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Autore: Spensieratezza    25/05/2014    10 recensioni
Questa storia parla di personaggi di Supernatural, ma in una sorta di universo alternativo, dove Mary non è morta nell'incendio, e Sam e Dean vengono separati da bambini per poi incontrarsi da ragazzi :)
Genere: Angst, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Azazel, Bobby, Dean Winchester, Famiglia Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Altri mondi, infinito amore'
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La festa procedeva alla grande , con tanto di musica ad alto volume. Mentre Dean si era offerto di fare qualche cocktail al bancone , per divertirsi un po’.

“Che dici, Ellen? Ho shakerato giusto?” diceva Dean , ridendo, mentre agitava con enfasi

“questi tatuaggi fanno schifo, toglieteli subito” disse Charlie prendendo un fazzolettino e bagnandoglielo sul braccio

“Oddio, no, Charlie, che fai? Hai rovinato un’opera d’arte!” disse dean
“Brava Charlie, ottimo lavoro. Facevano schifo, Dean!” aggiunse un Sam alzando la voce, mentre ballava sulla pista
“alle ragazze piace”  disse Dean, sistemandosi meglio i capelli tirati su col jel
Sam grugni qualcosa di incomprensibile, e fumante di gelosia si diresse verso un gruppetto di ragazze particolarmente frivole, chiedendo chi volesse ballare con lui. Accettarono tutte.

Dean all’improvviso divenne cupo e smise di ridere….e due o tre volte si dimenticò le ordinazioni dei clienti, mentre una volta riusci a rompere un bicchiere.

“Quasi quasi è meglio Ash come assistente “ constatò Ellen, guardando con rimprovero i vetri a terra
“Scusami” disse solo Dean, dispiaciuto
“Lascia stare, faccio io “ disse Ellen, mentre Ash di nascosto, commentava ad un amico “se ero io mi avrebbe ricoperto di insulti “

“Che hai, Dean? Sembri giù di morale, non stare qui a lavorare, vai da Sam e divertititevi, è la sua festa “gli disse Ellen

Sembrava che Dean non aspettasse altro. Lasciò subito il bancone, in tempo per vedere Sam che si esibiva piuttosto sensualmente, imitando il balletto di Michael Jackson, sulle note di “Billie Jean “



Sam si accorse che Dean lo stava guardando, da sotto il cappello, e sorrise malizioso, continuando a ballare
Dean decise di non pensare a quello che faceva, e si avvicinò assecondando quello che aveva preso come uno strano e sottile gioco, o provocazione forse. Si avvicinò dietro a Sam, che vedendolo dietro di lui, prese a strusciarsi lentamente, giocando col bacino

Dean degluti, ma non fosse mai che gli dava la soddisfazione di metterlo a disagio. Raccolse la provocazione, strusciandosi a sua volta, dietro Sam ballandogli praticamente appiccicato, tenendogli le mani sui fianchi . Sam non se l’aspettava, e quasi gli sfuggi un gemito, subito represso



La canzone stava quasi per finire, e Dean lo voltò per fargli fare una giravolta veloce che quasi gli fece girare la testa. Quando la canzone fini, Sam dovette guardare da un’altra parte, per timore che il rossore che sentiva riscaldargli sulle guance, fosse visibile.
 



Gabe e Lucio passarono tutta la serata a fare scherzi al povero Ash , che continuava a correre , gridando o inseguendoli, mentre ridevano. L’ultima che gli avevano combinato, era stata quella di provare a bruciare il suo cappello.
 
 
*


Era l’ora dell’apertura dei regali. Tutti si misero attorno a Sam per vedere mentre li apriva. Sam cominciò con quello di Jimmy, che conteneva un libro di Stephen King. “L’Acchiappasogni “

“So che vai matto per Stephen King” disse Jimmy, mentre Sam lo guardava radioso,
e  Dean si senti pazzescamente geloso di Stephen King.

Anna gli regalò invece un paio di occhiali molto fashion, che si provò subito. Erano neri. Sam chiese : “mi fa sembrare figo?” suscitando l’ilarità e l’applauso di tutti.
“lo prendo per un si” disse poi.
 

