“Non
passa
giorno, minuto, ora, in cui io non pensi a te. Ero innamorato di te
già da due
anni e mezzo fa, prima di partire; e ora che sono tornato ti ho
rivista, ci
siamo parlati, abbiamo fatto altre missioni, mi hai sorriso. Ma, a
differenza
di due anni fa, ora sono più grande, più maturo,
e posso sapere cosa significa
esattamente ‘amare’.
Ma
io per
te sono solo un amico.
Sarò
mai
qualcosa di più?
Tu
per me
sei già tutto. E un giorno riuscirò a
dirtelo… e chissà, quel giorno potrebbe
essere il più felice, o il più triste della mia
vita… spetterà a te decidere…
Mia
cara
Sakura…
“UMPF,
che ore sono? Le sette… stanotte ho fatto un bel
sogno… c’era Sakura…”
TOC TOC!
“si, chi è?”
“Naruto,
sono Sakura! Sbrigati a prepararti, dobbiamo
incontrarci col capitano Yamato… te n’eri
scordato?”
“no,
sto arrivando, un attimo…”
Mi vestii in
fretta e uscii subito di casa. Sakura mi
stava aspettando lì fuori… cavoli,
com’era bella… però quel giorno mi
sentivo
strano, non so… come se avessi un grosso peso sulle
spalle… e stranamente non
ero esuberante come lo sono di solito. Quel giorno, non avevo voglia di
sorridere…
“ehi,
Naruto, che hai? Ti senti bene? Sei un po’ pallido”
“no
no, sto bene… sono solo un po’ stanco”
“ti
và se andiamo assieme all’incontro?”
“ok…”
Camminammo
per circa un quarto d’ora in silenzio, senza
neanche guardarci. Non avevo il coraggio di parlarle, mi sentivo come
se stessi
per scoppiare a piangere. Fu lei a rompere il silenzio, piazzandosi
davanti a
me e guardandomi con uno sguardo cupo e preoccupato.
“Naruto,
mi vuoi dire cosa ti è successo? Oggi non sei te
stesso”
“da
quand’è che ti preoccupi per me?”
“non
dovrei, scusa? Per favore, dimmi che cos’hai… sono
veramente preoccupata per te! Se stai sempre col broncio alla fine
diventerai
come Sasuke! Dai, sorridi!”
“Sasuke
qua, Sasuke là… sinceramente, mi sto un
po’
rompendo…”
“N-Naruto…
che dici…”
“scusa
Sakura, ma non ce la faccio. Oggi sono proprio giù.
Puoi dire al capitano Yamato che non mi sento bene?”
“ma
non puoi saltare la missione!”
“scusa
ma oggi non ce la faccio… a stare con te… mi
dispiace”
Mi misi le
mani in tasca e tornai a casa mia. Mentre
camminavo, sentivo i suoi occhi puntati su di me, ma non osai girarmi.
Appena
arrivai a casa mi rinfrescai un po’ sotto la
doccia; dopodiché mi infilai un paio di pantaloncini e uscii
in terrazzo a
prendere un po’ d’aria. Si stava così
bene…
Chiusi gli
occhi e pensai a lei. I suoi occhi, le sue
labbra, la sua voce… non c’era niente in lei che
non mi piacesse. Senza
accorgermene, dai miei occhi iniziarono a scendere della lacrime.
Restai tutto
il giorno in terrazzo piangendo silenziosamente, finchè
presi una decisione.
“stasera
le dirò
tutto ciò che provo per lei.
L’aspetterò lungo la strada di casa sua, al
rientro dalla missione, e le parlerò. Promesso.”
Lo feci
davvero. Mezz’ora prima dal rientro dalla missione
andai nella via che portava a casa sua e l’aspettai.
Arrivò
dopo circa venti minuti. Non appena mi vide, mi si
avvicinò. Il mio cuore iniziò a battere
all’impazzata. Cavoli, com’ero teso!!
“ciao,
Naruto. Che ci fai qui?”
“ehm,
ciao, senti, ti vorrei parlare… andiamo a fare un
giro?”
“ok…”
Ero
tesissimo, tremavo tutto, riuscivo a malapena a
parlare. La portai al parco e ci sedemmo su una panchina.
“allora,
cosa mi devi dire?”
“beh,
innanzitutto mi dispiace per come mi sono comportato
oggi…”
“oh,
beh, non ti preoccupare, capita a tutti di essere giù
qualche volta… anche se oggi mi sono preoccupata molto. Non
ti avevo mai visto
così, dev’essere qualcosa di grosso…
vuoi parlarne?”
“beh,
è proprio ciò di cui ti volevo
parlare… ehm…”
“N-Naruto?
Che ti succede? Ehi!”
Non ce la
facevo più, scoppiai a piangere.
“io…
non ce la faccio più, Sakura… a vivere
così… io… io…
ti amo…”
Fatto.
L’avevo detto. Mi ero tolto quel peso che portavo
sulle spalle da quasi tre anni. Però, non avrei risolto
granchè… per lei c’era
solo Sasuke. Il mio migliore amico, il traditore.
Però… ero contento lo stesso.
“Naruto…
era solo… questo? Wow…”
“perché
wow?”
“no
beh, non me l’aspettavo… sei più
sentimentale di
quanto credessi! Oh, Naruto…”
E poi
successe una cosa che non mi sarei mai aspettato…
Sakura mi prese il viso tra le mani… e mi baciò.
Già,
mi baciò. Il mio primo bacio (dopo quello con Sasuke,
ma quello non conta!). Un bellissimo bacio.
“S-Sakura…
io… pensavo… Sasuke…”
“ormai
l’ho capito anch’io: non ho più nessuna
speranza
con lui. Anzi, a dire il vero non ne ho mai avute. E poi lui non ha mai
fatto
niente per me: non mi ha mai protetta, non mi ha mai considerata. Tu
invece…
sei sempre stato innamorato di me, mi hai sempre protetta ed aiutata.
Mi sono
accorta un po’ tardi di… amarti. Mi dispiace
davvero tanto di averti fatto
soffrire così”
“io…non
so… che dire…”
“e
allora non dire niente…”
Mi
baciò di nuovo. Questa volta più
appassionatamente di
prima, con più confidenza. Cavolo, quant’ero
felice. È che eravamo al parco,
sennò non so fin dove ci saremmo spinti… sta di
fatto che quello fu il giorno
più bello della mia vita. E chissà quanti ce ne
sarebbero stati in tutta la mia
vita di così belli o più.
“comunque…
strano ma vero, sono stato più fortunato di
quanto avrei mai sperato… io sono sempre stato solo, per
colpa del Kyuubi e…”
“a
me non me ne frega niente del Kyuubi!! Tu sei tu, la
volpe è la volpe, siete due cose diverse, e io ti amo per
quello che sei… il
rompiscatole e combina guai Naruto Uzumaki”
“grazie…
comunque, si sta facendo tardi, ti và di andare a
mangiare qualcosa?”
“solo
se offri tu!”
“dovrebbe
essermi rimasto qualcosa… si! Ok, let’s
go!”
Così
andammo da Ichiraku… e da quella sera fummo la coppia
più felice del villaggio.