Anime & Manga > Lupin III
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Autore: sommalexiel    01/08/2008    1 recensioni
Lupin III e i suoi amici: Jigen, Goemon e Fujiko, incrociano le proprie strade con la seconda ladra più ricercata dopo di loro, una misteriosa ragazza che cambierà le cose ... ma soprattutto, cambierà la vita di uno di loro. (Molte parti di fanfic le ho ricavate prendendo spunto da delle scene di alcuni film che ho visto e che mi sono piaciute tantissimo non uccidetemi per questo ^^ comunque spero sia di vostro gradimento lasciate commenti se volete mi farebbe piacere. grazie a tutti ^^)
Genere: Azione, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Goemon non chiuse occhio tutta la notte, continuava a immaginarsi Esmeralda, mentre cantava, illuminata dalla luna, non aveva idea di come sarebbe riuscito a guardarla negli occhi il giorno dopo …

Forse non sarebbe stato necessario, dato che era il primo giorno del suo allenamento. Però allo stesso tempo voleva poterla riguardare negli occhi, ascoltarla oppure parlarle lui …

Si addormentò soltanto un’ora, poi il sole sorse …

A manca un quarto preciso alle otto arrivò Esmeralda, Goemon aveva il cuore in gola.

Jigen e Lupin erano nella stanza di Esmeralda a terminare gli ultimi preparativi e sperava tra se e se che Jigen mantenesse la promessa che gli aveva fatto prima di tornare in camera sua, cioè se era possibile di non dire niente a Lupin, che fosse rimasto temporaneamente fra loro.

Comunque sia i fatti lo costrinsero ad essere lui l’unico che poteva andare ad aprirle, così dopo un bel respiro scese, e la fece entrare.

Lo salutò con uno splendido sorriso, e per la prima volta in vita sua Goemon si sentì mancare davanti a qualcuno che non era un nemico spaventoso, ma era una giovane donna perfetta in ogni sua particolarità, che con quel sorriso gli aveva fatto mancare il fiato.

-E- Esmeralda … - fu tutto quello che riuscì a dirle.

-Ciao Goemon, e allora oggi si comincia con … Goemon ma ti senti bene? Sei un po’ pallido e mi sembra che tu stia sudando freddo … - gli disse lei passandogli dolcemente una mano sulla fronte.

Lui a quel contatto gli venne un leggero tremore anche nel respiro, diventando sempre più teso e disorientato:

-Ehm … si cioè … è che ho dormito poco ho solo un po’ di stanchezza … - si giustificò lui.

-Forse allora è meglio se mentre sarai di là nella stanza tu stia seduto … - dopo aver sentito quella frase gli venne un colpo.

-Un momento di là nella stanza ci sarei anche io ? – domandò sempre più nervoso e disorientato.

-Bhè si, se vuoi restare a me non darebbe … oh ciao Lupin, giorno Jigen.-

-Buon giorno Esmeralda! Sempre incantevole mia cara!- disse Lupin sempre lusinghiero come al solito.

-Se sei pronta puoi già andare a indossare l’imbracatura.- disse Jigen.

-Adesso vado.- fece cenno con la testa, poi si girò verso Goemon come se le volesse domandare di venire anche lui nella stanza, lui appena incrociò lo sguardo lei si sentì di nuovo come se il cuore stesse per scoppiargli nel petto.

La ragazza fu pronta in due minuti; la stanza era stata riempita di fili rossi con campanellini disposti come nella stanza originale dov’era conservata la stella del Kuristan, per imitare gli infrarossi che c’erano in quella stanza.

Al centro era disposta una teca quadrata su un piccolo mobiletto in legno avente dentro una pietra comune, lei nella tasca ne possedeva un’altra che l’avrebbe utilizzata per sostituire quella dentro alla teca (l’operazione della sostituzione del rubino).

