Corro, corro, mi sembra di correre da sempre, da quando esisto. Sento il respiro pesante, i polmoni che mi scoppiano in petto ma nonostante tutto i miei piedi continuano a volare sul terreno.
La coscienza arriva poco a poco. Sono in una fitta foresta ed ad ogni mio passo sento il mio inseguitore che guadagna sempre più terreno. Non mi giro indietro, non voglio guardare, continuo a inoltrarmi sempre di più fra la boscaglia, saltando tronchi, schivando rami, ma non c’è niente da fare. Il mio inseguitore –i miei inseguitori- mi rendo conto, sono veloci, troppo veloci. Rallento sempre di più fino a fermarmi del tutto. Sono distanti 10 metri, 5 metri 1 metro… mi sono addosso. Hanno qualcosa di strano, qualcosa di sbagliato in qualche modo, di disumano e poi con sgomento mi rendo conto, sono…
…sono fantasmi, ecco cosa sono. Mi giro nel letto nel mio stato di semi-coscienza, la testa mi pulsa come se mi volesse spaccare il cranio. Solo allora mi accorgo della sveglia che suona incessante.Automaticamente tolgo un braccio fuori dal calduccio del mio letto e la tasta a tentoni cercando il pulsante che la spegnerà e mi concederà qualche altro minuto di riposo.
Quando finalmente riesco nella mia impresa, la porta della camera si apre violentemente facendo entrare odore di uova fritte e pancetta e portando con se mia sorella minore, che, per la cronaca, non è come le altre sorelle rompiscatole, la mia è bella e intelligente, e soprattutto, siamo in sintonia tra noi.
<< Mike, dai sveglia dormiglione >> dice lanciandomi un pupazzo di Spider-Man in testa.
<< Aspetta, scendo tra un’ora… o forse due >>.
<< Va bene pigrone, ma siccome oggi in tavola oltre a pancetta e uova la mamma sta facendo anche i pancake mangerò io anche la tua porzione >>.
Mi drizzo immediatamente in piedi e le tiro il pupazzo.
<< Non ci provare nemmeno la avviso >>
<< A fare che? >> mi sfotte lei ridendo
<< A mangiare i miei pancake >>
<< Okay, okay, sbrigati. Lo ricordi vero che oggi abbiamo scuola?! >>
<< Cavolo, no. Me ne sono dimenticato >>
<< Bhe, ora lo sai. Oh, e buono primo giorno di scuola >>
<< Anche a te sorellina >>.
Quando scendo sotto sono già tutti al tavolo che mi fissano.
<< Che c’è? >> chiedo.
<< Hai delle brutte occhiaie tesoro, hai dormito male per caso? >>
<< Si, un pochino mamma >>.
Mangio in fretta i miei pancake, poi svuoto il resto del piatto. Quando finisco mio padre alza per la prima volta gli occhi dal suo giornale e guarda a turno me e mia sorella.
<< Allora Mike, questo è l’ultimo anno di liceo, come ti senti? >>
<< Bene, cioè… wow, l’anno prossimo andrò al college, è fantastico >>
<< E tu Arianne? >>
<< Bhe, io faccio il terzo liceo, sono… contenta di rincontrare tutti. Carly, Franky, John; Miley… Dio quanto mi mancano >>
<< Bene, allora andate ragazzi. E, Mike ricordati che c’è tua sorella quindi stai attento col motorino >>
<< Ok, ci vediamo dopo >>.
Chiudo la porta di casa e io e Arianne saltiamo in sella.
<< Pronta? >> le chiedo.
<< Pronta >> mi risponde lei, e sfrecciamo a tutta velocità ridendo.
SONO NUOVA A SCRIVERE STORIE SU EFP… SPERO VI SIA PIACIUTA E SE POTETE SCRIVETEMI UNA RECENZIONE PER DIRMI COSA NE PENSATE
CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO :) -ELISA