Voleva dire che pensava ancora a Tomas? Era passato tanto tempo e poi avrebbe anche potuto parlargliene, no? Invece niente, era rimasta in silenzio, voleva dire che non si fidava di lui? Non era sicuro di volerlo sapere. Decise che sarebbe rientrato e avrebbe preparato al colazione, almeno in quel modo si sarebbe distratto.
Mentre accendeva il fuoco sotto il latte udì un rumore all’esterno. Si affacciò e notò Violetta. Doveva parlarle dopo quello che era successo la sera prima.
-Violetta!- la salutò –Leon!- disse la ragazza, lasciandogli un bacio sulla guancia –Hai dormito bene?- Leon le sorrise. Sapeva essere dolcissima, ma non poteva fare lo smielato, le doveva parlare.
-Si, grazie- rispose –Violetta, dobbiamo parlare- la ragazza lo guardò confusa –A proposito di cosa?- chiese –Pensi ancora a Tomas?- incrociò le braccia al petto, temendo la risposta.
E se gli avesse detto che si, pensava ancora a Tomas? Cosa sarebbe successo tra loro? Fino a quel momento aveva creduto che Violetta fosse davvero innamorata di lui, ma se invece fosse rimasta indecisa? Che ne sarebbe stato di loro?
-Leon, non mi sembra il caso che tu faccia il geloso- tentò di difendersi lei, ma Leon rimase impassibile –Violetta, voglio la verità- scandì.
E Violetta ammutolì.
*
-Lena, possiamo parlare un attimo?- chiese Nata, avvicinandosi alla sorella.
Lei la raggiunse, dando a vedere che non aveva nulla in contrario.
-A patto però che tu non mi faccia la ramanzina per…- cominciò, ma Nata la bloccò -Per la Vodka, non ti rimprovererò, ma voglio sapere perché hai fatto quello scherzo a Violetta, e soprattutto perché hai dato la colpa a Ludmilla- disse Nata.
Lena aprì la bocca come per parlare, ma la richiuse subito. Non sapeva cosa rispondere.
-Senti, se ti piace Federico puoi dirmelo, sono tua sorella- le disse Nata, con un sorriso. Lena sembrò rassicurarsi, o semplicemente non riusciva a sopportare di dover portare quel segreto ancora, così parlò.
-Hai ragione, mi piace Federico. Ma a lui io non interesso, quindi non posso che stare a guardare mentre lui e Ludmilla vivono felici- disse in un sussurro –Ma sai che anche io e Maxi abbiamo vissuto un periodo un po’… particolare?- disse Nata, mettendo una mano sulla spalla della sorella –Poi alla fine ci siamo chiariti e ci siamo ritrovati. Secondo me dovresti parlare con Federico, dirgli le cose come stanno. Anche se lui non ti ricambia, fidati, dopo avergli parlato starai meglio- Lena sorrise, con gli occhi lucidi, e le due sorelle si abbracciarono.
Nata tentò di rassicurarla. Era il suo compito. Era la sorella maggiore, doveva cercare di aiutarla.
Per una volta sentiva davvero di essere riuscita a fare qualcosa bene. Aveva aiutato sua sorella, o almeno così sperava.
*
Ludmilla era seduta sulle sponde del lago, giocherellava con una margherita, che ormai aveva perso quasi tutti i petali.
Stava pensando a Lena.
Allo scherzo che le aveva fatto.
Pensava a Federico.
Che l’aveva difesa e che le era sempre stata accanto.
E pensava a Diego.
A Diego che la stressava, che la assillava, ma che la attraeva troppo.
Le sembrava di non poter allontanare i suoi pensieri da Diego. Qualsiasi cosa facesse, se lo ritrovava in testa.
-Hei?-
Ludmilla sobbalzò, quando due mani le si posarono sulle spalle.
-Fede, mi hai spaventata- disse, dandogli un bacio sulla guancia -Scusa, non volevo- disse lui, sedendosi accanto a lei.
-E’ bello qui- commentò, guardando il lago. Ludmilla annuì, mentre i capelli biondi venivano spettinati dal leggero vento -Molto-
Rimasero un po’ in silenzio, ascoltando il cinguettio degli uccelli e l’odore dell’erba. Era tutto calmo, il sole riscaldava il grande prato e il vento accarezzava l’erba.
-Ludmilla, ti è mai capitato di renderti conto di amare davvero una persona?- le chiese Federico.
Quella domanda la fece sorridere.
Certo che le era capitato, con lui.
-A me è successo e…- cominciò Federico.
