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Autore: tylersanchor    25/05/2014    4 recensioni
"Una vocina però, una soave e dolce vocina che, se Stiles fosse stato più sobrio avrebbe capito appartenere alla vodka, gli disse:“Perché non le racconti tutto? Sei ubriaco, penserà che tu sia fuori di testa e basta. Almeno ti toglierai un peso dalla coscienza. Tanto non la rivedrai mai più.” E le diede retta.
- Allora, da dove cominciare, cara mia …
- Bethany.
- Bethany! Allora, tutto è cominciato quando mio padre …
E le disse davvero tutto. Di Scott, dei lupi mannari, di Allison e la sua famiglia, di Lydia, Isaac, Erica, Boyd e, soprattutto, di quanto fosse irrimediabilmente e assolutamente cotto di Derek Hale."
[Sterek, maddai?] [Non tiene conto della terza stagione]
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stiles non aveva mai fatto le scale così di corsa, ma non aveva anche mai avuto tanta voglia di vedere Derek come in quel momento, quindi le cose si bilanciavano. Gli si buttò praticamente addosso e probabilmente se Derek non fosse stato un armadio sarebbero finiti per terra, ma evidentemente a forza di placcaggi subiti da gente che voleva ucciderlo doveva essere allenato e non perse l’equilibro. Quello in cui invece non era allenato erano gli abbracci, perché se Stiles gli si era appoggiato con la guancia contro una spalla e lo cingeva amorevolmente, Derek se ne stava immobile e rigido come un palo. Avrebbero dovuto lavorare sul ricambiare gli abbracci, pensò Stiles, perché okay, Derek era un affascinante lupo mannaro incapace di affetto, faceva parte del suo personaggio, era per quello che Stiles si era innamorato di lui e okay, forse Scott aveva ragione, aveva qualche problema mentale, una specie di sindrome di Stoccolma, anche se tecnicamente Derek non lo aveva mai tenuto in ostaggio o altro, anzi, probabilmente avrebbe pagato per liberarsi di lui o per farlo rapire in certi momenti ma comunque fatto restava che non era qualcosa di normale innamorarsi di Derek Hale e soprattutto, abbracciarlo. Era più normale farsi un sonnellino sui binari del treno e, pensò Stiles, sicuramente più dolce, dato che Derek continuava a restare lì impalato senza emettere un suono. Se non lo avesse sentito respirare Stiles avrebbe pensato fosse morto sul colpo. Beh, decisamente il suo entusiasmo era svanito e anche la sua speranza che Derek si sarebbe mostrato più dolce nei suoi confronti, così sciolse l’abbraccio e fece per tornare a studiare, ma Derek lo afferrò in modo decisamente poco gentile per un polso e se lo trascinò di nuovo vicino.
Restò a fissarlo per un tempo imbarazzantemente lungo con sguardo assolutamente imperscrutabile, tanto che Stiles pensò fosse giunta la sua ora e che Derek avesse trovato tutte le foto che gli aveva fatto di nascosto col cellulare e avesse deciso di ucciderlo. Okay, magari se l’era cercata mettendo quella foto di Derek addormentato come blocco schermo ma era così dolce quando dormiva, a differenza di quando era sveglio …
- Stiles, - mormorò Derek, prendendogli il volto fra le mani.
Ah, okay, gli avrebbe spezzato il collo, almeno sarebbe stato indolore. Certo, morire vergine non era il massimo, magari avrebbe potuto chiedere a Derek di fare sesso come ultimo desiderio.
- Derek, - rispose Stiles, incerto.
- Stiles, - ripeté Derek e per un attimo assunse un’espressione quasi normale, stupita, quasi affascinata e Stiles si rese conto che no, non sarebbe morto quella sera. Okay, forse sarebbe morto, ma non nel modo in cui pensava prima.
