Erano le 6:00,era una mattina particolarmente triste,le pozzanghere nell'asfalto riflettevano le nuvole scure del cielo ed il freddo era alquanto pesante. Elena uscì di casa,guardó il cielo cupo e poi abbassó lo sguardo,prese una boccata d'aria fredda e s'incamminó verso la scuola. Mentre camminava faceva passi strani e rumorosi per oscurare il silenzio di quella strada sola e taciturna. Dopo quasi mezz'ora di strada si inizió a sentire qualche voce, erano 2 ragazze sedute su degli scalini ampi,tra di loro c'era anche un ragazzo. Stavano fumando e parlando a voce bassa,come se stessero parlando di qualcuno in particolare,l'odore del fumo era opprimente,Elena senza guardarli,con passo veloce, superó quelle scalinate. Poco più avanti c'era la scuola. C'era poca gente,era ancora molto presto. Si sedette difronte l'entrata ad osservare le poche macchine che passavano. Leggeva le targhe posteriori,si divertiva a ricordarle e a ripeterle in mente. In poco tempo le macchine aumentarono e i ragazzi diventarono sempre più numerosi. Così da raggiungere l'orario d'entrata. Ma Elena rimase ancora difronte all'entrata,come se stesse aspettando qualcuno o qualcosa,ma la cosa più buffa è che non sapeva neanche lei chi stesse aspettando o cosa.Dopo un paio di minuti entró a scuola. C'era un gran frastuono di voci di ragazzi e professori. Entrata in classe accennó un sorriso ai compagni e si sedette al suo posto. La giornata inizió. I volti dei compagni erano spenti e addormentati,come quello di Elena dopotutto. Lei era seduta al terzo banco della fila sulla destra. Aveva una compagna di banco,alta capelli corti e rossi,si chiamava Chelsie. Chelsie faceva parte del gruppo di ballo della scuola. Lei era il contrario di Elena,che invece era bassa,magra con capelli castani e spesso scompigliati,ma questo non le importava. Non avevano rapporti stretti,semplicemente il rapporto di una normale compagna di classe. Il rapporto fra Lei e i suoi compagni non era per niente stretto,entrava in classe,fa cenno di saluto e sta seduta nel suo banco per 5 pesanti ore. Erano le 12:30,La classe uscì prima a causa dell'assenza del un professore di matematica. Percorrendo la strada del ritorno da casa comparve un po' di sole,era una bella sensazione, qualche ora prima aveva piovuto,quindi si poteva sentire ancora l'odore della pioggia,e nello stesso tempo il calore del sole sul volto di Elena. Si guardó intorno e notó che nessuno si era accorto del cambiamento del tempo,tranne una persona,le dava le spalle,quindi non vide il suo volto. aveva lo sguardo rivolto verso il cielo,si sentiva il suo respiro profondo ,ma dopo un po' abbassó lo sguardo e continuó la sua strada. Elena rimase colpita dal comportamento di questa persona sconosciuta,si chiedeva se avesse provato le sue stesse sensazioni. Vista da dietro era chiaramente un ragazzo,aveva una felpa nera con pantaloni di tuta, aveva il cappuccio quindi non vide neanche il colore dei capelli,ma dopo un pó lei ritornó alla realtà e continuó la sua strada senza dare importanza a quello che vedeva o sentiva...

Pensiero dell'autore
Salve a tutti <3 sono l'autrice di questa storia..Non so bene cosa dirvi intanto grazie se siete arrivati a leggere fino a qui <3 Mi è sempre piaciuto scrivere storie fantasy però non ne avevo mai pubblicata una su un sito! Sono emozionantissima! Spero che questa storia vi piaccia,se ritenete che qualcosa non fa fate pure qualche recensione cercherò di rispondere a tutti (anche se probabilmente non mi cagherà una mosca) grazie di nuovo e al prossimo capitolo! <3