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Autore: Vanni Empire99    27/05/2014    0 recensioni
In America, vive la famiglia Saw, una famiglia ricca e rispettata da tutti. I Saw vivono a Glashnicht, un paese che è stato la loro casa per molti anni. L'armonia di questa famiglia però fu spezzata da un tremolio di luci, che gli portò a scoprire cose sul loro passato che nemmeno si potevano immaginare.
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SI AFFIEVOLIRONO LE LUCI In famiglia siamo sempre stati molto legati. Eravamo mia madre Sophie, mio padre Albert, mia sorella minore Cassidy , mio fratello minore James, Sean cioè io e mio fratello gemello Sam. Cassidy era l'unica della famiglia che andava ancora a scuola e il resto dei componenti erano tutti lavoratori in vari uffici della città. La nostra situazione economica era ottima e non avevamo problemi di nessun tipo. Vivevamo in una villa a due piani con cantina molto confortevole. Non ci trattavamo molto con i parenti, invece. Un giorno , mentre eravamo noi tutti sul divano del salone intenti a guardare il tv le luci delle varie lampadine iniziarono a diventar fioche. Noi però, pensando che fosse un semplicissimo calo di corrente lasciammo correre. Rimanemmo sul divano per un altra manciata di minuti finché la casa non cadde nell'oscurità. "Non preoccupatevi è solo un calo di corrente . Sophie vieni in cantina così la ripristiniamo." Disse mio padre. "Certo amore, andiamo subito." Replicò mia madre. Non riuscivo a capire perché servissero ben due persone per fare una cosa che si può benissimo fare da solo ma non feci domande. "Mamma come .." . Disse Cassidy ma fu bloccata dalle parole della mamma "Non ora Cas, dimmelo dopo". Io, Cas, James e Sam ci lanciammo un'occhiata che ci permise di capire che avevamo pensato la stessa identica cosa. Quell'occhiata però si trasformò in una risata perché era un po strano. Iniziammo a fare zapping e ci dimenticammo di dov'erano andati i nostri genitori. Passò un'oretta ma poi James disse "Che fine hanno fatto mamma e papà?". Non avevamo bisogno di parole. Corremmo verso la cantina. Per il corridoio si sentiva un odore sgradevole e non molto noto. "Fermi tutti!" Gridò Sam. "Sean, andiamo prima noi". Continuammo il cammino verso la cantina. La porta era semiaperta. Iniziammo ad aprirla e l'odore si fece molto più intenso. Entrammo nella cantina. Tutto era in ordine, tutto era al proprio posto, c'era proprio tutto. Tutto tranne i nostri genitori. Qua e là dello zolfo. Si , proprio lo zolfo. Per sbaglio inciampai nella scarpiera che cadde e provocò un rumore tale che Cas e James corsero in cantina per accertarsi che stessimo bene. "Dove sono mamma e papà?" chiesero Cas e James in sincro. "Ah scusate, mi sono scordato di avvisarvi che mi hanno fatto un messaggio e mi hanno detto che andavano a cena al ristorante." Disse Sam tutto d'un fiato. "Dannazione Sam! Ci hai fatto prendere un colpo!" Disse James e così lui e Cas tornarono in salone. "Che bella scusa hai trovato...." Dissi io. "Non sapevo che dire." Rispose Sam. "Denunciamo la scomparsa?" Chiesi. "No. Quando si tratta di questi casi è meglio non interpellare le forze dell'ordine." "Hai ragione Sam, prepariamo i fucili. Si va a caccia".
   
 
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