Lei indossava una tuta nera aderente con dei cinturoni che le circondavano la parte toracica, legati ad una corda che le sarebbe servita prima per calarsi e poi per tirarsi su. Portava anche una benda nera calata sul viso per impedirgli di vedere, avrebbe dovuto seguire solamente le coordinate di Lupin tramite una ricetrasmittente che portava all’orecchio, imparando poi i movimenti a memoria, in modo tale che poi quando si sarebbe trovata sul campo di battaglia, sarebbe stata in grado di ripeterle senza ricetrasmittente ma avendo la possibilità di utilizzare gli occhi e uno spray che l’avrebbe aiutata a ricordarsi la posizione dei raggi infrarossi.

Quando fu pronta. Si lanciò dall’alto della stanza legata tramite una corda che teneva Lupin. Goemon e Jigen rimasero fuori a guardare dal vetro, e ne approfittarono per parlare:

-Senti Goemon, devi fare qualcosa al più presto perché se ogni volta che la vedi ti viene un infarto siamo spacciati.-

-Lo so, ma non capisco perché mi sembra così difficile riuscire a dirle qualcosa da quando mi sono innamorato di lei … -

-Ti sei di nuovo risposto da solo.- rispose Jigen rassegnato.

Intanto Esmeralda sorpassava senza problemi e con grande abilità i fili infrarossi senza farne suonare neanche uno. Grazie ai suoi movimenti felini e alla sua corporatura alta e magra riusciva a muoversi senza difficoltà. Intanto Jigen cercava di spronare Goemon dal suo mondo:

-Devi dirle assolutamente qualcosa, il fatto che solo a te abbia raccontato il suo passato è già qualcosa no? Perciò anche tu datti da fare se non vuoi perderla!-

-Ma io non sono mai stato innamorato non so se merito una persona come lei e se sarò in grado di tenerla con me per sempre …-

-Ah perché tu avresti intenzione di sposarla quindi? Ma la conosci da troppo poco tempo …-

-Lo so che all’inizio dovrò conoscerla meglio, ma sento di sapere già molte cose di lei e vorrei davvero restare con lei per sempre.- disse Goemon convinto.

-Ammirevole Goemon, al giorno d’oggi è difficile per una donna incontrare un uomo come te secondo me farebbe un errore a non stare con te, e tu la meriti una ragazza come lei, tu l’hai vista com’è, è perfetta sotto ogni aspetto.-

Goemon ascoltava le parole di Jigen ma senza rispondergli, tanto era rimasto incantato nel vedere Esmeralda che schivava i fili con tanta eleganza.

-Adesso, con l’allenamento e il prossimo colpo da organizzare, non ho idea di quando avrò l’occasione parlarle …- disse Goemon intristito.

-Non ti preoccupare che lo troverai il tempo, adesso preoccupati di non avere un collasso ogni volta che la vedi, ti conviene.- gli rispose Jigen.

Goemon intanto continuava a guardare Esmeralda, cercando nei suoi pensieri le parole adatte per dirgli che per lui era una persona importantissima, la più importante di tutte, l’unica che era riuscita a cambiargli la vita.

La ragazza era quasi arrivata alla teca, ormai restava solo da sostituire il rubino, tornare indietro e tirare su la corda per l’operazione del recupero. Del resto, la parte maggiore era stata fatta.

Nel frattempo arrivò Fujiko insieme al suo cagnolino, e andò dalla vetrina vicino ai due uomini che osservavano Esmeralda, anche se con occhi molto diversi l’uno dall’altro.

-Oh, ha già cominciato ad allenarsi la zingaretta?- disse arcigna.

-Bada a come parli Fujiko e comunque se la sta cavando egregiamente!- gli rispose rabbioso Goemon guardandola con uno sguardo gelido che la intimorì un poco.

-Oh, ma certo, ci mancherebbe che non se la cava! – rispose cercando di calmare le acque.

“Con i suoi modi zingareschi come potrebbe non cavarsela …” penso maleficamente lei.

