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Autore: Mariapia23    25/05/2014    0 recensioni
I'm afraid of what? Ho paura di cosa? Buio, solitudine, pace, amore, cosa? Vorrei scoprirlo. Beth Smith, una pugile dall' età di 10 anni, dovrà superare le proprie sofferenze e andare avanti. Chi l'aiuterà? Ma, above all, accetterà la mano di qualcuno e si farà aiutare?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Venerdì finalmente. Libertà finalmente. Libertà, also known as, palestra. La palestra, also known as, vita. Frequento questa palestra da circa 8 anni quando, alla festa del mio decimo compleanno, decisero di regalarmi un mese gratis di boxing. Un pò strano a 10 anni? Direi di no, anche perchè avevo imposto alla mia famiglia questo regalo, perchè mi vedevo grossa e i miei compagnetti mi prendevano in giro. Il giorno in cui sorpassai la porta di quella palestra la mia vita cambiò, capii subito quanto questo sport si adattasse alla mia personalità e, anche non volendo, mi ritrovavo ogni pomeriggio ad allenarmi; non mi è mai piaciuto combattere, in realtà, ma riesco la maggior parte delle volte che vengo a scaricare la frustrazione che ho addosso.

Decisi di mettere una semplice tuta grigia della Carlsberg con sopra una semplicissima felpa: mi sarei infatti portata il cambio nel borsone. Lì dentro c'era tutto: guantoni, fascia, vestiti, acqua, cerotti, asciugamano, accappatoio, phon e chi più ne ha più ne metta.

Oh, non scordiamo le cuffie; amo infatti ascoltare la musica durante tutta la giornata, dalla mattina a scuola, durante i miei compiti, quando mangio e perfino quando dormo. Lo trovo decisamente rilassante.

Andai in bagno e recuperai pettine e elastici vari, fondamentali se volevo tenere a bada i miei capelli scuri ribelli. Non ho avuto mai l'intenzione di fare un taglio netto dall'età di 1 anno, perciò sono abbastanza lunghi, circa al disotto della schiena. Lunghi e un bruno scuro: mi piacciono.

Presi il mio cellulare, salutai velocemente le persone che erano in casa (mi accorsi solo dopo che non c'era nessuno) e uscii in direzione della palestra: si trovava a pochi minuti da casa mia e poi dovevo attraversare un bellissimo parco per arrivarci, quindi non mi pesava molto andare a piedi.

Mi accorsi di essere arrivata non appena notai l'insegna "Gym is not a hobby" sopra il mio sguardo: amavo quell'insegna. Entrai velocemente, conoscevo bene la strada. Salutai tutti i presenti con un cenno della testa e mi diressi verso lo spogliatoio. Lì mi vestii tranquillamente, indossando dei leggings, una canottiera, una felpona e delle fasce che ricoprivano i palmi della mia mano e le nocche che, involontariamente, erano sempre sbucciate e secche. Andai direttamente ai sacchi e incominciai a sferrare dei semplici colpi aspettando il coach Matt. Lui era un padre per me, ci conosciamo dal mio arrivo qui e abbiamo subito instaurato un bellissimo rapporto. Sotto la sua barba incolta e la sua età un po' avanzata, si possono intravedere benissimo gli anni passata sopra quel ring a combattere. Non mi accorsi di una presenza indesiderata fin quando "Se continui così lo romperai" mi suonò all'orecchio.

"Se continui così, quello rotto non sarà sicuramente un sacco" risposi con molta delicatezza.

"Dolcezza, non essere troppo rude con me. Dai, vuoi sdebitarti?" fece per avvicinarsi ma mi allontanai velocemente. Non sapevo chi fosse e non volevo avere niente a che fare con quest'individuo.

"E' pregato di andarsene, grazie" lo esortai ad allontanarsi ma, sfortunatamente, non era una persona che perdeva facilmente le speranze.

"Perchè dovrei andarmene quando sto benissimo qui?" disse scontrando i miei occhi castani con i suoi che trasmetteva una scintilla di malizia.

Mi allontanai ancora di più: non dovevo farlo, dovevo essere forte ma mi ritrovai a spalle a muro. Luke avanzò in modo tale che fossimo ad una vicinanza minima. Volevo difendermi e colpirlo, ma la paura prevalse su di me e non feci altro che chiudere gli occhi e aspettare fin quando "Ti ha detto che devi andartene. Ora." sentì una voce provenire da lontano e pian piano avvicinarsi.

"Lasciala. Vai via!" ordinò con prepotenza quasi a sfidarlo, ma Luke non se lo fece ripetere due volte e presto si ritrovò lontano da me.

