"Sono le 23:30 di sera e mi ha lasciata sola? E' uno stronzo."esordi' contro il mio migliore amico.
"Non preoccupati ti riaccompagno io…"propose Alvin.
Non mi fidavo, lo conoscevo da poco e poi mi stava pure un po’ antipatico anche se era carino.
"No grazie, non ti scomodare."risposi acida alzandomi e prendendo la mia roba.
"E come hai intenzione di andartene a quest’ora di sera? Non ci sono nemmeno taxi."mi fermo' posizionandosi davanti a me.
"A piedi.""A piedi a quest’ora? In questo quartiere ci sono persone poco raccomandabili ovunque."
"Non mi importa. Ciao."

Aprì la porta e me ne andai. Forse ero stata troppo scortese con quel ragazzo ma in questo periodo non ero in vena di conoscere altri ragazzi. Non mi sembrava neanche una persona abbastanza seria. Dopo aver percorso un bel po’ di strada vidi un gruppetto di ragazzi. Volevo cambiare strada ma non potevo perché quella era l’unica. Avevano delle bottiglie di birra in mano e mi fissavano. Passai là davanti e incominciarono a parlare tra di loro.
"Ma dove va una ragazza così carina a quest’ora di sera?"esordi' uno di questi barcollando leggermente verso di me.
Io cercai di ignorarli e continuai per la mia strada ma niente loro si avvicinavano. Dovevo ascoltare Alvin, aveva ragione. Incominciai a preoccuparmi, il cuore mi batteva molto forte. Ero molto spaventata. Ad un tratto si avvicinò una macchina correndo. Sembrava che volesse investirmi invece si fermò proprio davanti a me. Mi sembrava un loro amico invece appena si aprì il finestrino vidi Alvin. Tirai un respiro di sollievo.

"Sali testarda."mi chiamo' serio in volto.
Io senza dire una parola aprì lo sportello e salii. Alvin mise in moto la macchina e andammo via da quel postaccio.
"Allora è vero che sei testarda."disse iniziando una lunga discussione.
"Non sono testarda."gli risposi acida.
"Ah, no?"
"In ogni caso, tu come facevi a sapere che ero lì."
"Secondo te potevo lasciarti andare sola a piedi a quest’ora?
"Allora mi hai seguito?"gli chiesi arrabbiandomi leggermente.
"Se ti da fastidio ti riporto da quelli."
"No, no. Non c’è bisogno."
"Allora dove ti porto?"
Gli indicai la strada per arrivare a casa.

Arrivati a casa mia lo salutai ringraziandolo. 
"Grazie Alvin."lo ringraziai dirigendomi verso casa mia.
"Non mi dai un bacio."mi chiese con una faccia da cucciolo bastonato.
"No."
"Ma tu sei sempre così antipatica con gli altri?"mi chiese...deluso!?
"Solo con chi voglio."
"Lo vedremo. Ti farò cambiare."
"Convinto tu…ciao."lo salutai avvicinandomi sempre di piu' verso la porta di casa.
"Selvaggia?"
"Dimmi!?"chiesi esasperata girandomi per l'ennesima volta.
"Buona...notte."balbetto' sorridendo.
"Grazie."gli risposi addolcendomi un pochino e forse arrossendo leggermente.

Entrai in casa e senza fare rumore andai a dormire.