Esmeralda intanto aveva sostituito la pietra ed era già tornata indietro dagli infrarossi e stava per tornare su tramite la corda. Dopo andò a cambiarsi e a rivestirsi col lungo vestito verde che indossava prima.

Alla fine salirono tutti in cucina, quel giorno avrebbero pranzato tutti li e aveva deciso di cucinare Esmeralda (aiutata da Lupin).

-Tu continui a sorprendermi!- disse Fujiko ad Esmeralda

-Perché? – domandò lei non capendo

-Perché sei abile nel tuo … “lavoro”, sai cucinare divinamente, so anche che sei nota per la tua bravura nel canto e nella danza!- disse lei avente però un sotterfugio in mente.

Esmeralda sorrise ignara di qualsiasi sua possibile angheria.

In verità Fujiko aveva notato che Goemon aveva un comportamento insolito con Esmeralda, era sempre in ansia mentre le parlava e quando la guardava era come se si perdesse dentro di lei, nell’universo dei suoi occhi.

In più, vide in Esmeralda una notevole dimostrazione di affetto nei confronti di Goemon, gli sorrideva sempre dolcemente e sembrava sempre preoccupata per lui. Lo coinvolgeva in ogni conversazione e gli chiedeva sempre opinioni. Le era parso chiaro come il sole che quei due si amassero e lei non vedeva l’ora di intromettersi e vendicarsi della superiorità che aveva assunto la zingara nel suo “territorio”.

La odiava a tal punto da vederla come il demonio che si era incarnato in lei, per strappare via da lei lo sguardo degli uomini e attirarli tutti su di se.

Al contrario Esmeralda non avrebbe odiato tanto Fujiko se tutte le volte che la vedeva non la trattava come una strega malefica, perciò quando le passava per la testa qualche frase da spegnerla, essa non esitava a dirgliela nonostante non era di sua natura offendere le persone.

Lupin invece, non sospettava nulla di nessuno, l’unica cosa che aveva notato era la stranezza di Goemon, del resto era tutt’occhi per Fujiko e non faceva altro che coprirla di lusinghe da quando era arrivata.

-Santo cielo Lupin, sapessi come sono stanca, ho dovuto sgomberare la casa da tutta la mia roba, disinfestano il mio appartamento.

-Fatica inutile se tanto poi torni a casa … - disse sottovoce Esmeralda mentre era dietro ai fornelli.

Jigen e Goemon che avevano sentito, si guardarono trattenendo le risa.

Fujiko aveva mezzo sentito ma aveva fatto finta di niente anche se dentro di se si contorceva dalla rabbia per la malignità che aveva la zingara, ma continuò a conversare con Lupin senza curarsi di lei:

-E fra l’altro, dovrò cercare un Hotel molto particolare, sono in pochi quelli che accettano cani … -

-Ma tu vestita così sembri una donna … - ribatté di nuovo Esmeralda sempre cercando di non farsi sentire.

A quel punto Goemon e Jigen non poterono più trattenersi e scoppiarono in una risata.

Fujiko a quel punto non ne poté di più, così si alzò e fece segno ad Esmeralda di venire con lei.

Esmeralda aveva capito che c’era qualcosa, probabilmente l’aveva sentita, comunque sia la seguì per sapere cosa voleva e andarono nella stanza a fianco.

-Siediti Esmeralda… - , lei non capì il motivo della sua richiesta ma obbedì senza opporsi;

-Ascolta è già da un po’ che ti volevo parlare ma non sapevo come dirtelo, non è riguardo alle battute di prima, anzi sai erano così simpatiche!- disse interrompendosi brevemente con una risatina vanitosa - … ehm ehm, comunque sia, non è per questo che ti ho portato qui, vedi, io ho notato … che hai un debole per Goemon, o sbaglio?-

Esmeralda spalancò gli occhi incredula, aveva toccato un tasto molto delicato e non sapeva cosa rispondere:

-Bhè … è una persona a cui voglio molto bene e … che sento, della famiglia … non so come spiegarmi … - era così impacciata che cercava invano di giustificarsi in tutti i modi.

