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Autore: Cocchi    29/05/2014    3 recensioni
[Chris Evans ]
Long ambientata durante le riprese di Captain America Il Soldato D'inverno.
Elsa è una vecchia amica di Sebastian Stan e una degli addetti del dipartimento dei costumi, è ad un punto di equilibrio e di bilanci nella sua vita. La sua vita è esattamente come la vorrebbe, ha intorno le persone che ama, un lavoro che adora, tutto va bene. O almeno questo è quello che pensa.
[dal primo capitolo]
Lo guardi per vedere quanto sia serio al riguardo. Odi ammetterlo, ma sembra sinceramente curioso o volenteroso di aiutare. Sai già che se parlerai il tuo equilibrio, soprattutto quello mentale se ne andrà, ma non riesci a non accontentare la sua richiesta per colpa dello sguardo da cucciolo che ti sta rivolgendo. Inoltre potrebbe aiutarti a fare chiarezza parlarne con qualcuno.
«Se lo dici a qualcun altro ti strozzerò con le mie stesse mani.»
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Da quando hai avuto l’età adatta a capirlo sai che c’è una cosa che puoi fare per sgombrare la mente e cercare di vedere le cose sotto un’altra prospettiva.

Parlarne con qualcuno.

Non ti sei mai trovata a tuo agio nel raccontare le tue cose, sei più un’ascoltatrice, per questo da quando hai sedici anni fai un’altra cosa che hai scoperto esserti utile.

Fai shopping.

Arruoli un accompagnatore, in questo caso Scarlett, e passate una giornata a guardare vestiti e scarpe. In questo modo fra un commento e l’altro ai vari capi d’abbigliamento riesci ad aprirti un po’.

«Guarda che amore.» Scarlett estrae una camicetta a fantasia floreale. Annuisci mentre passi una mano lungo un paio di pantaloni bianchi. «Dovresti provarla con quei pantaloni.» Afferma accostandola al paio di pantaloni che hai appena estratto.

«Non dovrei essere io l’addetta ai costumi?» Domandi divertita.

«Accontentami dai!!» Insiste sorridendo radiosa. Non riesci a dirle di no e ti fai spingere verso i camerini.

Dopo alcuni minuti esci con la nuova mise e giri su te stessa sotto lo sguardo compiaciuto di Scarlett.

«Se la mia carriera dovesse naufragare potrò fare la shopping planner.» Dichiara annuendo convinta.

«Dubito che sia un’opzione.» Replichi mentre ti osservi allo specchio. «Sei troppo brava nel tuo lavoro.» Aggiungi scambiando un sorriso con lei prima di rientrare nel camerino.

Stai iniziando a rivestirti quando un abito nero appare alla tua destra.

Lo osservi mentre la mano di Scarlett, sai che è lei perché riconosci il suo orologio, lo fa leggermente oscillare.

«Prendilo ed indossalo.» Ordina con fare perentorio.

«Proprio perché me lo chiedi così gentilmente…» Rispondi prendendola in giro ed iniziando ad indossarlo.

 Osservi il tuo riflesso allo specchio all’interno del camerino senza scostare la tendina. Ti fascia in maniera perfetta e ti trovi quasi attraente, se solo non odiassi stare con le gambe scoperte…

«Posso vedere?» Sobbalzi alla voce di Scarlett e al suo volto che fa capolino da dietro la tendina. Fai una smorfia che lei vede allo specchio. «Che c’è?» Domanda mentre ti osserva.

«Non è da me.» Ti limiti a dire a bassa voce mentre giocherelli con l’anello che porti alla mano destra.

«È decisamente da te, invece.» Controbatte Scarlett sorridendo. «Ti sta benissimo. Devi, e sottolineo devi, comprarlo.»

«Ma Scarlett…» Ti lamenti mentre lei sparisce dalla tua vista.

«Niente “ma Scarlett”.» Replica da dietro la tendina. «Seb apprezzerà.»

Abbassi il volto come se la forza di gravità te lo schiacciasse improvvisamente verso il basso. Inclini leggermente la testa per osservare il tuo riflesso allo specchio e non sai che pensare. Ti scruti mentre lisci la gonna che arriva poco sopra al ginocchio.

