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Autore: Laly_94    28/05/2014    3 recensioni
Bonnie, Bonnie Sheeran è il mio nome…
Sì, mio papà è Ed Sheeran… il famoso cantante inglese dai capelli rossi che, a suo periodo, ha fatto impazzire un sacco di ragazze, peccato che solo una ragazza abbia fatto impazzire lui, la mia mamma, la mia bellissima mamma.
[...]… George, mio cugino, l’unico ragazzo che io abbia mai amato, per quello mi ritrovavo a vent’anni con una vita amorosa praticamente inesistente.
[questo è il continuo di un'altra FF sempre scritta da me, sempre su Ed, chiamata "The Story Of Us"]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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XII – Tell The Truth

Tell the truth
Tell me who's been fooling you
Tell the truth
Now who's been fooling who?
Eric Clapton – Tell The Truth

Passarono i giorni e le settimane, quando mi svegliai era mezzanotte, e quel pomeriggio zio e papà sarebbero tornati, io morivo di caldo e mi sentivo scomoda, quando tentai di alzarmi dal letto mi ricordai che George era nel mio letto.
Mi alzai tentando di non disturbarlo e scesi le scale, una luce era accesa e entrai in panico, che dovevo fare? Scendere e affrontare la possibile persona che era in cucina o correre a svegliare George per farmi aiutare?
Decisi di optare per la prima scelta, così scesi le scale piano, lentamente, senza fare rumore e mi accorsi che la luce accesa era quella della cucina, così mi appostai fuori.
Origliare non era una bella cosa ma ero molto curiosa.
-Lise, Ed ha detto di stare tranquilla, stavano parlando un po’ animatamente della cosa di George e Harry è svenuto.- quella era mia madre… ma che era “la cosa di George”?
-Ed lo sa che si innervosisce.-
-sì ma non l’hanno fatto apposta, e Harry sta bene.-
-dio… è che… è ancora sensibile per Gemma, sono passati vent’anni ma ancora non l’ha superato, a volte si sveglia nel bel mezzo della notte per gli incubi, non è facile.- chi era questa Gemma?
-so che è difficile, ma ora stai calma Lise, Harry sta bene.-
-non bisogna più tirare fuori “la cosa di George” okay?-
-finchè non deciderete di parlare io non dirò una parola.-
-Grazie… Ti Voglio Bene!-
Mi alzai velocemente dal pavimento sul quale mi ero seduta e tornai velocemente in camera chiudendo, forse un po’ troppo forte, la porta in camera mia.
-che cazzo!- George si era svegliato.
-amore dove sei?- chiese dopo.
-dietro di te… senti George ti posso chiedere una cosa?- chiesi andandomi a sedere dove lui era sdraiato.
-adesso? Ma è passata la mezzanotte!!- disse, protestando, forse.
-sì adesso.-
-ok, allora ti ascolto… dimmi.- disse lui sbadigliando.
-Ge… sai qualcosa a riguardo di un segreto che coinvolge te e la nostra famiglia?- sembrò pensarci un po’ su, poi mi rispose.
-no… niente in particolare…-
-e sai qualcosa di una certa Gemma?-
-chi sarebbe Gemma?-
-non so… so solo che zio Harry è molto triste per questa storia.-
-ma di che parli Bons?-
Lo guardai un attimo, incerta se raccontargli tutta la storia, o meglio, tutto quello che sapevo o tacere.
Dopo un breve esame decisi che ormai il danno era fatto e tacere non sarebbe servito a niente, così gli raccontai tutto, dalla prima volta fino agli avvenimenti di quella sera.
Quando ebbi finito George mi stava osservando con un’aria strana, come se fossi un’aliena.
-ma te lo sei sognata?-
-no George. È successo davvero…-
-senti Bons, pensiamoci domani ok? se vogliamo una risposta non la troveremo certo qui e a quest’ora. Quindi, ora dormiamo e ci pensiamo domani, dopo colazione chiediamo le chiavi di casa a mia mamma, troviamo la scusa che dobbiamo cercare un braccialetto che sicuramente hai perso lì, poi andiamo a frugare un po’. Ti va?-
-va bene.- risposi sorridendo.
A quel punto allargò le braccia, e io tornai stretta a cullarmi sul suo petto sentendomi come solo lui mi faceva sentire, protetta.

