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Autore: Emily_19    25/05/2014    1 recensioni
Marta è una ragazza fragile e ha bisogno di affetto e certezze
Simone è un ragazzo che all'apparenza sembra forte, ma sotto è molto sensibile
Ecco come le loro vite si sono intrecciate.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La persona giusta al momento giusto.

Era un pomeriggio soleggiato, l'aria primaverile iniziava a farsi sentire, i fiori stavano sbocciando e Marta aveva bisogno di stare un po' sola.
Era stesa sul suo letto, indossava la sua felpa blu elettrico preferita, era di qualche taglia più grande perché era di suo fratello, Matteo, e i suoi grandi occhi verdi stavano fissando il soffitto bianco della sua stanza.
Suo fratello non c'era più a casa, lui e suo padre avevano avuto un brutto litigio e il ragazzo un mese dopo, finita la scuola superiore, era partito per Londra dove ora frequenta l'università.
I due fratelli erano molto legati, per Marta suo fratello era un punto fermo, sicuro a cui si aggrappava ogni volta che aveva bisogno. Avevano cinque anni di differenza ed erano molto simili: avevano entrambi capelli castani e occhi verdi, che avevano ereditato dalla madre; Matteo, però,era più esuberante e non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, neanche da suo padre. Lui si era opposto alla scelta del figlio di entrare all'università per traduttori di Londra perché voleva che Matteo intraprendesse la carriera di avvocato come era tradizione di famiglia. Ma il sogno del ragazzo era viaggiare e conoscere le lingue del mondo e il padre non riusciva a capirlo.
Marta si alzò dal letto prese la borsa di stoffa a fiori ci infilò dentro telefono, iPod e il suo blocco da disegno e uscì di casa.
Prese un sentiero che attraversava un piccolo bosco di betulle, quella stradina portava sulla cima di una collina da dove si poteva ammirare un bel paesaggio, era il suo posto preferito e solo un'altra persona ne sapeva l'esistenza.
Marta non lo diceva a nessuno ma soffriva tantissimo di nostalgia, le mancava molto il fratello, era partito sei mesi fa e tornava solo un weekend al mese troppo poco per colmare la sua nostalgia...
Si sentiva sola perché i genitori, troppo occupati col lavoro, non le davano quell'affetto di cui aveva bisogno, si sentiva sola perché nessuno la amava, o almeno lei credeva così...
Durante il tragitto per raggiungere la collina le ritornò in mente la prima volta che ci era andata, aveva 10 anni e l'aveva portata lì Matteo.
_ Sai mantenere un segreto? _ le aveva chiesto.
_ Certo!
_ Allora ti porto nel mio posto segreto dove solo i bambini grandi e che sanno mantenere i segreti possono andare, però mi raccomando, non farne parola con nessuno se non con chi sei sicura al cento per cento che sarà capace di tenere il segreto!
Marta annuì con un viso raggiante e gli occhi luminosi dalla curiosità di scoprire quel posto misterioso.
Matteo, che allora aveva 15 anni, la prese per mano e la portò nella collina, era primavera e il prato era ricoperto di fiori colorati, alcuni già sbocciati altri ancora chiusi.
Marta nel vedere quella meraviglia spalancò la bocca stupita, poi iniziò a correre per il prato a rincorrere le farfalle bianche e a raccogliere margherite e violette.
La bambina che indossava un abitino a fiori, si fondeva con il prato e i codini le dondolavano su e giù intorno alla testa ogni volta che saltava per afferrare una farfalla.
Matteo sorrise, amava rendere felice la sua sorellina, che era la persona a cui teneva di più. E questo Marta lo sapeva e proprio a causa di ciò stava male, perché credeva che suo fratello si fosse scordato di lei e del bene che le voleva.
In quel momento lei tornò alla realtà e si accorse che era arrivata nel suo piccolo paradiso, ultimamente ci veniva spesso per pensare e stare un po' sola.
Nei sei mesi da quando il fratello era andato via, lei aveva trovato una persona capace di tenere quel segreto: il suo migliore amico, Simone.
