In questa fic, come premessa, voglio mettere un ringraziamento a mikichan17, che è stata una Giudicia fantastica per questo contest, e i miei colpimenti a tutte le altre partecipanti.
Cammini lentamente, barcollando, lungo i corridoi bui e silenziosi del
palazzo. Ti appoggi alle pareti, come se il solo toccarle potesse darti la forza
di andare avanti.
Vorresti solo gridare, piangere, sbattere i piedi per
terra, distruggere ogni cosa. Ma non lo fai.
Porti nuovamente la bottiglia
di sakè alle labbra.
Hime-chan, cosa fai? Non è così che si comporta una
principessa.
Non ti accorgi nemmeno di Shizune, che ti segue
preoccupata, poco dietro di te. Hai altro per la testa.
Vuoi arrivare da lui,
vederlo per un’ultima volta. Gli avevi detto di non partire per quella
missione.
Ma non sei stata abbastanza persuasiva. Non lo sei mai stata.
Nemmeno Nawaki ti aveva ascoltata, quando l’avevi implorato di non andare in
guerra.
Neanche Dan aveva saputo rinunciare alla missione che gli è costata
la vita, nonostante tu avessi cercato di farlo desistere.
E neppure questa
volta sei stata in grado di fare qualcosa. Solo che adesso ti senti colpevole.
Sei stata tu ad affidare quel folle compito a Jiraya, nonostante avessi capito
che non ce l’avrebbe fatta.
Perché non gliel’hai impedito? Credevi davvero
che sarebbe riuscito a salvarsi?
Hai sempre creduto molto nelle tue capacità,
ed hai imparato a fidarti anche di quelle degli altri. Credi che sia per questo
che loro sono morti?
Hime-chan, non è stata colpa tua. Stai
serena.
E proprio come hai fatto con la morte di Nawaki e con quella di
Dan, anche con quella di Jiraya ti terrai tutto il dolore per te, per sempre.
Arrivi di fronte ad una porta scura. La apri titubante, attirandoti addosso
tutti gli sguardi dei presenti, che parlano a bassa voce tra loro.
Steso su
un letto, un corpo pallido, coperto di croste di sangue; ecco ciò che resta del
grande Jiraya.
“Andatevene tutti.” ordini, decisa. Nessuno deve vedere il
tuo dolore.
Ti accasci sul cadavere, piangi, ti disperi. Da sola. Sai che
dopo questo non ci sarà più alcuno sfogo. Sei un Hokage, non vuoi concederti
altri momenti di debolezza.
Quando hai finito tutte le tue lacrime, resti
immobile, tremante, solo per pochi istanti. Ti rialzi, riacquisti l’equilibrio
che l’alcool ti ha tolto. Getti la bottiglia da un lato, ti asciughi gli occhi
con una mano, alzi la testa e sei di nuovo Tsunade.
Hime-chan, sei
tornata in te? Respira, tranquillizzati; il dolore passa.
Sei una
guerriera, la vita ti ha insegnato a combattere. E tu hai imparato. E non
crolli, non cedi, non ti lasci sopraffare dai tuoi sentimenti. Ma è solo un
istante: cosa ti succede, piangi ancora?
Scuoti la testa. No, sei forte,
asciughi le lacrime. La disperazione ti inghiotte e tu la inghiotti, ti
sconfigge e tu la sconfiggi.
Non ti lascerai fermare, continuerai e porterai
avanti il sogno che accomunava gli uomini che hai amato.
Nawaki, Dan,
Jiraya.
Hime-chan, proteggi il villaggio. Sei l’Hokage,
ricordalo.
Annuisci al vuoto, ripeti il tuo giuramento,
combatterai per il tuo popolo. Nessuno ti fermerà, mai.
Nessuno ha potuto
farlo in passato, in futuro dovrebbe essere diverso?
Sei sempre stata così
forte... Hai la capacità di adattarti agli eventi, e questa ti ha salvato. Non
sei riuscita a riportare indietro il tuo amico, ed hai imparato ad
odiarlo.
Non hai potuto salvare né Nawaki, né Dan, né Jiraya, ma hai
trasformato il dolore in forza e in impegno, sei diventata il ninja medico
migliore e la kunoichi più temuta.
Non ti arrenderai, non finché avrai
respiro.
Ti allontani dal letto, apri la finestra e lasci che la luce
splendente del sole ti avvolga.
Non piangi più e sorridi al cielo.
Sii
forte, Hime-chan.
Ne approfitto per fare i miei complimenti a terrastoria, che ha guadagnato il primo posto.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci,
rolly too