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Autore: Tenue    28/05/2014    1 recensioni
In quella piccola cittadina di Francia, petali di rosa, come ali d'uccello, volavano nel cielo, mani di bambini invano cercavano di afferrare quelle ultime goccie di pioggia, artisti rintanati nei giardini tentavano di portare la bellezza delle calle su quei fogli sporchi di grafite. Maggio prometteva il sole dopo le nuvole grigie. Un càrrion color delle rose di maggio roteava tra le mani del ragazzino dagli occhi trasparenti come l'acqua, che di primavere ne aveva viste quattordici ormai. Marluxia è alla ricerca di ispirazione per le sue poesie, Demix suona con spensieratezza il suo sitar; e un futuro imprevedibile si tenderà come una trappola. La domanda è: e se un giorno le macchine si sostituiranno all'uomo?
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demyx, Larxene, Marluxia, Un po' tutti, Vexen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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METAMORFOSI E CASE INFESTATE

Tutto ciò che vedeva era solo oscurità, una massa scura e densa lo avvolgeva, come un tentacolo viscido, fastidiosi infrasuoni entravano nelle sue orecchie, aveva la gola secca e il corpo dolorante. Sentiva le tempie pulsare, come se la testa stesse per aprirsi e far fuoriuscire tutti i ricordi. Poi un'immagine fulminea "Mamma...?". Un'altra immagine e un'altra ancora "Mamma...mamma!". Il dolore si stava alleviando, apparve un sorriso sulle labbra del giovane dai capelli rosati. Poi, di colpo, l'immagine trasmutò. Una metamorfosi. Un teschio, un orribile teschio coperto di sangue "Ma..." le parole si soffocarono nella gola secca, che non riusciva più ad emettere suoni.

E un colpo alla testa.

-Ma che ci fai lì per terra?- Domandò Demyx, che vedendo suo fratello con le gambe per aria e la testa spiaccicata contro il pavimento, a stento tratteneva una risata.
-Perchè ti dimenavi così nel letto? Per poco non tiravi un calcio al carillon- Fece un sguardo esasperato -Lo sai che la mamma si arrabbierebbe se lo rompessi-.
-Ho solo avuto un incubo- .
-Ooh poverino- Demyx tirò una cuscinata in faccia al fratello -E cosa avresti sognato di così spaventoso,  ehh?- e cominciò a prenderlo in giro. Almeno finchè non conparve sulla soglia il medico con due tazza di tè in mano e un'espressione di assoluto disappunto -Muovetevi a prepararvi e andate a scuola che siete in ritardo- disse freddo, e se ne andò.
Demyx sbuffò -Uff, ma quant'è palloso!- detto questo s'infilò le cuffiette e andò in bagno canticchiando.

Poco dopo i due ragazzi si ritrovarono a girare per le viuzze assolate francesi.
-A la mamma sarebbe piaciuto tanto vivere qui, lei diceva che le cittadine antiche le mettevano allegria.- disse Demyx sorridendo al fratello, il quale non potè fare altro che ricambiare e annuire.
-Hey, come mai sei così silenzioso?.
-Non è niente, non è niente.- lo sguardo di Marluxia s'incupì. Demyx si rassegnò e si mise a correre cantando a squarciagola "They tell me I don't care, but deep inside i'm just a man".
L'edificio scolastico era ormai vecchio, le vetrate erano rotte e i muri pieni di scarabocchi. Il che non faceva altro che alimentare la tristezza del giovane Marluxia, caduto nell'oblio dei suoi pensieri. Era appena suonata la campanella dell' ultima ora di scuola e Demyx raggiunse il fratello. Lui aveva un modo tutto suo per tirare su il morale delle persone, propose infatti una prova di coraggio.
-Una prova di coraggio?-.
-Si, andremo nella casa abbandonata sul retro della scuola in esplorazione e chi scappa per primo perde.
Marluxia annuì poco convinto -Va bene, se ci tieni...andiamo.- Demyx sorrise, lo prese per un braccio e lo trascinò dietro alla scuola.

Nebbia. Dietro la scuola c'era una distesa di campi abbandonati, erba alta non curata in ogni dove, e molta nebbia, e polvere. In mezzo a tutta quella foschia s'intravvedeva una casa. I vetri delle finestre erano perlopiù sparsi per terra. Il piccolo portico fuoristante da essa era in legno, scricchiolava e poteva cadere a pezzi da un momento all'altro. Marluxia deglutì
-Dai, andiamo.-. Aprì la porta senza particolari sforzi e si addentrò per il corridoio ornato di ritratti alquanto inquietanti, seguito da Demyx. Salirono le scale lentamente, appoggiando i piedi delicatamente. Al piano superiore c'era un'unica finestra, dalla quale filtrava una luce fioca e si intorcinava l'edera cresciuta sul muro, che si era addentrata anche nella stanzetta.
-Ma...Marluxia...quella cosa si è mossa...- mormorò Demyx indicando la pianta rampicante.
-Ma...ma no Demyx...l'edera non si muove. Forza, andiamo avanti...-.
Il fratello rigirò la testa più volte per controllare di non essere seguito dall'edera. Marluxia aprì un'altra porta, fece un passo... e poi la vide: una creatura in fondo alla stanza, nella penombra alzò la testa. Una metamorfosi. Aveva metà corpo umano e metà era costituito da acciaio. Un occhio umano accostato ad un occhio meccanico. La creatura si alzò, Marluxia la osservava incapace di muoversi. Aveva la forma di una donna, malgrado buona parte del suo corpo era fredda e metallica. Era magrolina e alta. Il viso, o meglio, il mezzo viso aveva un occhio grande e limpido incastonato in un perfetto volto roseo. Aveva capelli lisci e biondi, pettinati all'indietro e due ciuffi si alzavano e si incurvavano come antenne. Il resto del viso era coperto da fili e microcip.
-Marluxia! Corri!- Urlò Demyx nel panico. Marluxia lanciò un ultimo sguardo al robot prima di dileguarsi nella nebbia.

Il robot, creato col nome di Larxene, rise malignamente -Gli umani e le loro emozioni...che disgusto.- ma prima di scomparire nel buio mormorò- Marluxia eh? Ci rivedremo presto, più presto di quanto immagini.- e scomparve.

Intanto i due ragazzi si chiusero in camera, Demyx si coricò subito nonostante non fosse ancora sceso il crepuscolo. Marluxia invece notò che anche il suo carillon aveva subito una metamorfosi. Infatti si era trasformato in un ammasso di cocci taglienti e conchiglie rotte sul pavimento.


grazie per aver letto ^^  comunque credo di esser stata perlopiù influenzata da fullmeta alchemist per questo capitolo!
Perfavore recensite e ditemi tutti gli errori commessi, ve ne sarei grata!
Ci si vede!
  
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