Il regalo di Charlie era un libro dei sogni, considerato che lui e Charlie avevano questa passione in comune per il mondo onirico. Quello che però non sapeva Charlie, era che ultimamente i sogni di Sam non erano stati propriamente tranquilli. Finse un sorriso un po’ forzato. Chissà, magari gli sarebbe tornato comunque utile.

Il regalo di Lucio si rivelò essere una maglietta con scritto “Sono figo, quindi non rompetemi i …..”

“Non finire quella frase nel mio locale, Sam!” lo redargui Ellen da dietro il bancone

“accidenti, ha l’udito di un’aquila “ disse Lucio scuotendo la testa, ammirato
Sam rise e ringraziò del regalo, passando poi a scartare quello di Gabe, che si rivelò essere una discreta quantità di dolci, e caramelle e dolci di ogni genere….cominciò subito ad assaggiarne qualcuno e a offrirne agli altri.




Ash gli regalò un album di calcio, e Jo una radiosveglia

Scartò anche il dolce di Mary, ringraziandola sentitamente per il pensiero e cominciando a servirlo ai tavoli

Il regalo di Ellen si rivelò essere una gigantesca torta fatta di cioccolato fuso e panna. Sam andò subito ad abbracciarla, vedendola commuoversi, e la sbaciucchiò.

“non farmi cadere le candeline, giovanotto. Ora scarta gli altri regali, e poi mangiamo la torta “ disse lei, commossa
 



Scartò anche gli altri regali, alcuni dei quali contenevano bracciali e catenine, robe da vestire, cappelli, cd musicali, accessori trendy…..

Mancava il regalo di Dean, e Sam lo sapeva bene, ma per qualche strano motivo, non se la sentiva ancora di chiederglielo…non sapeva se era perché temeva che non gliel’avesse fatto, o perché intuiva che doveva essere qualcosa di intimo, e non gli andava di scartarlo in mezzo a tutti.

Dean gli venne d’aiuto, facendosi avanti e dandoglielo finalmente di sua iniziativa.
Sam lo prese in mano, cercando di non dare a vedere il suo nervosismo, e cercando di non far capire che aveva aspettato il suo regalo da diversi lunghi minuti.
 

Scartò la carta blu notte, e ci trovò dentro la scatola di un modellino di galeone, molto grande, da montare .
Rimase senza parole.

“Se non ti piace, possiamo sempre cambiarlo “ gli disse preoccupato Dean
“ma che stai dicendo? È meraviglioso, grazie Dean” gli disse lui con gli occhi che gli brillavano.
 





E ora toccava alla torta. Ellen aveva già messo le candeline, e Dean gliele accese.

“Esprimi un desiderio, Sam” disse Dean

Sam lo espresse, già consapevole che non si sarebbe mai avverato. E soffiò.
 




Dopo circa un’ora, Mary venne da loro a informarli che, quella mattina era giunto uno strano pacchetto a casa loro, con un biglietto, che diceva che doveva essere aperto solo verso le 22.

Erano le 22.

Sam lo apri curioso. Non c’era neanche l’indirizzo.
Una cassetta.

“Ellen, funziona ancora il videoregistratore attaccato a quella televisione li, vero?” chiese, riferendosi al vecchio televisore situato in alto nel salone.

“Certo, dammela, Sam. La metto subito”
Sam e Dean si sentivano leggermente nervosi, non sapendo da dove provenisse quella videocassetta e da chi.
 

Appena scattò il play, Dean vide chiaramente il volto di loro padre e rimase di stucco.
“Papà!” scattò sorpreso, mentre Mary diceva a bassa voce “Oddio…John….”

Sam guardò entrambi, sorpreso. Papà? Suo padre??
 




John era seduto su un divano di una casa modesta, e diceva: “Ciao, Sam. Sono John, tuo padre. Perdonami se non sono li con tuo fratello e tua madre a festeggiare il tuo compleanno, e non sono stato li a festeggiare neanche quelli precedenti “

Dean vedeva che Sam si stava emozionando, e lo strinse a sé

“Perdonami per il fatto di non esserci stato mai, avrei voluto esserci per te….”