Naturalmente la sua mente recepì la cosa come un segno d’amore, e oddio, forse Derek stava per dirgli che lo amava! Andiamo, era immobili come due deficienti da cinque minuti, l’unica cosa che si erano detti erano i reciproci nomi e faceva davvero tanto telenovela argentina la cosa, ma pazienza, perché Derek gli avrebbe detto che lo amava. Peccato che continuasse a stare in silenzio e fissarlo, forse voleva un incentivo? Forse Stiles avrebbe dovuto dirlo prima lui? E che palle però, alla fine era sempre lui che si metteva in gioco, era stato lui a baciare Derek la prima volta, era stato lui a dirgli che gli piaceva e adesso doveva dirgli lui “ti amo” per primo?
E poi, inaspettatamente, diventando quasi rosso in faccia, Derek lo abbracciò. Fu meglio della prima volta, riuscì a farlo delicatamente, cingendolo dolcemente e facendo in modo che Stiles potesse appoggiare il viso nell’incavo del suo collo. E okay, non era un “ti amo” ma era un abbraccio. Un abbraccio di Derek Hale. E gli abbracci di Derek erano qualcosa di estremamente raro, come gli arcobaleni, più o meno, anche se a lui il paragone non avrebbe fatto piacere. Avrebbe preferito le eclissi, magari, ma a Stiles non importava. Diamine, Derek lo stava abbracciando. Sentiva il battito del suo cuore lievemente accelerato, in contrasto con quello di Stiles che sembrava sul punto di esplodere e si scostò delicatamente, sempre continuando a tenere e farsi tenere fra le braccia da Derek, per guardarlo negli occhi. Era sempre il solito musone, naturalmente, stessa faccia seccata di sempre, ma si vedeva che non gli dispiaceva la situazione. E, cavolo, era passato dall’odiare il dover respirare la stessa aria di Stiles al tenerlo abbracciato e a trarre dalla cosa persino piacere.  Era un enorme progresso, anzi, era la prova dell’esistenza dei miracoli, del fatto che tutte quelle ore passate ad ascoltare You belong with me e Jump then fall non erano andate sprecate.
Derek lo baciò delicatamente sulle labbra e lo strinse di nuovo e Stiles fu sicuro di vedere davvero i fuochi d’artificio, le scintille, di sentire le farfalle (con a seguito un branco di bufali, ma rovinavano tutta l’atmosfera romantica) perché era lì, con Derek che gli stava dimostrando affetto.
E poi, ci fu il colpo di grazia. Derek non riuscì a guardarlo negli occhi, così abbasso lo sguardo e borbottò: - Tu … prima. Con Lydia. Quello che hai detto. Sei stato … carino. Sei carino.
Derek Hale aveva detto “carino”.
Derek Hale aveva detto a lui che era “carino”.
Derek.
Carino.
C’era qualcosa di profondamente sbagliato nel mettere queste due parole nella stessa frase, erano stonate ma DEREK GLI AVEVA DETTO CHE ERA CARINO. DEREK LO AMAVA, VOLEVA SPOSARLO DOPO IL DIPLOMA, ADOTTARE DEI BAMBINI E COMPRARE UNA CASA NEL MAINE. 
Stiles non poteva contenersi, voleva saltare per tutta la stanza, ballare, fare le capriole – e lui non sapeva farle, il che era tutto dire – di cantare a tutto volume Fearless e correre per la casa, perché okay, Derek aveva sentito il suo imbarazzatissimo discorso mezzo scopiazzato da Ours però pazienza, perché aveva reso felice, o meglio, era un eufemismo, aveva reso meno imbronciato del solito ma era un enorme progresso e Stiles avrebbe davvero saltato per tutta la stanza, ma Derek lo baciò, e i suoi piani cambiarono.
 
