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Autore: ILoveRainbows    28/05/2014    4 recensioni
Le coincidenze non esistono. O sbaglio? E se non ci credete... Se per due giorni di seguito incontraste il vostro idolo non in mezzo alla folla, ma relativamente da solo, non smettereste di crederci pure a voi alle coincidenze?
Dal primo capitolo:
Quasi inchioda dallo spavento e poi accosta la macchina guadagnandosi la rabbia e le grida degli automobilisti.
Si gira verso di me. - Che c'è?! -
- Torno subito. - Senza altre parole scendo dall'auto con un balzo, sotto lo sguardo pesante di mio zio.
Ho visto la Perfezione più tre suoi amici.
Faccio una breve corsa fino ad essere davanti all'entrata di Radio Deejay e pochi passi dietro di loro.
Solo a quel punto realizzo che non ho la più pallida idea di cosa dire. Purtroppo le mie gambe godono di vita propria e prima di riuscire a fermarle mi trovo spiaccicato sulla schiena di una persona molto magra, ma muscolosa, e decisamente alta.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 9

POV MIKA
Dio.
Dio, non...
Non può. Non può essere stata così la sua vita.
È orribile.

Si è addormentato da ore ormai. Io non mi sono mosso di un centimetro, lasciando vagare il mio sguardo in giro alla ricerca di qualcosa su cui focalizzarmi, ma senza trovare niente.
La mia maglia è bagnata dalle sue lacrime e lui giace sul mio grembo ancora aggrappato a me. La luce della luna appena calata filtra debolmente dalla finestra e gli illumina il volto, che anche nel sonno non è sereno.
Passo le dita di una mano fra i suoi capelli lucenti e traccio le ombre della luna sul suo volto con un dito. 
Sorrido leggermente. Se fosse sveglio sarebbe arrossito come sempre al mio tocco.
Lo contemplo per un tempo indefinito ascoltando il suo respiro quasi regolare.
Ne ho sentite di storie terribili, ma quello che suo padre gli ha fatto passare per il suo "essere diverso" è orribile.
Non riesco a credere che lui, Daniele, questo Daniele abbia passato un periodo così terribile...
Odio suo padre. Quello che ha fatto è inumano. Picchiare un altro umano, un proprio simile, è inumano. O forse è umano, ma non è animale. L'uomo si è da sempre rivelato essere come l'essere vivente più ostile verso i propri simili al contrario degli animali che consideriamo così inferiori a noi.
Quindi forse tutto ciò è umano, ma non è animale.
Io non credo che sarei sopravvissuto o che potrei tutt'ora sopravvivere a quello che ha dovuto sopportare lui. Sarei crollato, non ho la sua forza.
Sono certo di essere innamorato perso di lui e il mio amore continua a crescere se possibile. Più lo conosco mi accorgo che è come un fiore rarissimo e preziosissimo, ma allo stesso tempo forte come una roccia.
È forte anche perché, oltre ad essere sopravvissuto a Ludovico, è anche riuscito a rimettere in sesto quasi completamente la sua vita.
Daniele è veramente la cosa migliore che mi sia mai capitata. Una persona forte e stravagante, follemente e incondizionatamente innamorata di me.
Mi sembra che passino ore e non riesco a schiodarmi dal fissarlo. È ancora a torso nudo a causa della mia irruenza e nonostante la sua aria non del tutto in pace con se stessa riposa in un'aura che non affiora quando i suoi occhi irrequieti e scalpitanti sono aperti. Anche se giace scomposto sembra quasi un bassorilievo medievale, scolpito dal più bravo fra gli artigiani, che è riuscito a rendere su pietra la vera essenza della persona che è rappresentata. Possiede come un bassorilievo quello che potrei definire come il fascino di un giovane eroe che ha combattuto valorosamente in guerra, dove battendosi fino alla fine ha dimostrato il suo coraggio, morendo poi per mano del più temibile avversario sul campo di battaglia.
Mi sento leggermente patetico per quello che sto facendo. Non mi è mai capitato, nemmeno con Steven, il mio fidanzato. Con lui è sempre stato diverso, la nostra relazione è, era, più superficiale? Si può definire così? Non dico di non averlo amato, tutt'altro, ma non mi ha mai fatto provare quello che mi fa provare Daniele con un solo sguardo.
Decido che è meglio se la smetto. Prendo in braccio Daniele senza troppa difficoltà e lo porto verso la mia camera da letto.
Lo adagio sul letto dopo aver spostato le coperte. Gli tolgo i pantaloni decisamente tropo stretti per dormire comodamente senza malizia. Dopo averlo sistemato ritiro sù le coperte e sto un altro secondo ad osservare il suo profilo meraviglioso.
Gli lascio un piccolo bacio umido sulle labbra e vedo i suoi muscoli facciali distendersi un pochino e addolcirsi.
Tolgo la maglia e mi siedo sul bordo della finestra, che ho fatto fare con un cassettone, così da poterci creare un angolino mio con cuscini e coperte. Sono pronto a vegliare sul sonno di Daniele. Mi accoccolo sotto un piumone e abbraccio un cuscino blu. Si gode di una bella vista sul firmamento.
Mi giro un'ultima volta verso Daniele e senza accorgermene mi addormento...

