una ragazza può
comprometterla. E
questa è DAVVERO una cosa stupenda, per chiunque, per due
migliori amici è il
massimo!!!”
“Vero…
non ci avevo pensato.”
“ma
si. Magari ci sarà sempre un
po’ di disagio a parlare di questa Pam con lui, ma quello
è normale. Ma se
davvero la vostra è un’amicizia forte e potente ci
farete l’abitudine e chissà…
magari quando sarete più grandi ci riderete sopra.”
“Speriamo
sia davvero così…”
“ma
si vedrai… è passato solo un
mesetto. Datevi ancora.. io dico una settimana ma facciamo i pessimisti
e
mettiamone due di settimane. Non vi ricorderete più nemmeno
di chi sia Pamela.”
“Pamela?
Chi è questa Pamela?”
“Ahahaha,
visto? Due secondi e
sono bastati!”
“ahahaha
ma davvero!
E
tu? Esperienze con ragazzi?”
“uhm…i
ragazzi di oggi si
innamorano tutti di quelle stronze :P”
“Ahahahah
ma no! Abbiamo speso
mezz’ora per convincermi del contrario!”
“ahahaha
lo so lo so! Scherzavo…
Diciamo
che so come comportarmi
con l’altro sesso ma alcune cose mi sono ancora
oscure.”
“Per
esempio? Sono un pozzo di
consiglio io!”
“ahahaha
non ne dubito.. per
esempio perché siete così spacconi quando siete
con gli amici.”
“?”
“Vi
comportante come un branco di
animali… letteralmente… Quando siete da soli
avete il musetto da cane
bastonato, con occhioni che luccicano e che chiedono
coccole…”
“ahahahahaha”
“quando
siete insieme ad altri
animali dello stesso sesso… Bah, altro che cuccioli. Siete
dei
maiali-pazzi-scatenati-spacconi-menefreghisti e insensibili”
“Non
così tanti complimenti tutti
insieme per favore.”
“no
sul serio. Subite metamorfosi
degne di Kafka.”
“kafka?
Dovrei conoscerlo?”
“
-.- lascia perdere. Comunque.
Diventate altri ragazzi, altre persone… MA
PERCHE???”
“non
ho notato sai?”
“Certo
che non hai notato!
Appartieni a quel genere!!! Ci scommetto la faccia.”
“ahahaha”
“Dammi
una spiegazione. Per
favore.”
“non
saprei… non so di cosa stai
parlando esattamente… però potrei azzardare che
ci sentiamo più sicuri.”
“CEEEEERTOOOOO,
poi però a fare
ALTRE cose, siete più sicuri di una scimmia che sbuccia una
banana.”
“AHAHAHAHAH”
“Senti
hai mai visto Grease?”
“Grease.
il musical?”
“Si
il musical. Incredibile, sai
cos’è! L’hai mai visto?”
“Si
l’ho visto.”
“E
l’hai pure visto! Aspetta chiudo
le imposte sul serio, adesso.”
“Ahahahahaha…
non capisco cosa
c’entra.”
“hai
presente come inizia? Che
lei casca dalle nuvole quando si scopre che lui è nella
stessa scuola? Di come
ALL’INIZIO anche lui sia entusiasta e di come subito dopo si
accorge che i suoi
amici lo stanno guardando male e cambia atteggiamento?”
“Vagamente
mi ricordo qualcosa..”
“Riguardatelo
e rinfrescati la
memoria. Lui è una merda, lei ci rimane malissimo e POI di
nascosto lui cerca
di riconquistarsela. Ci riesce e non ci riesce finchè non
prende in mano la
situazione LEI…”
“E
si tira insieme e diventa una
ragazza splendida.”
“-.-
anche prima a lui piaceva.
Solo che era coglione e la trattava male.”
“Ahahaha
quindi niente più
stronzaggine quando sono insieme agli amici?”
“Se
vuoi diventare un latin lover
si!”
“
va bene! Allora aspetta prendo
un quaderno e inizio a segnarmele…”
“Ceeeeerto.
Prendimi pure in
giro!”
“no
giuro, ho la biro in mano!