-Fai prima ad ammettere che ne sei innamorata, ti ho vista cara, non vedi nessun’altro quando c’è lui …  - disse Fujiko stuzzicandola un po’.

-Bhè , forse lo sono … non vorrei esagerare dicendo una cosa del genere in fin dei conti non lo conosco da moltissimo temo … anche se resta comunque un uomo meraviglioso, quello che ogni donna sogna di sposare … - rispose lei ormai completamente presa dal suo pensiero.

-Cara, io non so come dirtelo … ma Goemon presto dovrà sposarsi … e la donna che dovrà sposare gli piace molto … - disse Fujiko ridendo malignamente dentro di se.

Esmeralda, invece, appena sentì quella frase, si sentì congelare d’improvviso … rimase pietrificata sul divano ove era seduta e continuava a vedere il volto di Goemon, che si allontanava inesorabile;

come un traguardo quasi raggiunto che ti viene portato via da un uragano, sconvolgendoti la vita …

Guardò Fujiko con gli occhi lucidi, trattenendo le lacrime e li cercò in qualche modo di nascondere i sentimenti che provava in quel momento e finse di essere felice del suo (inesistente) matrimonio:

-Oh …. Ehm … sono felice per lui … io … tsk! … questo non me l’aveva detto … o forse … oh no … -

Fujiko non capì i pensieri che si stava costruendo tutti da sola e la lasciò parlare continuando ad ascoltare curiosa di sapere fino a che punto l’aveva sconvolta:

-Ecco perché in questi giorni lo vedevo strano … lui forse cercava di dirmi che doveva sposarsi di li a  poco e io … io non sono stata in grado di ascoltarlo mentre lui … quando ne avevo bisogno … era rimasto li … a confortarmi …  … Oh Dio come sono stata stupida … -

-Oh mia cara … - finse maleficamente Fujiko – sapevo che ci saresti rimasta malissimo, ma vedi … le cose a volte è meglio saperle subito anche se in modo cruciale, piuttosto che venirle a scoprire all’ultimo rimanendoci ancora peggio … - le disse sedendosi accanto a lei e appoggiandole un braccio lungo la spalla.

Esmeralda, anche se aveva apprezzato quella falsa affermazione di Fujiko per avvertirla di uno fatto sconcertante (che non esisteva), sapeva benissimo, che in qualunque caso Fujiko godeva a vederla soffrire, come la maggior parte delle persone che aveva conosciuto in vita sua … e la volta che ne aveva incontrata una speciale con la quale sarebbe stata disposta a trascorrere tutta la sua vita … era prossima al matrimonio … il suo cuore si era spezzato di nuovo per un’altra dolorosa perdita …

Guardava il pavimento in basso, con gli occhi carichi di lacrime ma sempre cercando di trattenerle una per una, alla fine, non riuscendo più a rimanere li si alzò e andò velocemente verso la porta, tornando in cucina. Appena fu sola, Fujiko sorrise fra se e se diabolicamente, si era appena presa la sua rivincita.

Esmeralda riprese a trafficare  con i fornelli, passandosi una manica del vestito sotto gli occhi per asciugare le lacrime che scendevano inesorabilmente, nel frattempo Fujiko era tornata anche lei nella cucina insieme agli altri, sedendosi a fianco di Goemon.

Per un po’ nessuno si accorse di niente, ma quando la ragazza servì in tavola il pranzo, notarono i suoi occhi rossi e gonfi, e così le domande sorsero spontanee da tutti e tre i ragazzi, lei si giustificò dicendo che aveva un forte attacco di allergia che le faceva lacrimare gli occhi anche se dentro di loro sapevano benissimo che era solo una copertura.

