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Autore: logan_weasley    24/05/2014    0 recensioni
"Gli yordle non amavano molto i cambiamenti, erano dell’idea che la sicurezza di una cosa certa era sempre meglio dell’incertezza di un cambiamento. Lulu non era sempre d’accordo con questa linea di pensiero, ma non se ne discostava poi troppo, anche a lei piaceva sapere sempre quello che sarebbe accaduto e non apprezzava molto le sorprese."
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Jinx, Lulu, Malzahar
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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LULU E LA RADURA DELLE FATE – CAPITOLO 5 (Il Vuoto)

Dopo qualche attimo di oscurità Lulu e Pix uscirono con un salto dal portale ed entrarono nel mondo di Valoran. Atterrarono su un suolo ricco di erba fresca, non c’era traccia della distruzione che la giovane yordle aveva visto nella sua mente.

«Dove ci troviamo esattamente?» chiese la magica creatura.
«Nel bosco» rispose Lulu, guardandosi intorno.

La bambina riconobbe il paesaggio familiare costituito da contorti alberi, si trovavano a poche centinaia di metri da Bandle City. Le due amiche si incamminarono verso la tranquilla cittadina, entrambe scrutavano con molta attenzione l’ambiente intorno a loro poiché non erano ancora sicure che non ci fosse alcun pericolo. Dopotutto la fata delle ali bianche aveva confermato le terribili visioni avute da Lulu.

«Forse deve ancora accadere» disse Pix.
«Le visioni dell’Anziana sono sempre riferite al futuro, alcune volte anche molto prossimo, ma riguardano sempre eventi che devo ancora avvenire» spiegò la creatura magica.
*

«Sei certa di quello che stai dicendo?» chiese la Regina delle fate, mentre svolazzava agitata sopra il prato fiorito della Radura.
«Certo, me lo hai già chiesto tre volte. Prima l’Occhio del Vuoto ci attaccherà, poi il Camminatore del Vuoto combatterà contro il Profeta, sarà uno scontro terribile»
«Non stare troppo in pensiero, il tutto avverrà tra poco. Dobbiamo prepararci in modo adeguato a fronteggiare il pericolo, e dobbiamo anche avvisare tutta la comunità magica» disse la fata dalle ali bianche.

Entrambe si diressero verso la caverna sotterranea, dove tutte le altre della loro specie si erano già riunite sotto l’ordine della Regina. Anche se non era una monarca vera e propria, aveva il diritto di impartire degli ordini se necessario, ma non era un evento frequente. Quando ciò accadeva tutti erano tenuti ad adeguarsi alle istruzioni date.  La Casa era molto affollata, ancora di più che per il benvenuto fatto alla giovane yordle. Un grande brusio attraversava tutta l’ampia caverna, ma quando le due fate fecero la loro entrata, tutte le altre tacquero.

«Buon giorno mie care, come già alcune di voi sapranno ci troviamo in una situazione particolarmente drammatica. Le creature del Vuoto che tempo addietro attaccarono il nostro Mondo stanno per tornare. Non in massa come l’altra volta… attaccheranno anche Valoran, ma saranno anche più forti rispetto a… » la Regina non fece in tempo a terminare la frase perché un fortissimo tonfo aveva fatto tremare le pareti della caverna sotterranea.

«Sono arrivati! Forza mia care all’attacco» gridò con foga la monarca.

Tutte le fate uscirono dalla loro Casa con spirito battagliero, pronte ad affrontare i loro vecchi nemici. Un fumo nero e maleodorante le investì quando furono fuori dalla caverna. L’Occhio del Vuoto lanciava raggi violetti dai suoi orrendi tentacoli viola bruciando tutti i fiori colorati della Radura e lasciando solamente del terreno arido e secco, mentre con il suo unico e tremendo occhio dello stesso colore delle sue estremità scrutava soddisfatto la distruzione che stava creando. In lontananza si vedeva una creatura enorme e mostruosa, con il corpo rosso e viola, quattro mostruose braccia dotate di artigli e una grande coda, delle fauci abnormi con immense zanne e degli occhi completamente verdi e luminosi dove, anche a distanza, si poteva leggere la sua malvagità.

«Vel’Koz e e Cho’Gath» sussurrò l’Anziana.
*
 
Una grande voragine oscura si aprì sotto i piedi di Lulu, che evocando la magia benefica del suo bastone incantato gli salì sopra e si scansò rapidamente dalla zona pericolosa. Poi uno strano essere simile ad un ragno le si scagliò addosso, ma Pix e la giovane yordle furono molto veloci a neutralizzarlo con le loro scintille di energia.

«Cosa sta succedendo, Pix?»
«Temo che la tua profezia si stia per avverare» rispose la fata.

In quel momento dal fitto del bosco fece la sua comparsa un uomo, che di umano ormai aveva ben poco, fluttuava nell’aria ed aveva il viso coperto da un velo viola, ma quello che colpiva del suo aspetto erano i luminosi occhi completamente azzurri.

«Sono il Profeta del Vuoto» disse il nuovo arrivato, e senza indugiare oltre iniziò a sferrare delle sfere di energia contro le due amiche. Improvvisamente da due parti opposte del bosco comparvero due portali viola che si aprirono sparando dei micidiali colpi diretti verso Lulu, che non riuscì ad evitarli. Il Profeta approfittando della situazione di vantaggio scagliò un colpo verso la giovane yordle. Un vortice oscuro avvolse la giovane strega che iniziò ad urlare disperata, mentre una scheggia nera e viola andava a scagliarsi contro l’uomo fluttuante.