Ludmilla si avvicinò a lui, cominciando ad essere spaventata. Cosa voleva dire? La voleva forse lasciare? Come avrebbe fatto senza di lui? Senza qualcuno che la spingesse a dare il meglio, a sorridere?
-Federico, io…- disse, con voce lievemente instabile e gli occhi lucidi -Ludmilla, vuoi diventare, ufficialmente intendo, la mia fidanzata?- disse Federico, porgendole un piccolo anello.
Lei lo osservò, mentre le lacrime cominciavano a rigarle il volto. Il piccolo zaffiro al centro rifletteva i raggi del sole.
Si avvicinò a lui e gli sfiorò le labbra, ancora tremante.
-E’ un si?- chiese lui ridendo -Certo che è un si scemo!- rispose lei, con gli occhi gonfi di lacrime.
Si riavvicinarono e si abbandonarono ad un bacio passionale, spingendosi fino a buttarsi sull’erba, per poi allontanarsi.
-Ti amo da morire- disse lei -Io di più- rispose lui, prima di baciarla di nuovo.
*
Ludmilla e Federico tornarono ai bungalow, mano nella mano, scambiandosi ogni tanto un bacetto.
Si fermarono a parlare davanti al bungalow dei ragazzi, mentre Lena, dalla veranda della ragazze, li guardava con gli occhi lucidi.
-Tutto bene?- chiese Nata, avvicinandosi a Lena -Se è felice lui- rispose Lena, impassibile -Ok. Io devo andare, tu non buttarti giù, d’accordo?- disse, cercando lo sguardo della sorella, anche se Lena non si degnò di girarsi –Certo, tranquilla-
Così Nata lasciò la sorella, incamminandosi verso il piccolo supermercato, per comprare qualcosa da mangiare a pranzo.
*
-Leon!- esclamò Lara, correndo incontro al ragazzo -Hei!- rispose lui.
Lara si avvicinò a lui.
-Ma stai bene?- gli chiese –No, no ho un… problema con Violetta- rispose –Vedrai che si risolverà tutto…- cominciò lei, ma Leon la fermò –No, ti prego. Non sei quel tipo di ragazza. Ti va se andiamo a fare una passeggiata?- le chiese.
Lara sorrise ed i due si allontanarono tenendosi per mano.
Camminarono fino alla spiaggia.
-Mi è sempre piaciuto il mare- commentò Leon, quando arrivarono sul bagnoschiuma –Ah si? Anche a me- rispose Lara.
Rimasero a guardare il mare, mano nella mano, e poco dopo, come se fosse una cosa naturale, lei poggiò la testa sul suo petto, lasciando che le braccia del ragazzo la circondassero.
-Mi machi Leon- sussurrò –Anche tu, tanto- rispose lui.
Dopo essere rimasti abbracciati un po’, Lara si sciolse dalla stretta.
-Chi arriva ultimo agli scogli è un rammollito!- esclamò Lara, cominciando a correre.
Leon le urlò che non era giusto, era partita prima, ma prese a correre anche lui.
Nessuno dei due arrivò agli scogli, perché quando Leon la raggiunse si lanciarono in acqua, cominciando a rincorrersi.
*
-Francesca, hai visto la mia chitarra?- chiese Marco, entrando nel bungalow delle ragazze –No, perché? E comunque non puoi entrare così!- rispose Francesca –Mi serve- rispose vago Marco –Ti serve a cosa?- -Niente, tranquilla-
Francesca non ebbe il tempo di rispondere, che una voce giunse alle sue orecchie.
-Marco? Ti sbrighi? Guarda che ci prendono il posto in piscina!-
Francesca uscì come una furia e si trovò davanti Ana.
Note Dell’Autrice:
Salve gente! Siamo tornate! Perdonate me, è colpa mia per il nostro ritardo. Purtroppo il mio pc si è rotto un’altra volta, ma don’t worry, perché ne ho uno tutto nuovo con un programma per scrivere eccellente! Allora, anche in questo capitolo non mancano i colpi di scena. Una cosa è chiara, io e Supernova non possiamo non far soffrire la nostra combriccola preferita :3 Ora, ringraziamo come sempre i nostri amati lettori che recensiscono, ovvero: Pocha_96, Naxi_4ever, Miss Espinosa, AhiEstare, Goccia di rugiada e Pablini_forever. Adoriamo tutte le vostre recensioni e l’amore che ci date, non avremmo mai pensato che questa cosa potesse avere questo successo. Questo capitolo è interamente dedicato a voi!
Un Bacio,
Jelena & Supernova <3