 
 
*
 
 

- E poi? – domandò Beth, ignorando il fatto che Stiles avesse interrotto il racconto per una cosa fondamentale come dare un morso al suo panino.
- E poi, beh, siamo andati nel mio letto …
Bethany scostò il vassoio dal tavolo e ci salì sopra a carponi, gattonando verso Stiles e prendendolo per le spalle.
- Penseranno che tu voglia sedurmi così, - le ricordò lui e ricevette in cambio un bastoncino di pesce in faccia.
- E chi se ne frega! Racconta.
- E poi ci siamo baciati un po’. Derek si è strofinato come al solito, sai che adora strofinarsi, ma si è strofinato veramente tantissimo e mi ha baciato sulle fronte e sul naso e un po’ dappertutto sulla faccia. E leccato una guancia.
Beth alzò gli occhi al cielo.
- Non possiamo andare avanti veloce fino alla parte in cui mi dici “abbiamo fatto sesso”? Senza offesa, non mi interessa cosa lecca Derek nel tempo libero.
- Non lo abbiamo fatto! – disse Stiles, stranamente non depresso dalla cosa. Insomma, anche se non si erano detti niente, anche se alla fine non aveva detto a Derek le due parole magiche, era comunque stato stupendo. Si era sentito vicino a  Derek emotivamente e questo, inspiegabilmente, era passato in primo piano rispetto alle sue esigenze di diciassettenne. Non che quelle si fossero placate, aveva passato una quantità imbarazzante di tempo a chiedersi cosa sarebbe successo se avesse infilato una mano nei pantaloni di Derek. In fondo, una volta gli aveva concesso l’accesso – e Stiles non aveva potuto sfruttare la cosa per via di suo padre – e magari non gli sarebbe dispiaciuto, anche se magari, casomai non fosse stato dell’umore, Stiles avrebbe potuto rimetterci il braccio.
- Stiles, sei un imbecille. Eravate lì, ti aveva abbracciato e tutto e non avete fatto una ceppa? Ma siete imbecilli, porca miseria, pensavo foste due uomini, non due bradipi asessuati! E okay, posso capire te, in fondo, sei Stiles e sei un deficiente, ma lui. Insomma, ha la reattività di una lumaca morta e spiaccicata sull’asfalto! Ma per l’amor del cielo! Non è che è impotente? No, è un lupo, non può essere ma miseriaccia, è un cretino, tu sei un cretino, la coppia perfetta! – sibilò lei, indispettita.
- Senti, io lo amo e quindi scusa tanto se ogni tanto anziché a scoparmelo penso ai nostri sentimenti!
Beth gli diede una carezza sulla guancia e tornò a sedersi.
- Oh, Stiles, beato Derek. Se Scott provasse per me  un decimo di quello che tu provi per lui sarei felice. E invece ho soltanto …
- Isaac, - le disse Stiles, facendo un cenno di saluto all’amico che andò a sedersi con loro.
Tra Beth e Isaac, dopo l’appuntamento – suicidio di quest’ultimo le cose fra erano migliorate moltissimo, uscivano molto spesso insieme, anche se Stiles sospettava che parlassero tutto il tempo di Scott, per il dispiacere di Isaac, ma almeno comunicavano civilmente e si stavano avvicinando sempre di più anche loro.
- Ehi, gente, - salutò Isaac, mettendosi casualmente nel posto vicino a Bethany e non degnando Stiles nemmeno di uno sguardo, tutto preso a sbavare sul suo amore non corrisposto.
- Isaac! – esclamò Beth, insolitamente felice di vederlo, - sai che Derek, quando è solo in un letto con Stiles, anziché fare quello che chiunque farebbe, lo lecca e si strofina contro di lui?
- Beth … - iniziò Stiles, ma Isaac gli parlò sopra.
- Beh, Bethany, senza offesa, ma io se fossi nello stesso letto con Stiles …
Si scambiarono uno sguardo, e Stiles rese assolutamente esplicito che il suo letto era off limits per chiunque non fosse Derek. Era un uomo fedele, aveva persino rifiutato Lydia, cioè, tecnicamente lei aveva rifiutato lui, ma se lei avesse fatto proposte lui avrebbe detto no perché amava Derek lui praticamente gli aveva  detto che non sarebbe uscito con nessun altro. Okay, forse era semplicemente troppo pigro per cercare un’altra persona con cui fare certe cose, ma Stiles era una persona romantica quindi cercava di non pensarci troppo, così come non pensava troppo alla sicuramente infinita lista di ex che Derek doveva aver collezionato nella sua vita.
- Ma no, idiota, - disse Beth, - immagina di essere nel letto con la ragazza che ti piace, di cui devi ancora dirmi il nome,  avete appena avuto un bel momento tenero …
Era palese che Isaac stava immaginando lei e, a giudicare dall’espressione assolutamente ebete della sua faccia, era abbastanza preso dalla fantasia.
- Oh, ciao Scott! – disse Bethany, salutando l’amore della sua vita che andò a sedersi con Allison e Lydia – Jackson era stato bandito dopo che Lydia lo aveva lasciato. Evidentemente, pensò Stiles vedendo la faccia di Isaac, i suoi tentativi di fare sesso con Derek non erano l’unica cosa che Scott interrompeva.
Isaac gelò con lo sguardo la causa di tutti i suoi mali e parlò, per distrarre Beth dall’osservare cosa succedeva qualche tavolo più in là e disse: - Beh, e allora? Stiles è un incapace, diamogliene atto.
Bethany sembrò illuminarsi.
- Ho la soluzione! Semplice! Stiles, devi fare esperienza! – disse tutta allegra e da come guardava lui e Isaac per un attimo Stiles pensò che la sua cavia avrebbe dovuto essere quest’ultimo e … no. Proprio no. Innanzitutto Isaac lo avrebbe mangiato vivo se solo si fosse avvicinato alla sua cintura, anzi, che avrebbe mangiato vivo chiunque non avesse portato il nome di Bethany Noel e secondo, Stiles non avrebbe mai tradito Derek. Era stato fedele dieci anni a Lydia senza che nemmeno si parlassero  - okay, forse non essere considerato da nessuno aveva aiutato, ma comunque – e lo sarebbe stato a Derek.
- Non ho intenzione di andare con altre persone, - disse virtuosamente, ma Beth agitò una mano infastidita.
- Certo che no! Chiediamo semplicemente il parere di un’esperta!
- E chi sarebbe scusa … ?
Bethany sorrise.
- Oh, lo vedrai. Quand’è che tuo padre è fuori per un bel po’?
 
