Luglio 1975
Rabastan correva con le braccia aperte ad ali di gabbiano sotto un cielo chiaro e le viole fiorite nei campi verdi.
Fino ai suoi vent'anni aveva avuto gli occhi limpidi, un cuore di piombo e le mani affusolate.
Proprio adesso che era forte se piangeva gli si arrugginivano le guance e gli si gonfiavano le vene azzurre sui polsi sottili e pallidi.
Che adesso che era forte Rita non lo voleva più, adesso che non poteva più raccogliere i pezzi della sua vita e incollarli al contrario come aveva sempre desiderato.
Adesso che lei era debole non poteva più vivere a testa in giù e fingere che potesse bastare.
Adesso che che le angosce volavano via dal fegato amaro più leggere delle parole.
E vomitavano solo inchiostro nero. Come era sempre stato.
Note:
Questo è solo un intermezzo che mi è saltato fuori qualche giorno fa. Avevo voglia di scrivere una drabble e non mi sono minimamente accorta di aver condensato il loro rapporto poche parole. Perchè alla fine, per chi ha già letto qualcosa su Rabastan e Rita, la loro essenza è sempre stata questa. Voglio solo precisare senza aggiungere nulla ovviamente (la drabble è già fin troppo espressiva), che la timeline non è dettata dal titolo "Luglio 1975": Luglio è il mese dove ho praticamente ambientato la maggior parte delle fanfictions su loro due, mentre 1975 è una data abbastanza significativa per alcune coincidenze. Nel '75 avrebbero entrambi superato la ventina di gran lunga, quindi è da leggere come si vuole. Se devo essere sincera, alcune espressioni del tipo "gli si arrugginivano", "gli si gonfiavano", la ripetizione dei "che" non è delle più sintatticamente e grammaticalmente corrette secondo il mio point of view. Motivo per cui mi appello alla cara licenza poetica. Detto fatto! E se devo essere ancora più sincera, mi piacciono tantissimo: rendono il tutto riflessivo e interno e profondo. Se mi leggesse la mia professoressa d'italiano le falcerebbe tutte in due secondi nemmeno.
"Adesso che sei forte che se piangi ti si arrugginiscono le guance
e per struccarti useranno delle nuvole cariche di piogge" (Cara catastrofe,le luci della centrale elettrica)