Sebastian potrebbe davvero apprezzare il tutto.

Questo camerino inizia ad essere troppo stretto per te e i tuoi stupidi neuroni che fanno pensieri che non devono assolutamente fare.

Non sei sicura che sia quello che potrebbe essere giusto per te, per lui, per voi.

Potrebbe ancora esistere un voi?

E soprattutto è quello che vuoi?

Ritorneresti così sui tuoi passi per quello sguardo glaciale che sai capace di caricarsi di passione e… Scuoti la testa mentre ti senti avvampare…Decisamente il percorso sbagliato da dare ai propri pensieri mentre ti stai spogliando.

Una volta rivestita, e raggiunta una incerta stabilità mentale, raggiungi Scarlett con gli abiti che comprerai, ma non riesci neanche a guardarla.

«Che c’è?» La rossa ti osserva sorridendo, ma al tuo sguardo si rabbuia. «Che è successo?»

«Io non sono sicura.» Parli e senti che stai per toglierti un peso.

Hai parlato.

Hai svuotato il sacco e stai bene.

Tu e Scarlett siete uscite dalla caotica via dove avete fatto shopping e vi siete appartate in un parco.

All’ombra di un albero che non sai identificare, hai detto tutto.

Le hai raccontato come l’idea di lavorare con Sebastian ti avesse resa felice e come avevi prontamente imputato il tutto alla vostra conoscenza. Hai descritto la vostra storia, sorridendo di dettagli dolci che eri convinta di aver dimenticato, ma che invece avevi solo nascosto in qualche cassetto della tua mente.

Le hai detto come il rivederlo sia stato bello, come il rapporto fra di voi sia una di quelle cose che non ti eri mai accorta di avere bisogno fino a che non l’hai avuta di nuovo.

Non ti mancava. Non sentivi il bisogno di averlo accanto.

Adesso c’è e non puoi farne a meno.

Adesso c’è e vorresti di più. Di nuovo.

Questo però non glielo hai detto. Ti sei limitata a dirle che sei confusa, che è all’incirca la verità.

Sei stata tu a lasciarlo. Sei stata tu a chiudere ogni altra possibilità. Non puoi essere così stupida da…da..

Ti afferri il volto con le mani e sbuffi, poi ti volti verso Scarlett che è rimasta in silenzio ad ascoltare i tuoi scleri, le tue frasi sconnesse e molto probabilmente prive di senso. Afferri una bottiglietta d’acqua e ne bevi quasi tutto il contenuto. Le stupide seghe mentali sanno nuotare, lo sai bene, ma almeno faticheranno a restare a galla per un po’.

L’imbarazzo comincia a farsi sentire e appena getti la bottiglietta vuota nel cestino poco distante a voi, inizi a tormentarti le mani unite sopra le ginocchia.

«Per come la vedo io…» Scarlett inizia a parlare e ti sorride smetti di tormentarti le mani e la guardi in attesa. «Devi smetterla di pensare a tutti i “se” e agire.»

«Facile dirlo per te.» Le parole ti sfuggono prima di riuscire a trattenerti. «Cioè…volevo dire…» Farnetichi prima di zittirti in completo imbarazzo.

Bene

Rispondi pure con fare acido all’unica persona che ti ha ascoltata senza sghignazzare ogni due secondi. La corteccia dell’albero qui dietro sarà abbastanza dura per sbatterci la testa e cercare di far rimbalzare i neuroni nel modo giusto?

Scarlett non sembra colpita dalle tue parole, posa una mano sopra le tue costringendoti a fermare il turbinio di pensieri che ti girano per la testa.

«Lasciati andare. Godi il momento.» Arricci le labbra e Scarlett aggrotta la fronte. «Vuoi Seb, prendi Seb.»

«Ma non so se voglio Seb.» Esplodi.

«Credo che in realtà tu lo sappia, solo che tu abbia paura di ammetterlo.» Sbatti le palpebre colpita dalle sue parole. Copertura andata. Perfetto.

«Ok…» Sussurri frastornata.

Rimanete in silenzio per qualche istante, poi scosti una ciocca di capelli dal volto e cominci ad arricciarla intorno ad un dito.

