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Autore: The symphony of my soul    29/05/2014    2 recensioni
I tempi sono cambiati…
Dopo il sacrilegio di Raf e Sulfus gli ideali degli angeli e dei demoni sono cambiati drasticamente.
Si sono convinti che un'angelo può diventare un demone e un demone può essere un angelo, cambiando così le intere regole del paradiso e dell'inferno.
I sempiterni ora sono liberi di scegliere… ma è veramente così? È stata veramente solo quella ragione a far cambiare idea agli angeli e ai demoni superiori? O c'è qualcos'altro sotto?
Christelle, normale angelo sedicenne, non dubitava del nuovo sistema finché non scoprì una cosa che le ha cambieto l'esistenza qualcosa di terribile legato a un'antico nemico.
E di certo non avrebbe mai potuto sapere che lei fu la prima figlia di un'angelo e un demone creando così una nuova specie nel corso degli anni…
I Nephilim…
E di certo non avrebbe mai potuto sapere… che innamorarsi di un Rebels… era molto ma molto pericoloso…
Genere: Erotico, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' di tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il vento soffiava furioso, scuotendo le fronde degli alberi, staccando le foglie dai rami.
Ero seduta sul grosso ramo di una vecchia quercia, cresciuta piano piano con il corso degli anni.
Noi lo chiamavamo l'Albero Cuore perché era situato esattamente al centro della fazione, circondato da una radura di erba incolta e fiori selvatici.
Mi sistemai meglio, appoggiando la schiena al tronco dell'albero, lasciando le gambe a penzoloni.
Dovevano essere le otto o le nove di sera perché il sole stava iniziando già a tramontare colorando l'orizzonte di un bel arancio acceso.
Ma le nuvole grigie sapevano di pioggia, molto probabilmente quella notte ci sarebbe stato un temporale.
Come se non bastasse già la situazione a non lasciarmi dormire…
« Christelle! » mi chiamò una voce femminile. 
Abbassai lo sguardo.
Intravidi dei morbidi riccioli rosso scuro e degli occhioni blu cobalto che mi cercavano tra i rami e le foglie della quercia, le lentiggini che aveva sulla pelle del viso di porcellana si riuscivano a malapena a vedere da quell'altezza.
« Christelle sei qui ?!?! » gridò lei facendo il giro del tronco, ma ero troppo in alto per essere vista.
« Sono qui Lilith! » risposi scendendo lentamente dall'albero stando ben attenta a dove mettevo i piedi.
Non ricordavo più quante volte mi ero storta una caviglia o graffiata con quei rami.
« Sbrigati! Gli Istruttori ci vogliono tutti nelle nostre aule! »
Finalmente toccai terra e le andai incontro.
Questo era l'ultimo giorno che passavamo in questa fazione… e ci avevano svegliato presto per le rassicurazioni e le varie raccomandazioni.
Cosa avevano ancora da dirci?
« Come mai? » chiesi poco interessata mentre ci dirigevamo verso la nostra aula.
Il grigio metallico delle pareti dei corridoi mi stordivano sempre… certo di tanto in tanto c'erano dei finestroni che facevano entrare la luce nell'edificio. Però mi dava lo stesso l'impressione di essere chiusa in una gabbia d'acciaio indistruttibile.
Ma ormai vivevo qua da quando avevo appena dieci o nove mesi e mi sono ci sono abituata un po'…
Che cosa stupida…
Il corridoio di metallo e vetro finì e ci ritrovammo nel salone principale, una specie di gigantesco cerchio che univa tra loro gli altri corridoi e che aveva come soffitto una grossa e massiccia cupola di cristallo che emana una luce impressionante, specialmente in questo periodo che eravamo in estate.
Oltrepassammo la mensa e ci dirigemmo verso il nostro corridoio.
Le nostre classi erano divise per anno di nascita e mese.
Lilith ed io eravamo entrambe nate a luglio del 2200 ed era per questo che eravamo nella stessa classe…
Raggiungemmo la porta dell'aula e posai l'indice sulla serratura quando mi chiesero l'impronta digitale per sbloccarla. Lo stesso fece Lilith ed entrammo assieme.
C'erano già tutti i nostri compagni seduti silenziosamente sulle sedie disposte al centro della stanza. I banchi erano stati ammassati sulle pareti formando un ferro di cavallo un po' sproporzionato.
