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Autore: shiva95    28/05/2014    1 recensioni
Un rotolo che conteneva delle tecniche proibite è stato rubato dal villaggio della Sabbia.
Shikamaru, con l'aiuto dell'ambasciatrice Temari, dovrà fare di tutto per recuperarlo.
Tra distrazioni, colpi di scena e seccature riuscirà il nostro ninja di Konoha a completare la missione?
Spero di avervi incuriosito almeno un pochino!!! :3 Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate! ^^
[3^classificata al contest "Un prompt per i tuoi pensieri" indetto da Aya88 e Slice 84]
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Autore: shiva95
Prompt scelto: 9 Missione
Titolo: Quel rotolo maledetto!
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale
Rating: Giallo
Avvertimenti: Nessuno

Quel rotolo maledetto!

 

Ma perché tutte a me?! Sembrava proprio che la dea bendata ultimamente mi avesse abbandonato! E ora guarda dove ero finito! Sperduto in questo stramaledetto deserto, circondato dal nulla, a cercare dei ninja che non avevano niente di meglio da fare che andare a rubare un rotolo proibito del villaggio della Sabbia! La sfortuna mi perseguitava.
 
Una folata di sabbia mi aveva costretto a chiudere gli occhi per qualche secondo, interrompendo il mio monologo interiore, mentre seguivo Temari, l'ambasciatrice di Suna che mi era stato ordinato di seguire e aiutare nel recupero del rotolo.
 
La missione, all'inizio, mi era sembrata relativamente facile, infondo dovevamo solo trovare dei ladruncoli da quattro soldi che non erano nemmeno stati capaci di nascondere le proprie tracce, ma ora cominciavo a ricredermi.
 
Erano ormai tre giorni che stavamo setacciando questo deserto da capo a piedi, ma di loro neanche l'ombra. Temari diceva che il deserto poteva nascondere molti ripari e rifugi e che quindi dovevamo tenere gli occhi bene aperti.
 
Ma che seccatura! Perché avevano mandato proprio me in questo posto dimenticato dai Kami?! Kiba, con il suo infallibile fiuto, sarebbe stato decisamente più appropriato. Oppure Sai, che poteva controllare la zona dall'alto con i suoi animali d'inchiostro o...
Ahhh!!! Insomma Naruto me l'avrebbe pagata! Appena sarei ritornato a Konoha gli avrei fatto la pelle, Hokage o non Hokage!
 
Il sole ormai stava quasi per tramontare e io ero stanco morto. Non so che cosa avrei dato per farmi un sonnellino!
 
<< Credo sia meglio cercare un riparo per la notte >> all'udire quelle parole avevo quasi fatto i salti di gioia! Forse il mio tanto agognato pisolino non era poi così lontano.
<< Sì, credo sia la cosa migliore. Che ne dici di quella grotta laggiù? >> le avevo domando indicando il luogo in questione con il capo. Lei lo aveva osservato e poi aveva annuito. Così ci eravamo incamminati e poi avevamo acceso un fuoco.
 
Sapevo che la temperatura nel deserto calava molto la sera, ma non immaginavo così tanto. Stavo letteralmente gelando! Quel piccolo fuoco che eravamo riusciti ad accendere non era sufficiente e mi era pure venuta fame.
 
<< Tieni. Non è molto ma almeno servirà a placare l'appetito >> aveva detto per poi allungarmi delle polpette di riso. Meglio di niente, avevo talmente fame che mi sarei mangiato anche gli intrugli di Sakura.
 
Forse avevo esagerato. Con quelli sarei dovuto andare a fare una lavanda gastrica e non penso che avrei trovato un ospedale in mezzo a questo deserto.
 
<< Grazie, andranno benissimo >> le avevo risposti per poi iniziare a mangiare. Cavolo che buone! Non avevo mai mangiato delle polpette così!
<< Complimenti, sono davvero buone >> le avevo detto sinceramente colpito.
<< Le hai fatte tu? >>
<< Sì, sono felice che ti piacciano >> mi aveva risposto, con una punta di orgoglio nella voce.
<< Sei davvero brava. Queste polpettine sono a dir poco squisite >> non pensavo che sapesse cucinare così bene, mi dovevo ricredere.
 
Con la coda dell'occhio avevo visto che le sue guance erano diventate leggermente più rosate. Ma non ci avevo badato molto. Forse era per la vicinanza al calore del nostro piccolo falò.
 
