Notes

Vorrei lasciarvi due paroline prima di questa flashfic e nulla, ho fatto
riferimento al mio tweet 'preferito' di Harry ovvero questo e oggi
rileggendolo mi sono accorta non solo della fantastica dolcezza
(ma dico, vi siete mai immaginate la scena? awawaw ç.ç) ma
anche del fatto che sono cambiate, in bene o in male, innumerevoli
cose. E nulla, quindi è uscita 'sta schifezza qua.
Spero vi piaccia, alla prossima, @stayherelou :)

Typical Wednesday


Ma c’è un momento, alla fine, in cui tutto cambia.
E cambia all’improvviso, o cambia lentamente, come i tuoi capelli ricci ormai troppo lunghi, e non te ne accorgi quasi più.
Un giorno, però, è un mercoledì pomeriggio, ti accorgi che la tua vita è cambiata di nuovo e non te ne sei accorto, forse assordato dalle urla delle fans o dal rumore di un aereo che decolla per Los Angeles.
E’ un mercoledì pomeriggio e tu cammini nella casa che ormai ti fa strano anche chiamare tale, con le finestre chiuse e solo una luce accesa frettolosamente per recuperare un paio di cose prima di correre di nuovo in aereoporto.
Fai scivolare sul pavimento in legno i tuoi stivali di camoscio giallo ocra e lo senti quasi nuovo, come se fosse la prima volta che percorri quel corridoio e non la millesima. Le Converse bianche le hai abbandonate in un angolo, la felpa della Jack Wills viola la ricordi poco chiaramente, così diversa dai giacconi scuri che indossi ora. Ora porti più mollette ed elastici con te, prima i ricci erano liberi di lasciarsi accarezzare dall’aria londinese. Ora, respiri poco anche quella.
E’ un mercoledì pomeriggio e passi distrattamente davanti alla vostra camera da letto, le lenzuola ancora intatte, i cuscini sono sempre due, ma ormai non hanno più la forma delle vostre teste. O, forse, non l’hanno mai avuta, visto che tu preferivi di gran lunga il suo petto.
E’ un mercoledì pomeriggio e tutte le giornate ti sembrano uguali, cambia il nome del giornale per cui devi fare un servizio fotografico o lo stadio dove dovrai cantare in serata. E’ tutto uguale.
Poi ti fermi a guardare la tv, spenta, i cavi disposti ordinatamente sul pavimento, sul mobile di legno orientato in direzione del vostro letto matrimoniale.
E allora te ne accorgi.
Ti accorgi che non è più un tipico mercoledì pomeriggio, che i Backstreet Boys non sono su 4Music e che Louis Tomlinson non sta entrando in camera tua con una tazza bollente di thè in mano facendo attenzione a non scottarsi, per poi poggiarla sul comodino e infilarsi sotto le coperte con te, non prima di averti baciato e fatto arrossire come un sedicenne. Il quale, eri.