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Autore: draco_istheway    24/05/2014    0 recensioni
Hermione è confusa da quello che prova per Ron, Viktor e Draco, il che la porta a delle esperienze affrettate ma pursempre indimenticabili.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Hermione sbatté la porta dopo un lungo litigio con Ron Weasley. La aveva fatta davvero arrabbiare. Non l'aveva invitata al ballo del ceppo e osava anche disprezzare Viktor, l'accompagnatore della giovane ragazza. La verità era che Hermione era pazza di Ron, ma non riusciva ad ammetterlo. Lo stesso valeva per Ron, gli piaceva Hermione alla follia, ma non avrebbe mai fatto il primo passo. Era geloso di Viktor e pensava che Hermione ne fosse davvero innamorata. La ragazza era talmente sveglia da aver capito la situazione, e da essere talmente irata con Ron che non avrebbe avuto intenzione di parlargli. Anzi, era meglio fare una bella passeggiata al chiaro di luna, tanto era quasi l'alba, non ci sarebbe stato nessuno a disturbare il suo pianto. Così fece. Si infilò il mantello pesante sopra la camicia da notte e con i capelli disordinati uscì dal castello inosservatamente. Andò vicino al lago, per riflettere in compagnia della piovra gigante. Era così stanca e arrabbiata che le faceva male la testa e decise di distendersi sull'erba umida. Guardò a lungo le stelle, dimenticandosi per un po' di Ron e Viktor. Poi qualcosa la fece trasalire. La porta d'ingresso si era aperta. Scattò in piedi per scappare, ma vide che era solo un ragazzo che voleva stare da solo come lei. Anche lui aveva scelto la riva del lago come posto dove riflettere, ma aveva deciso di non distendersi. I capelli chiari riflettevano la luce fioca della luna, aveva un bel fisico e la pelle liscia. Hermione già da lontano poteva capire che era un ragazzo molto attraente. Ma non gli diede conto. Hermione si distese di nuovo sullerba finché non vide il ragazzo avvicinarsi verso la sua direzione. Il sangue le gelò nelle vene. Era Draco Malfoy. "Granger!" Disse allegramente il ragarzzo. Aveva un'aria diversa dal solito ed era disordinato, il papillon slegato e la camicia fuori dai pantaloni. Sorrideva. "Delusione amorosa?" Hermione avvampò ma non gli diede ascolto. "Che cosa vuoi Malfoy?" Disse con una smorfia. "Volevo solo un po' di compagnia ma se mi respingi fa niente." Hermione ci ripensò e si sentì in colpa per come gli aveva risposto. "Dai, siediti, perché no?" Lui prese a parlare del noiosissimo ballo e Hermione si sentì davvero a suo agio. Stava simpatizzando con il nemico. All'ennesima risata Hermione chiese a Draco "come mai tutta questa simpatia all'improviso?" Draco fece una faccia un po' malinconica ma sincera "con te mi sento bene. Ma non posso mostrare a tutti che mi piace una mezzosangue" Hermione arrossì anche se nel buio non si potè notare. Stette zitta e lasciò che Draco le si acvicinasse. Guardarono le stelle per un po' di tempo. L'alba non era lontana. Il mal di testa della ragazza era sparito insieme alle sue ansie. Draco la guardò negli occhi per un momento interminabile, poi la baciò. Fu un bacio lungo e passionale. Draco la toccava in punti equivoci, finché non arrivò a slacciarle la camicia da notte. Fecere l'amore quella notte e per Hermione fu una bellissima prima volta. "Devo andare" disse rimertendosi in fretta la camicia da notte e il mantello. Draco le diede un bacio in fronte e restò a guardare le stelle un altro po' Il giorno dopo Hermione era terrorizzata. Non sapeva cosa pensare. Aveva fatto l'amore con Draco Malfoy. Credeva di essersene innamorata. In Sala Comune ignoró completamente Ron ed Harry per dirigersi verso l'affollata Sala Grande. Voleva evitare Draco. Così fece e non poté fare a meno di notare che lui fece lo stesso. Forse la sera prima era ubriaco dopo il ballo e voleva solo finire la giornata in bellezza. Ma quella