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Autore: RanmChan    03/08/2008    5 recensioni
Avrei voluto accarezzargli quelle tenere guance, avrei voluto inebriarmi del suo profumo floreale che indubbiamente richiamava il fiore dell’iris, avrei voluto toccare la sua pelle bianca e vellutata, avrei voluto baciare quelle labbra rosee e sensuali, avrei voluto conoscerla, sapere tutto di lei, avrei voluto amarla… ecco qui un piccolo assaggio di questa storia sulla coppia naruto x hinata! sxo tanto vi piaccia!!!^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MOSTRA D’ARTE 2008

…Avrei Voluto…

 

MOSTRA D’ARTE 2008

 

Appena lessi quel cartello capii che la giornata non sarebbe stata per nulla entusiasmante.

 

Era il 15 Agosto, ferragosto, uno dei giorni che preferisco. La classica giornata che si passa in compagnia dei propri amici divertendosi.

Osservai il cielo titubante… un lampo illuminò all’improvviso il cielo seguito da un boato spaventoso che si divulgò in tutto il quartiere. Dopodiché…. Pioggia.

No decisamente non era il ferragosto che aspettavo con ansia.

A casa comunque sia non ci volevo stare così decisi di chiamare Sakura, la mia migliore amica. Un tempo mi piaceva, pensavo perfino di essermene innamorato. Ma quello che provavo per lei non era altro che un sentimento di sincera amicizia. Le volevo bene… come una sorella.

Bhè lei frequentava un istituto d’arte ed era anche molto brava devo dire ma quando la chiamai con l’intenzione di passare un giorno di festa insieme mai avrei immaginato che mi avrebbe proposto di andare ad una mostra d’arte. Bhè in fondo o la mostra o una sbronza memorabile con kiba al solito bar… tra le due optai per la prima.

 

Ed eccomi qui di fronte all’entrata.

-Dai Naruto!!!! Datti una mossa!-

-Sì eccomi… arrivo sakura!- iniziai a rimpiangere l’invito di kiba.

Sconfortato decisi comunque di entrare.

Mi guardai annoiato intorno in cerca di qualche cosa di meno serio che potesse in qualche modo catturare la mia attenzione mentre Sakura girovagava entusiasta e commentava ogni quadro sfoggiando tutta la sua esperienza e sapienza con in più un bonus di circa un centinaio di parole a me, e penso anche al vocabolario dei comuni terrestri, sconosciute.

Cercavo disperatamente di stargli dietro.

 

Ad un tratto la mia attenzione aveva trovato qualche cosa, o meglio qualcuno, di veramente interessante.

Non avrei mai immaginato che ad una mostra d’arte potesse esserci una tale bellezza. Altro che la Gioconda di Leonardo da Vinci, la venere del Botticelli oppure  il David di Michelangelo… lei era la vera essenza dell’arte, della bellezza, della perfezione…

 

Mi incantai a guardarla: pelle candida, chiara, come fosse di porcellana; labbra carnose e rosate, capelli lunghi corvini, occhi assorti, pensierosi ma estremamente dolci di color bianco perla; guance lievemente imporporate di rosso.

Una ragazza magnifica stava scrutando un quadro, sembrava non lo apprezzasse. A primo impatto sinceramente non feci caso al dipinto. Ero concentrato su quel maledetto vestito che mi mandava in estasi. Era uno di quei classici vestiti di cotone estivi. Senza maniche e con una scollatura appena accennata. La gonna a balze scopriva leggermente le ginocchia. Era bianco come la neve e sopra stampati c’erano dei fiorellini color lilla. Possibile che un semplicissimo vestito di cotone fosse in grado di mandare in subbuglio i miei sensi?!

Forse non era il vestito ma ciò che esso metteva in risalto: gambe esili e perfette, stupende… un decolté pieno e sensuale, da favola…

Si forse furono questi due particolari a mandarmi in estasi.

 

Mi avvicinai a lei spinto da non so quale curiosità, da quale forza.

