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Autore: dawnraptor    28/05/2014    0 recensioni
E' la fine di una fissazione, ma non temere: in giro ce ne sono molte altre!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E  fatalmente giunge il giorno…

Un’alba dopo l’altra in cui il primo pensiero ad occhi ancora chiusi riempie di eccitazione e di folli pensieri. Vita! E’ la sorpresa, il grido estatico che si rapprende laggiù, da qualche parte fra lo stomaco e l’anima, se mai ne hai una.

E l’inezia, la cosa senza importanza, forse la stupidità, chissà, ti sostiene, ti guida, ti rende il senso di una vita che sembrava un maligno susseguirsi di ore uguali e ora, ora no, ora c’è qualcosa di diverso. Osi coagularlo in un sospiro di speranza? Ma forse non dovresti, perché, fatalmente, giunge  - nemesi - il giorno.

Eppure, quanto dura un incanto? E quale stregone, con quali arti, incantesimi, inganni, ha potuto farti credere che le cose fossero così e non così, e cosa si è preso in cambio dell’illusione? Ah, sì, ogni cosa ha un prezzo, ed è sovente molto più alto di quello che saresti stato disposto a pagare all’inizio, se solo avessi saputo. Ma tu non sapevi quanto la posta si sarebbe alzata durante l’azzardo, vero?

Ed è così che giunge il Male, sempre di fronte, mai alle spalle, per non impaurirti. Diffideresti di chi ti apostrofa alle spalle, staresti in guardia. Ma così? Così no: franco, diretto e sincero è il viso del Male quando si avvicina e ti promette l’universo. Come non credergli, accettare e dannarsi? Se questo è l’inferno, chi mai vorrebbe il paradiso?

Ma l’inganno c’é, ovviamente. L’hai sempre saputo. Dimenticato, sì, forse, ma non si può dire che non lo sapessi fin dal principio. Nulla è eterno, nemmeno l’abbraccio del Male. Ma quale verità scomoda, scacci il pensiero molesto.

Sì, certo, finché non giunge il giorno.

Ah, l’estasi della perdizione! Che duri, che non si modifichi, che non ti lasci mai! E invece, giunge il giorno!

Quel giorno aprirai le palpebre inebriato dal solito pensiero. Lo cercherai, come al solito, ma non lo troverai. Incredulo, angosciato, rifarai più e più volte il pellegrinaggio dei percorsi abusati, quelli che fino a ieri sapevano portarti oltre, scoprendo solo che sono perduti. Esistono, sì, ma conducono a porte comuni, luoghi già visti, sensazioni ormai spente. E non riuscirai a capacitarti del perché. Eppure li avevi percorsi cento volte quei sentieri, ed ogni volta ti avevano portato in luoghi di meraviglia. Ancora poche ore fa,  prima di chiudere gli occhi l’ultima volta, le porte erano tutte aperte su luoghi di delizia. E oggi? Oggi è giunto il giorno.

Oh, sì, oggi è il giorno della rivelazione, volente o nolente dovrai capire che ti hanno sempre mentito. Tuo malgrado, oggi scopri che l’inferno è una cosa semplicissima.

L’inferno è l’assenza del diavolo che ti aveva tentato. 
  
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