Devo trovare un foglio…”
“Sisi
certo. Fai con comodo. Io
adesso devo scendere a vedere una puntata di un’altra serie
tv con mamma. Ciao
Noah! BUONA NOTTEEEEE!”
“nooo
come?! Ho il quaderno
pronto! Va be’ fa niente… però ci conto
davvero, Hope! Buona notte anche te…
fai bei sogni! ;)”
fine
conversazione – 21.46
21
Marzo 2013 – Lunedì ore 19.46
“Noah
ci sei?
Noaaaaahhh???
Dimmi che ci sei
per favoooooreeeee
NOAAAAhhh
NOOOOAH NOAAAAH
NOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!
AIUTOOOOOOOO!”
Era
una delle poche volte e
primissime volte che stava a casa da sola dopo l’Ombra. I
suoi finalmente erano
stati convinti dalla sua efficacissima capacità di eloquenza
a lasciarla da
sola a casa, per una sera.
“HOPE!
Scusa ho letto adesso! E’
successo qualcosa????”
“Si…
cioè no.”
“SI
O NO??”
“Si,
si. Sai fare la pasta?”
“La
pasta?”
“Si
la pasta!”
“Ma
dimmi prima cosa è
successo!!!!”
“E’
questo! La pasta! Mi serve
sapere come si fa la pasta e non lo so fare, tu lo sai
fare’??”
Hope
doveva prepararsi la cena e
si era portata il computer giù in cucina. Stava morendo di
fame. Solo che non
aveva la più pallida idea di come si facesse la pasta. E sua
mamma le aveva
lasciato il sugo da cuocere.
“Non
sai fare la pasta?”
“No,
e NON PRENDERMI IN GIRO! Non
so quanto sale devo mettere… cosa vuol dire quanto
basta???”
“E’
scritto sul libro delle
ricette della nonna?”
“No
per la verità ho trovato
qualcosa su internet mentre tu eri a fare i cavoli tuoi e non aiutavi
una
donzella in difficoltà!”
“ahahahah
la mia era una battuta!
Comunque vuol dire che dipende da quanta acqua metti nella
pentola”
“Per
una persona, quanta acqua ci
devo mettere?”
“Ahahaha
Hope stai scherzando?!”
“NO!
E se poi mi esce la pasta al
sale???”
“Ahahahaha,
dimmi che almeno hai
il sugo già fatto.”
“Si.
E guarda sono talmente
disperata che ho pensato di mangiarmelo senza pasta. Con il pane e
basta”
Noah
le riempì la chat di faccine
che ridevano.
“Piantala
di ridere Noah. FAI
QUALCOSA”
Di
nuovo, Noah inviò faccine.
“sto facendo qualcosa” aggiunse poi, mandando altre
faccine.
“-.-
non sei per nulla simpatico!
Dimmi come si fa!!! Giuro sennò vengo lì e ti
uccido!!!”
Mentre
Noah le spiegava come fare
la pasta, Hope sorrideva e rideva. Si sentiva particolarmente contenta
quel
giorno, non sapeva esattamente perché. Qualche volte le
capitava, anche di
cambiare atteggiamento da un minuto all’altro. Ma era
contenta di questo cambio
di personalità. In passato era stato l’opposto.
Pensava
che in quell’istante
dovessi godersi un momento di libertà mentre i suoi non
c’erano, non doveva
studiare e poteva fare qualsiasi cosa volesse. Mentre le pasta cuoceva
parlò
con Noah.
“Ma
perché devi fare la pasta?
Sei da sola a casa?”
“Si
certo che sono da sola a
casa, di certo non cucino quando ci sono i miei. Li avvelenerei,
sicuro!”
“Ah
allora per tenerti d’occhio e
vedere se passi a miglior vita o meno, meglio che annulli tutti i miei
impegni
per la serata”
“Ah
ma noooo, non vorrei mai
annullare i tuoi IMPORTANTISSIMI impegni!”
“ahahahahaha
no davvero, meglio
annullarli sennò poi entrano nel tuo pc e divento uno dei
principali sospettati
per il tuo suicidio.”