Si sedette anche lei a tavola, cercando di nascondere le proprie emozioni e fingendo un radioso sorriso:

-Allora! … come … vi sembra … il pranzo????-

-Oh Cherì hai le mani d’oro nessuno cucina come te!- disse Lupin.

-Bene! Bene … speriamo sia vero!- rispose lei.

-Quello che dice Lupin è vero … è ottimo.- intervenne Goemon.

Sentendo la sua voce ad Esmeralda venne un groppo un gola, non riuscendo più a nascondersi uscì di corsa dalla cucina lasciando cadere la forchetta per terra …

Tutti si voltarono, nessuno riusciva a capire la ragione di quel comportamento così strano da parte sua. Goemon fu il primo ad alzarsi e a seguirla fino alla porta di camera sua.

Li cominciò a bussare e a chiamarla, Esmeralda però non rispondeva, aveva inoltre chiuso la porta a chiave; se ne stava sdraiata sul letto abbracciando il cuscino, soffocando i singhiozzi.

Dopo aver insistito per un po’ Goemon smise di cercarla e ritornò dagli altri:

-Allora? Che cos’ha?- domandò Jigen per primo.

-Non ne ho idea … non sono riuscito ne a parlarle ne a entrare nella sua stanza … -

-Povera Esmeralda … gli allenamenti devono averla affaticata … dandole alla testa … - disse Fujiko sussurrando l’ultima frase.

Ma Goemon aveva sentito perfettamente quello che aveva detto, ed essendo stufo di sentire cattiverie da parte sua nei confronti della sua piccola Esmeralda, estrasse la spada e con uno scatto l’appoggiò vicino alla sua gola, cominciando ad alterarsi sul serio:

-ADESSO MI SONO VERAMENTE STANCATO DI SENTIRE LE TUE CATTIVERIE! SI COMPORTA COSì DA QUANDO è USCITA DALLA STANZA CON TE! CHE COSA LE HAI DETTO!? PARLA! PARLA FUJIKO O D’ORA IN POI NON POTRAI Più USARE LA TUA LINGUA VELENOSA PER DIRE LE TUE FRECCIATE!-

Fujiko esitò a confessare, ma Goemon capì subito guardandola negli occhi, che le aveva certamente detto una delle sue frasi velenose per farla piangere così …

Senza dire altro, mise via la spada e andò di corsa da Esmeralda, questa volta bussando più fortemente:

-ESMERALDA! ESMERALDA PER FAVORE APRI TI DEVO PARLARE!-

L a giovane, capendo di non potere più tenergli chiusa in faccia la porta, decise di aprirgli, facendo scoprire il suo bel viso intriso di lacrime:

-Esmeralda … -

Lei non disse niente, lo guardò semplicemente vedendolo nella sua testa insieme ad un’altra ragazza e a quel pensiero gli occhi le divennero ancora più rossi.

-…. Entra Goemon … - lo pregò lei, lui non se lo fece ripetere due volte ed entrò.

Si sedette sul tetto facendole segno di venire vicino a lui e a malincuore la gitana si sedette accanto a lui.

Goemon prese coraggio e le mise una mano sulla guancia asciugandole le lacrime con il pollice, lui odiava vederla così triste … qualunque la ragione fosse stata … non voleva vederla mai in quello stato mai!

-Esmeralda … io non so cosa ti abbia detto Fujiko, ma tu la conosci è falsa, maligna ed essendo che non prova simpatia per te farebbe qualunque cosa per renderti infelice … qualunque cosa ti abbia detto … non è vero … è tutto a posto … d’accordo? – disse lui cercando di consolarla.

Lei apprezzò il suo intervento ma era ancora convinta che Goemon dovesse sposarsi e nonostante il suo gesto lei continuava ad essere distrutta … niente in quel momento riusciva a tirarla su di morale … continuava a credere che lui non volesse rivelarle il suo futuro matrimonio che lui pensasse che Fujiko l’avesse insultata e non avvertita di un avvenimento futuro …

-Grazie Goemon … ma vedi …. Credo che tu non possa fare niente per risolvere il mio problema … è una cosa che dovrò affrontare da sola … senza appoggio … … senza il tuo … -.

