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Autore: I promise    26/05/2014    1 recensioni
Eva ama il profumo della lavanda. Inonda le sue narici, tranquillizza il suo cuore. Lo sentì anche quel giorno, anche quel giorno la lavanda bruciò emanando il suo particolare aroma. Insieme a carne viva. La sua.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eva correva tra le spighe di grano. Correva a perdifiato inseguendo il vento, giocando a con lui. Lieve, come il più fidato amico la accarezzò. Sapeva di fresco. Annusò i capelli. Ebano. Sapevano di lavanda. Di pulito.
Amava quell’odore così persistente. Gli ricordava lo scorrere del tempo, i ricordi sbiaditi da lacrime e illuminati da sorrisi. Amava quell’odore.
Ripercossa dal freddo signor inverno,tornando sul sentiero di campagna si imbatté in due uomini a cavallo. Sbarravano la strada. Con il pulsare frenetico del cuore, nelle tempie, a scandire il suo terrore, Eva svenne. Non avrebbe dovuto. Ma si sa; l’incombere della paura genera anche questo.
Aprii gli occhi mostrando le sue perle brune a due sconosciuti.
‘’Signorina state bene?’’ domandò uno di questi.
Eva non rispose, stanca, frustrata e debole. Si sentiva così stupida.
‘’ Sapete di lavanda’’ sussurrò lei. Eva era davvero strana.







La luce gelida e autunnale risvegliò Eva dal suo sonno. Consapevole di essere stata inghiottita dal torpore di quelle braccia, aprì di colpo gli occhi, sgomenta e ancor più madida di vergogna. Che stupida.
''Perdonatemi'' disse lei alzandosi come se nulla fosse, cercando con indifferenza di nascondere il rossore apparso sulle sue guance.
''Non c'è problema.'' rispose il biondo.
''Grazie'' disse lei rasserenata, sollevata di essere stata perdonata da uno dei suoi due soccorritori.
Eva si alzo velocemente traballando e maledicendosi per quel poco senso di equilibrio, che invece solitamente possedeva. Si vergognava visibilmente e sperò che non notassero la sua perdizione più totale.
''Sedetevi ancora un po''' disse il biondo.
L'altro le sorrise. Eva si sedette; non voleva sembrare scortese. Il bruno dagli occhi verdi armeggiava con delle fette finissime di formaggio e un pane. Armeggiava così concentrato che Eva rimase a fissarlo, stregata dalla sua magia di pane e formaggio. '' Ne vuoi un po'?'' disse il bruno, parlando e osservando il suo rurale panino.
'' Mi piacerebbe'' disse lei continuando ad osservare le sue mani.
'' Ecco'' glielo porse. Addentò delicatamente. Sorrise. Era davvero buona quella magia... di pane e formaggio.
  
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