Era una giornata come tante a Hogwarts.

Quella notte i sogni di Harry erano stati strani ed eccitanti.

Sì era girato parecchie volte nel suo letto.

La mattina seguente si era svegliato presto, si era alzato ed era andato in bagno. Lì dopo essersi preparato la vasca con al suo interno dei sali rilassanti vi si era immerso.

Dentro di sé tentò di ripensare al sogno.

C'erano lui e Draco i loro corpi nudi si sfregavano, le loro labbra si cercavano per unirsi in un unico bacio.

Harry venne riportato alla realtà dalla voce di Ron il quale gli chiede di andare a fare colazione insieme.

Così il mago uscì dalla vasca, si avvolse in un accappatoio e uscì dal bagno.

Si sedette sul suo letto e iniziò a vestirsi.

Ron iniziò a parlare: "Secondo te, se le dico che mi piace, lei cosa mi dirà?"

Harry non lo stava ad ascoltare, voleva solo che quel giorno passasse in fretta per potersene tornare a letto.

"Harry! Mi stai ascoltando?"

"No, scusa."

"Tranquillo, capisco che tu non ci sai fare in queste cose."

Già lui non ci sapeva fare per molto tempo, aveva tentato di aprirsi con Draco, ma si era sentito impacciato. E alla fine pur di non venire rifiutato ci aveva rinunciato.

Alla fine i due maghi scesero e raggiunsero Hermione nella sala grande per la colazione.

Appena vi entrarono, Harry andò a cercare con lo sguardo Draco e, appena lo vide, il suo cuore iniziò a battere forte. 

Anche Draco non aveva passato una notte molto tranquilla, quei sentimenti che stava provando per Potter lo spaventavano. Quel mago era il nemico della sua famiglia.

Ma in fondo che cos'era una famiglia?

Draco non lo sapeva: suo padre passava le giornate al lavoro e le serate con prostitute; sua madre stava con lui solo per poter vivere agiata e poter passare il suo tempo a spettegolare con le sue amiche.

Lui veniva lasciato solo, suo padre si ricordava di lui solo quando i suoi voti calavano e lo puniva severamente.

Così aveva trovato delle similitudini con Potter e da quel momento in poi i suoi sentimenti erano cambiati.

Ogni giorno sentiva quegli occhi su di sé. Quel giorno però non avendone voglia, si alzò e se ne andò.

Harry che aveva seguito ogni suo passo si giustificò: "Scusatemi, mi è passata la fame" detto ciò si alzò e seguì Draco.

Uscito nel grande cortile, venne afferrato per un polso e condotto fino in un luogo tranquillo.

"Allora Potter, mi stai seguendo?"

"Che idee ti vengono in mente, Malfoy!" esclamò Harry, ma non osò guardarlo in faccia, così mantenne lo sguardo fisso a terra.

"Non mi guardi nemmeno in faccia. Hai paura, Potter?"

Alla fine si costrinse ad alzarli e la prima cosa che vide furono quelle labbra così morbide, poi due occhi azzurri e infine dentro di sé un bacialo

Senza pensare alle conseguenze, Harry afferrò dolcemente la testa di Draco tra le sue mani e gli diede un bacio poi si staccò.

Ma Draco non urlò, se ne stette lì fermo per alcuni minuti, poi si avvicinò e ricambiò il bacio con molti altri.

Poi si staccarono. "Dovremmo andare in un luogo più appartato" disse.

"Già."

Andarono nella torre dei gufi, faceva freddo, non era il massimo. Ma in quel momento era il posto migliore che ci fosse. Perché entrambi i maghi erano travolti dai sentimenti, ogni altro pensiero sarebbe arrivato dopo.

Sì tolsero gli abiti, Harry iniziò a baciare la pelle liscia e bianca di Draco, fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni e dopo averla slacciata ed essersi messo in ginocchio, iniziò un lavoretto di bocca che mandò in estasi Draco il quale non sapeva più come stare in piedi.

Una volta arrivato si lasciò placidamente cadere sul pavimento. Per poi baciare di nuovo Harry, le loro lingue si toccavano e i loro respiri diventano un tutt'uno.

A quel punto Draco fece voltare Harry dopo avergli tolto i pantaloni.

Infilò con molta delicatezza un dito nella sua apertura, poi un secondo e quando sentì che si era dilatato abbastanza.

Tirò fuori la bacchetta e fece comparire una fiala con dell’olio e un preservativo.

Indossò il preservativo e poi dopo aver lubrificato il buco di Harry con poche gocce d'olio lo penetrò.

Harry gemeva a ogni spinta, all'ultima spinta arrivarono entrambi.

Draco gli diede un ultimo bacio, poi entrambi si alzarono e tirarono fuori le proprie bacchette e si diedero una ripulita. Poi scesero le scale. 

"E ora cosa faremo?" chiese timidamente Harry. Temeva la risposta.

"Porteremo avanti questa relazione segreta. E vediamo dove ci condurrà."

"Ti avverto, non so amare come una persona normale…"

"Harry, non sei l'unico a non sapere cosa sia l'amore. Ma forse insieme riusciremo a farcela."

"Forse sì. Mi piace sentirti pronunciare il mio nome, Draco."

"Anche a me. Mi piace quando dici il mio, Harry."

I due si dettero un ultimo bacio e tornarono ognuno nella propria sala comune.

Angolo dell'autrice:

come già scritto nella descrizione ho riscritto tre delle mie prime Drarry, l'ho voluto fare perché nel 2014 non ero molto brava a scrivere, con il tempo mi sono migliorata almeno così mi dicono e così le ho riscritte.

Fatemi sapere cosa ne pensate grazie! :*

Fuji.