“uhm.
Però sarebbe una bella
storia da prima pagina. Ragazzo comune uccide ragazza comune attraverso
internet.”
“Già….
Sarebbe proprio da prima
pagina.”
“Comunque
vai, me la cavo
benissimo da sola. Se muoio ti scrivo prima.”
“Ahahahaha
ormai ho già
cancellato tutto. Le mie fans erano distrutte”
“AHAHAHAHAHAHA
AHAHAHAHHAHAHA e
TU avresti delle fanssss?”
“Ovviamente,
non sai quante”
“Oh
si si immagino, sei
irresistibile”
“Ti
stupiresti, sai”
“ahahahah
ma ceeeeerto. Comunque
se Mr Noah ha annullato i suoi importanti impegni con tutte le sue
fansss mi
sento molto lusingata e lo apprezzo moltissimo :D”
Parlarono
per tutta sera, sempre
a ridere e a scherzare. Hope si portò dietro il computer
dovunque andasse e
quando dovette lavare i piatti, lo fece il più velocemente
possibile perché
voleva assolutamente tornare a scrivere a Noah. Neanche si accorse del
tempo
che era passato a parlare con lui: più del solito. Quando i
suoi tornarono,
verso l’una di notte trovarono Hope tranquillamente
addormentata nella sua
camera con Strike appallottolato in fondo al letto. In
realtà Hope fingeva di
dormire: aveva appena chiuso con Noah e il suo cervello stava correndo
più del
solito, pensando a cosa si erano scritti.
Passò
un’altra settimana prima
che il loro rapporto facesse un altro salto di livello.
Ormai
si sentivano sempre, ogni
sera, prima e dopo cena e qualche volta anche dopo che Hope tornava da
scuola.
Magari perché le era venuto in mente qualcosa da dire a lui,
oppure perché lui,
durante la mattinata le aveva scritto. Lui, infatti stava spesso a casa
ma a
lei non importava e non ci fece neanche più caso.
Probabilmente aveva tante ore
di informatica e le passava vagando in internet e scrivendo a lei.
Senza
rendersene conto, appena lei entrava in camera accendeva
automaticamente il pc
e lo lasciava caricare. Poi con un sorriso vedeva la notifica della
chat. La
sua routine si era plasmata sui tempi di lui e la routine di lui sui
tempi di
lei: se non ci fosse stato uno schermo di mezzo, sarebbe sicuramente
stata una
grande amicizia. E Hope era infinitamente contenta. Non per il fatto
che non
potesse vederla, no di certo, ma perché lui non sapeva cosa
era successo in
passato, non la giudicava e non la guardava come altri facevano; senza
rendersene conto, magari, ma lo sguardo di tutti era attento e
spaventato come
se fossero nelle vicinanze di un pezzo radioattivo, che potesse
scoppiare e
andare in mille pezzi da un momento all’altro.
Ma
il computer li divideva, forse
anche molti moltissimi chilometri. Lui la voleva sentire, faceva di
tutto pur
di essere puntuale ai loro appuntamenti taciti e, se non riusciva ad
esserlo,
trovava il tempo di scriverle e informarla. Hope non aveva accettato
altre
richieste di amicizia, oltre a quelli dei suoi amici a scuola ma
raramente
chattava con loro. Trovava più interessante ed eccitante
parlare con un ragazzo
che non aveva mai visto che parlare invece con ragazzi che conosceva e
che
vedeva fin troppo spesso e con cui, probabilmente, non avrebbe mai
potuto
costruire qualcosa di più. Hope si sentiva sollevata quando
lui la cercava e
lui si sentiva totalmente felice quando vedeva una sua notifica. I due
si
sentivano vicini, e questa era amicizia, anche se vi era molta distanza
e
nessuna vera conoscenza. Capita spesso nel mondo di oggi ed era
successo ad Hope.
E lei aveva iniziato per necessità, andando contro alcuni
suoi ‘valori’:
stringere una grande amicizia in internet con una persona mai
vista… com’era
possibile? Era successo e non se ne era accorta. Non si accorse di
nulla se non
delle ore che passava senza sentirlo.