 
*
 
 
Quando arrivarono di fronte a casa di Lydia Stiles capì che la cosa non poteva funzionare.
- No, Beth, no. Ascolta, non le dirò che io e Derek … - incominciò, ma venne interrotto bruscamente.
- Stiles, non le diremo di Derek. Le diremo semplicemente che hai bisogno di qualche consiglio generale per la tua prima volta, su come farla succedere, diciamo.
A Stiles la cosa sembrava francamente delirante, perché non avrebbe mai immaginato di chiedere a Lydia un consiglio sulla sua vita sessuale. Tecnicamente, aveva sperato di averla con lei, ma qualcosa era andato storto ed era finito con un lupo mannaro. Ed era anche contento della cosa, quindi no, Lydia non doveva mettere il naso in certe vicende, non era più richiesta, aveva fatto il suo tempo e …
E Beth lo trascinò dentro il giardino di Lydia e bussò energicamente alla porta. Stiles cercò di scappare, approfittando del ritardo di Lydia nel rispondere, ma Beth lo acchiappò. E poi Lydia arrivò dopo cinque minuti buoni alla porta, tutta spettinata e con addosso una maglietta da uomo sicuramente non sua e un paio di leggins che avevano l’aria di essere al contrario.
- Ehi, che bello vedervi! – disse, suonando falisissima.
- Abbiamo interrotto qualcosa …? – domandò Stiles.
Una parte di lui era ancora infastidita, insomma, perché Lydia andava anche con gli alberi fra un po’ ma non lo aveva mai considerato, mentre un’altra parte godeva segretamente di averla interrotta, dato che lei aveva fatto lo stesso con lui e Derek.
- Oh, no, stavo facendo ginnastica, sai, per tenermi in forma.
- Ma quella cosa che hai sul collo è un  …? – provò Stiles, sempre più desideroso di fuggire, ma Beth lo spinse dentro e trascinò Lydia in soggiorno, dove, dopo aver fatto sedere tutti al tavolo, parlò dell’ordine del giorno.
- Stiles ha un problema. E tu sei la sola che può aiutarlo, - disse.
- Non farò sesso con lui. Se ha dei problemi di prestazione ci sono medicine apposta, non sono un’incantatrice di …
Beth alzò gli occhi al cielo: - No, non è quello, non sa prendere l’iniziativa!
- E prendila tu! – esclamò spazientita Lydia.
Sicuramente prima non stava facendo ginnastica, dato quanto sembrava seccata.
- Ma io non voglio farci certe cose! Oh, sai che ti dico? Sono stufa. Non credere mai più che io e Stiles siamo una coppia solo perché passiamo tanto tempo insieme,  ti autorizzo a crederlo soltanto quando ci vedrai rotolarci nudi insieme in un letto, altrimenti, di notte, quando dormi, dovrò credere che tu sia morta e ti seppellirò in giardino.
Lydia rimase a bocca spalancata un minuto buono, sconvolta, poi si riprese.
- Okay, - disse, - in effetti anche Stiles me lo aveva detto … comunque, a parte chi è la malcapitata, il problema è ansia da prestazione, alla fine, no?
- Non chiamarla così! – esclamò Stiles.
- Ho provato a chiamarla Miguel, ma risponde solo se la chiamo ansia da prestazione, - replicò Bethany, - Insomma, Stiles sta con questa persona, questa persona ci sta, solo che hanno qualche problema a concludere perché li interrompono sempre, quindi perché non illustri a Stiles come cogliere l’attimo senza perdersi a pensare cose idiote? Anche l’altra parte della coppia è imbecille, ma Stiles lo è di più.
Lydia scoppiò a ridere, beandosi delle disgrazie altrui e Stiles si chiese come avesse potuto perdere dieci anni della sua vita dietro a qualcuno di così insensibile. Non che Derek fosse meglio, ben inteso.
E non aveva ansia da prestazione, era solo un po’ insicuro sul toccare Derek, dato che avrebbe potuto rimetterci una mano molto facilmente.
- Beh, Stiles, allora, se vedi che il momento è propizio, crea la giusta atmosfera …
E fin lì, nessun problema. C’era atmosfera di sesso ovunque Derek passasse.
- … falle capire che cosa vuoi, non è necessario allungare le mani subito, sii esplicito ma non troppo …
Forse avrebbe potuto avvisarlo via whatsapp? Ma Derek preferiva usare Viber.
- … e osserva le sue reazioni. Se hai un riscontro positivo …
Insomma, la sintesi era, “sbattiglielo in faccia e osserva cosa succede” ma con Derek non era certo così facile.
- Non è così semplice, - disse sconsolato, - non capisco niente di lui, o quasi, Derek è così …?
Gli era scappato. Era talmente abituato a parlare di certe cose solo con Bethany, che sapeva tutto, che non aveva fatto caso a quel che stava dicendo e ora … ops? Ma non avrebbe mai immaginato una tragedia di proporzioni così grandi come quella che quel nome scatenò.
- Derek?! – esclamò Lydia
- DEREK?!
E, insieme a quella di Lydia, Stiles sentì un’altra voce, dolorosamente familiare, e Peter Hale, senza maglietta, che probabilmente aveva preso in prestito Lydia, fece il suo ingresso nella stanza allibito e afferrò Stiles per le spalle senza neanche lasciargli il tempo di chiedersi cosa ci facesse mezzo nudo in casa di Lydia.
- DEREK?! – ripeté, - Derek chi?
E allora sì che erano guai, anzi, era decisamente un enorme casino.
Peter squadrò Stiles con la sua miglior occhiata omicida.
- Ehm … - balbettò Stiles, valutando il suicidio come opzione meno dolorosa piuttosto che rispondere alla domanda.