«Malzahar è giunta la tua ora» disse una voce disumana.

Poi un fendente di energia oscura andò a colpire il Profeta del Vuoto, ed il nuovo arrivato trascinò il mago malvagio nel fitto del bosco da dove era venuto. Nel frattempo il vortice oscuro che avvolgeva Lulu si era dissolto lasciandola libera.

«Ti senti bene?» chiese Pix.
«Più o meno… ma cosa è successo?»
«Kassadin, il Camminatore del Vuoto è venuto a combattere la sua nemesi» spiegò la creatura magica.

Lulu e la sua amica fatata, dopo essersi riprese dal recente scontro, continuarono la loro esplorazione del bosco. Arrivate vicino a Bandle City notarono che qualcosa di enorme si era creato un sentiero sradicando gli alberi che trovava sul suo passaggio e lasciando sul terreno un liquido verde maleodorante. Le due alleate decisero di intraprendere quella strada appena creata che invece di entrare in città sembrava girarle intorno. Utilizzando la magia del suo bastone, Lulu salì sopra di esso a cavalcioni e lasciando dietro di sé una scia di fiori colorati aumentò di molto la sua velocità. In poco tempo riuscirono a raggiungere l’orrore che aveva creato quel sentiero. Sembrava una larva gigante, dotata di zampe, artigli e zanne. Era di un colore indefinibile visto che era completamente ricoperto dalla melma verde che allagava tutto il terreno. Senza pensarci Lulu e Pix lanciarono delle scintille di energia magica contro il colosso, che urlò dal dolore quando fu colpito. Il mostro si voltò verso le due creature appena arrivate e gli scagliò contro una palla di quel nauseabondo liquido verde, ma le due amiche furono più veloci di lui e riuscirono a scansarla. Il loro avversario però non si arrese ed emettendo degli strani versi iniziò a far cadere su di loro una rapida pioggia di colpi, che sputava direttamente dalle sue faci.

«Non possiamo continuare ed evitare i suoi colpi e basta» disse Pix.

Lulu afferrò saldamente il suo bastone con entrambi le mani e poi scaricò contro il suo avversario un colpo magico che lo trasformò in uno scoiattolo, poi lo colpì ripetutamente con delle scintille di energia, ma in quel momento il Profeta del Vuoto fece nuovamente la sua comparsa e portò via, attraverso un varco, la larva gigante.
 
*
 
L’esercito delle piccole fate continuava a scagliare sferzate magiche contro i loro giganteschi avversari, sia l’Occhio che il Terrore del Vuoto stavano dando sfoggio dei loro incredibili poteri, lanciando bombe di energia e facendo spuntare dal terreno artigli affilati, distruggendo il meraviglioso paesaggio della Radura. La situazione era critica, le fate da sole non riuscivano a reggere la battaglia contro quegli orrori.

«Quando arriveranno i nostri rinforzi?» chiese la Regina, mentre una palla di materia oscura andava a scagliarsi contro Cho’Gath.
«Penso ora» rispose l’Anziana.

Una meteora nera come la pece andò ad abbattersi contro il Terrore del Vuoto, mentre una prigione di energia imprigionò l’Occhio del Vuoto. Le fate non persero l’occasione di poter attaccare il terribile mostro dotato di tentacoli, che prima non riuscivano a colpire perché le teneva sempre a distanza con i suoi raggi laser. Le creature magiche accerchiarono il loro avversario e iniziarono a scagliargli contro raffiche continue di scintille magiche, che come risultato fecero stramazzare al suolo il loro nemico. Nel frattempo, un mago di piccola statura, vestito di viola, con un enorme cappello sulla testa dello stesso colore, fronteggiava Cho’Gath con l’aiuto della Regina e dell’Anziana. Il colosso però sembrava reggere tranquillamente il confronto con i suoi tre avversari. Ormai sconfitto Vel’Koz le altre fate andarono in soccorso dei tre combattenti ed iniziarono a scagliare scintille di energia contro il Terrore del Vuoto, ma lui in risposta inviò nell’aria un impulso elettrico che bloccò gli attacchi magici dei suoi numerosi sfidanti.

«Veigar, imprigionalo!» gridò la fata dalle ali bianche.

In risposta alla richiesta dell’Anziana, il mago oscuro incanalò la sua energia ed evocò una prigione di materia viola che bloccò il suo nemico, poi molto rapidamente gli scagliò contro una meteora mentre le creature magiche lanciarono le loro sferzate di magia mandando al tappetto anche quel mostro. In quello stesso momento si aprì sulla Radura un portale viola da cui uscì Malzahar prendendo con sé i due orrori per poi scomparire assorbito da un altro varco.


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Ed eccoci finalmente giunti al penultimo capitolo di questa fan fiction, scriverlo si è rivelato più arduo di quanto immaginassi e mi sono reso conto non solo che non sono molto bravo a scivere combattimenti, ma proprio che non ne sono capace. Spero però che abbiate notato l'utilizzo delle skill di League of Legends in questo testo. Ovviamente non ho fatto usare le final ai nostri campioni, perché non sono ancora entrati nella League of Legends. Il prossimo capitolo si chiamerà "League of Legends", ma siccome lo devo ancora scrivere ci sarà un po' di attesa.
  
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