John stava per avere un momento di commozione in cui stava per piangere, e in quel momento, un uomo finora nascosto dalla ripresa della videocamera, si fece più vicino sul divano, per mettergli una mano sulla spalla
John gli sorrise grato

“Ma spero di esserci in futuro, per te. Mi piacerebbe davvero, e questo….filmato, è per dirtelo “

Sembrava che John non riuscisse più a dire altro, e l’altro uomo prese la parola

“Ciao Sam, io mi chiamo Bobby, sono un vecchio amico di tuo padre, e sono impaziente anche io di conoscerti “
Dean guardò Bobby con curiosità….aveva sempre saputo di un amico di suo padre, che si chiamava cosi, ma forse l’avrà incontrato di sfuggita una o due volte, quando era molto piccolo.
 

“Spero che le cose tra te e tuo fratello vadano bene. Vostro padre mi parla sempre bene di tuo fratello, e mi parla anche spesso di te, tanto che non vedo l’ora di conoscervi entrambi. Buon compleanno, Sam” concluse Bobby , sempre tenendo il braccio di John, che sembrava stesse cercando di affogare la faccia nel fazzoletto, e aveva definitivamente rinunciato all’idea di farsi riprendere.

Il video fini. Tutti i ragazzi , compresi gli amici di Sam, erano rimasti incantati. Si voltarono tutti verso Sam, che cercava se possibile di nascondere l’emozione, e si era tipo appoggiato con la testa sulle gambe di Dean, -appena pochi secondi dopo che era iniziato il video, - che era seduto su uno dei divanetti, perché non era sicuro di reggersi in piedi.
 



Dieci minuti dopo, stavano ancora tutti parlando del video del padre di Sam, facendogli mille domande. Sam sembrava non volersi alzare dalle gambe di Dean, ascoltava tutti , ma in maniera assente.

“ragazzi, adesso lasciatelo un po’ in pace, mh ?” diceva Dean,  giocherellando con le dita con alcune ciocche dei capelli di Sam
 

Mary sembrava essere tornata un fantasma, dopo il video di John. Non diceva assolutamente niente. Stava solo ferma li, immobile.

Dopo qualche minuto, si avvicinò ai ragazzi, mentre Sam era ancora sdraiato sul divanetto, con la testa appoggiata sulle gambe di Dean, e disse ai ragazzi che non si sentiva bene, e che era meglio che tornava a casa.

Dean e Sam la degnarono a malapena di uno sguardo. Non per colpa loro. Non di proposito. Dopo aver visto quel video, era come se fosse sceso una specie di velo sulla loro famiglia. Dean aveva sentito tutta la confusione e lo smarrimento di Sam, e l’aveva capito, visto che praticamente non aveva mai conosciuto suo padre e ora riceveva un videomessaggio da lui. E Mary….era la loro madre, ma in quel momento si sentivano come se davvero fossero soli…come se lei non fosse presente li da loro, ci fosse ma non ci fosse li davvero…era difficile da spiegare. Si sentivano…… soli….
 
 
*


Dieci minuti dopo, Sam si stava sciacquando la faccia, cercando di riprendersi dall’emozione del video, quando Dean lo raggiunse.

“Sto bene, Dean, non sto per morire “ ridacchiò Sam, asciugandosi la faccia
“Lo so. Sai….non deve essere per forza una cosa brutta….il video dico. Può essere ….potrebbe significare, un nuovo inizio “

“io non sono….contrario….Dean…..sono solo….sorpreso….e non so se credere alle sue parole…insomma, chi mi dice che sono vere?”

“Sammy….”

“Io mi fido solo di te….solo di te “
“…….”

“Devo….darti una cosa “ disse Sam, facendosi finalmente coraggio. “Vieni “
Dean lo raggiunse, un po’ in ansia, fuori dal locale.

Sam prima di uscire, prese un pacchettino che aveva nascosto in un cassetto del locale di Ellen, e poi raggiunse Dean fuori.




“Che cos’è tutto questo mistero?” chiese Dean cercando di nascondere il suo nervosismo.

