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Autore: Unlucky_Angel    27/05/2014    1 recensioni
- chi è Charlotte?
- Charlotte è una giovane ragazza. Una come tante.
- adora ascoltare la musica e disegnare
- Charlotte mette gli altri al primo posto.
- Charlotte viene dopo il resto.
- Charlotte è sensibile .
- ma Charlotte è anche dannatamente fragile, lei è persa dentro.
-sguardo perso nel vuoto
-mente piena di pensieri
-occhi colmi di malinconia e lacrime
-braccia tagliate
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                              I thought at suicide


torno con lui alla panchina dove ero seduta prima, cominciamo a parlare.

-tu di dove sei? Non ti avevo mai visto prima..-

-si, sono arrivato da poco.. io sono di Mullingar, in Irlanda.

-Ah, bello.. mi ha sempre affascinata l'Irlanda, un paese così colorato e grazioso..come mai hai deciso di lasciare Mullingar per venire qui a Sydney ?

-Ero in pericolo lì..-

-in pericolo? - lo guardo un po preoccupata e nel frattempo le nostre sigarette si erano ormai esaurite.

-S-si.. mio padre ha avuto dei litigi con una banda mafiosa a causa della droga... circa 3 mesi fa..s-si è presentato il boss a casa nostra, è andato mio padre ad aprire.. i-il boss ha tirato fuori una pistola e lo ha ucciso, mia madre mi ha fatto nascondere pagando con la sua vita, dopo aver ucciso anche mia madre se ne sono andati..- il suo viso era molto triste. I suoi bellissimi occhi sono diventati improvvisamente lucidi e una piccola lacrima gli riga il viso.

-Dopo essermi accertato che se ne fossero andati ho chiamato la polizia dal mio cellulare rimanendo sempre nel nascondiglio.. quando arrivarono i poliziotti, mi dissero che avrebbero cercato il boss, ma finché non lo avessero trovato, mi sarei dovuto trasferire il più lontano possibile..-

i suoi occhi sono ormai pieni di lacrime. D'istinto lo abbraccio, non lo conosco ancora bene, ma vedere un ragazzo così vulnerabile, mi ha fatto tristezza.

-anche i miei sono morti, quando avevo 3 anni, hanno fatto un incidente a causa di un ubriaco.. e sono morti sul colpo ..-

continuo a tenerlo stretto a me per circa 10 minuti. Si calma un po e lo lascio andare. Ci alziamo dalla panchina e ci dirigiamo verso le nostre case.

Lo accompagno a casa sua e scopro che abita nella villa davanti alla mia.

Saluto Aaron e mi avvio verso la mia casa, la porta d'ingresso si apre ed esce Luke.

-Hey Jones, come mai torni a quest'ora? -

-e tu come mai esci ora da casa mia? -

-ti piacerebbe saperlo vero?  - mi guarda in modo malizioso mentre io faccio una faccia abbastanza schifata.

- a me non importa proprio nulla di te! -

-e perché Jones? -

-ah non lo so, sarà forse per il fatto che è dalla 5° elementare che tu e i tuoi amichetti mi rendete la vita un Inferno.. -

ci guardiamo per un po, sa che ho ragione, allunga una mano verso di me, ma ormai non mi fido più di lui, lo scanso ed entro in casa sbattendo la porta dietro di me.

Corro in camera mia e prendo il cellulare buttandomi sul letto.

Non ho fame sta sera, penso a quello che ho detto prima a Luke, tutte quelle volte in cui mi hanno preso in giro, in cui mi hanno ucciso anche senza toccarmi, in cui volevo morire anche se ormai ero morta dentro, tutte quelle volte in cui mi hanno usato, in cui mi hanno fatto pensare di essere inutile e di valere meno di zero, tutte quelle volte in cui mi sono iniziata a chiedere cosa faccio ancora qua, di quante volte ho pensato al Suicidio. La parola suonava più violenta di quanto fosse stato il tentativo. Non volevo più tornare sulla strada dell'autolesionismo, ho speso davvero troppi soldi per pagare lo psicologo, non voglio spenderne altri. Costano certamente meno le sigarette. Devo sfogarmi un po, le ragazze di solito piangono quando sono frustrate o tristi, io no, io non sono più quel tipo di ragazza ormai da tanto tempo, ho perso tutte le lacrime, la capacità di piangere e né è andata per sempre. È facile trattare di merda una ragazza sensibile non sai quello che si prova ad essere lei.

Mi decido, come al solito prendo una delle mie sigarette, l'accendino ed esco sul piccolo balcone che da sulla strada, dalla parte della casa di Aaron. Ogni sera, quando vengo qui, penso a come Luke e gli altri stanno influenzando la mia vita e penso a come mi ridurrò a come sarò sola e triste se continuo a fare così e provo a ribellarmi, ma niente cado ma non mi rialzo.

Accendo la sigaretta e comincio a respirare un po di fumo, vedo una luce accesa nella casa di Aaron, si intravede una stanza blu acqua, un po come la mia, il colore è pressoché uguale, ma all'interno ci sono tante cose bellissime, un piccolo letto a castello, dove nella parte sotto è steso un bambino che avrà si e no 13 anni e nella parte superiore c'è Aaron con una bellissima chitarra in mano, non so cosa sta suonando.

Mentre fumo continuo a guardarlo ridere con il fratello, mi mancano quei giorni felici in cui io e Drew eravamo così legati, ora siamo cambiati molto, parliamo pochissimo e stiamo insieme ancor meno..

Spazio mee <3 <3 
spero che questo capitolo vi piaccia, anche se mi piacerebbe davvero molto cosa ne pensate e se volete che io vada avanti.. 

  
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