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Autore: Elly J    28/05/2014    3 recensioni
“L’aveva usata, solo usata. L’aveva plasmata, trasformata in una vera e propria macchina da guerra, un’assassina. Ma per chi uccideva? Per chi toglieva la vita? Uccideva per conto di quell’uomo che le aveva tolto la libertà, la felicità, il sorriso. Le aveva tolto tutto. Ma soprattutto le aveva tolto lui, il suo unico e vero amore, l’unico che l’avesse mai amata veramente. Senza di lui, cos’era lei? Cos’era diventata? Era diventata una spietata assassina, l’assassina. Ma non un’assassina qualunque. Era diventata fredda, calcolatrice, piena d’odio. Era stata addestrata per diventare l’assassina dei Templari. Era diventata una Templare.”
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Achille Davenport, Charles Lee, Connor Kenway, Haytham Kenway, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14 - Fuga da Boston

Connor aveva capito fin da subito che qualcosa non andava, ancor prima che Scarlet gridasse il suo nome e sparisse tra la folla. Aveva visto diverse giubbe rosse ai lati della strada che si muovevano con circospezione e subito dopo ne aveva notate altre tre appostate su uno dei balconi della locanda. Due guardavano nella sua direzione, mentre l'altro.. ne era certo, teneva sott'occhio Scarlet dietro di lui. In quel preciso momento la ragazza aveva gridato il suo nome e lui, girandosi, non l'aveva più vista. L'aveva cercata con lo sguardo per diversi secondi e nel frattempo aveva notato che un gruppo di sei giubbe rosse si era mosso verso di lui. Qualcuno lo aveva tenuto d'occhio e soprattutto voleva separarlo da Scarlet. E purtroppo ci era riuscito.
Connor cercò di muoversi tra la folla per distrarre le giubbe rosse e nel frattempo cercare Scarlet, ma loro furono più rapide e lo circondarono all'istante. Non appena il primo soldato cadde a terra in una pozza di sangue, le persone in strada iniziarono ad urlare.
"Discrezione andata." penso Connor fra sé con una punta di rabbia. Non sarebbe dovuta andare così.
Le guardie erano abbastanza abili, molto più di quelle che Connor combatteva quasi quotidianamente. Queste erano più veloci e letali, e il ragazzo notò subito che il loro addestramento era completamente diverso da quello che veniva attuato per le guardie che solitamente presidiavano Boston. Ci mise diversi minuti ad abbatterle tutte e oltretutto a fine combattimento collezionò un bel taglio profondo sull'avambraccio destro.
La gente in strada era completamente impazzita. Le donne urlavano e scappavano in ogni direzione trascinandosi dietro i loro figli afferrandoli per le braccia e anche molti uomini scapparono a gambe levate, mentre altri rimasero ai lati della strada ad osservare inorriditi i cadaveri delle giubbe rosse che Connor aveva ucciso.
Le persone iniziarono a sfollare con molta rapidità e Connor sfruttò la voragine che si creò in strada per trovare Scarlet. La vide alcuni metri più avanti, oltre la locanda, vicino ad una staccionata che veniva usata per legare i cavalli. Teneva un cavallo alla corda e fissava un punto imprecisato nella folla, come se cercasse qualcuno.
Connor non perse tempo. Scattò verso di lei raggiungendola in pochi secondi, dopodiché saltò sul cavallo che lei teneva alla lunghina e con un gesto fulmineo afferrò Scarlet per un braccio issandola dietro di lui sulla groppa dell'animale.
- Tieniti! - le urlò Connor girando lievemente il volto.
Poi partì al galoppo sfrenato per le vie di Boston, verso la Frontiera.
 
 
 
***
 
 
 
Scarlet stava ancora cercando Charles con lo sguardo quando sentì la mano di Connor stringergli il braccio e alzarla con forza. Senza neanche rendersene conto si ritrovò in groppa ad Hidalgo con Connor che spronava il cavallo e le urlava di tenersi. Lo scatto fulmineo tipico di Hidalgo costrinse Scarlet a cingere la vita di Connor con le braccia per evitare di cadere. La ragazza chiuse gli occhi e si strinse forse a lui, mentre il cavallo continuava ad aumentare l'andatura. La gente si scostava terrorizzata dalla strada per evitare di venire travolta e Scarlet udì distintamente molte imprecazioni.
Dopo diverse svolte brusche la ragazza aprì leggermente gli occhi e con stupore si accorse che avevano già raggiunto l'avamposto che segnava il confine tra Boston e la Frontiera. Molti soldati si raggrupparono davanti all'ampia entrata per impedire a Connor e Scarlet di passare, spianando i moschetti e urlando intimidazioni a squarciagola.
- Connor! - urlò Scarlet terrorizzata.
- Reggiti e chiudi gli occhi. Stringi le ginocchia! - ribatté lui con decisione.
L'avamposto era sempre più vicino, i soldati ancor più vicini, i moschetti vicinissimi. Scarlet chiuse gli occhi.
I muscoli di Hidalgo si muovevano rapidissimi sotto di lei e il vento le sferzava sul viso con violenza. Ad un certo punto una serie di rumori confusi e urla indistinte riempirono l'aria. Cozzare di armi, rumore di soldati in corsa, urla di intimidazione e paura avvolsero Scarlet con violenza per poi scomparire nello stesso modo in cui erano comparse. Sempre con le braccia strette attorno alla vita di Connor, la ragazza aprii piano gli occhi e davanti a sé non vide altro che il verde della foresta.
Avevano superato l'avamposto.
  
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