POV DANIELE
Cos'è successo?
Mi risveglio in un letto che non è il mio, ma è dieci volte più comodo. Girandomi un po' noto che si tratta di un letto matrimoniale, ma non c'è nessuno con me.
Non riconosco nemmeno la stanza.
Non riesco ad accendere il cervello, che sembra aver deciso di prendersi le ferie anticipate.
Girandomi dall'altra parte vedo Mika addormentato sul bordo della finestra, abbracciato a un cuscino, e i ricordi del giorno prima mi si abbattono addosso.
Devo essermi addormentato in salotto e lui mi deve aver portato qui cedendomi il suo letto.
Sul comodino c'è una sveglia e vedo che sono le tre di notte.
Faccio per alzarmi e noto che sono solo in boxer. Arrossisco anche se nessuno mi vede. Vedo i miei pantaloni in fondo al letto e capisco che Mika me li ha tolti altrimenti sarei stato scomodo.
Mi alzo dal letto decidendo di fregarmene dei vestiti e vado verso Il Bell'Addormentato Nel Bosco. O forse dovrei dire Il Bellissimo Addormentato Nel Bosco.
Una volta che gli sono accanto sono indeciso su come svegliarlo.
Mi siedo anch'io sul davanzale, però in modo da essere di fronte a lui. Lo osservo nel sonno sorridendo come un ebete. Forse avvertirà il mio sguardo su di sé... Figuriamoci. Non avverte niente.
Mi sporgo in avanti e gli lascio un bacio sulla punta delle labbra. Mugugna leggermente, ma ancora niente.
Riprovo e dopo aver rinnovato il suo disappunto per essere disturbato nel sonno con un mugugno, inizia ad aprire gli occhi.
- Ben svegliato. - sussurro. C'è silenzio. Non c'è bisogno di urlare. Può sentirmi benissimo anche così.
Si stropiccia gli occhi e mi ricorda un peluche, una piccola pallina pelosa e dolce. - Ciao amore. -
Divento immediatamente bordeaux. Avevo resistito fino ad adesso, ma sapevamo entrambi che non sarei arrivato alla fine.
Si sporge verso di me. - Posso avere il mio bacio? - chiede accarezzandomi una guancia.
Poggia delicatamente le sue labbra sulle mie e ci baciamo per solo pochi secondi prima di staccarci e ritornare a guardarci.
Prendo me stesso e il mio coraggio in mano e inizio lentamente a parlare - Mika, quello che ti ho raccontato ieri... -
È subito sull'attenti, pronto ad ascoltare. - Insomma, - continuo - non l'ho mai raccontato a nessuno a parte Luca. Sentivo di dovertelo dire perché - cerco le parole - perché anche se non è una parte della mia vita che mi piace, è comunque la mia storia, e credo tu la debba conoscere. Se dopo questo hai paura, di me, della mia storia, di mio padre, di qualunque cosa, e se non vuoi che vediamo ancora, sappi che lo capirò. -
Abbasso la testa e lo sguardo.
Attendo il suo giudizio, e anche se arriva praticamente subito, il tempo che passa dal mio discorso e la sua risposta sembra infinito.
Si avvicina a me e mi prende per le spalle. Si ferma a pochi centimetri da me. Con una mano mi fa alzare il volto in modo che lo possa guardare negli occhi.
Posa di nuovo le sue labbra sulle mie. Poi bisbiglia - Never. I love you. Remember this. -
Il mio sguardo si riempie di gioia. Forse finalmente ho trovato qualcuno che mi ami veramente. - I love you too, God only knows how much! -
Appoggiamo le fronti una contro l'altra e chiudiamo gli occhi. Io li apro poco prima di lui e accidentalmente (lo giuro!) mi cade lo sguardo sul cavallo dei suoi pantaloni aderenti dove la sua erezione si fa vedere un po'.
Non so perché, ma ciò mi fa sbarrellare.
Azzero i pochi centimetri che ci sono fra di noi intrecciando la mia lingua con la sua e assaporando il suo delicato sapore di menta e fresco, con un retrogusto di cioccolato al latte.
Lo bacio più appassionatamente del solito. So che qualche ora fa non mi sentivo pronto e che sono forse un ipocrita ora, ma ho bisogno di lui.
Ho bisogno di sentirlo mio in ogni modo possibile.
Ho bisogno di lui.

