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Autore: Svans    04/08/2008    2 recensioni
sono passati 19 anni dalla scomparsa di lord voldemort, ma una nuova minaccia sembra infastidire il mondo magico. severus piton torna dal mondo degli inferi inspiegabilmente. cosa sta succedendo? come mai il tanto odiato professore di pozioni ora è più famoso di harry stesso? e chi avrebbe interesse di riportarlo in vita? lo scoprirete solo leggendo...
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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INTRODUZIONE: Questa fanfic si ambienta subito dopo il settimo ed ultimo libro di Harry Potter

INTRODUZIONE: Questa fanfic si ambienta subito dopo il settimo ed ultimo libro di Harry Potter.

Sono già passati diciannove anni. Spero vi piaccia!!! Mi raccomando recensite in tanti!!!

 

1 Capitolo: ”L’incontro”

 

Mi guardi.

E solo con un tuo sguardo mi fai capire che hai paura.

La stessa paura che ho visto incisa nei tuoi occhi l’ultima volta.

Vorresti urlarmi contro mille domande, ma allo stesso tempo stringermi e tacere.

Riesco a sentire il tuo respiro ansimante e il tuo petto sussultare.

Vedo la tua ira, il tuo amore, la tua passione spargersi come un profumo inebriante in questa stanza.

Chiudi la porta e ti spingi verso me.

Sai di non voler scappare ma allo stesso tempo vorresti cancellare questo incubo senza senso.

Ora ti trovi così vicina che riesco ad ascoltare il tuo incancellabile odore, più forte e più seducente che mai.

Un misto di rose e rugiada, di un sapore indelebile.

Scopro i tuoi occhi grigi annacquati da lacrime che non vogliono scendere.

E poi, osservo le tue labbra morbide e chiare sussurrare il mio nome:

_Severus…_

Lo dici con dolore, con sofferenza, con abbandono…

Non avrei mai voluto farti subire tutto questo, ma gli eventi sono stati crudeli con me.

Con la mano ti sfioro i capelli mori che ti cadono giù come serpenti intrecciati fino a sotto il seno prorompente, non ti ricordavo così… e poi, ti regalo un mite sorriso. Tu ricambi, ma con confusione.

_È tutto vero?_ Più che una domanda mi sembrava una supplica.

_Si…_ Sussurro io.

Porti le tue braccia attorno a me, stringendomi in un forte abbraccio, come per non farmi scappare.

Ma io non scapperò più, specialmente da te…

_Cos’è successo?_ Mi chiedi con una lacrima che ti accarezza il viso, guardando con disordine il mio volto consumato.

Ti porgo la mia mano, intenta nell’afferrare il tuo dolore, ma tu la butti via.

Faccio un lungo respiro, riempiendo i miei polmoni di te e poi ti dico:

_Sono vivo._

_Ma… tu eri morto.. Harry Potter ha detto che ti aveva ucciso Voldemort._

Ti vedo triste e spaesata, incerta su quello che io possa essere. Immediatamente ti stacchi da me, con un orrore negli occhi che credo non averti visto mai.

_È vero… Harry non ha mentito. Sono morto. Non so per quanto tempo, ma ero morto._ Spiego io, con odio verso me stesso, ricordando l’istante in cui cedetti i miei ricordi a quell’incapace di Potter. Pensando di essere veramente sul punto di morte.

_Il tuo corpo è sotto terra._ Appena queste tue parole, s’insinuarono nel mio udito mi ritrassi dal tuo sguardo.

Io ero vivo. Dovevo essere vivo. E allora cosa ci faceva il mio corpo nella tomba?

_Sei tu Severus?_ Mi chiedi con ribrezzo.

In quel momento non sapevo neppure più io cos’ero.

Eri terrorizzata, le tue mani tremavano agitate e i tuoi occhi erano disgustati dalla mia alta figura.

No! Tu non puoi guardarmi così. Torna da me ti prego.

_Sono Severus! Chiedimi quello che vuoi e vedrai che ti saprò rispondere._ Dissi con superiorità.

