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Autore: GabriellRose_95    27/05/2014    0 recensioni
Cari amici vorrei raccontarvi una storia tra il bene e il male e tra l'amore e l'odio.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Tutto ebbe inizio in Egitto nella città del Cairo, dove sorgeva una delle città più belle di tutta l'Africa, non si sa' a quale secolo il primo Faraone sia esistito, ma quello che possiamo dirvi che a questa città non sorgevano mai problemi, perché era governato da un sovrano molto potente e adorato dagli stessi Dei Egizi; e  amato da sua moglie, sorella e regina Nefertiti. La Regina era una delle donne più belle d'Egitto, la sua bellezza era paragonata alla stessa dea Hatom, dea della bellezza, in effetti nessuno si accorse che la regina fosse la figlia della dea Hator. I sovrani dopo una lunga decisione decisero di avere dei figli, sperarono tanto che questa volta fossero nati dei maschi invece di femmine.

- “ Dove sono?” si mise a pensare il Faraone. All'improvviso sentì una voce dietro di sé.
 - “ Mio Faraone, sono Horus, mio padre mi panda qui per recapitarti un messaggio.”
Il Faraone si volto e vide il dio con volto di aquila e corpo umano illuminato da un vaglio dorato che accecava chiunque lo guardasse.
  • “ Non temere Ramseth guardami e la luce non ti ferirà” lo rassicurò.
Si voltò senza timore e vide che Horus non aveva più lo stesso bagliore di prima, ma anche senza il luccichio che emanava si sentiva  la sua potenza.
  • “ Ti va' di sederti?” chiese Horus
  • “ Certo” disse imbarazzato e quando vide dietro il dio notò che c'era un bel paesaggio verde con alberi ricchi di frutta e cespugli pieni di rosse rosse, gialle, bianche, arancioni pesco, rossa e addirittura blu e verdi. Fu così meravigliato da tale meraviglia della natura e quando s'incamminarono più avanti videro una    cascata d'acqua limpida e sopra questa c'era una arcobaleno.
  • “ Ti piace il paesaggio” chiese Horus
  • “ E' bellissimo” rispose stupefatto
  • “ Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto” sorrise Horus.
  • “ Di cosa volevate parlare Horus” disse Ramseth
  • “ Bene. Ti va de ci accomodiamo nel roseto” chiese il dio
  • “ Ma quale roseto? Io non vedo nessun ...” si guardo in giro e non vide niente. Stava per rivolgersi a Horus, ma poi vide comparire dal terreno  un roseto splendido fatto con piante intrecciate e rose bianche e in mezzo si trovava una bellissima fontana fatta di un cristallo dello stesso colore dell'acqua che sgorgava dalla sorgente.
Si avvicinarono e il dio disse:
  • “ Bene. Ti devo parlare di una cosa delicata. Tu sapevi che tua
  moglie è figlia di Hatom e tuo padre, vero?”
  • “A dir la verità non lo sapevo, ma lo sospettavo visto che Nefertiti é bella come sua madre.” rispose sorridendo Ramseth
  • “ Già su questo hai ragione” disse ridendo Horus, poi si schiarì la
  voce e tornò serio. E continuò.
  • “ Una profezia ha detto che da Nefertiti nasceranno due figli
       maschi eredi per il tuo regno.”
-  “ Come faccio ha decidere chi dei due scegliere?” chiese preoccupato
  • “ Questo lo capirai a tempo debito. Ti consiglio di non seguire i tuo
   cuore di padre, ma quello del giusto.”
  • “ Questo che vuol dire? ” si chiese il Faraone.
Ancora prima che potesse rispondere alla sua domanda Horus scomparve in una scia di luce avvolta in una nube.
Si ritrovò nel suo letto e fu felice del colloquio avuto con il figlio di Ra. Guardò sua moglie e le diede un bacio sulla fronte contento di ricevere dei figli maschi.