Si erano conosciuti per caso e avevano scoperto di frequentare la stessa scuola, Marta era al primo anno di liceo socio-pedagogico, lui faceva il terzo anno al linguistico, ma entrambe le scuole erano nello stesso edificio.
Loro sono diventati subito amici perché molto simili: entrambi sono sensibili, profondi, romantici, simpatici e testardi, anche se lui di più.
Lui era molto bello di aspetto, aveva capelli neri corti e due occhi scuri che quando Marta li guardava sembrava che l'avvolgessero, era alto, magro con un fisico non troppo appariscente ma abbastanza attraente, molte ragazze infatti perdevano la testa per lui anche se la maggior parte delle volte lui non le guardava neanche, Simone non era un tipo superficiale e sapeva che tutte quelle ragazze erano attratte dal suo aspetto esteriore e non dal suo carattere perciò le lasciava perdere, la cosa che era più importante per lui era trovare una ragazza che lo capisse davvero.
Marta in quel periodo era un po' giù e solitaria, Simone l'aveva saputa capire e aiutare a non sentirsi mai sola, per lei é subito diventato la persona più importante dopo suo fratello e, anche se non lo ha mai ammesso a se stessa, lei lo ha amato dal primo istante da quando si sono visti la prima volta. Probabilmente non lo ammetteva a se stessa perché temeva che un ragazzo così non potesse mai innamorarsi di lei che era una ragazza semplice e soprattutto molto timida.
Simone non aveva mai pensato a Marta se non alla sua migliore amica fino a quando un suo amico non gli aveva chiesto se lei stesse con qualcuno perché voleva invitarla a uscire. Lui senza sapere perché gli rispose che ultimamente Marta stava già uscendo con un altro ragazzo. Non sapeva che pensare di quella sua reazione, così fece ciò che faceva sempre in questi casi, represse ogni domanda o sentimento per paura di perderla come amica.
Marta prese un lungo respiro per far entrare nei suoi polmoni quell'aria quasi magica, poi prese l'iPod dalla borsa, si stese sul prato, che però non era ancora fiorito del tutto, e si poggiò la sacca sotto la testa come sottospecie di cuscino.
Mise la riproduzione casuale e la prima canzone che partì fu "Le tasche piene di sassi" di Jovanotti, uno dei suoi cantanti italiani preferiti.
"Sono solo stasera senza di te, mi hai lasciato solo davanti a scuola, mi vien da piangere, arriva subito..."
Quanto capiva quelle parole, quanto voleva che suo fratello le ascoltasse e le comprendesse, ma sapeva che se gli avesse confessato tutto Matteo avrebbe rinunciato al suo sogno di fare il traduttore a Londra per tornare da lei e avrebbe riniziato a litigare con suo padre, e non voleva assolutamente fare del male a suo fratello.
Senza accorgersene una lacrima stava scendendo sul suo viso, la lasciò cadere e così fece con le altre che uscendo dai suoi occhi come se fosse una catena.
Presa da questo momento di sconforto si strinse le gambe a sé e affondò il suo viso nella borsa per soffocare le lacrime.
Proprio in quel' istante arrivò al momento giusto, la persona giusta: Simone.
Stava raggiungendo la collina dalla parte opposta da dove era arrivata Marta perché lui abitava lì dietro, aveva un passo lento e un po' affaticato dalla salita, ma appena vide una figura sdraiata lì che piangeva, lo aveva capito dall'alzarsi e abbassarsi veloce del torace, comprese che era Marta, l'unica che poteva essere lì, iniziò a correre verso di lei.
_Marta!_ esclamò con voce preoccupata quando la raggiunse.
Lei si tirò su per vedere chi fosse anche se avrebbe riconosciuto quella voce da chilometri, e quando vide il viso preoccupato del suo amico che era seduto lì affianco a lei, non disse nulla ma affondò il viso nel suo petto e stavolta scoppiò davvero, lui la avvolse dolcemente come per proteggerla dalle paure che la facevano soffrire così, avrebbe fatto di tutto per aiutarla perché non sopportava di vederla soffrire...
