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Autore: Mirella__    27/05/2014    2 recensioni
Gioia è una ragazza solare, allegra, una ventiseienne che del mondo ha visto un po' e alla quale quel po' è bastato.
Dory è una tipa, qualcuno con cui ci si diverte e Jonathan, il suo ragazzo, la adora, chissà perché poi! Non riesco a capire come possa esistere qualcuno di così folle da beccarsi mille lividi pur di stare con qualcuno. Lei dovrebbe smetterla di farlo finire in tanti guai... prima o poi.
Alice è... beh, lei è Alice, la bellissima e schifosamente ricca ragazza desiderata da tutti e che, al tempo stesso, nessuno vorrebbe. La ragazza che quando passa davanti a una coppia è capace di creare litigi grazie al suo passo sensuale e al suo profumo di rose.
“L'hai guardata! Ti ho visto!” Dice lei.
“Ma no! Certo che no!” Si difende lui.
E io? Io chi sono? Io sono solo la burattinaia che tira i fili di questa storia complicata.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Settimo Capitolo

Sollievo


Così mi ha baciata e... sì, abbiamo anche fatto altro”.
Dory era allibita, la sua cucciolina stava crescendo.
Trattenne la tentazione d'asciugarsi una finta lacrimuccia col dorso della mano: doveva ammetterlo, era fiera di lei, Gioia era riuscita a domare una vera e propria belva selvatica.
Direi, giunte sin qui, che la sfida l'ho vinta io”.
Dory annuì, ma al contrario di quel che si aspettava Gioia, sembrava raggiante.
Non sei mai stata contenta di perdere”.
Per questa volta farò un'eccezione”. Dory non riuscì a trattenersi e saltò al collo di Gioia, soffocandola in uno dei suoi più sentiti abbracci. Dio! Finalmente rivedeva nel viso della sua bambina paffuta quella scintilla negli occhi che le mancava da così tanto tempo!
Ma raccontami! Voglio sapere ogni dettaglio, com'è Alice a letto?”
Gioia arrossì, ripercorrendo con le lunga dita affusolate il collo dove, li ricordava con accurata precisione, i suoi baci avevano lasciato una scia di dolci brividi.
Se proprio devo dirla tutta...”


Alice aveva finito il suo allenamento quotidiano con una certa soddisfazione; al suo ingresso in palestra aveva visto Jonathan sollevare qualche peso, gli aveva accennato un saluto ed era andata a riprendere il lavoro interrotto pochi giorni prima.
L'assenza di Dory si era fatta sentire, soprattutto perché Alice voleva dei chiarimenti. Sapeva che probabilmente avrebbe dovuto chiederli direttamente a Gioia, ma la verità era che non voleva trovarsi impreparata di fronte ad una discussione.
Uscita dallo spogliatoio, la donna dovette ricredersi. L'assenza della rossa non era necessariamente una brutta cosa, anche perché un moretto al quale da un paio di giorni a quella parte spesso pensava aveva appena fatto il suo ingresso.
Alice non rifletté molto, gli si avvicinò a passo svelto e ne attirò l'attenzione.
Alex, giusto?” Quello si voltò, confermando tutti i sospetti della ragazza.
La migliore amica della storia di Gioia era Dory e quello che si trovava di fronte a lei era il suo ex marito.
Oh, sei Alice, giusto?” Fece per stringerle la mano, ma Alice si limitò a fissarla con un cipiglio irritato: no, non aveva la minima intenzione di stringerla. Alex se ne accorse e la ritirò, guardandosi attorno un po' impacciato, “ho fatto qualcosa di sbagliato?”
Conosci Gioia”. Non era una domanda ed Alice si stupì del tono d'accusa nella sua voce.
Alex restò perplesso, aveva visto Dory e Jonathan in palestra, di conseguenza sapeva che Alice avrebbe certamente dovuto sapere che la risposta era affermativa, a meno che quelle due non avessero architettato qualcosa.
Sì,” si limitò a dire Alex, non riuscendo a non far notare parte della sua confusione, confusione che finalmente riuscì a far rientrare nei limiti quando capì che Dory non aveva abbandonato il metodo “bracca e controlla”.
Infatti Gioia e Dory, fin dai tempi dell'università, avevano uno strano modo di passare il tempo. Se a Dory interessava qualcuno, Gioia prendeva informazioni su quel qualcuno e decideva se il prescelto fosse degno o no della sua migliore amica. Ovviamente anche Dory faceva la stessa cosa per Gioia.
C'era da dire che quello non era il loro unico passatempo; entrambe amavano scommettere, soprattutto sui loro amanti.
Alex era venuto a conoscenza degli strani hobby delle ragazze per mezzo di Jonathan e si era divertito molto mentre sgretolava ogni loro tecnica di spionaggio&co.
E tu sapevi che Dory è la migliore amica di Gioia?”
Alice annuì, la compagna avrebbe dovuto raccontarle un paio di cosette al suo ritorno. Eccome se lo avrebbe dovuto fare!
Alex ridacchiò, “sei caduta nella trappola di quella strega, ma non ti preoccupare, uscirne non è poi così difficile”. Il ragazzo le fece l'occhiolino e le si avvicinò, “lascia che te lo dimostri, magari ad una cena, stasera...” le labbra di lui erano vicine all'orecchio di lei, tanto vicine che Alice sentiva il fiato caldo sulla pelle, ma gli occhi della mora erano stati calamitati da una figura che andava via con un passo fin troppo svelto.
Alex sapeva d'avere un certo fascino sulle persone e non si faceva scrupoli ad utilizzarlo per i suoi fini; un po' come tempo addietro faceva la sua cara ex mogliettina...