“Dean, ascolta….non prenderla per il verso sbagliato…” cominciò Sam

“Dio, Sammy, cos’è successo ora?” chiese Dean spaventato

“Niente…niente…è che….sai, te l’ho detto che io non ho mai festeggiato San Valentino, non ho quindi potuto fare nessun regalo in questo giorno, perché ero sempre single e…..” disse sam balbettando sempre di più a ogni singola parola

Dean socchiuse gli occhi, cominciando a intuire la verità. “Sammy, stai dicendo che….”

“So che in questo giorno i regali bisognerebbe scambiarseli tra fidanzati, e so che sono io quello che oggi deve riceverli, ma non….insomma ho voluto fare questo, perché sei mio fratello, e ci tenevo a farlo, non pensarlo come a un gesto d’amore….io….” Sam era diventato ormai viola, e non riusciva ad alzare lo sguardo.

“Sam, fammelo vedere “ disse solo Dean, sorpreso, agitato e al contempo felicissimo

“O – okay….” Disse Sam continuando a tenere lo sguardo a terra, e passandogli il pacchettino minuscolo, sentendosi un ridicolo adolescente alla sua prima cotta.

Dean prese il pacchetto con mani tremanti, e lo scartò, deglutendo a più riprese.
 
Un ciondolo…..
 

“io….l’ho sempre avuto……ma…..ecco, vorrei che lo tenessi tu ora. Mi rendo conto che non è molto bello….” Disse Sam, scusandosi

“Dio, Sam, è stupendo “disse Dean con gli occhi che gli brillavano

“Sei sicuro? Non devi dirlo solo per farmi contento….”

“Mettimelo” ordinò Dean

Sam obbedi, felice, godendo del contatto della pelle del collo di suo fratello, e della vicinanza.
 

"Prima di uscire, ho messo la foto di noi due da piccoli, dentro la tua nave, cosi quando l'avrai costruita, potrai abbellirla con quella foto. mi sono permesso di credere che ti piacesse molto" disse Dean


"Cavolo, Dean...."

"ho pensato che sarebbe stato imbarazzante farlo davanti a tutti...ho fatto bene?" chiese sorridendo Dean

"Hai fatto benissimo "disse sam quasi commosso, dell'iniziativa del fratello, e piacevolmente  sorpreso di quella sua iniziativa.


Da dentro il locale, parti un lento molto romantico.

Dean si avvicinò a Sam, sorridendo, senza dire niente, tirandogli le mani come a un invito.

Sam lo segui, un po’ titubante, e Dean gli mise le braccia al collo, guardandolo seriamente.

Sam era in soggezione, ma non si spostò, e cominciarono a ballare lentamente, con Sam che appoggiò la testa al collo di Dean

Questo è strano pensò Sam. Ma nessuno dei due parlò.

Sam si spostò con la testa in avanti, vicinissimo al viso di Dean. La tentazione di baciarlo , ora, era cosi forte da essere quasi dolorosa.

Il viso di Dean era in ombra, ma Sam poteva avvertire la tensione che emanava anche da lui, come un coltello.
 

Un coltello. No. non doveva ripensare ai suoi stramaledetti incubi, proprio ora.

Forse Dean percepi che la situazione era un po’ troppo strana, perché disse :”la festa non è ancora finita….c’è ancora un’altra sorpresa per te “

Forse Sam sperò che la sorpresa di cui parlasse fosse un bacio, e forse anche Dean pensò potesse fraintenderlo, perché specificò: “Dobbiamo andare in un posto, ti accompagno io e poi troverai….beh questa è una sorpresa…”

Sam non sembrava tanto convinto. Voleva restare li, con Dean, da solo. Fino alla fine della festa.

“Fidati di me, ti divertirai “ gli disse Dean cercando di convincerlo

Sam si sentiva decisamente perso, forse avrebbe baciato Dean proprio in quell’istante…. Anche Dean sembrava un pochino in soggezione, ma proprio in quel momento, Gabe urlò da dentro al locale “DEAAAANNNNNNN SE DOBBIAMO ANDARE, SBRIGHIAMOCI!”

Sam e Dean si riscossero subito, allontanandosi

“Si, Gab. Andiamo. Chiama gli altri!!”
 



