Sono qui, stesa su un letto, da sola. In una casa vuota senza nessun respiro e nessun'anima presente qui a farmi compagnia, sento quasi un brivido che mi percorre la schiena e gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime. Sono lacrime che non hanno motivo, o forse si, forse hanno un senso queste lacrime, sono lacrime amare, lacrime di una ragazza sola, debole, triste, che non ha pių forze di reagire. Ogni talvolta che reagisce, si abbatte. Ogni volta che prova a vivere, muore. Lacrime di una persona che lotta senza riserva, lotta per gli altri e non per se stessa. Lacrime di una ragazza che non accetta le cose come sono andate a finire e invece di andare avanti per cercare di migliorarle, torna indietro e prova ad arrampicarsi sui ricordi, non hanno nessun effetto, tutto č finito, tutto č morto e in effetti anche lei era un po' morta, un po' distrutta, un po' a pezzi. Lei che ha sempre provato a reagire, ora non reagisce pių. Io che ho sempre avuto la forza di aiutare gli altri, ora neanche quella ho pių. Sono stesa, quasi come se fossi in ospedale, come se fossi morta, sola, in questo posto macabro che rispecchia la mia anima ormai spenta, ormai buia, senza pių nessun segno di vita. Come se fossi in coma, un coma permanente, che mi rende debole e altrettanto stupida. Non ci sono parole per descrivere l'orrore dei miei sentimenti, l'orrore del mio essere incompreso e alquanto armato di delusioni e illusioni, che creano il mostro che ho dentro, che mi rende come sono. Stupida, fragile. Il mostro che ormai ho dentro ed č diventata parte di me, mi ammazza, mi divora, mi fa diventare impassibile e triste.