Piano piano Marta si calmò fino a respirare solo un po' più velocemente del normale, Simone non allentò la presa anzi la strinse più forte a sé e le accarezzò i morbidi capelli castani, lui non era bravo con le parole ma i gesti alcune volte sono meglio.
Infatti Marta per la prima volta nella giornata si sentì bene e protetta dal suo migliore amico.
Dopo che fu sicuro che lei si fosse tranquillizzata del tutto, le chiese dolcemente:
_ Posso sapere cosa ti fa stare così male?
Lei si tirò su quel tanto che le serviva per poter parlare e iniziò a raccontargli tutto; un'altra cosa meravigliosa che c'era tra loro era che lei riusciva a raccontargli tutto, senza paura o vergogna, perché sapeva che Simone non l'avrebbe mai giudicata nè avrebbe mai riso di lei.
Lui la ascoltò continuando ad accarezzarle la guancia con la mano che la avvolgeva, non poteva sentire i suoi pensieri ma se avesse potuto avrebbe sentito quanto Marta stava bene in quel momento.
Quando ebbe finito, Simone la tirò su del tutto, le prese il viso tra le mani e le disse:
_ Marta tu non sarai mai sola, anche quando ti sembrerà che tutto va male, anche quando i tuoi non ti tratteranno come vorresti, anche quando le tue amiche ti volteranno le spalle, non sarai sola. Perché ricordati che io non ti lascerò mai, ti proteggerò sempre, ricordati tu puoi contare su di me sempre quando vuoi in qualunque momento il mio aiuto ci sarà sempre.
A sentire quelle parole a Marta le si illuminarono gli occhi e le lacrime tornarono, sembrava che una volta che cominciavano a scendere non la smettessero più.
_ Perché piangi ora? _ chiese Simone credendo di aver fatto qualcosa di male.
_ Sono lacrime di gioia queste, nessuno mi trattava così da sette mesi, nessuno mi ha mai fatta sentire così amata, come mi sento ora...
Dopo quelle parole lei arrossì subito mentre lui sorrise capendo finalmente che amava quella fragile creatura e che per lei avrebbe dato la vita; lui non aveva né fratelli né sorelle e credeva di averne trovata una, ma il suo non era più amore fraterno da un po'...
Così, come quella volta col suo amico, decise di non pensare e avvicinò a sé il viso di Marta che già teneva stretto tra le sue mani e la baciò.
Fu un bacio dolce e timido, lei all'inizio era come spaventata da questa cosa che non aveva previsto, ma poi si lasciò trasportare dall'evidente amore che provava per Simone.
Lui, che di solito non aveva problemi con le ragazze, aveva avuto paura, paura forse che questo sentimento avrebbe rovinato l'amicizia, ma ora si sentiva realmente completo e aveva la sensazione che finalmente fosse riuscito a rendere totalmente felice Marta.
Quando si staccarono, per prima cosa si guardarono negli occhi come se avessero paura che fosse stato tutto solo un sogno, poi Marta gli fece uno di quei sorrisi che piacevano tanto a Simone e gli disse:
_ Grazie.
Un solo semplice "grazie" che racchiudeva tante cose che solo loro sapevano cosa fossero.
Lui avrebbe voluto chiederle il perché di quel "grazie", ma si limitò a dirle solo:
_ Prego.
Poi la ristrinse a sé e stettero lì in silenzio a vedere il sole che tramontava all'orizzonte, Marta non era mai stata così bene da quando il fratello era partito, in cuor suo era da tanto che sperava che Simone si accorgesse di lei come più che amica, ma aveva paura di dirglielo, lui aveva avuto la stessa paura, ma in quel momento entrambi si erano sentiti così completi assieme che lasciarono da parte le paure e fecero solo parlare il proprio cuore al posto loro.


Angolo Autrice.
Ciao a tutti sono Emily_19 mi piace molto scrivere e mi piacerebbe sapere cosa pensate della mia storia, accetto critiche di ogni tipo.
Aspetto vostre recensioni :)
Grazie in anticipo.
  
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