03/08/2008
12 recensioniFinchè
morte non ci separi...
Il
vento soffiava forte quel giorno, a Forks.
Molti anni fa sarei rabbrividita nel sentire il vento sferzare il mio viso, ma ormai non lo sentivo più, nulla poteva superare la mia freddezza, anche il giaccio a confronto sprigionava calore.
Passeggiavo lentamente per il cimitero, guardando di tanto in tanto le lapidi marmoree risaltare nel verde rigoglioso delle aiuole.
Mike, Lauren, Angela, Ben tutti nomi che appartenevano alla mia vita di Forks. Quanti ricordi mi tornavano violenti alla mente, quasi a rinfacciarmi di essere stata felice, di aver voluto una vita fuori dagli schemi.
Poi, eccola, più bianca delle altre, come se fosse stata appena fatta.
Il marmo bianco, la targa in ottone...
Molti anni fa sarei rabbrividita nel sentire il vento sferzare il mio viso, ma ormai non lo sentivo più, nulla poteva superare la mia freddezza, anche il giaccio a confronto sprigionava calore.
Passeggiavo lentamente per il cimitero, guardando di tanto in tanto le lapidi marmoree risaltare nel verde rigoglioso delle aiuole.
Mike, Lauren, Angela, Ben tutti nomi che appartenevano alla mia vita di Forks. Quanti ricordi mi tornavano violenti alla mente, quasi a rinfacciarmi di essere stata felice, di aver voluto una vita fuori dagli schemi.
Poi, eccola, più bianca delle altre, come se fosse stata appena fatta.
Il marmo bianco, la targa in ottone...
Isabella Marie Swan Cullen
Nata il 13 ottobre 1987
Morta il 24 agosto 2010
Nata il 13 ottobre 1987
Morta il 24 agosto 2010
affiancata da un'altra targa simile:
Edward Anthony Masen Cullen
Nato il 20 giugno 1987
Morto il 24 agosto 2010
Nato il 20 giugno 1987
Morto il 24 agosto 2010
Poi, sotto le due targhe, circondata dall'edera che aveva preso il sopravvento sul candido marmo, un'altra targa, sempre in ottone:
"Queste gioie violente hanno
fini violente.
Muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo e il fuoco,
Che si consumano al primo bacio."
ROMEO E GIULIETTA,atto II,scena VI
Muoiono nel loro trionfo, come la polvere da sparo e il fuoco,
Che si consumano al primo bacio."
ROMEO E GIULIETTA,atto II,scena VI
E,
sopra di essa, la nostra foto, il giorno del nostro matrimonio e del
nostro funerale. Io sorrido felice, abbracciata al mio angelo. Il 24
agosto 2010 Edward e Bella sono morti.
Quel giorno, per il Mondo intero, il tenebroso Edward e la timida Bella avevano cessato di esistere. Per sempre.
Chi sono io? Sono Bella.
No, non sono mai diventata una vampira, il mio più grande sogno è stata la nostra rovina.
Sono un ricordo, come quell'articolo di giornale che mio padre conservava accanto alla mia foto: “Il giovane Black uccide la figlia dell'ispettore Swan e il giovane marito...”.
Il resto dell'articolo è fatto di supposizioni sul motivo che spinse Jacob a fare quel gesto, ma solo noi tre sappiamo il vero motivo, un motivo che il resto del mondo non verrà mai sapere.
Negli anni anche Jacob è passato a miglior vita, ma nessuno ha pianto al suo funerale, Sam, Emily, Embry, Quil, Paul e neanche Leah gli hanno mai perdonato quello che mi fece.
Sento un rumore alla mia destra, li riconosco.
Il pacato Carlisle, la dolce Esme, l'austera Rose, il possente Emmett, la frizzante Alice e il riflessivo Jasper. Guardano con tristezza la tomba, non hanno potuto fare niente per salvarci.
Vorrei dirgli di gioire, di non pensare al passato, adesso io e Edward passeremo l'eternità insieme, nulla ci può dividere.
Ma, loro non possono sentirmi, si avviano a coppie verso l'uscita del cimitero.
Solo Rosalie resta indietro.
- Rose?
- Arrivo Em, aspetta solo un attimo, ti raggiungo.
Emmett alza le spalle e si avvia.
- Bella, mi manchi, sappi che ti ho voluto bene.
Poi anche lei si volta e raggiunge Emmett che l'abbraccia.
Quel giorno, per il Mondo intero, il tenebroso Edward e la timida Bella avevano cessato di esistere. Per sempre.
Chi sono io? Sono Bella.
No, non sono mai diventata una vampira, il mio più grande sogno è stata la nostra rovina.
Sono un ricordo, come quell'articolo di giornale che mio padre conservava accanto alla mia foto: “Il giovane Black uccide la figlia dell'ispettore Swan e il giovane marito...”.
Il resto dell'articolo è fatto di supposizioni sul motivo che spinse Jacob a fare quel gesto, ma solo noi tre sappiamo il vero motivo, un motivo che il resto del mondo non verrà mai sapere.
Negli anni anche Jacob è passato a miglior vita, ma nessuno ha pianto al suo funerale, Sam, Emily, Embry, Quil, Paul e neanche Leah gli hanno mai perdonato quello che mi fece.
Sento un rumore alla mia destra, li riconosco.
Il pacato Carlisle, la dolce Esme, l'austera Rose, il possente Emmett, la frizzante Alice e il riflessivo Jasper. Guardano con tristezza la tomba, non hanno potuto fare niente per salvarci.
Vorrei dirgli di gioire, di non pensare al passato, adesso io e Edward passeremo l'eternità insieme, nulla ci può dividere.
Ma, loro non possono sentirmi, si avviano a coppie verso l'uscita del cimitero.
Solo Rosalie resta indietro.
- Rose?
- Arrivo Em, aspetta solo un attimo, ti raggiungo.
Emmett alza le spalle e si avvia.
- Bella, mi manchi, sappi che ti ho voluto bene.
Poi anche lei si volta e raggiunge Emmett che l'abbraccia.