sincerità, quel bacio, quello sguardo, era tutto così reale. A Cura delle Creature Magiche aveva evitato il suo sguardo, ma notò che si stava risparmiando le solite cattiverie su Hagrid. A pranzo la ragazza era confusa e non toccò cibo. Finché non successe qualcosa di insolito. Draco veniva verso il tavolo di Grifondoro. "Ehi Granger!!" Disse gelido "passami il purè di patate, lo abbiamo finito, oh scusa sei troppo impegnata a fare la sapientina? Lo prendo da solo" alle spalle di Hermione senti Draco che si allungava per afferrare la ciotola con il purè di patate. Solo Hermione poté notare il bigliettino che le scivolò nella tasca della divisa. "Stasera alle 11:30, bagno dei prefetti" si trovava lì la giovane ragazza un po' spiazzata dalla proposta. Non sapeva la parola d'ordine, così scioccamente bussò senza ricevere risposta. L'aveva presa in giro? O era solo in ritardo? La risposta le arrivò subito con Draco che correva verso di lei e diceva "scusa, sono in ritardo, Piton ha controllato i dormitori." Draco per qualche motivo sapeva la parola d'ordine ed entrarono. Lui si spogliò e aprì gli innumerevoli rubinetti nella grande vasca. Hermione pronta per la nuotata si immerse con Draco e amoreggiarono e si baciarono per ore. Finirono ancora per fare l'amore e dopo un'ultima sciacquata tornarono ai propri dormitori. Il mattino seguente ci fu un risveglio inaspettato per entrambi. Convocati nell'ufficio del preside. Qui li aspettava Silente dietro la scrivania con una McGranitt arrabbiata e un Piton disgustato. I due ragazzi si guardarono come per chiedersi come avessero fatto a scoprirlo. "Non ammetto che i miei studenti sgattaiolino fuori dal dormitorio a quell'ora della notre se non per ragioni serie." Disse arcigna la McGranitt. Lanciò uno sguardo fulminante a Piton perché aggiungesse qualcosa, lui si limitò a fare una smorfia e a dire "non me l'asoettavo da te Draco" facendo risultare hermione una debosciata. "Sapete quali rische correte?- continuò preoccupata la McGranitt- tutte le leggi magiche sulla gravidanza? E siete solo dei ragazzini!" "Esatto Minerva" accennò Silente con pazienza "sono ragazzini, la curiosità è lecita. Le storie d'amore non sono bandite ad Hogworts, ma quelle di questo tipo temo disì." Hermione aveva gli occhi gonfi di lacrime "Non succederà più. Lo prometto." Cadde in un pianto disperato e la McGranitt la consolò finche non si fu calmata del tutto. "Verranno tolti 50 punti a ciascuna delle vostre case, e se vi sorprenderemo un'altra volta in questi contesti, sarò costretto ad espellervi, temo." Disse con calma Silente. "Chi è stato?" Chiese Draco "chi ve l'ha detto, eh? Qualcuno di molto geloso ci spiava ieri sera giusto?" Draco si stava scaldando. "Mirtilla" rispose Hermione addolorata "non c'è nessun'altro che possa averci visto, ho ispezionato il posto prima di fare tutto e avevo chiuso a chiave la porta" gli occhi di Piton si chiusero in fessure "Brillante Granger. Potrei toglierle dieci punti solo per aver usati mezzi poco leciti." Hermione arrossì capendo che si riferiva alla Mappa del Malandrino che aveva preso in prestito ad Harry. Silente salvò la situazione usando come scusa l'inizio delle lezioni. Prima di entrare in classe Draco si fermò e disse ad Hermione "allora è tutto finito?" Lei ribattè con aria stupita "no. Io ci tengo ancora a te. Ma non possiamo più fare questo genere di cose. Mi sono lasciata andare, ma non so cosa potremmo essere in futuro se ti vergogni a stare con una mezzosangue." E se ne andò con passo svelto. Il giorno dopo tornò tutto alla normalità. Draco prendeva in giro Hagrid, Harry era ancora il suo bersaglio preferito e Hermione non veniva calcolata. Era tutto finito. Solo per delle stupide superstizioni. Forse passare quel tempo con Draco era stato un errore, ma nessuno dei due avrebbe mai potuto dimeticare.
  
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