Gabe aveva prestato la sua moto  a Dean e Sam, mentre loro li avrebbero raggiunti in macchina assieme ad amici più grandi che avevano la patente, e gli altri avrebbero fatto lo stesso.
 

Si stava avvicinando Mezzanotte. Ormai era buio pesto. Dean guidava con una certa preoccupazione la moto di Gabe. Sam era dietro , completamente in balia delle sue scarse capacità di guida, e se si fosse fatto male a causa sua, Mary avrebbe prima gonfiato di botte Dean e poi si sarebbe auto flagellato da solo per punirsi.

“ forse non è stata una buona idea prendere la moto. Non abbiamo neanche il casco, Sam” cercò di urlare Dean, sovrastando il rumore del vento, mentre, stavano attraversando le radure nei pressi della loro città.

Guidava sentendo le mani di Sam che gli cingevano la vita.
Ripensò al regalo che Sam gli aveva fatto, a quanto fosse sorpreso e felice, e imbarazzato, nel riceverlo. A quanto aveva proprio pensato che fosse un regalo da innamorati.

Le braccia di Sam strette attorno a lui gli ricordarono il ballo tra loro di accaduto pochi minuti prima. A come aveva quasi ceduto alla tentazione di baciarlo. A come ci era andato pericolosamente vicino……

“Dean!! FRENAA!!”

Sammy gridò. Fu quello, o forse fu il rumore del clacson di un camion, a far tornare in sé Dean.

Sterzò di colpo, il cuore che batteva come un tamburo, stavolta per dei motivi molto diversi, fortunatamente riuscì a riprendere il controllo della propria moto, anche se poi la fermò subito. Accostò e fermò la moto.  Sam si era accucciato contro di lui, per tutto il tempo di queste manovre.

Che diavolo stava pensando?

Sam scese per scaricare la tensione, e Dean ebbe la folle e improvvisa paura che stesse scappando da lui, che gli avrebbe detto che non voleva rivederlo mai più.

Non l’avrebbe rivisto mai più….

“Sam, Sammy, aspetta “ disse Dean, rincorrendolo





“Sono qui, Dean….” Sam non aveva intenzione di scappare. Voleva solo riprendere fiato.Era uscito dalla strada, e si era fermato sull’erba.
 
“Stai bene? Oddio, Scusami, scusami, scusami, Sammy…“ disse Dean stringendogli le spalle

“Dean, è tutto a posto, sto bene!”

"Fammi...fammi controllare.."

Sam  gli sorrise, cercando di farsi vedere sereno, e cercando di infondere calma anche al fratello. Dean cominciò a toccarlo sul viso, cercando traccia di eventuali graffi.

Sam si irrigidì, ma non disse niente, mentre Dean continuava ad accarezzarlo sul viso, con i pollici, tracciando gli zigomi, gli sfuggì solo un "Sto bene, Dean." Dean vide gli occhi verdi di Sam, che lo fissavano con curiosità, ma lo ignorò, continuava ad acrezzargli le guance, ma il pollice scivolava sempre più via dalle guance e andava sempre più a finire sulle sue labbra, senza apparentemente neanche accorgersene.

“Dean” disse Sam con un flebile gemito, mentre Dean ora accarezzava proprio il labbro di Sam, dapprima piano, poi quasi incitandolo ad aprirsi.

Da qualche parte della sua mente annebbiata si rese conto di quello che stava facendo, si rese conto di superare una soglia troppo, troppo intima, non più fraterna , ma non riusciva più a fermarsi

Fece pressione ancora una volta sul labbro di Sam, quasi in trance, e Sam lo apri, guardandolo semi spaventato, con un misto di soggezione, ma senza tirarsi indietro

Forse anche lui aveva capito che non era più tempo degli scherzi, che la cosa era dannatamente seria
 

Dean appena vide che Sam apri di poco il labbro, attirò la testa di Sam vicino alla sua, senza fermarsi, fino a che le loro labbra non si toccarono.

Percepi la sorpresa di Sam, ed ebbe paura di essere respinto, ma Sam restava immobile.

Dean mosse la bocca su quella di  Sam, in un invito a superare l’ostacolo delle sue labbra, invito cui Sam rispose con un gemito, aprendo la bocca.

