Videogiochi > Sonic
Ricorda la storia  |      
Autore: Madhog    01/08/2008    2 recensioni
"Dead i am the Dark shadow on the wall..." Leggete e capirete. P.S. è un personaggio dei videogiochi e NON dell'anime..... Quindi non è Shadow. Dedicato a un villain sottovalutato. one shot
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The Metal and the Shadow Nota dell’autore: questo breve pezzo è dedicato a quello che (personalmente) considero un grande villain che, purtroppo, a causa dei particolari eventi riguardanti la sua disfatta, non avrà mai l’occasione di esprimersi al meglio (o al peggio) delle sue capacità.

Musica da ascoltare durante la lettura: “Dragula” di Rob Zombie


                                           I AM THE DARK


Mi guardo intorno e sono tutti morti. No, aspetta c’è ancora qualcuno vivo. Ora non lo è più.



Mi guardo intorno e tutto tace, i cadaveri sanguinolenti e mutilati giacciono per terra uno sopra all’altro, gli organi interni straziati e semi putrefatti sono esposti alla luce della luna alla mercè degli avvoltoi. Le facce sono contratte, gli occhi spalancati, il puro terrore dipinto in essi… Proprio come piace a me. Lo spettro eterno della morte aleggia ora in questa città e sarà per sempre così, una profonda ferita nella memoria collettiva che non smetterà mai di sanguinare destinata a diventare una cancrena.



Io ho reso possibile tutto ciò.



Ogni essere vivente, ogni creatura animale o vegetale, è condannata a soffrire per il semplice fatto di esistere. La Vita, in fondo, è peggiore della morte: prima ti illude, ti lusinga, ti dice che sei speciale, poi ti leva tutto, ti tortura, ti si rivolta contro, infine, quando si è stufata di giocare con te ti lascia morire. La Vita è sadica, ma ha ragione. L’umanità merita questo! I disgustosi esseri umani con la loro arroganza e stupidità hanno causato ancora più dolore e sofferenza nella vana speranza di combattere le avversità della vita, di cambiare l’ordine naturale delle cose, di essere come… Dio.



Io sono il risultato di questa follia.



Io sono il risultato dell’errore dell’uomo, della sua più grande superbia e illusione e, ironicamente, sarò il Dio che porrà fine a tutto ciò. Questa è la mia missione e nulla potrà mai fermarmi, io porrò fine alla sofferenza dell’esistenza estirpandola una volta per tutte e in questo modo ci sarà finalmente pace.



Io ucciderò tutto ciò che vive, che esiste. Lo consumerò finchè non ne rimarrà nulla, incluso me stesso. Per questo motivo, IO esisto.



Sento un rumore. Un sussurro. Un pianto. Qualcuno è ancora vivo. Non per molto.



Mi feci largo tra la montagna di cadaveri e raggiunsi una vecchia casa semi distrutta. Percepii la sua paura e ne fui deliziato, era vicino. Lo trovai nascosto dietro un mobile, era una bambina umana, non più di 7-8 anni, i suoi genitori poco più in là, bruciati e fatti a pezzi, suo fratello ancora nella culla quasi totalmente divorato dai corvi.


La bambina mi guardò intensamente, il suo volto esprimeva la più profonda e genuina paura che una faccia potesse esprimere… Ne fui molto soddisfatto.


Io distruggerò tutto ciò esiste ma fino ad allora perché non divertirsi? Il suo piccolo e fragile corpo era totalmente paralizzato dal terrore e in posizione fetale, i suoi occhi fissi su di me, era incapace di dire o fare qualunque cosa, forse anche di respirare, era già morta nell’anima.



Decisi che non era abbastanza.



La paura, la più forte delle emozioni, era ciò che mi sosteneva, che mi dava forza. Non ci vuole nulla ad uccidere, a mutilare e squartare, a far soffrire il prossimo fino a fargli desiderare la morte… Ma è con la paura che si ottiene il vero potere, la vera soddisfazione, la vera goduria!



I miei occhi rossi come le fiamme dell’inferno si posarono su quelli della giovane, la quale è costretta a contraccambiare. La sua espressione cominciò a contrarsi in maniera squisitamente grottesca, ben presto l’oscurità iniziò a divorarla. La sua più grande colpa era stata quella di essere venuta al mondo e la sua punizione sarebbe stata di soffrire fino alla fine dei tempi, fino a quando io distruggerò il tempo. L’oscurità aveva oramai alterato la sua percezione della realtà costringendola a vivere nell’illusione di venire stuprata e malmenata da un orda di creature informi ancora e ancora e ancora….



Urlò. Urlò con tutta la forza che aveva in gola ed io risi, risi con tutto me stesso per il piacere.



L’alone che circondava il suo corpo svanì e lei con esso, trasportata in un'altra dimensione di pura oscurità senza possibilità di fuga, sarebbe diventata un'altra dei miei schiavi per un eventuale uso futuro. Il mio lavoro in quest’epoca era terminato ma c’e n’erano ancora tante da visitare e da distruggere, tanta gente da uccidere e tanta paura da assorbire e niente sarebbe stato in grado di fermarmi poiché non si può uccidere l’essenza stessa della paura ed è questo che IO sono.



IO sono la Paura! IO sono la Morte!



IO sono l’Oscurità stessa!





IO sono:



Mephiles the Dark!!!!



                                            “Dead I am the Dark
                                             Shadow on the Wall,
                                           Vengeance is my Name,
                                               I will kill you All!”
                                      



  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: Madhog