 

 
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Okay, sappiate che ho aspettato a pubblicare questo capitolo perché ... *dannnn dannnnn* ho finito la storia. Esatto, l'ultimo capitolo è stato scritto, manca solo l'epilogo che ho scritto a metà e sono tipo "don't touch me", ma tralasciamo il poema epico e depresso a un giorno in cui non dovrò stare alzata tutta la notte per studiare. Beth e Isaac hanno fatto pace e io non so cosa fare di loro, se mettere o no una scena loro nell'epilogo o no boh ci penso. Comunque, come avrete notato, un'altra coppia che shippo 'til death è Pydia e non potevo non metterli, Peter mi fa troppo ridere come personaggio (sì la sento anche io la vocina fuori campo che dice "è un killer psicopatico" ma abbiamo tutti i nostri difetti e poteva andare peggio, avrebbe potuto essere uno di quei grandi uomini del passato su cui scrivono pagine e pagine i libri di storia, allora sarebbe stato un problema, che vuoi che sia qualche omicidio a confronto). E anche Derek sta scoprendo di avere un cuore - anche se lui avrebbe preferito studiare al posto mio, ne sono sicura ma in questo caso TIENI I MIEI LIBRI, SALUTA AGATOCLE, STUDIA SEMPRE CIAO - o comunque che esistono sentimenti oltre alla rabbia e l'indifferenza - again, se vuole provare la true ansia, una true ansia per un true alpha, può studiare al posto mio, Stiles glielo coccolo io - ed è tanto caro, no? No, beh, comunque, sembra seriamente che mi sia drogata. Ringrazio le adorabili fanciulle che hanno recensito, io VI AMO (e vi amerei ancora di più se studiaste al posto mio, per ulteriori info contatte 3315436RONVAIASTUDIARE) alice 14, ursula74, alixsoldiere Adelaide Bonfamille sapete che vi amo e siete le mie besties ç_ç
Anyways, ancora tre capitoli più l'epilogo e poi adios çç cercherò di postarli in fretta, dato che sono già scritti, vorrei finire la storia prima del 5 giugno :) a presto, vado a suicidarmi sul libro.


Spoiler: "Se a Derek fosse importato, sarebbe stato lì accanto a lui, ma Stiles era da solo, in lacrime, in un posto sconosciuto, a guardare la pioggia fuori dal vetro scorrere come a rallentatore."
  
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