Frozen
Il
Mondo di Ghiaccio
Tu
eri sempre formale ed elegante
mentre
io amavo la semplicità e la mondanità.
In
qualsiasi occasione ti vedessi,
apparivi
sempre al meglio.
Per me eri
l'immagine della perfezione.
Ogni
giorno, ogni momento,
ho più
volte cercato di capirti
ma
la tua porta era sempre chiusa.
Capitolo
3
Erano
passati tre anni dalla morte dei sovrani di Arendelle ma, nonostante
il lutto, l'aria festaiola della città non era mai venuta a
mancare,
anzi, negli ultimi mesi tutti erano in fermento per i preparativi per
la festa più in
degli
ultimi decenni: l'incoronazione del principe Roxas.
Sora
in particolare era il più felice perché nella
lista degli invitati
era riuscito anche a far inserire il suo idolo del momento, Katy
Perry, e aveva in prospetto di passare l'intera serata a fare selfie
reali
con
la cantante per poi postarli su Facebook e far morire di invidia
tutti i suoi amici. Quel giorno, dunque, era così emozionato
che
aveva passato l'intera notte in bianco e aveva finito per svegliarsi
la mattina dopo giusto una mezz'oretta prima della cerimonia, tanto
che si era ritrovato ad irrompere di corsa nella cattedrale in cui si
erano già stabiliti tutti gli ospiti.
“Scusate,
scusate tutti. Penso di essere un pochino in ritardo”
esclamò
ridacchiando mentre percorreva la lunga navata ricoperta da un carpet
rosso e lanciava sguardi a destra e a manca per farsi un'idea dei
presenti “Ehi nonno, bella barba” sorrise
ammiccante rivolgendosi
al sultano di Agrabah che gli rispose con un pollice in su.
Roxas invece era già
sull'altare, serio e
composto come sempre, che lo guardava con uno sguardo che doveva
essere un misto tra il torvo e l'imbarazzato, e nel mentre si
malediceva e si colpevolizzava per essere la causa della demenza di
suo fratello.
“Sei
in ritardo” sibilò tra i denti a bassa voce per
non farsi sentire
da altri, quando il castano si decise a raggiungerlo.
“O
magari voi siete in anticipo” gli fece la linguaccia Sora
affiancandolo, a quel gesto Roxas non poté fare a meno di
sospirare
sconfitto e scuotere la testa. Discutere con lui era una battaglia
persa in partenza.
Una
volta che tutti ebbero raggiunto le proprie postazioni il coro
iniziò
ad intonare un inno solenne mentre il cardinale procedeva con la
proclamazione del nuovo sovrano del regno.
A
parte il ritardo di quasi un'ora del principe Sora che aveva
scombussolato tutto il programma previsto per la giornata, e un
quarto di buffet barbaramente razziato chissà
da chi prima
ancora dell'inizio della festa serale, la cerimonia
dell'incoronazione sembrò filare liscia e senza intoppi. In
quel
momento, tuttavia, due figure sconosciute si stavano aggirando a
casaccio per il regno.
“Ehm
Kairi? Sei sicura che la strada fosse questa?”
“Selphie,
dovresti avere più fede nella sottoscritta” una
ragazzina dai
capelli rossi si girò dietro di sé per lanciare
un'occhiata decisa
all'amica che la seguiva.
“Io
credo in te” sottolineò la ragazzina castana, con
un tono giusto
un po' più disgustato, mentre guardava attentamente dove
appoggiava
le mani e le ginocchia mentre si muoveva, attenta a non sporcarsi
“Però secondo me avremo dovuto chiedere
indicazioni a qualcuno
invece che cercare la strada da sole”
“Intanto
siamo arrivate alla cattedrale grazie a me!”
commentò l'altra ,
soddisfatta del proprio operato, tornando a guardare avanti a
sé.
Quelle
due figure non erano altro che Kairi, principessa delle Isole del
Destino, e la sua fedele dama da compagnia, Selphie, che stavano
gattonando nei condotti di areazione della grande chiesa per motivi
non meglio specificati
in realtà si erano perse.
Kairi e Selphie avevano fatto tardi alla cerimonia perché...
dai, si
sa che le donne quando si devono preparare a puntino ci mettono
sempre giusto un pochino
più
del solito, e quindi, dal momento che non conoscevano neanche la
strada per raggiungere il luogo dell'incoronazione, si erano
ritrovate a girare senza meta ed erano finite chissà come
nel
suddetto condotto di areazione (?).
“Non
male... almeno abbiamo una vista completa della chiesa
dall'alto”
ridacchiò guardando attraverso una botola nel condotto
“Uh guarda!
Lì c'è la principessa Aurora”
“Dorme
come sempre” commentò civettuola Selphie
avvicinandosi all'altra,
poi spostò lo sguardo sull'altare “Quello
dev'essere Roxas!”
esclamò una volta che lo ebbe individuato.
“Certo
che è carino” asserì la principessa con
aria sognante, poggiando
il mento sui palmi delle mani.
“Peccato
che siamo troppo in alto, non si vede molto bene”
sbuffò Selphie
mettendosi comoda.
