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Autore: giambo    24/05/2014    2 recensioni
“Ehi Usop!”
Appena sentirono quell'urlo belluino uscire dalla bocca perennemente aperta, o per mangiare o per dire scempiaggini, del loro folle capitano, tutti i Mugiwara cominciarono a sudare freddo.
Conoscevano bene quella frase, troppo bene.
E sapevano che poteva significare solo una cosa.
Guai.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Usop
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricatto

 

“Ehi Usop!”

Appena sentirono quell'urlo belluino uscire dalla bocca perennemente aperta, o per mangiare o per dire scempiaggini, del loro folle capitano, tutti i Mugiwara cominciarono a sudare freddo.

Conoscevano bene quella frase, troppo bene.

E sapevano che poteva significare solo una cosa.

Guai.

Di tutte le stranezze del loro capitano c'era quella che, se non combinava disastri insieme a quell'altro scapestrato di Usop, non era contento.

“Ehi Usop! Perché non andiamo a caccia di qualche mostro marino?”

“Ehi Usop! Andiamo a vedere cosa combina Franky nel laboratorio!”

“Ehi Usop! Usiamo il cannone contro quell'isola!”

E così via, ogni santa volta.

Ma quel giorno, i due sembravano stranamente tranquilli. Nonostante il capitano avesse lanciato il suo urlo di guerra nei confronti del cecchino, la calma regnava sovrana sulla Sunny.

Almeno per il momento.

I membri della ciurma stavano già cominciando a rilassarsi, ringraziando divinità varie ed eventuali dello scampato pericolo, quando un gong risuonò su tutta la nave. Facendo loro capire che la pace era finita per sempre.

Infatti Usop, vestito con un orrendo frac di terza mano, con indosso un paio di occhiali da sole e il cappello del suo comandante in testa, sollevò fieramente il naso al cielo. Assumendo l'aria più maestosa e 'cool' che aveva.

“Ladies a Gentleman! Avvicinatevi avvicinatevi! Quest'oggi, su questa nave, avverrà uno spettacolo che non capita tutti i giorni di vedere. Si potrebbe affermare che questa, per voi, è l'unica possibilità che avete di ammirare il mistero più grande del mondo!”

Il cecchino continuò a berciare con tutto il fiato che aveva, riuscendo finalmente ad avvicinare Brook, Chopper e Robin che, curiosi dal sapere cosa avevano combinato quei due impiastri questa volta, osservarono con perplessità lo strano spettacolo che avevano davanti.

“Infatti oggi assisteremo ad una sfida che ha del leggendario! Una sfida di filosofie! Una sfida titanica!” Continuò Usop gesticolando con le mani. “Oggi vedremo chi è veramente il migliore!”

“Pertanto, permettetemi di presentarvi i due sfidanti! Da una parte l'interprete del 'super!', una filosofia che fa della perversione la sua principale caratteristica! Ecco a voi...Franky!”

Il cyborg sfoderò il suo sorriso più scintillante mentre si posizionava nella sua caratteristica posa.

“Mentre dall'altra parte abbiamo il guerriero che fa del 'cool' il suo stile di vita! Il guerriero la cui potenza è un mistero davanti al quale anche la scienza si è arresa! Signori...stiamo parlando...dell'afro!”

“OH YEAH!!!” sbraitò Rufy mentre, con guantoni e parruccona afro indosso, urlava a squarciagola quello che Usop gli aveva insegnato.

“HO LA SOUTH DANCE NELLE VENE! OH YEAH!”

“Sentito signori?! Che potenza! Che forza! L'afro ancora una volta dimostra di essere un mistero impossibile da risolvere! Questo fratello della south dance ha il ritmo nelle vene! Oh, yeah!”

“Bene! E adesso possiamo dare inizio al combattimento! Dateci dentro fratelli! Oh yeah!”

Ma quando Rufy e Franky stavano per saltarsi addosso, creando probabilmente abbastanza danni da far affondare la Sunny, un urlo belluino fermò tutto.

“Non provate a cominciare o vi ammazzo!” sbraitò Nami avvicinandosi esasperata al ring improvvisato dal cecchino.