-un braccialetto? Che fai con un braccialetto adesso?- chiese mia zia.
-è che… non era mio, me l’aveva prestato una mia amica e glielo devo ridare…- mia zia mi guardò sospettosa, ma poi si fece convincere dalla mia faccia.
-va bene… ma fate presto!- io annuii e le presi le chiavi, poi uscii seguita da George.
Arrivammo da lui e entrammo in casa chiudendoci la porta alle spalle.
-da dove cominciamo?- chiesi.
-se io avessi qualcosa da nascondere io lo nasconderei in un posto difficilmente raggiungibile.-
-quindi?-
-il PC di mio padre conterrà sicuramente qualcosa.- disse lui poi.
Corremmo su per le scale in camera dei suoi genitori e aprimmo la camera, o meglio, tentammo, perché era chiusa a chiave.
-cazzo cazzo cazzo… dove diavolo sono le chiavi?- disse lui infilandosi una mano nei capelli.
-prova qui… attaccate alle chiavi della porta di casa.-
Provammo tutte le chiavi e alla fine la trovammo, la porta si aprì e noi entrammo lasciandoci la porta aperta alle spalle.
Guardai George aprire l’armadio e estrarre un portatile, tirandolo fuori cadde una cartella, ma non ci curammo, l’avremo raccolta dopo; lo accese e ci sedemmo sulla poltrona aprendo e chiudendo qualsiasi cartella.
Guardammo le foto, c’erano un sacco di foto di George da piccolo, di zio e zia che lo tenevano in braccio, c’erano perfino foto di tutti noi 4 insieme, ma foto di zia incinta non c’erano.
-perché non ci sono foto di mia mamma incinta?- chiese George osservando le foto.
-magari zio harry…-
-papà è fissato con le foto… ne avrebbe fatte a quantità a mamma incinta.-
-a che pensi George?-
-spegniamo e cerchiamo altro…- rispose invece.
Spense il computer e lo ripose dove lo aveva trovato, poi raccolse la cartelletta, ma accidentalmente si aprì facendo cadere qualche foglio, ci inchinammo entrambi per raccoglierli.
-Ge… questi sono… esami fatti più di vent’anni fa, sono di zia… che vuol dire? Tu hai studiato robe simili…-
Li prese e lesse.
-vedi questo?- mi disse indicando una cifra vicino a una frase.
-sì cos’è?-
-vuol dire che la persona che ha fatto questi esami non è sterile, o meglio, non può avere figli.-
-ma questa persona è tua madre, come può essere che non può avere figli ma ha te?-
-prendi gli altri fogli per piacere…- li presi e glieli porsi, non mi guardò per niente.
-leggili tu per favore, non riesco.-
-ok… ehm… informazioni utili per la compilazione… qui lo salto, vado avanti. “modulo domanda… adozione Nazionale.”- mi bloccai e deglutii, poi mi voltai verso di lui.
-George tutto bene?-
-Bons ti prego non ti fermare…- la sua voce si ruppe alla fine, stava piangendo.
-ok… come desideri. “tribunale dei minorenni di Halifax…”- andai un po’ avanti.
-“i sottoscritti Styles Harry Edward e Lisette Reed, chiedono l’adozione di un minore adottabile o di uno o più minori tra loro fratelli, di età compresa tra i 0 e 0 anni…” devo andare avanti?-
-ti prego…- rispose piangendo.
-ok… “Genitori, Padre: Tom Shelley… data di morte… 23 Dicembre 2015, Madre: Gemma… Styles, data di morte: 23…”- ingoiai la saliva.
-“data di morte: 23 Dicembre 2015. I coniugi Harry Styles e Lisette Reed, dichiarati idonei all’adozione dei minori con decreto di questo tribunale di Halifax. Generalità del minore, nome antecedente all’adozione: nessuno, nome posteriore all’adozione (solo se diverso dal nome antecedente): George Styles.”-
-come stai George?- piangeva, piangeva e non sapevo che fare, così lo abbracciai, e lui rimase nel mio abbraccio, singhiozzando.
Quando finì tornammo a casa prendendo le carte, quando entrammo convocai gli zii, mamma e papà in salone e le facemmo sedere sul divano, George con gli occhi lucidi e vuoti e io, incredula e sorpresa come non mai.
Zio e papà erano appena tornati evidentemente.
-che succede ragazzi?- chiese mia mamma.
-George amore che hai?-
-sentite, io vi amo… però… ho scoperto delle… cose…- iniziò a singhiozzare e io gli posai una mano sulla spalla per dargli coraggio.
-quali cose?- chiese zio.
-cose… grazie a Bonnie l’impicciona ho capito che in noi c’era qualcosa che non andava, così siamo andati a casa questa mattina a cercare informazioni, abbiamo visto delle foto… com’è che non ci sono foto di mamma incinta? Questo mi sono chiesto, poi è comparso questo.- lanciò i fogli addosso a loro, Zia Lise già piangeva, così come George.
-dicono che Lisette Reed non può avere figli, e le altre dicono che Styles Harry e Reed Lisette hanno adottato un bambino di zero anni, un bambino che non aveva ancora un nome chiamato dopo George Styles, figlio di… Tom Shelley e… e Gemma Styles… chi sono i miei genitori?- chiese alla fine.
-George…- iniziò zio.
-tu sei figlio di Gemma e Tom, volevano chiamarti George, il tuo vero nome sarebbe George Shelley, quando sei nato tua mamma e tuo papà sono morti, io e Harry siamo stati chiamati in ospedale, Tom era morto, Gemma era morta dopo il parto, come erede più vicino a Gemma, e in qualità del fratello aveva il diritto di adottarti. Mi dispiace George…-
-George Shelley mi piace.-
-il tuo nome è George Styles.- disse zio Harry alzandosi dal divano.
-il mio nome è il nome di mio padre, George Shelley!- ribatté lui.
-tuo padre era un bastardo! Stava con mia sorella solo per portarsela a letto! ringrazio ogni giorno dio per averlo fatto morire, odio dio ogni giorno perché si è portato via anche la cosa più cara che avevo e mi ha lasciato solo te… nei tuoi occhi vedevo mia sorella, nei tuoi occhi vedevo speranza, quella che avevo perso. Quel porco di tuo padre sta bene dov’è, lontano da te e da mia sorella, lei…-
-Harry per favore…- disse mio padre prendendolo per il braccio.
-Ed lasciami… lasciami è arrivato il momento.-
-Gemma Anne Styles era una donna adorabile… Tom Shelley era un bastardo.-
-smettila Harry…- continuò papà.
E poi, in un attimo, la presa a George mi sfuggì, mi voltai appena in tempo per vedere che stava cadendo, riuscii a prenderlo, ma caddi anche io e la sua testa atterrò sulle mie gambe dopo che io caddi sul sedere.
-George!- urlai io scuotendolo.
-George!- urlarono gli altri insieme.
-George, amore?- chiesi scuotendolo.
-amore? Ti prego svegliati, non… non puoi lasciarmi! Ricordi che hai detto? “Non puoi rompere tutto proprio ora che ho capito che è solo te che voglio” allora perché tu rompi tutto, eh? Dove sei?-
-prendi dell’acqua fredda amore.- sentii dire da mia madre.
-che vuol dire Bonnie?- chiese Zia Lise, ma io la ignorai.
-dammi quell’acqua papà… dio santo muoviti!- gli urlai, presi il bicchiere che mi diede e presi un po’ d’acqua in mano, iniziando a spruzzargliela in viso e a posargliela in fronte.
Chiesi agli altri di star sul divano, ci avrei pensato io a lui, tornò poco dopo.
-amore?- dissi quando aprì gli occhi.
Lo guardai sorridermi debolmente, ma poi non riuscii a resistere e, tra le lacrime lo baciai più e più volte sempre ricambiata.
-fammi alzare.- disse dopo un po’.
-no stai qui… riprenditi.-
-ok…- rispose quel testone.
-cosa c’è tra voi due?- chiese Zio Harry.
-penso sia evidente…- rispose George con gli occhi chiusi.
-siete cugini.- rispose mio padre.
-no, neanche parenti… quindi… Harry, Lise, Ed, Hilary, vi presento la mia fidanzata.- disse fiero guardandomi.