Qualche
metro sotto di loro Roxas guardava lo scettro e globo crucigero
appoggiati sul cuscinetto che il cardinale gli stava porgendo con il
timore di congelarli inavvertitamente con il proprio ghiaccio. Quella
era la prima volta che era costretto a togliere i guanti in pubblico
ed essere così esposto al pericolo di scatenare i propri
poteri
senza volerlo. Tutti quegli sguardi dietro di sé gli
traforavano la
schiena e il nervosismo crescente non migliorava la situazione. Se lo
sentiva, se non si tranquillizzava avrebbe potuto combinare qualche
pasticcio.
Fai
una mossa sbagliata e tutti vedranno cosa nascondi,
se
sei bravo nessuno lo saprà. Stai calmo e andrà
tutto bene,
si
ripeteva in continuazione mentre allungava le mani tremanti per
afferrare gli oggetti. Lanciò una veloce occhiata alla
propria
destra dove suo fratello gli sorrise incoraggiante e inspirò
profondamente.
Nel
frattempo in un castello antiquato e fuori moda collocato non si sa
bene dove, probabilmente in un altro mondo, una strega dall'incarnato
verdastro era intenta a intonacarsi il volto con qualche maschera di
bellezza dalle fattezze dello stucco per pareti quando un cellulare
squillò improvvisamente e la fece trasalire.
“Chi
osa disturbarmi durante il mio trattamento di bellezza?”
sbraitò
letteralmente portandosi il dispositivo all'orecchio senza guardare
il nome in sovrimpressione.
“Uh...
sono Pietro” fu
la risposta preoccupata dall'altra parte.
Nell'udire
quella voce sul volto della donna si accese subito un ampio sorriso e
il suo tono divenne inspiegabilmente zuccheroso “Pietruccio,
sei
tu! Allora cosa mi dici?”
“Sono
appostato fuori la chiesa, sto spiando la cerimonia da fuori
perché
qui ci sono un sacco di guardie. È tutto privatissimo come
avevi
detto tu”
“Visto?
A quelli di Arendelle piace fare i vip con la puzza sotto al
naso”
commentò annoiata Malefica andando a sedersi scompostamente
su una
poltrona, stile teenager dedita all'arte del pettegolezo
“Puoi
scattarmi qualche fotografia della cerimonia?”
“Purtroppo
no, la festa è blindatissima... niente fotografi o
giornalisti”
“Cosa?!
Neanche loro?” fece strabuzzando gli occhi. Non solo quei
sovrani
da due soldi l'avevano bandita dal regno, ma adesso anche i figli a
quanto pare stavano prendendo l'abitudine di rendere il tutto molto
privé,
giusto
per far morire di invidia quelli che non erano invitati alle loro
feste. Ma gliel'avrebbe fatta vedere lei chi comandava.
“E
hai visto almeno come sono vestiti?” chiese dopo un secondo
di
meditazione, non riuscendo a cedere alla curiosità.
“Ehm,
allora... il re Roxas ha un luuuuungo mantello e poi-... oh aspetta,
gli hanno appena messo la corona in testa”
“Ohh
e com'è?”
“Non
si vede bene da lontano ma spero che valga tanto così
potremo
rivenderla”
“Pietro,
tu miri troppo in basso. Quello che a noi interessa è tutto
il
regno... ma che dico... tutto i mondi!” e detto questo
Malefica
iniziò a spanciarsi dalle risate proprio come farebbe ogni
buon
vecchio cattivone di turno.
Torniamo
adesso al condotto di aerazione in cui avevano preso ormai
comodamente posto Kairi e Selphie.
“Ora
che la cerimonia è finita credo che dovremo uscire anche noi
da qui,
a breve inizierà la festa” constatò la
dama senza staccare gli
occhi dalla figura di Roxas che stava uscendo dalla chiesa, ma alla
mancata reazione dell'altra si voltò verso di lei e la vide
sospirare, occupata a fissare il vuoto con sguardo sognante
“Kairi?
Ci sei ancora?” ancora nessuna risposta, e così
solo allora la
castana parve capire “È per Roxas? Ti
piace?”
Finalmente
Kairi si girò verso l'amica ancora con un gran sorriso sulle
labbra
e scosse il capo “È carino, davvero tanto...
però... però non lo
so... ci manca qualcosa”
“Tu
sei venuta qui proprio per cercare un fidanzato. Pazienza se non
è
lui, al ricevimento troverai tantissimi altri ragazzi, l'importante
però è che tu sia felice”
“Ho
sempre sognato solo una cosa” la ragazza dai capelli rossi si
alzò
in piedi e, con espressione di pura estasi, congiunse le mani al
petto (sapete, in stile principesse Disney) e iniziò a
esprimere, o
meglio cantare i propri sentimenti e desideri “Il mio
principe mi
troverà, per baciarmi con intensità. Questo
è quel che mi renderà
contenta”
“Sì
lo so... ma adesso usciamo da qui” acconsentì
Selphie con un
sospiro, quando iniziava a cantare sapeva che non l'avrebbe finita
più e se non stava attenta avrebbe iniziato anche a ballare
da sola.