-Ciao…-  dissi solo questo e lei si voltò.

 

Avrei voluto accarezzargli quelle tenere guance, avrei voluto inebriarmi del suo profumo floreale che indubbiamente richiamava il fiore dell’iris, avrei voluto toccare la sua pelle bianca e vellutata, avrei voluto baciare quelle labbra rosee e sensuali, avrei voluto conoscerla, sapere tutto di lei, avrei voluto amarla…

 

Ma dovetti accontentarmi di perdermi in quegli occhi così rari, così unici e di farmi cullare dalla sua melodica voce.

 

-C-ciao…- rispose imbarazzata arrossendo come una bambina indifesa.

 

Dio quanto sei bella”

-Bel quadro, vero????- dissi per rompere il ghiaccio. Prima di allora non avevo mai visto quel dipinto. Ci buttai l’occhio per caso quando glielo indicai. Un tuffo al cuore e rimasi catturato da quel mix di colori e di forme. Rappresentato c’era un ciliegio in fiore su una collina, sotto al quale risaltava una bimba assorta a guardare tale meraviglia.

 

-Grazie- quel quadro doveva essere suo. Osservai con più attenzione la bambina raffigurata. In effetti le somigliava parecchio… doveva essere un autoritratto…

 

-l’hai fatto te?-

-Sì-

-E sei te quella bambina?-

-Ehm… si-

le sue guance presero ad infiammarsi. Era in evidente imbarazzo. Era da togliere il fiato.

 

La guardai negli occhi e non so ancora oggi cosa mi spinse ad afferrargli la mano. Quella mano… trasmetteva un calore insolito. Era così, così.... così rassicurante.

Non riuscii a trattenermi. La tirai leggermente verso di me e le accarezzai il viso per poi imprimergli un candido bacio a fior di labbra.

 

-Il quadro che hai fatto è bello… ma la vera essenza della bellezza sei te…-

le sussurrai all’orecchio…

 

mi guardò senza dir nulla. Aveva gli occhi leggermente lucidi, le labbra umide e quel profumo capace di inebriare le menti.

 

Avrei voluto dirle mille altre cose, avrei voluto baciarla ancora con più passione, avrei voluto amarla… ma lei se ne andò, scappò via all’improvviso senza lasciarmi il tempo di chiederle almeno il nome.

 

Amareggiato rivolsi di nuovo la mia attenzione verso il dipinto. Era davvero stupendo. Primeggiavano il lilla e il rosa. Mi emozionava osservarlo, mi trasmetteva serenità. Lo osservai meglio e notai che in basso a destra c’era un nome: Hinata.

Quella meravigliosa creatura si chiamava Hinata. Quel nome prospettiva dell'eleganza, destinatario dell'eleganza e portatrice di raffinatezza, era davvero sublime.

 

Mi allontanai da quel quadro tornando ad ascoltare le parole senza alcun senso per me di Sakura, mentre la mia mente, il mio cuore e i miei sensi erano rivolti a quella ragazza.

 

Prima di uscire da quella mostra un ultimo pensiero mi attanagliò la mente:

“Hinata… avrei voluto farti mia per sempre…”

 

Oggi.. dopo un anno, sono di nuovo di fronte a quel cartello

 

MOSTRA D’ARTE 2009

 

La mia speranza è quella di rivederti… Hinata.

 

 

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Ciao! Eccomi tornata con un’altra ficcy! questa volta non dedicata alla mia coppia shika x tem! Ma bensì ad un’altra coppietta davvero carina: Hinata x Naruto.

 

Questa FF vorrei dedicarla al mio fratellino!!! Spero ti sia piaciuta! E come promesso non è una ShikaxTem!

 

Bhè ditemi che ve ne pare! È venuta fuori così! E l’ho scritta di getto! ^^ spero comunque che vi sia piaciuta!

 

Ciao ciao >.< un bacione dalla Vostra Naruto_Chan

  
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