 
  • “ Come è andata con Ramseth? ” chiese preoccupato al figlio.
  • “ Padre non ci sono riuscito a raccontargli tutta la verità”
  • “ Neanche per un dio le cose sono facili. Ma dimmi cosa gli hai riferito?” chiese Ra. Horus gli raccontò di averlo portato nel giardino degli dei visto che anche lui sarebbe un dio mortale e poi tutto quello che è successo.
  • “ Capisco, quindi tu avevi paura di farti passare come un traditore”
  • “ Sì, Ra”
  • “ Si dice NONNO! Non: “sì Ra”. Ma che educazione ti ho dato Horus?! 
      Tornando alla faccenda di Ramseth, penso che noi non dobbiamo
      interferire nella vita degli essere umani, ma questa è una
      faccenda molto particolare. Devi fare ciò che il tuo cuore ti ordina
      e anche la profezia dice che è il giusto e che dalla tua unione con
      la figlia di Hatom nascerà uno dei Faraoni più importanti.”
  • “ Il marito di Nefertiti cosa dirà” si chiese Horus
  • “ Dovrà accettare questa scelta e per il bene e il futuro del Regno”
       rispose fiero Ra.



Il giorno seguente la regina decise di fare una passeggiata da sola nel suo giardino pieno di fiori piante di tutti i tipi e un lago bellissimo con acqua limpida in cui nessuno si immergeva per farsi un bagno. Stava osservando un fiore che conteneva i colori dell'arcobaleno quando vide un uccello piccolo viola.
  • “ Quanto sei carino” disse la regina affascinata e disse:
  • “ Ti terrò con me sarai...” e fu interrotta da una voce bella e
   suadente.
  • “ Salve regina Nefertiti era da tempo che desideravo conoscerti” e saltò giù.
  • “ Come...” riuscì solo a dire la regina
  • “ Io sono il dio Seth, dio delle tempeste e dei fulmini. Desidero che diveniate mia sposa e mi apparteniate.”
  • “ Io sono venerata dalla vostra scelta dio Seth, ma io sono fedele a mio marito Ramseth. E non accetto” lo disse inchinandosi con estrema gentilezza e se ne andò senza voltarsi, e fece bene a non voltarsi perché la faccia del dio divenne tutta viola scura, rivolendo dalla rabbia, poi pensò:
  • Ti prometto che prima o poi sarai mia!” scomparve in una nube di fummo viola.
Nessuno si accorse della presenza del dio Horus.
  • “ Anche Seth vuole Nefertiti.” pensò con aria preoccupante. Infine pensò:
  • “ E' meglio avvisare mio nonno”e scomparve in una nube rossa.
 
 
  • “ Ebbene così anche Seth vuole conquistare la figlia di Hatom.” disse pensieroso Ra.
  • “ Già, e io non so' che fare – dopo una breve pausa disse – mi potreste aiutare nonno?”
  • “ Non mi è permesso aiutare un altro dio ha conquistare una donna semidea” disse a suo figlio dispiaciuto.
  • “ Ma perché no?” rispose lamentandosi.
  • “ AH!” si ricordò Ra e poi continuò:
  • “ La profezia parlava di due dei che si contendevano una semidea, forse parlava di voi due: tu, Horus e Seth”
  • “ Seth tenterà in ogni modo di avere Nefertiti, io non la lascerò mai nelle sue luride mani, mai!” disse in tono serio. La terribile cotta che aveva preso per la figlia di Hatom era orrenda che lo divorava nel solo non vederla, e così passava le sue giornate a osservarla da vicino in modo che nessuno e nemmeno lei se ne accorgesse.
Erano concentrati nel trovare la traduzione della profezia scritta in una pergamena oro massiccio che non si accorsero della presenza di Seth che si era reso invisibile per poter sentire la conversazione dei due dei.
  • “ Così anche il mio nipotino si è innamorato della figlia della dea Hatom – pensò  e poi gli venne un lampo di genio – ora so' che fare, preparati mia amata Nefertiti, perché farai il più bel sogno della tua vita.” e scomparve senza far alcun rumore.
  • “ Seth è stato qui!” disse Ra.
  • “ Sì ho sentito la sua presenza, di sicuro avrà sentito tutta la conversazione e saprà che non è l'unico a lottare per l'amore di Nefertiti. Cosa facciamo?” disse angosciato Horus.
  • “ Non faremo nulla” disse calmo Ra
  • “COSA!?” rispose allarmato
  • “ Come hai capito: Noi non faremo nulla figlio mio, ci limiteremo a seguire le cose.”
  • “ Ma...”
  • “ Niente...il discorso è chiuso”