“È
quello il bacio del mio vero amore,.. in quell'istante
capirò che
viverò una vita di immensa gioia”
continuò imperterrita iniziando
a fare giravolte su se stessa senza badare a dove metteva i piedi.
“No,
Kairi stai attenta!” Selphie non riuscì
però a terminare la frase
per metterla in guardia che tutto accadde in un istante.
Forse
a causa del troppo peso, la botola sotto di lei cedette e Kairi si
ritrovò a sprofondare nel vuoto e a urlare all'impazzata
dallo
spavento, ma giustamente come accade in ogni favola, il principe fu
subito sul posto per salvarla. In questo caso il principe Sora (che
era rimasto ancora nella chiesa a cercare con lo sguardo la sua Katy,
mentre il fratello ormai sovrano e gli ospiti stavano velocemente
sciamando fuori la cattedrale) che, nell'udire quelle grida,
alzò
gli occhi al cielo e si stupì di ritrovarsi qualche istante
dopo con
una ragazza tra le braccia.
“Sei
tu...” mormorò Kairi dopo qualche istante di shock
iniziale,
ancora in braccio a quello sconosciuto.
“Sì
sono io” annuì Sora non capendo.
“Sei
il principe azzurro?”
Il
castano inarcò un sopracciglio e piegò il capo di
lato “No... io
sono il principe Sora. E tu chi sei?... Una di quelle creature
mitologiche con il petto morbido e imbottito come Katy Perry?”
La
ragaza, perplessa, scosse il capo “No, sono Kairi...
principessa
delle Isole del Destino... però anche io canto”
Il
suono di quel nome gli provocò una sensazione mai provata
mai prima.
La adagiò a terra e le prese le mani nelle sue, un enorme
sorriso in
volto.
“Oh...
Kairi!” le fece eco, incantato.
“Sì”
esclamò lei entusiasta.
Sora
fece cenno al coro della chiesa e alla band di seguirli a passo di
musica e, preso dalla foga del nuovo incontro, iniziò a
cantare come
gli capitava spesso di fare quando era felice cioé
sempre
“Tu sei fatta per restare mia, d'ora in poi-”
“...ci
attende l'armonia” continuò l'altra con
coinvologimento proprio
come se conoscesse la canzone.
“Ci
sposeremo domani... anzi no, questa sera. E coroneremo il tutto con
il bacio del vero amore!” annunciò il principe a
quel punto
conducendola fuori dalla chiesa, lungo la navata sul red carpet,
proprio come se fossero dei novelli sposi, senza curarsi di altre
urla che chiamavano il loro nome.
"Principessa Kairi?
Principe Sora? Venitemi a prendere, non voglio rimanere
qui"
L'affranta Selphie era rimasta ancora confinata nel
condotto di aerazione.
Intanto, in un angolo della
galassia non ben identificato, era in corso un momento altamente
cruciale.
"Specchio specchio delle mie brame, chi è il più
sexy del reame?"
"..."
"Specchio?"
"..."
"Specchietto?
Specchiuccio?"
"..."
"Ehi Ax! Oggi è il
giorno libero dello specchio, riprova domani!"
"Che
cosa?! No... non puoi dirmi questo! Specchio non puoi
abbandonarmiiiii"
•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•
Yo!
Pare che questa storia verrà aggiorata ogni paio di mesi
(?), no in
realtà aggiorno quando ho l'ispirazione e voglio staccare un
po' da
Viva la Vida.
Il capitolo avrebbe
dovuto essere più lungo e trattare anche la scena della fuga
di
Roxas, la parenza di Sora e la comparsa di Riku ma... uhm non mi
andava, ho preferito staccare sulla nascita della love
story... e
non sto facendo altro che
inserire personaggi su personaggi. Okay, tutto ciò non ha
senso però
prima o poi arriverà l'azione... più
poi che prima... forse.
Ah
volevo fare una precisazione stupida, nel titolo ho scelto il "mondo
di ghiaccio" e non "regno" come l'originale perché
anche qui ci sarà un giretto tra vari mondi come in KH.
Piuttosto
non avrei mai immaginato che questa storia potesse riscuotere tanto
successo! Cavolo eppure la scrivo come passatempo, quando voglio
scrivere qualche idiozia... beh, grazie a tutti!
Grazie
a:
harrysdimples
Hope_Estheim
Seurya
Lizzie
Sora
Sputinoanddense
per aver commentato lo scorso
capitolo, e grazie anche per aver messo la fic nei preferiti/seguite
a:
Dreamer_98
Faynor89
Hope_Estheim
Ibhai
Lizzie
Sora
RoXas and
VenTus
Seurya
Sputinoanddense]
ValeOtaku93
vexill
Spero
che il capitolo non vi abbia deluso, anche se corto, e che
continuiate a supportarmi ed esortarmi a continuare la fic
(altrimenti in mancanza di consensi potrei anche abbandonarla dal
momento che non è un progetto di primaria importanza).
Detto
questo vi saluto e vi ricopro di biscottini.