Nessuno sembrò notarci in qualche modo rimanendo in un religioso silenzio. Prendemmo posto nell'ultima fila in fondo alla classe, vicino a Christian e Violet.
« Non ce la faccio più, devo assolutamente andare nel dormitorio e stendermi un po'… sono distrutta… » mi sussurrò Lilith con un fil di voce per non farsi sentire.
« Condivido e sottoscrivo. » borbottai appoggiandomi allo schienale della sedia.
In quel momento una donna, che doveva avere al massimo una sessantina d'anni, con corti capelli castani raccolti severamente in uno stretto scignon e dei grandi occhi neri fece il suo ingresso nell'aula.
Aveva un portamento severo ma i lineamenti del volto erano gentili, quasi materni. Indossava un vestito che le arrivava al ginocchio, grigio antracite come le nostre divise, però con qualche striatura di nero e bianco qua e là, e delle ballerine del medesimo colore.
« Buona sera ragazzi, il mio nome è Diana e sono qui per spiegarvi come si terrà il Test di domani. » disse lei con un sorriso cordiale dipinto sulle labbra.
Già il Test…
Un Test che ogni sempiterno all'età compiuta di 16 anni doveva affrontare per trovare il proprio posto nella società…
Indipendentemente se era un'angelo o un demone… il Test era uguale per tutti.
« Come già sapete… gli istruttori che vi hanno allevato sono dei demoni. Qualcuno sa dirmi il perché di questa scelta? » chiese lei iniziando a giocherellare con le dita delle mani.
« Perché vi hanno allevato dei demoni anche se voi siete degli angeli? » chiese ancora, scrutandoci.
Lilith alzò la mano.
« Te… come ti chiami? » la chiamò l'istruttrice.
Lei si alzò rispettosamente in piedi e rispose: « Il mio nome è Lilith Sean. »
« Bene Lilith, hai una risposta a questa domanda? »
« Sì. Perché le alte e le basse sfere hanno deciso che ogni giovane sempiterno deve essere allevato come un'umano, imparando sia l'arte del fare del bene sia quello di fare del male e per questo motivo gli ange… ehm… i sempiterni nati da due angeli devono essere affidati a dei demoni, così da diventare neutri e poter pensare sia come un demone, sia come un'angelo. » rispose lei.
Diana annuì spostando il peso da un piede all'altro.
« Benissimo puoi pure sederti adesso. »
Lilith obbedì e mi lanciò un'occhiata di sbieco, alzai gli occhi al cielo in risposta e lei ridacchiò, fiera di sé.
« Ed è anche per questo motivo che gli angeli e i demoni appena nati vengono presi e portati qua così da farli diventare neutri… ma perché? Qual'è il motivo di tutto ciò? » chiese ma questa volta era una domanda retorica.
« Beh semplicemente perché le alte e le basse sfere hanno convenuto che un demone potrebbe benissimo essere un'ottimo angelo e che un'angelo potrebbe benissimo essere un crudelissimo demone. Hanno ritenuto che lasciare una scelta ai giovani sempiterni sia importante perché se uno combatte per scelta fa molto meglio il suo lavoro, no? » disse battendo le mani con aria entusiasta.
E lei era un'ottimo esempio… sulla spalla aveva il tatuaggio di una D trapassata da una S che era il segno che era nata da due demoni ma invece adesso guardandola… sembrava un'angelo a tutti gli effetti.
Anche noi avremo quel simbolo appena finito il test, anche se l'idea di macchiare la mia pelle con quell'inchiostro indelebile non mi faceva impazzire sinceramente…
« Le alte e le basse sfere poi fanno fare un test all'età compiuta di sedici anni per capire se siete portati più per le attività mentali o fisiche smistandovi tra le due fazioni principali: Surface e Orixe. Dopo di che sarete liberi di scegliere da soli quale strada intraprendere. »
Violet alzò la mano.
Adoravo la sua pelle scura, e i suoi capelli castano chiaro, aveva poi degli occhioni malva spettacolari… la invidiavo molto per questo.
Lei era come una sorella per me perché eravamo praticamente amiche dalla nascita e in più eravamo coinquiline di stanza. In più sua madre era la migliore amica della mia… si chiamava… Uriè se non sbaglio.