[AVVISO: SEGUE UNA SCENA ROSSA, TRANQUILLI, MI STO GIÀ SCAVANDO LA FOSSA]

Mi sporgo un po' su di lui senza smettere il contatto fra le nostre bocche.
Sbatte leggermente la testa sul muro e sorrido divertito sulle sue labbra. - Ci spostiamo? - dico in un momento di pausa.
- Yes - risponde e ci alziamo in modo leggermente claudicante.
Stiamo per arrivare al letto quando cambia idea e mi spinge contro il muro facendo scontrare le nostre erezioni attraverso i boxer in modo brusco più e più volte portando entrambi al delirio.
Il muro freddo dietro di me mi fa da appoggio e inarco il bacino verso di lui cercando più contatto.
Fra i due è quello dotato di più autocontrollo e si allontana un po' da me per farmi soffrire.
Poco dopo però si rifionda sulle mie labbra.
Prende a baciarmi il torace scoperto e scende lentamente verso l'inguine.
Quando arriva ai boxer ritorna alla bocca.
- Sei cattivo! - esclamo.
In sua difesa cita una canzone di Adam Lambert - Let me entertain you 'till you scream. -
Con le mani mi abbassa i boxer e li calcia via.
Inizia a massaggiarmi l'eccitazione mentre gemo di piacere e dopo un po' cade in ginocchio sostituendo la bocca alle mani. Prende la mia erezione in bocca con calma, stuzzicandola con la lingua.
Rilassa la gola e inizia a succhiare, prima lentamente e poi accelerando sempre di più. Mi aggrappo con le mani ai suoi capelli e con il bacino spingo verso di lui.
Dedica attenzioni a quel punto del mio corpo come nessuno aveva mai fatto prima.
Mi manca pochissimo perché io venga e ce ne accorgiamo entrambi. Quindi si stacca improvvisamente da me guadagnandosi un'altra occhiata d'odio da parte mia.
Vuole giocare? Giochiamo.
Non so come riesco a invertire le posizioni, ma anche nel buio vedo la sua faccia sorpresa.
Punto sulle labbra dedicando alla sua bocca mille attenzioni. Nel frattempo le mie mani scendono verso il suo corpo fermandosi lì.
Inizio ad accarezzargli l'erezione attraverso i pantaloni e lo sento gemere compiaciuto nella mia bocca.
Continuo finché l'erezione non diventa dolorosa da quanto è grossa e a quel punto faccio sparire i pantaloni seguiti a ruota dai boxer.
Stuzzico ancora la sua erezione con le mani e lui butta la testa un po' all'indietro.
- Do you like what you see? - chiede fra un gemito e l'altro.
- Oh, yes. -
Lo ripago con la stessa moneta di lui poco prima e mi stacco lasciandolo insoddisfatto.
Gli chiedo dove siano il preservativo e il lubrificante e mi indica il comodino.
Una volta presi faccio per tornare indietro, ma mi prende per le spalle e mi butta a pancia in giù sul letto facendomi prendere un infarto.
Sento il familiare rumore della bustina che viene aperta e poco dopo il lubrificante che viene spalmato sulla mia apertura.
Si sporge verso il mio orecchio e soffia - I'm here for your entertainment -
Dicendo così e senza preavviso entra in me facendomi urlare di dolore.
- Tutto bene? - chiede dopo essersi sistemato.
- Sì - dico stringendo i denti.
Prova una spinta e dal grido che lancio capisce di aver colpito la prostata.
Prova a spostarsi leggermente e inizia a muoversi sempre più velocemente continuando a colpire lì.
I nostri gemiti si mescolano senza che si capisca quali sono i miei e quali sono i suoi.
Alla fine viene dietro di me con un urlo liberatorio. Non soddisfatto faccio un mugolio di protesta, sono così vicino... Se ne accorge e con un sorrisetto malandrino mi gira rudemente sul letto: afferrando il mio membro e iniziando a pompare, sempre più velocemente,fino a farmi toccare il cielo con un dito e farmi contemporaneamente precipitare all'Inferno. 
Si butta sul letto abbracciandomi e riprendiamo fiato.
Alla fine soffia - It's been fantastic. - dice.
- Yes it has. -

ANGOLO SCRITTRICE: La fossa per la mia tomba è quasi pronta... No beh, ecco, non ho niente da dire. Aspetto commenti costruttivi, imprecazioni e qualunque altra cosa.
Ci vediamo quando penserò sia passato abbastanza tempo perché vi siate dimenticati di quello che ho scritto
Byebye
ILoveRainbows
  
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