Era ormai notte fonda e tutti gli abitanti del Cairo erano immersi nel loro sonno più bello o nel loro incubo più terribile. Nella stanza del Faraone e della sua amata moglie, Ramseth e Nefertiti facevano sogni tranquilli, ma qualcosa di scuro sarebbe venuto a trasformare la quiete della regina in un incubo.
 
Il suo sogno ebbe inizio così:
La regina si trovava davanti all'entrata di un tunnel di alberi con foglie rosa e appena si avvicinò si accorse del vestito che indossava era una veste bianca lunga aderente che mostrava la sua perfetta linea con bracciali d'oro nelle due braccia e una collana d'oro rivestito con pietre lapislazzuli tendenti al lilla nell'oscurità, ma di un intenso azzurro mare di giorno e le scarpe erano d'oro leggerissime che non sembrava di averle neppure addosso e una pietra di lapislazzuli in mezzo. Si addentrò nel tunnel di alberi splendidi fino a raggiungere il giardino più bello che avesse mai visto. Esso era ricoperto di foglie rosa e carichi di un frutto che non aveva mai visto, i cespugli erano ricoperti di rose di tutti i colori mai visti e si sentiva il loro profumo da lontano, iniziò ad incamminarsi fino a quando non notò una sorgente di acqua limpida sgorgare da una fontana e appena si avvicinò per dissetarsi notò la sua immagine riflessa e non vide la solita Nefertiti, ma una ragazza giovane e bella, non era bella era bellissima con gli occhi azzurro marino e una carnagione dorata come baciata dal sole e non si era resa conto che portasse una corona di solo lapislazzuli e un diamante al centro. Poi si mise a pensare:
  • “ Com'è possibile che sia più giovane di prima sembra che ne abbia quindici invece che diciassette – guardò nella fonte – deve essere stato quando ho toccato quest'acqua, ma allora questa è ... ” sgranò gli occhi e toccò ancora l'acqua.
  • “ ... la fonte della giovinezza? ” disse una voce alle sue spalle.
  • “ Chi sei, fatti vedere! ” E vide dietro di sé un bellissimo giovane con capelli neri, occhi color lapislazzuli e un vestito azzurro acqua con una cintura d'oro che mostrava di avere un fisico perfetto.
  • “ Ciao, mi chiamo Raseth, tu invece come ti chiami?” disse avvicinandosi alla regina.
  • “ Io sono...” all'improvviso non si ricordò nemmeno come si chiamasse e da dove venisse. Poi continuò:
  • “ Il mio nome è Nefertiti” fù l'unico che riuscì a ricordare.
  • “ Ti faccio vedere il giardino se vuoi” disse in modo educato.
  • “ Ma certo” rispose sorridendo
Le ore sembravano non scorrere e si dimenticò persino di chiedere che ci facesse una fontana della giovinezza da quelle parti, ma poi capì che tutto quel mondo pieno di fiori rari e bellissimi e quel giovane che l'affascinava, era solo un sogno e non si sarebbe mai immaginata che tutto fosse una manovra di Seth per stare da sola con lei e ottenere ciò che voleva.
Quando ormai tutto le sembrava familiare iniziò a giocare con il giovane come se avessero cinque anni ridendo e ricorrendosi in tutto quello spazio che gli offriva la natura ed esausti arrivarono io un prato pieno di lavande. Lei si sdraio e lui gli corse dietro felice e dimenticandosi tutti i suoi piani perché si sentiva il ragazzo più felice del mondo.
  • “ Sono stanca ” disse senza fiato.
  • “ Si hai ragione anch'io sono stanco”
Nefertiti si appoggiò con i gomiti per tenersi su e guardare il bel fanciullo, quando si giro trovò il suo viso a pochi centimetri dal suo. Entrambi distolsero lo sguardo imbarazzati, mentre le loro mani si avvicinarono, lui le sfiorò la guancia e lei lo lasciò fare. Si ritrovò nelle sue braccia, ma poi quel momento si trasformò in orrore perché si ricordò tutto: suo marito. Era sposata ed era regina, come poteva aver tradito Ramseth così, di punto in bianco.
Si svegliò di colpo e si sentì così stanca che cade accanto al suo sposo e si addormentò.