«C’è un problema…» Inizi e ti interrompi.

Continuare a parlare ti dà l’idea di ammettere che stai assaporando l’idea di ritornare con Sebastian. Non ti senti affatto sicura, anche se non sai perché.

«Sarebbe?» Chiede Scarlett mentre ti guarda curiosa.

«Credo che lui…cioè Sebastian sospetta…» Ti senti avvampare per l’imbarazzo. «Pensa che io voglia andare a letto con Evans.» Dici tutto d’un fiato prima di afferrarti il volto con le mani.

Scarlett rimane in silenzio per qualche secondo, ti osserva sbattendo un paio di volte le palpebre e poi scoppia a ridere di gusto.

Sposti le mani dal volto e la guardi confusa sollevando le sopracciglia. Sai che è un’idea assurda, ma lo è davvero così tanto? Christopher è davvero così fuori dalla tua portata?

«Che c’è di divertente?» Dai voce ai tuoi pensieri mentre lei lentamente si calma.

«Non è affatto un problema.» Continui a non capire e aggrotti la fronte sempre più confusa. «È geloso di Chris…» Scarlett spiega e stavolta sei tu a trovare comica quell’affermazione.

«Sì, certo.» Rispondi sarcastica sollevando lo sguardo verso il cielo. «Come se io avessi i requisiti minimi per soddisfare uno come Evans.» Borbotti fra te e te.

«Requisiti minimi?» Scarlett aggrotta la fronte. «Chris non è certo un computer e tu non sei un programma da installare…»

«Hai capito quello che intendevo.» Cerchi di interrompere il suo discorso senza senso.

«Quello che tu intendevi è che tu non sei alla sua altezza.» Scarlett ha un sorriso serafico stampato in volto. «E sospetto che tu pensi la stessa cosa per quel che riguarda Seb.» Sposti lo sguardo dal suo, dandole solo ulteriore conferma. «Hai mai pensato che potrebbero essere loro non abbastanza per te?»

Sbuffi platealmente e sei pronta a chiederle se si sta rendendo conto di non parlare con una sua collega, ma solo con..beh…solo con te.

«Fidati di me.» Scarlett si alza dalla panchina e afferra la sua busta con gli acquisti.

«Riguardo?» Domandi mentre la imiti ed insieme vi dirigete verso la strada per incontrare il suo publicist che vi riporterà all’albergo.

«Riguardo a tutto.» Scarlett risponde sibillina lasciandoti perplessa a fissare l’auto del suo publicist.

«Mi ha fatto piacere che ti sia aperta con me.» La rossa interrompe il silenzio non appena vi trovate all’interno dell’auto.

«Grazie per avermi ascoltata.» Rispondi con lo sguardo puntato fuori dal finestrino. Ti imbarazza la sua dichiarazione, soprattutto perché era l’ultima cosa che avresti pensato di fare.

«È stato un piacere.»

Christopher forse aveva ragione sulla questione della consulenza femminile. Osservi Scarlett di sottecchi mentre digita velocemente qualcosa sul suo cellulare.

Quando se lo porta all’orecchio ed i vostri sguardi si incontrano, lei sorride radiosa.

«Credo di sapere esattamente come aiutarti.» Dichiara e senti il panico risalirti lungo la schiena.

 

***

I’m back!!!

Dal sondaggino è venuto fuori uno pseudo pareggio…Quindi ho deciso di unire capitoli 6 e 7 e saltare il flashback (che non ho scritto, ma chissà…). A quanto pare l’idea di clueing for looks (scusate il mio lato Sherlocked ogni tanto spunta fuori)..Cercare indizi vi stuzzica e quindi…sperando di essere abbastanza brava ricostruirete la storia di Seb ed Els la scoprirete tassello tassello.

Per quel che riguarda questo capitolo…Mi piaceva rendere Scarlett un membro centrale della storia e quindi l’aiuto arriverà da lei invece che da…

Fate il vostro gioco e provate ad indovinare sia quale sarà la sua idea di aiuto e chi all’inizio doveva avere questa stupenda (?) idea…

A presto spero

Kiss

Cos

 

  
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