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Autore: Fabbricante Di Sogni    26/05/2014    4 recensioni
[ | 900 parole esatte || One Shot || Accenni EndoKaze || Kazemaru centric || Ambientata nel periodo in cui Kazemaru lascia la Raimon | ]
Ossequi a voi bella gente!
Era da un po’ che non pubblicavo qualcosa, quindi beh, considerate questa mia apparizione come una fic pre estate, un piccolo tributo a Kazemaru e al momento in cui lascia la Raimon che a parer mio nell’anime lascia molto spazio a viaggioni mentali galoppanti (?)
E nulla, sperando che vi piaccia ve la lascio qui :)
Kisses
S m i l e y ♥
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni cosa finisce.
Tutto, le cose belle come le cose brutte.
Ma a volte è difficile rendersi conto che siamo proprio noi che vi poniamo fine.
Sai tutto è iniziato così, casualmente, all’inizio sembrava tutto così bello, il tuo sorriso illuminava con la gioia e la speranza tutti i miei pensieri, e sì, mi facevi credere che potevo essere tutto quello che volevo, che bastasse impegnarsi “non arrendersi mai!” come dicevi sempre, e qualunque obiettivo sarebbe stato più vicino.
Me lo ricordo bene quel giorno, quando ti vidi sfilare, con l’ingenuità priva d’imbarazzo che è una di quelle tue parti che tanto ti caratterizzano, per tutti i Club della scuola. Non ti notai però dal fatto che le persone facessero caso a te, - anzi, diciamo pure che quasi nessuno ti calcolava- ma per la costanza che avevi nel portare avanti un sogno impossibile.
Quell’entusiasmo che non avevo mai visto nel viso di nessuno, e che non avrei mai pensato di rivedere in un ragazzo impacciato e privo di malizia come te.
Poi sei venuto anche da me, probabilmente sono una delle poche persone che non ti ha scacciato via come se fossi polvere, forse per educazione, oppure perché mi facevi pena, non lo ricordo esattamente, ma rammento bene il tuo discorso privo di senso logico, sì quell’ragionamento contorto che sosteneva che unendomi alla tua squadra avrei potuto confrontarmi con i migliori atleti del mondo.
Anche se resta ancora un mistero quel “migliori atleti” in cosa.
Era chiaro che eri agli sgoccioli, scommetto che manco tu sapevi se stavi parlando di atletica o di calcio.
Poi ti ho conosciuto, ti ho visto giocare, mi devi ancora spiegare perché uno pneumatico, e perché in cima alla scuola, ma non importa tanto.
Ti ho visto cadere per terra tante volte, ti ho visto una luce negli occhi, quella luce di chi sta inseguendo un sogno ed è disposto a impegnarsi con tutte le sue energie e anche con quelle che non gli appartengono per raggiungerlo.
È allora che dopo tutto ho deciso di seguirti, consapevole che non sarei mai stato come te, ma seguace del tuo stesso ideale, di quel sogno che volevo far mio, del desiderio di prendere parte a qualcosa.
Per non vivere più della mia sola forza ma del sostegno reciproco di una squadra.
E non potevo restare fermo a guardare mentre i giocatori della Teikoku si prendevano gioco di te, del fatto che fossimo effettivamente su due piani diversi, della tua incapacità di reggere la situazione, non potevo restare inerme mentre distruggevano il mio ideale, quello in cui avevo posto fiducia, e tu ti rialzavi sempre, e tu non mollavi mai, anche se eri lì, solo, per questo, anche se non potevo più restare a guardare, perché ogni volta che ti rialzavi avevo voglia di rialzarmi con te, avevo sempre più voglia di essere come te, per quanto ingenuo e impacciato.
Volevo sapermene fregare di tutto, saper seguire i miei obiettivi, sei sempre stato un esempio, non solo per me, per tutte le persone che avevi accanto, avevi quell’ideale, non certo il più giusto o il più carismatico, ma almeno in quello che facevi, ci credevi fino in fondo.
Avevi sempre quelle parole che davano fiducia a tutti, non so come, ma tu portavi la speranza anche dove questa non c’era da tempo.
E credevo che tutto potesse cambiare, credevo davvero che potessimo vincere il FF, a parole sembrava tutto così maledettamente facile, ed era reale, vincevamo, avevo abbandonato il mio sogno per seguire il tuo, e ce la facevamo.
Non credere che abbia dimenticato tutto quel tempo passato sotto un albero ad allenarci con uno pneumatico, non è quel genere di ricordo che si dimentica con facilità, ma adesso…
Come puoi chiedermi adesso di essere ottimista? Endou, questo non è più un torneo, so che non riuscirai mai a smettere di sognare ad occhi aperti, del resto fa parte di te, eppure non ce la faccio più a credere nel tuo sguardo, hai visto Shirou? Lui era il più forte forse di noi, ed è caduto, miseramente.
Non finirà mai, ogni partita che giochiamo ci troviamo sempre più nemici, eppure tu non vedi gli sguardi afflitti di chi, dopo ogni battaglia, si ritrova damanti il peso di quello che non ha potuto fare.
Perché questo Endou, per quanto tu non riesca a concepirlo non è più un gioco.
E non riesco più ad alzarmi da terra come fosse nulla, e non riesco più a cercare il limite, perché so che anche dopo averlo trovato non basterebbe.
Non basta mai.
Non ti credo più Mamoru, non posso più fidarmi di quella luce che non sento mia, non riesco più a fidarmi delle parole che dici.
Era iniziato tutto per scherzo, avevo intenzione di giocare una sola partita con voi sai? Forse non ho mai avuto il coraggio di lasciare i vostri volti pieni di speranza, forse è semplicemente perché sono non sarei in grado di reggere quel tuo sguardo da bambino vedermi andare via.
Ma io non ce la faccio più.
Scusami, tutte le parole del mondo anche se scritte bene in bella calligrafia non potranno mai spiegare quello che sto provando voltandovi le spalle - e personalmente dubito anche che tu sappia leggerla la bella calligrafia-ma non mi sento a mio agio a vivere un sogno che non mi appartiene più.
Non smettere mai di sognare
Endou. 


Angolo dell'autrice che ha deciso di iniziare le lettere con l'arancione:

Allora, che bello riuscire a pubblicare qualcosa, era da un po' che mi vagava in testa la bizzarra idea di scrivere su sti due, e dunque boh, eccomi qua...
Non ho molto d'aggiungere perchè ritengo che il testo parli abbastanza da solo, a giusto, secondo me Endou è arancione, ma non un'arancion chiaro, una tonalità decisa e consistente.
Come il suo sguardo, l'arancione però a volte tende a fantasticare troppo, sogna, e percaità è giustissimo che lo faccia, ma forse dovrebbe contenere un pò la sua personalità lunatica.
Dopo questa mia inutile sintesi illuminante sui colori vi lascio :)
Buona serata a tutti!


Kisses


S m i l e y

 
  
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