Dean a quel punto lo attirò di più vicino a sé, in un bacio più appassionato. Aveva paura che Sam lo avrebbe mandato via, che sarebbe corso a dirlo a sua madre , e poi a suo padre, che avrebbe detto loro che non voleva più rivedere suo fratello e che avrebbe dovuto stargli lontano per tutta la vita.

Ma Sam non lo fece. Afferrò la catenina di Dean con una mano, per avvicinarlo di più a sé, e poi strinse il ciondolo tra le sue mani, mentre era ancora al collo di Dean

Questo se possibile fece eccitare ancora di più Dean. Continuò a baciare Sam,affamato. Le loro lingue si fondevano come non avrebbe mai creduto possibile, neanche nei sogni più romantici. Continuò a esplorare ogni centimetro della bocca di Sam, mentre lui rispondeva al bacio con lunghi sospiri, tenendogli una mano sul petto.
 

BOOM. Uno scoppio di fuochi d’artificio spezzò l’aria. I fratelli ebbero un sussulto di spavento, ma non si erano staccati. Guardarono incerti il fuoco d’artificio che recava la scritta verde lampeggiante
BUON COMPLEANNO SAMMY
 
  • DEAN
 

Cavolo, era cosi….buffo  e da presa in giro , che fosse arrivato proprio in quel momento.

Gabe e Lucio , quei mascalzoni…avrebbero dovuto aspettare che arrivassero, e invece se n’erano bellamente infischiati.

Sam guardò fuggevolmente il display del cellulare. Mezzanotte meno cinque. Non era ancora passata la mezzanotte, quindi era ancora il 14 Febbraio.  Aveva ricevuto un bacio il giorno di San Valentino, dalla persona che desiderava più al mondo, sotto i fuochi d’artificio con una dedica da parte sua. Stava sognando?
 

Sam era scioccato oltre ogni misura, ma Dean non voleva che guardasse. A un secondo scoppio di fuochi d’artificio, gli girò di nuovo la faccia, continuando a baciarlo

Sam continuò a guardare la scritta che era appena tornata, per qualche istante, e poi chiuse di nuovo gli occhi, lasciandosi trasportare da quel bacio che sapeva essere cosi sbagliato, eppure sentiva essere cosi totalizzante.
 

Ad un certo punto, forse Dean si rese conto che, dovevano pur respirare, e si staccò dalla bocca di Sam, al suono di un sonoro schiocco.

Si guardarono. Imbarazzati, confusi, colpevoli?

Dean cercò in Sam una qualche traccia di disgusto, da lui. Ma trovò curiosità, e qualcos’altro che non capi….soggezione?

Sam invece lo guardava come se stesse aspettandosi uno scoppio d’ira, da un momento all’altro.

Dean si alzò, sentendosi malfermo sulle gambe, e capi anche, che Sam non ce l’avrebbe fatta da solo. Con un movimento deciso del braccio, lo tirò su.

Sam gli gettò un’occhiata penetrante, ma Dean non aveva la forza di sostenere il suo sguardo.

“Perdonami, Sam. Ti ….ti giuro che non ti farò mai più una cosa come questa…”

Sam lo guardò sbarrando gli occhi.
 
 
 
*


Dean aveva avvisato tutti , con una telefonata, che avevano avuto uno spiacevole incidente con il motorino, e che si scusava con tutti, ma erano rimasti un po’ scossi, e oltretutto erano troppo stanchi per trattenersi oltre. Aveva detto che comunque Sam aveva visto i fuochi, perché due stronzi  non avevano voluto aspettarli, e che gli dispiaceva tanto, ma lui e Sam volevano andare a casa ora.

Sam da parte sua, chiese a Jimmy di accompagnarli a casa, visto che nel frattempo erano arrivati i genitori a prenderlo, e cosi Gabe e Lucio ritornarono anche in possesso della moto, con Dean che sentiva il bisogno di rassicurare Gabe che comunque la moto non si era fatta niente, e che aveva chiuso con quegli aggeggi.

Non aveva avuto il coraggio di dire a tutti la verità: che avevano rischiato quasi di fare incidente, e di farsi male sul serio, per colpa sua.