Aprii gli occhi e mi ritrovai un alto ragazzo, muscoloso e davvero alto, capelli così lunghi da aver bisogno dell'aiuto di una fascia ed era veramente alto. Mi porse la mano ma la scansai prontamente e mi rialzia da sola. "Non ho bisogno del tuo aiuto" dissi in modo forse un pò troppo prepotente in quanto vidi una nota di delusione nei suoi occhi. E che occhi: un verde prato circondato da un netto nero a mò di contorno. Deluso o no, riuscii subito a svignarmela, presi il necessario dallo spogliatoio - una giacca, visto il freddo, il cellulare, le cuffie, un paio di sigarette - e mi diressi fuori per prendere una boccata d'aria aspettando l'arrivo di coach Matt. 

Percorsi qualche minuto di strada a piedi fin quando non mi ritrovai al mio parco preferito. Lì, senza essere notata dai bimbi che giocavano contenti, mi accesi una sigaretta e alzai il volume della musica che pompava alle mie orecchie. 

"Some things we don't talk about / better do without / just old a smile / we're falling in and out of love / the same damn problem / together all the while / you can never say never / why w-"

"Never say never dei The Fray? Ottima canzone oltre che ottima voce" restai sorpresa al risentire la stessa voce roca e bassa di prima. Quel ragazzo mi seguiva, per caso? Mi ero accidentalmente fatta trasportare dalla musica e non mi resi conta neanche dal fatto che il  testo usciva dalla mia bocca.

"Bel posto qui, eh? Dici che abbia spaventato i bambini?" chiesi cambiando discorso e aspirando quel poco del filtro che rimaneva.

"Perchè sei scappata prima? Potevi semplicemente metterlo a terra con un niente" mi chiese a sua volta con tutta la calma possibile il riccio che mi stava accanto e il quale mi invitò a sedermi in una panchina decorata con varie scritte di promesse mai mantenute.

"Tu non mi conosci" risposi molto turbata, imponendo e pregando quei ricordi a restare tali ed a non riempire di nuovo i miei pensieri.

"Bethany Smith, o semplicemente Beth. Ragazza di origini americane, 1,80 cm, 19 anni da compiere e senza dubbio  la migliore combattente di tutta la palestra" disse. Rimasi definitivamente di stucco: come faceva a conoscermi?

"Prima o poi ti denuncierò per stalking, dimmi solo nome e cognome o alla stazione di polizia mi prenderanno per pazza" cercai di ironizzare un pò la tensione che avevo, perchè conosceva assolutamente tante cose sul mio conto e avevo paura che sapesse molto di più.

"Harry Styles, presente. Magari potresti dire che il tuo stalker personale si chiama Brown, io sono una brava persona, e so combattere, perciò metti sull'attenti gli sbirri! Salgo sul ring e sono una belva!" rise mostrando delle infossature nelle guance. 

"Senti solo un flebile 'Fuori Combattimento, chiamate l'ambulanza' e poi tante sirene mi stordirono. Lo osservavo sporco di sangue e, incapace di fare qualcosa, potei solo sfilargli la maglietta e accocolarmi vicino a lui, inghiottendo le lacrime e sprofondando in uno dei più lunghi sonni che avessi mai fatto. Non avrei voluto svegliarmi ma...."


"Hey, tutto bene? Andiamo, mio padre ti aspetta" annuii con un cenno della testa e mi incitò ad alzarmi. Non mi accorsi di stare barcollando fin quando non mi prese per un braccio e cercò di farmi raggiungere l'equilibrio. 

Mi svincolai immediatamente dalla sua presa e "Ho detto che non ho bisogno del tuo aiuto" dissi per poi voltarmi e camminare velocemente verso il bar in cui avrei trovato la miglior persona con cui confidarmi. So benissimo cavarmela da sola.

 

~~ Ciao bellezze! Mi preseeeento, sono Mariapia, terza media e quasi 13 anni, yeeep. Questa storia è pubblicata anche su waaaatt da me e solo unicamente me. Inginocchiamoci e preghiamo che questa volta riesca a aggiornare e a scrivere bene. Circa 1200 parole - forse un pò lungo ma dovevo presentare tutto e blablabla, ci volevano. Spero non sia noioso e vi piaccia,  sarei onorata se vedessi qualche anima pia votare e commentare. Magari ditemi se vi piace, se no, come dovrei modificarla, cosa vi aspettate, etc...... Mi piace sfogarmi nello spazio autore, qui posso commettere tutti gli errori grammaticali che voglio. Yeeeeeeeeeeep. Mi dileguo. Sono le 00.55 del 25.05 e oggi dovevo fare la tesina. Ma vaaaaaaaaaaaaaaabbb.

Baci a tutti, xx Mari

  
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