Appena finito di mangiare avevamo stabilito i turni. Il primo era toccato a me. Stavo tentando di scaldarmi alimentando di più il fuoco, dato che ero letteralmente mezzo morto assiderato, quando avevo notato Temari tremare leggermente, probabilmente per freddo.
 
<< Che seccatura... >> avevo esclamato prima di togliermi la giacchetta e mettergliela sopra per coprirla maggiormente. Non era molto ma comunque meglio di niente. Dopo averlo fatto mi ero fermato a osservarla.
 
I tratti del viso erano distesi, le labbra leggermente dischiuse e l'espressione era rilassata. I capelli biondi erano legati nei soliti quattro codini.
 
Non sapevo il motivo ma in quel momento lei mi sembrava diversa. Il suo viso era così dolce da sembrare quello di un angelo. Non aveva mai quell'espressione quando era sveglia, come fosse un riccio che tentava di ripararsi con gli aculei. A mio parere quel comportamento da ragazza dura e sicura era solo una montatura. Forse per proteggere proprio questo suo lato così tenero che ora stavo ammirando.
 
Rimasi a guardarla per non so quanto tempo, come ipnotizzato da quei tratti che mi sembravano delicati come quelli di una bambina.
 
Non doveva essere facile per una ragazza ricoprire una carica importante e prestigiosa come quella di un ambasciatore. Io al suo posto mi sarei già dimesso da un pezzo. Troppe grane, troppe preoccupazioni e troppe seccature.
 
Guardandola più da vicino dovevo ammettere che era veramente bella. La cosa che più mi piaceva di lei erano i suoi occhi da cerbiatta. Due smeraldi profondi e luminosi in cui mi ci sarei voluto perdere ogni volta.
 
Un momento! Ma che pensieri mi stavo facendo?! Lei era una donna e le donne significavano solo una cosa: seccature!
Sì, seccature, rogne e guai a non finire.
Per non parlare di Temari!
Se le altre erano delle seccature lei era la regina delle seccature!
No no no! Era meglio starne alla larga! Per la mia povera salute, sia fisica che mentale.
 
Mentre stavo cercando di ricompormi, e di non fissare più Temari, un rumore era giunto alle mie orecchie. Mi ero subito messo in allerta, affinando l'udito per cercare di captare qualche altro suono.
 
Tempo tre minuti e avevo sentito un altro rumore, questa volta più forte e vicino.
Erano dei passi.
Ero andato subito da Temari per svegliarla.
<< Temari. Temari, svegliati >> le avevo detto a bassa voce, per non far scoprire la nostra posizione.
<< Che... Che succede, Shikamaru? >> mi aveva chiesto, con la voce ancora impastata dal sonno, guardandomi con sguardo interrogativo.
<< Ho sentito un rumore di passi poco lontani da noi >> allora lei si era tirata a sedere, ora completamente sveglia e vigile.
<< Dove? >>
<< Sul fondo della grotta >>
<< Bene. Andiamo a dare un'occhiata >> aveva asserito tirandosi in piedi, subito seguita da me, per poi dirigersi verso la fine della grotta.
 
Sul fondo c'era un'altra entrata, che era stata mimetizzata da qualcuno, che sfociava in un cunicolo. Dopo tutto non erano così sprovveduti.
 
Dopo aver camminato per una ventina di minuti eravamo sbucati dentro un'altra grotta più grande. In lontananza potevamo scorgere delle figure.
 
Erano quattro uomini. Il primo era sulla cinquantina, molto muscoloso con i capelli brizzolati e una enorme cicatrice a sfregiarli lo zigomo e la guancia sinistra. Il secondo e il terzo, probabilmente gemelli, erano di media corporatura e si e no sui quarant'anni. L'ultimo era piuttosto gracile, circa di trentacinque anni, però era notevolmente alto.
 
A un certo punto della discussione l'uomo con la cicatrice aveva tirato fuori un rotolo, appoggiandolo poi sulla roccia davanti a lui.
<< E' quello? >> avevo domandato alla mia compagna, già conoscendo la risposta.
<< Sì. Come ci muoviamo, stratega? >> mi aveva chiesto guardandomi in attesa. Io avevo sbuffato e poi mi ero concentrato.
 