Ma Sam lo sapeva.

Cosi come sapeva anche quello che aveva fatto poi dopo Dean.

Prima rischia di ucciderlo, e poi quasi lo violenta. Era un mostro. Un mostro

Se i ragazzi si fossero minimamente accorti che Dean e Sam avevano qualcosa che non andava, dalle loro facce, non ne fecero parola. Li salutarono dispiaciuti, e poi Sam e Dean si infilarono in macchina.
 

Furono silenziosi per tutto il tragitto, fino a che non tornarono a casa.

La casa era vuota e buia. Mary dormiva di gia, e Dean ringraziava tutti i santi per questo. Aveva timore che se l’avesse guardato in faccia, avrebbe capito quello che aveva appena fatto.

“Buonanotte, Sammy “ gli disse solo, prima di scappare in camera sua, senza avere il coraggio di affrontarlo, mentre tutte le parti di sé stesso gridavano Vile vile vile codardo codardo codardo
 

Sam rimase a guardarlo salire frettolosamente le scale, sentendosi più triste che mai.
 
 


Ore 3:30 del mattino
 

Dean non era riuscito a chiudere occhio, ed era sceso per prendere un po’ di latte, nella speranza che riuscisse a farlo dormire. Quello che non si aspettava era di trovare li Sam. Sveglio che guardava la televisione.

“Non….non dormi?” chiese Dean versandosi un po’ di latte nel bicchiere

“E tu?” chiese Sam. Alla luce della lampada che illuminava debolmente il salotto, vide che Sam aveva profonde occhiaie. Non riusciva a capire se aveva pianto. Probabilmente si.

 
Per colpa sua….

Non poteva sopportare che suo fratello soffrisse per colpa sua.

Si sedette a fianco a lui sul divano.

“Mi dispiace da morire per ieri sera, Sammy. Ho fatto una cazzata.”

Sam non rispose. Sentiva che Dean doveva sentirsi molto in colpa, e avrebbe voluto subito rassicurarlo, gettargli le braccia al collo, dirgli che non era niente. Ma non lo fece. Voleva vedere fin dove arrivava il suo rammarico – capisci che mostro ?
 


“Non mi credi?” gli chiese Dean, la voce appena un po’ incrinata; a quel punto, Sam , vinto dalla tenerezza, aveva allungato le braccia ad accoglierlo in un abbraccio. Dean sospirò, sentendosi più tranquillo.

“Tranquillo, Dean. Mica abbiamo ammazzato nessuno, no?” gli disse Sam con voce rassicurante
Dean gli stampò un bacio sui capelli, come a volersi scusare ancora.

Anche Sam si senti più tranquillo. Lo spettro di quella notte da tragedia era dileguato, Dean non gli aveva spiegato perché l’aveva baciato, né Sam si sentiva pronto a spiegargli perché aveva deciso di corrisponderlo. Niente importava più, eccetto il fatto di riconoscere che quell’episodio era accaduto e mettervi sopra una possente pietra tombale.
 

Ovviamente con l’enunciato “mettervi sopra una possente pietra tombale “  Sam non intendeva baciarlo da capo, con lo stesso impeto, e forse anche più della sera prima. Eppure era appena successo.  E i loro propositi di ravvedimento erano stati spediti sulla luna senza pietà, che entrambi se n'erano altamente infischiati

Mentre si baciavano, nessuno dei due sapeva se, almeno l’altro stava riflettendo sul fatto  che si stavano trasformando in due amanti, ma pure questo pensiero era dileguato subito via.

Adesso c’erano solo loro. Le loro bocche. Le loro mani, che si accarezzavano il viso.
 
 
 
 
 
 
 
 




 Capitolo molto intensiful :D spero di non aver steso tutti :p mi scuso per le varie imperfezioni del capitolo, ma ho trovato un pò di difficoltà a scriverlo, e alcune parti le ho un pò tralasciate. scusatemi xd

per il resto spero abbiate apprezzato la svolta che ha avuto il rapporto di Sam e Dean. spero di non aver esagerato con il miele o la tristezza ahhah :p :p
   
 
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