“Ciao Nami! Anche tu qui per assistere al combattimento?!!!” domandò urlando come un matto Rufy sollevando i guantoni al cielo.

“Finiscila di fare il babbeo! E tu...” proseguì la navigatrice prendendo come bersaglio il povero Usop “Poni subito fine a questa farsa.” sibilò con tono velenoso.

“Ma...sorella! Come possiamo bloccare questo esperimento leggendario?! Non possiamo interrompere questi due fratelli dal loro sacro combattimento! Oh yeah!”

Subito dopo, Usop si ritrovò con la faccia gonfia di pugni, mentre un'inviperita Nami sbraitava come una pazza contro chiunque avesse la sfortuna di incrociare il suo sguardo.

“ADESSO NE HO ABBASTANZA DELLE VOSTRE SCIOCCHEZZE! NON DISTRUGGERETE LA NAVE SOLAMENTE PERCHE' SIETE UN BRANCO DI IMBECILLI! MI SONO SPIEGATA?!”

“MA...NAMI!!! NON PUOI INTERROMPERE TUTTO! HO LA SOUTH...” il capitano non ebbe modo di finire la frase che la rossa gli appiccicò la faccia contro l'albero maestro a suon di pugni.

“Capisco...va bene...non importa...” borbottò dolorante il moro. Prevendo che prima o poi la furia della rossa si sarebbe abbattuta anche su di lui, Franky se ne tornò zitto zitto nel suo laboratorio, conscio del fatto che l'esperimento monumentale architettato da Usop era miseramente fallito.

Soddisfatta del risultato, la navigatrice si avvicinò esasperata a Robin.

“Quindi non sapremo mai chi è il migliore.” osservò serafica la mora.

“Già...” annuì sconsolato Chopper. “Speravo tanto di poter vedere questo combattimento. Erano tutti e due così...cool!

“Yohohohoho!! Sarebbe stato bello!”

“Oh, non mettetevi anche voi in mezzo!” sbraitò Nami. “Sono stanca delle loro pagliacciate! Sono peggio dei bambini! Non posso mai perderli d'occhio per un momento!”

“Ehi Rufy!” aggiunse osservando il capitano rialzarsi dolorante. “Dammi quella parrucca! A quanto pare anche quella riesce a condizionare quella testa vuota che ti ritrovi.”

“COSA?! MA...NAMI! NON PUOI PRIVARMI DI LUI! IO NE HO BISOGNO!” urlò sconvolto il capitano.

“Sei sopravvissuto fino ad oggi senza troppi problemi mi pare.” esclamò innervosita la rossa. “Forza, dammela e non fare storie!”

“No Rufy! Non cedere il tuo spirito combattivo! La south dance ha ancora bisogno di te!” esclamò Usop mettendosi in mezzo ai due.

Subito dopo, il cecchino si fece piccolo piccolo di fronte alla furia incandescente della navigatrice.

“Dammi quella parrucca Rufy! E tu non intrometterti Usop, altrimenti ti tengo in astinenza per un mese intero!”

Davanti a quella minaccia tremenda, Usop impallidì di botto. Subito dopo, il cecchino strappò la parrucca dalla testa di un perplesso Rufy, e la consegno in silenzio alla rossa.

“Era ora!” e sbuffando ulteriori insulti, Nami se ne tornò nella cabina delle donne.

Rufy si grattò la testa perplesso. Non capiva cosa era appena successo.

“Non capisco Usop. Di cosa stava parlando Nami? Anienienza?”

“Astinenza. Si dice astinenza.” lo corresse il cecchino sottovoce. Poi, quasi con le lacrime agli occhi, spiegò tutto al suo capitano.

“Che cosa?! Nami sarebbe capace di commettere un simile gesto?!”

“Già...” annuì singhiozzando l'altro. “Mi ricatta minacciandomi che, se la faccio arrabbiare, mi terrà in cucina a fare lo sguattero di Sanji per un mese, impedendomi di giocare con te.”

Subito dopo, vedendo la faccia sconvolta del suo capitano, Usop comprese che avrebbe potuto condividere finalmente con qualcuno il suo dolore.

 

Fine

  
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