Goemon non capì il senso delle sue parole, così la prese fra le braccia stringendola forte se.

Sentendo il dolce calore di quell’abbraccio, Esmeralda si lasciò sfuggire un singhiozzo di pianto, e lo strinse ancora più forte, sentendo dentro di se come la sensazione che quella sarebbe stata l’ultima occasione che aveva, oltre che la prima, ad abbracciarlo così forte, dopodiché ci sarebbe stata un’altra ragazza fra quelle magnifiche braccia, mai più lei … e per sempre l’altra …

-Perché dici così Zoe ..? tu non sei sola … hai Lupin, Jigen e me al tuo fianco … e io ci sarò in ogni volta che tu mi vorrai … non ti abbandonerò mai nel momento del bisogno e questo è una cosa che ti posso promettere, insomma mica ho in programma di andarmene o di sposarmi! – disse lui incurante degli esempi che stava dicendo.

Appena sentì l’ultima frase Esmeralda spalancò gli occhi assumendo una buffa espressione sbalordita ed altrettanto buffamente disse –A no?????-.

Goemon rimase un attimo confuso dalla domanda che le aveva appena fatto, così la prese come una domanda ironica e le rispose altrettanto ironicamente: -E no, a quanto pare dovrai sopportarmi ancora per chissà quanto tempo .. – disse lui con un sorriso pensando all’idea di stare con lei.

Esmeralda intuì a quel punto che Fujiko le aveva detto una bugia per vendicarsi delle sue frecciatine e che se solo l’avesse di nuovo incrociata quel giorno l’avrebbe ammazzata per il colpo che le aveva fatto prendere.

Si tirò su bene e ringraziò Goemon del suo conforto dicendogli che si sentiva molto meglio, ma soprattutto che si sentiva pronta per massacrare quella donna, evitò però di raccontargli quello che le aveva detto riguardandosi bene di non farne parole neanche durante il litigio fra lei e Fujiko, per evitare ulteriori danni.

Quando aprirono la porta della cucina, videro davanti ai loro occhi una scena incredibile:

Jigen stava tenendo Fujiko che sbraitava furibonda contro Lupin che le rispondeva alterato a sua volta: LUPIN IO NON VGLIO Più VEDERE QUELLA SERPE IN CASA NOSTRA SONO STATA CHIARA????!!!!!!!! –

-E ALLORA CREDO CHE SIA TU QUELLA CHE NON DOVRà Più VENIRE DENTRO A QUESTA CASA DATO CHE IO VOGLIO CHE RIMANGA!!! PER CUI VOGLIO AIUTARTI FINO ALL’ULTIMO VAI PURE SEI LIBERA!!-

-E VA BENE!! SE è COSì CHE LA PENSI IO ME NE VADO!!!- disse lei uscendo dopo aver dato una spallata a Esmeralda dicendole “sporca zingara!” e avendo sbattuto la porta.

-AH SI????? E ALLORA VAI!!!- dopo tutte quelle urla Lupin si fermò un momento guardando tutti e tre i ragazza con le facce sconvolte per la scena e poi riprese –E PERCHè VOI ERAVATE LI E NON AVETE DETTO NIENTE???!!!!!-

Li intervenne Esmeralda fingendo di avere il cuore in gola per l’accaduto –Ci dispiace Lupin ma eravamo talmente preoccupati … lei voleva … e tu invece … e quando infine a detto “io me ne vado” sai … io ho avuto un pensiero terribile ho avuto una gran paura che tu la fermassi!!!! UAO!- concluse con un finto brivido di eccitazione.

Ci fu un momento di silenzio in cui tutti e quattro si guardarono, e dopo un inutile tentativo di trattenimento scoppiarono a ridere. Finalmente avevano spento una volta per tutte quella viscida vipera …

  
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