 
  • “ Nefertiti aspetta un figlio, Horus.” disse allarmato Ra.
  • “ Deve essere figlio di Seth. Ora che faccio?” disse in tono molto preoccupato.
  • “ Mia figlia con Seth! Me la paga questa volta!” si materializzò la dea Hator  accanto a Horus con un fumo rosa lucente.
  • “ Come?” chiese Horus spaventato, tutti temevano la ira della dea, perché quando diventava l'Occhio del Sole era terribile. Non perdonava nessuno.
  • “ Farò in modo che tu possa entrare nel corpo di Ramseth, così lei concepirà un figlio tuo. Chiederò a tua madre di preparare un incantesimo.” poi si mise a pensare e continuò
  • “ Thot spedisci un messaggio a Iside e dille di venire immediatamente.” il dio scrisse velocemente e si trasformo in una gru e partì immediatamente e dopo pochi secondi Iside comparve, salutò Ra, Hatom e suo figlio. Felice di essere d'aiuto prese il suo libro di Magia, visto che essa era la dea di tale arte.
  • “ Sei pronto figlio mio?” disse Iside.
  • “ Si madre.” rispose contento e alla volta eccitato.
  • “Sei convinto tesoro, tu non hai mai fatto questa cosa con nessuna...”
  • “MAMMAAA!” disse rosso Horus.
  • “ Se sei convinto...”
  • “ Si lo desidero”
  • “ Se sei certo...” la tirò per le lunghe Iside.
  • “ Per favore mammina”
  • “ Lasciatelo partire sorella” comparve all'improvviso Nefti.
  • “ Daccordo, buona fortuna, figlio mio” e pronunciò l'incantesimo tutti videro che il corpo di Horus si smaterializzava e come un fantasma entrò nella reggia di Ramseth e quando lo vide entrò nel suo corpo, fu una nuova sensazione entrare nel corpo di un umano visto che non l'aveva mai fatto e ora non vedeva l'ora di vedere Nefertiti. Da troppo tempo sognava di tenerla stretta nelle sue braccia e ora quel sogno poteva diventare realtà. Andò subito nella stanza da letto ad aspettarla, ma egli non amava aspettare così si coricò e si addormentò.
 
 
  • “Ma che sta facendo?” chiese Hatom
  • “Il mio piccolo si è addormentato.” disse con tenerezza Iside.
  • “MA GLI SEMBRA IL MOMENTO DI DORMIRE???” strillò Ra.
 
 
Horus si svegliò di colpo avendo una terribile impressione, poi guardò sopra la sua testa pensando che gli altri dei lo stessero spiando e pensò nella sua testa:” Non dovete controllarmi!”
  • “ Ramseth?” disse con sorpresa Nefertiti. Appena Horus si girò gli venne un formichio nella schiena.
  • “ Sdraiati con me, mia cara.” disse  suadente. Lei si sdraiò senza obbiettare. Lui la accarezzo e a lei le vennero i brividi. Lui la baciò e lasciò che accadesse, perché si sentì tanto felice.
 
 
  • “ Horus ce l'ha fatta!” disse contenta la madre. E tutti gli dei
  esultarono. In un angolo buio della grande reggia Seth non riusciva a tranquillizzarsi ed era geloso per Nefertiti.
  • Caro nipotino per la tua felicità dovrà pagare tuo figlio.”rise per questo pensiero e lasciò la sala con uno sguardo pieno d'odio.

 
   
 
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