Spazio Autrice

tadààààààààààààààà chissà adesso che succederà!
allora, finalmente si è scoperto tutto nel penultimo capitolo; mi scuso per il ritardo è che ho un mucchio di cose da fare... e mi scuso se non c'è l'immagine ma dato che il mio è l'unico computer sulla faccia della terra a fami andare meglio explorer di Chrome ho dovuto fare delle rinunce. se volevo utilizzare explorer avrei dovuto fare il doppio del lavoro, in quanto in mi cambiava tutto il testo e avrei dovuto controllarlo tutto e sistemare tutto, anche la modalità di scrittura, però mi caricava l'immagine, dato che non volevo fare tutto quel lavoro ho deciso di usare Chrome che l'unica pecca è che non mi carica l'immagine...
proverò comunque a sistemare questo disagio.
Per ora spero che vi piaccia questo capitoletto! Vi ringrazio in anticipo per essermi state accanto lungo tutto questo percorso, Grazie a chi c'è dall'inizio, a chi si è aggiunto più tardi e a chi si aggiungrà quando questa storia sarà finita, ma grazie soprattutto a Giadina che senza di lei non so dove sarei in questo momento! <3 P.S. sono riuscita a infilare l'immagine! anche se gigante... il problema è lo stesso di prima... XD
Laly :3

  
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