Allora: il tipo con la cicatrice mi sembrava fisicamente il più forte, perciò avrei dovuto bloccarlo con la tecnica del controllo dell'ombra. I due gemelli invece non mi sembravano tanto pericolosi, perciò se ne sarebbe occupata Temari con il suo ventaglio. Infine lo spilungone mi sembrava quello più rapido e agile, perciò avrei dovuto intrappolare anche lui con la mia tecnica. E dopo avremmo potuto completare la missione.
 
<< Ok Temari, ascoltami attentamente >> le avevo bisbigliato per non farmi sentire da quei ninja.
<< Dimmi. Hai elaborato un piano? >> le spiegai in sostanza la strategia che avevo preparato. Che seccatura però. Tutto per colpa di quel maledetto rotolo!
 
<< Bene Temari, al mio tre >> avevo detto mettendomi in posizione. Io sarei restato nel nascondiglio ad attivare la tecnica mentre Temari sarebbe andata in prima linea a sfoderare la sua tecnica delle lame di vento.
<< Va bene, quando vuoi >>
<< Uno... Due... TRE! >> lei era scattata in avanti e aveva subito aperto il ventaglio, riuscendo a colpire all'istante uno dei gemelli. Io avevo attivato la mia tecnica ed ero riuscito a catturare l'energumeno sfregiato. Potevamo farcela, ne era certo.
 
Forse avevo parlato troppo presto.
Era da almeno venticinque minuti buoni che cercavo di catturare quella sottospecie di anguilla che ogni volta schizzava via dalla presa della mia ombra, mentre quel gorilla che avevo immobilizzato non faceva altro che lanciare maledizioni e insulti al mio indirizzo. Che seccatura!
Temari non era messa meglio. Dopo aver messo fuori combattimento uno dei gemelli non riusciva a colpire l'altro, che non faceva che sgusciare da una roccia all'altra per ripararsi dai suoi colpi.
La situazione non era delle migliori. Decisamente non era delle migliori, soprattutto perché stavo esaurendo tutto il mio chakra e quello continuava a scappa da una parte all'altra. Peggio di un topo! Tutto per quel rotolo maledetto! Che seccatura!
 
Ok, calma Shikamaru. Qui ci voleva un'idea, meglio ancora un colpo di genio.
Ma cosa potevo fare? Eravamo in una grotta, con sopra alle nostre teste delle enormi stalattiti e... Un momento! Le stalattiti, ma certo! Come avevo fatto a non pensarci prima?! Bene, ora dovevo agire velocemente e con la massima precisione.
 
Con uno scatto ero uscito fuori dal nascondiglio, correndo verso il punto in cui prima stavano parlando i quattro ninja, dove ora era legato e imbavagliato uno dei gemelli. Per effetto della mia tecnica anche l'omone con la cicatrice era costretto a dirigersi lì. Temari mi aveva guardato, non capendo quali fossero le mie intenzioni, e io le avevo indicato con la testa il soffitto della caverna. Lei aveva alzato la testa e poi dopo l'aveva riabbassata, annuendo con un sorriso compiaciuto sulle labbra. Sapevo che avrebbe capito.
 
Successe tutto in una manciata di secondi.
 
<< Tecnica del controllo dell'ombra! >> dal mio copro si era allungata una enorme ombra che si era poi divisa in due parti. Una inseguiva il secondo gemello e l'altra lo spilungone. Li stavo spingendo dove c'erano l'energumeno e l'altro fratello, ora legati e imbavagliati entrambi. Quando furono abbastanza vicini Temari aveva attivato la sua tecnica.
<< Terzo astro, lame di vento! >> attacco che era andato a colpire le stalattiti che si trovavano proprio sopra le teste dei fuggitivi.
 
Il risultato era impeccabile.
 
Le stalattiti cadendo avevano creato una specie di prigione naturale, che ora impediva ai due ninja anche di muovere un solo muscolo.
<< Ottimo lavoro, complimenti Shikamaru >> mi aveva detto Temari stingendo fra le mani il rotolo rubato.
<< Grazie. Che ne facciamo di questi qui? >> avevo domandato, guardando poi i quattro con aria scocciata.
<< Manderò una squadra a recuperarli. Al resto penseranno i consiglieri >> aveva detto per poi incamminarsi verso l'uscita.
Io, non potendone più di questo posto, mi ero affrettato a seguirla.
 