Gioia e Dory erano nel vivo della conversazione, la castana stava per arrivare al punto che la rossa più agognava conoscere, quando tre forti colpi giunsero dalla porta d'ingresso.
Entrambe si guardarono sorprese, Gioia non aspettava nessuna visita ed Alice portava sempre le chiavi con sé.
Forse è Jonathan”. Suppose Dory, alzandosi e incamminandosi verso la porta, “ma è strano: gli avevo detto di aspettarmi a casa una volta uscito dalla palestra, non capisco perché sia venuto qui”. Guardò dallo spioncino, giusto il tempo per notare le espressioni che contraddittoriamente si presentavano sul volto del suo... definiamolo ragazzo - persino lei in certi momenti dubitava che fosse umano – che passavano dal divertito al terrorizzato in pochi istanti di secondo.
Aprì la porta e Jonathan si precipitò in casa, “ragazze, non immaginate cos'è successo!” Disse col fiatone. “Sono venuto di corsa qui appena ho visto la scena. Alex... lui...”
Sta zitto,” sibilò una voce alle spalle del ragazzo.
Jonathan si sentì gelare il sangue, probabilmente Alice doveva averlo visto mentre usciva.
Lui aveva cercato d'avvertire in fretta le ragazze per tempo, ma la batteria del suo cellulare aveva alzato la bandiera bianca e Dio solo sapeva quali sarebbero state le punizioni che Dory avrebbe voluto infliggergli una volta soli per quella mancanza!
Chissà se Tyler l'avrebbe aiutato a far stare fuori la sua ragazza dall'appartamento: sia perché per quella settimana aveva ricevuto la sua dose di pugni, ma anche perché la richiesta di matrimonio che voleva farle avrebbe occupato almeno un paio di giorni di preparativi.
Sicuramente Dory l'avrebbe seguito anche fin dentro l'appartamento che ancora condivideva con Tyler per picchiarlo, ma lì teneva un paietto di cose che gli sarebbero tornati utili per la serata speciale che aveva in mente...
Sospirò: finché Dory fosse stata tanto presa dalla situazione di Gioia, tenerle qualcosa allo scuro sarebbe stato fattibile, al contrario, nel caso Gioia avesse trovato qualcuno che Dory ritenesse alla sua altezza – e per l 'amor di Dio! Ci sperava per il bene della sua amica, ma... - allora sarebbe stato impossibile farle una sorpresa.
Ora tutti voi mi spiegate quello che sta accadendo”. Alice incrociò le braccia e guardò malissimo le due, che si intimorirono di fronte a quello sguardo truce.
Non ucciderci per favore,” pregò Dory in un sussurro. “Tutta colpa di Gioia che non voleva innamorarsi ancora”.
La nominata la guardò male. “Tradita dalla mia socia in affari”. Ebbe il coraggio di bofonchiare, evidentemente delusa da Dory, tuttavia sapeva che la resistenza della rossa non era una cosa sulla quale fare affidamento.
Gioia!” La voce graffiante di Alice la fece ammutolire; era arrabbiata, era veramente arrabbiata.
O... okay...” l'interpellata deglutì un paio di volte prima di trovare la sua voce, che se ne era andata in fretta tanto velocemente che Gioia dubitava sarebbe riuscita a riprenderla.
Le parole uscirono dalla sua bocca come un fiume in piena, quasi come se si aspettasse che magari, parlando velocemente, Alice si perdesse almeno un pezzetto del racconto, ma la mora era attenta e al suo orecchio non sfuggiva nulla.
Quando arrivò alla parte riguardante la scommessina innocente fatta con Dory, la sua voce si assottigliò e divenne quasi impercepibile per la donna, che si dovette avvicinare e sedere di fronte a lei con una certa dose di irritazione.