« Ma come sarà il test? Cosa dovremmo fare? E poi quali scelte avremmo dopo che il test ci avrà indirizzati? » chiese lei dubbiosa.
Diana scosse piano la testa.
« Mi dispiace ma io non posso anticiparvi niente… l'unica cosa che posso dirti è che per il test devi solo e soltanto seguire quel che il tuo cuore ti dirà di fare. » ribadì lei serissima questa volta.
Violet si imbronciò un po' ed io le presi una mano che mi strinse in risposta, per confortarla.
« Bene… ci sono altre domande? » chiese ricominciando a giocherellare con le dita delle mani.
« Sì io avrei una domanda… » 
Diana spostò l'attenzione sul sempiterno e gli fece un cenno con la testa per invitarlo a continuare.
Christian si schiarì la voce e chiese: « Dove faremo il Test? Ci saranno pure i demoni con noi? ».
« Bene questa è una bella domanda… » approvò l'istruttrice pensierosa.
Gli tirai un pizzicotto scherzoso e quando si girò gli sussurrai: « Paura Cri? ».
Lui rise sommessamente e mimò un: "Ti piacerebbe." con le labbra.
Scossi la testa alzando gli occhi al cielo fintamente esasperata e lui mi fece un po' il solletico sulla pancia. Grazie a dio che c'erano le sedie altrimenti mi avrebbe uccisa di solletico.
Anche sua madre era amica della mia… mi pare che si chiamasse Nicky o Micky… o giù di lì.
« Allora il test si terrà al confine esatto della fazione dei Surface e quello degli Orixe. E poi sì… ci saranno pure i demoni. » rispose infine Diana dondolandosi un po' sui talloni.
Wow… non penso di aver mai visto un demone giovane in tutta la mia esistenza… chissà com'erano.
« Bene qualcun altro ha qualche dubbio? » chiese battendo le mani.
Feci una smorfia e sussurrai a Lilith: « Come mai questa mi sembra tanto una domanda retorica? ».
Lei sospirò e scosse la testa.
Nessuno le rispose.
« Eccellente allora potete pure tornare nei vostri dormitori ragazzi e in bocca al lupo per il test! » concluse congedandoci.
Mi alzai subito, stiracchiandomi la schiena.
Odiavo stare seduta troppo a lungo, dovevo per forza muovermi altrimenti entravo nel panico, non sapevo nemmeno io il perché sinceramente.
« Dio che ansia! » strillò Violet mordicchiandosi ossessivamente le unghie delle mani.
Sbadigliai.
Io invece avevo solo voglia di stendermi e a quanto pare anche Lilith ne aveva bisogno perché era lì… mezza addormentata sulla sedia.
Le misi un braccio sulle spalle e l'aiutai a tirarsi su.
« Dai… mangiamo qualcosa e poi subito a letto okay? » le dissi e lei annuì piano.
« Sì anch'io ho seriamente bisogno di riposare un po', oggi ci hanno massacrato… » convenne Christian.
« Ma ragazzi! Non siete nemmeno un po' nervosi? » protestò Violet.
Sospirai strofinandomi un'occhio.
« Guarda è tutto il giorno che ci penso però adesso sono troppo stanca anche solo per parlare fra poco…! »
Non era vero in realtà… 
Però quella notte volevo passarla da sola, assaporando gli ultimi istanti in questa fazione di cui l'unico colore era il grigio dei neutri…

Ciaaao… ^^
Io sono The symphony of my soul ma in realtà tutti mi chiamano Beth ( Diminutivo di Elizabeth )…  =}
Quindi non so' chiamatemi come preferite U.U
Alloooora è la prima volta in assoluto che scrivo su questo sito perciò siate clementi con me okay?  >.<
Lo so che questo capitolo non è un granché però vorrei un vostro parere… che cosa devo fare?
Opzione A: Sì è decente, puoi continuarla.
Opzione B: È brutta ma voglio darti fiducia…
Opzione C: Oh mio Dio che è 'sto schifo!
Opzione D: È una merda e la devi cancellare subito!!!!
Non mi offendo siate pure sincere però un commentino me lo lasciate, vero? *Occhioni da gattino*
Fatemi sapere ^^
   
 
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