<< Bene, la missione è definitivamente conclusa >> aveva asserito la bionda, riponendo al suo posto il rotolo trafugato, per poi uscire dall'edificio con me al suo seguito.
<< Ecco, questi sono i soldi per il completamento della missione >> finalmente! Il mondo dei sogni mi stava chiamando a gran voce, non vedevo l'ora di rivedere il mio bel divano comodo comodo!
<< Grazie per l'aiuto e... >> ma si era fermata lasciando la frase in sospeso, scoccandomi uno sguardo malizioso.
 
Il mio istinto mi avevo messo subito in allerta ma lei era stata più veloce di me. Con uno scatto si era avvicinata notevolmente al mio viso, troppo! Ma prima che potessi fare qualsiasi cosa lei aveva posato le sue mani sulle mie guance, guardandomi intensamente negli occhi.
Smeraldo nell'onice.
Ero fregato. Quel suo sguardo così seducente, accattivante, attraente, e a tratti dolce, mi aveva completamente ipnotizzato. Il suo profumo era così inebriante da stordirmi i sensi e annebbiarmi la mente.
 
Il mio cervello aveva fatto le valige definitivamente quando Temari mi si era avvinghiata addosso, circondandomi il collo con le sue braccia, le mani ad accarezzarmi la nuca. Era il paradiso. Meglio di un pisolino sul divano del mio salotto.
Temari si era poi avvicinata ulteriormente, fino a far sfiorare i nostri nasi, per poi posare le sue labbra, dolci e morbide, sulle mie. Mi correggo, QUESTO era il paradiso, altro che prima.
 
Risposi all'istante al bacio, gustando pienamente il sapore delicato, ma allo stesso tempo deciso, di quei petali di rosa. Temari, inizialmente calma, stava diventando sempre più esigente, leccando con la sua lingua calda e vogliosa il contorno delle mie labbra. Io non me lo ero fatto ripetere due volte, introducendo la mia nel suo antro caldo, per poi falla danzare con la sua.
 
Temari sapeva di cedro e agrumi, un nettare paravisiaco che mi stava facendo perdere totalmente il controllo. Le nostre lingue si univano e un momento dopo si separavano, unite in una danza sensuale che nessuno dei due voleva interrompere.
 
Per avere più contatto l'avevo stretta forte tra le mie braccia, unendo i nostri corpi, e avvicinandola maggiormente a me. Le nostre labbra sembravano insaziabili e sempre più desiderose di incontrarsi. Non sapevo per quanto tempo eravamo rimasti così, persi nel nostro angolo di paradiso, ma speravo che non finisse mai.
 
Quando i nostri polmoni gridarono a gran voce il loro bisogno di ossigeno, fummo però costretti a separarci per riprendere fiato. Eravamo entrambi ansimanti e rossi in viso. Temari, dopo aver ripreso a respirare regolarmente, si era poi avvicinata al mio orecchio, sussurrandomi:
<< ... e per la collaborazione >> mi aveva sussurrato, concludendo la frase che aveva lasciato in sospeso prima. Subito dopo si era staccata da me e, facendomi l'occhiolino accompagnato da un sorriso seducente, se ne era andata ancheggiando lievemente.
 
Io, dopo dieci minuti passati ad assimilare l'accaduto, avevo portato una mano dietro la nuca, grattandomela ed esclamando:
<< Quella donna è una seccature. Una piacevole seccatura >>

Arem dell'autrice

Hola, bella genteee!!! ^^ Eccomi qui con una nuova one shot!!! (Ma chi ti vuole?!) Stiv non cominciare! Non ho quasi aperto bocca!!! (Ed è meglio se non lo fai per niente!!! XD) A cuccia!!! Altrimenti ti tiro il bastone!!! (No il bastone no!!! La mio povero orgoglio ne morirebbe!!! Sto zitto!) Bravo cucciolone!!! Scusate l'interruzione, lui è il mio cane di EFP, Stiv! Da bravo, saluta Stiv! (Salve a tutti! Spero che questa storia non vi faccia troppo schifo e che lascerete una recensione. Fatelo almeno per pietà. Capisco che la mia padrona non sia un asso, anzi forse è completamente negata ma...) Hei!!! Stiv sei cattivo!!! (Dico solo quello che pensa il popolo) E io ora ti tiro il bastone!!! (NO!! Me ne vado, ciao ragazzi!!!) *E si rintana nella sua cuccia* Ohhhh!!!! Finalmente!!! Che dire, spero che vi piaccia e che commentiate! ^^
Baciii!!! <3 <3 <3
  
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