Bene, sono stata un giocattolo per te”. Disse Alice lapidaria e a quel punto Gioia avvertì una morsa attorno al suo cuore, la gola serrata e le lacrime che prepotenti sembravano voler giungere ai suoi occhi.
No, Alice... non dire così”.
Anche Dory aveva voglia di piangere, sapeva che se Alice l'avesse lasciata, Gioia non avrebbe retto il colpo e vedere la sua amica ridursi di nuovo ad uno stato quasi catatonico l'avrebbe fatta precipitare nel baratro assieme a lei.
Alice alzò un dito per farla tacere e iniziò a camminare avanti e indietro, indecisa sul da farsi.
Dory voleva provare a parlare, aggiungere almeno una parola in difesa dell'amica, ma più cercava una scusa, più i sensi di colpa le impedivano di aprire bocca. Sapeva che si era comportata in modo infantile, aveva sbagliato sia nei confronti di Alice, sia in quelli di Gioia, per una volta avrebbe dovuto farsi i fatti suoi.
Alice ispirò ed espirò un paio di volte. Non era arrabbiata in verità: non che Gioia glielo avesse dimostrato in qualche modo, ma sapeva che quella nanetta provava qualcosa per lei e che era rimasta vittima del suo stesso gioco.
Con Dory erano un altro paio di maniche, ma ci sarebbe stato tempo, una volta al ritorno del loro viaggio a Londra.
Voi, andatevene”. Disse con una voce talmente bassa e piena di rancore che sia Dory che Jonathan saltarono sull'attenti.
Dory si avvicinò al suo ragazzo e gli cinse delicatamente un braccio. Lui le carezzò i capelli e la strinse a sé, dopo di ché andarono via, senza fiatare alcuna parola.
E il silenzio inondò la stanza.
Muti sguardi sfuggevoli intercorsero tra Gioia ed Alice, ma la prima non aveva il coraggio d'aggiungere altro, anche perché le parole erano bloccate dal grosso nodo alla gola, che minacciava ad ogni secondo di sciogliersi in una marea di lacrime. Le avrebbe voluto chiedere di perdonarla, di lasciarle spiegare che si era lasciata coinvolgere da Dory e che quella scommessa in realtà non l'aveva mai nemmeno presa in considerazione.
Era Alice ciò che le interessava, la donna che non pensava minimamente di poter conquistare.
Prepara le tue cose”. Disse semplicemente.
E per Gioia un coltello nello stomaco sarebbe stato meno doloroso.
La prima lacrima trovò una via di fuga, rigò la guancia e si lanciò - una volta trovata la fine del viso - sulla mano che la ragazza teneva stretta nell'altra.
Alice avvicinò il viso a quello di Gioia e sfiorò lievemente le labbra con le sue. Non le piaceva vederla piangere, ma una punizione doveva esserci.
Questa notte dormi nella tua stanza”.
Gioia la guardò confusa, ma quel contatto che tanto amava condividere con Alice la lasciò insoddisfatta e, incurante dell'espressione mortalmente seria della compagna, le gettò le braccia al collo e cercò di più, come sempre.
Alice non l'accontentò, ma non sciolse l'abbraccio.
Presto dovremo andare a Londra, vedi di comportarti bene in questi giorni”. Poi si chiuse in camera sua, lasciando Gioia un po' perplessa, però quest'ultima doveva ammettere che la sua Alice le aveva concesso un po' di sollievo.

Probabilmente, se non fosse stata per l'arrabbiatura, Alice avrebbe detto alla sua coinquilina che Alex quel pomeriggio aveva fatto un incontro ravvicinato col pavimento della palestra.

  
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