Vidi i tuoi modi incerti padroneggiarsi nella stanza, scombussolati dall’accaduto.

_Come ci siamo conosciuti?_ Mi chiedi.

_Non potevi farmi domanda più semplice…_ Mormoro io rivolgendoti un accenno di piacere. _Ci siamo conosciuti a scuola al tuo primo anno di studio._

_A che anno ero quando sei morto?_ Mi chiedi facendo un piccolo passo verso di me.

_Eri al quarto anno. E ora scommetto che sarai al quinto._ Ti dico con un innocuo sorriso.

Tu fai un passo indietro. Perché?

_Dove vai Lor?_ Ti chiedo spalancando gli occhi, pronunciando il tuo nome con dolcezza.

_Severus, non è passato solo un anno._ Mi bisbigli spaventata.  

_Due?_ Chiedo speranzoso.

_No… diciannove anni!_

Seguo la tua bocca in quel tragitto doloroso.

Com’è possibile?

Com’è potuto accadere?

_Severus…_ Ti avvicini nuovamente, toccandomi fuggevolmente la spalla stanca.

Mi ritraggo da te con uno scatto nervoso. Nervoso per le rivelazioni crudeli appena udite.

Ti guardo.

Effettivamente gli anni si erano cicatrizzati sul tuo corpo. Me lo ricordavo minuto, esile, mielato come il tuo spirito.

E ora invece sei più alta, hai messo forme da donna su di te e riesco a percepire una vita molto più lunga di un misero anno.

Sei veramente bella.

Anche da piccola lo eri, ma non così…

Mi sento vecchio e inutile.

Cerco di capire cos’ho fatto in questi ultimi diciannove anni, ma vedo solo vuoto e fumo.

_Ma cos’è successo? Come sei arrivato qui?_

Mi chiedi capendo che queste informazioni sono riuscite a stravolgere il mio animo.

_Quando mi sono svegliato da quella morte inconfondibile ero in una grotta._

_In una grotta?_ Esclami stupita.

_Si. Ero bendato e riuscivo solo a sentire voci confuse. Solo alla fine qualcuno mi ha tolto quella benda e sono riuscito a vedere che mi trovavo in una grotta. E poi ho visto buio e mi sono trovato qui esattamente pochi minuti prima che arrivassi tu. A proposito che eri venuta a fare a casa mia?_ Dico con calma.

Mi fissi per un secondo e poi mi dici:

_Sono diventata la professoressa di magia contro le arti oscure ad Hogwarst e mi servivano alcuni tuoi volumi, ma non pensavo di trovarti qui._

_Lor…_ Ma mi fermo, non continuo. Volevo dirle che mi era mancata, che avevo paura e che avevo bisogno di lei. Ma le mie labbra orgogliose si serrarono.

Tu sembri capire. Ti avvicini e mi stringi forte a te.

Chiudo gli occhi per assaporare meglio quel momento, che così breve e così fragile, riesce lo stesso a donarmi sicurezza e pace.

_Vieni con me a scuola!_ Mi sussurri all’orecchio.

_Perchè?_ Ti chiedo.

_Devono sapere che sei ancora vivo._ A quelle parole la paura s’impadronì del mio povero spirito.

_Cos’hai?_  Mi chiedi notando l’accenno di terrore stampato nella mia faccia.

_Niente._ Mento distogliendo il tuo sguardo.

Ma invece qualcosa c’era…

Come potevo ripresentarmi al mondo dopo diciannove anni senza neppure sapere cosa mi fosse successo? Cosa potevo dire? Come avrebbero potuto credere alle mie parole? E se ci fosse qualcuno che mi volesse vedere morto?

Dovevo sapere…

_Allora?_ Mi chiedi attendendo una mia risposta.

Io Severus Piton “Paura”… No, è una cosa inammissibile.

_Vengo!_ Dico senza esitazione, tornando a fissare i tuo chiari occhi.

_Prendo qualche libro e andiamo._

_Ti aspetto fuori!_ Mormoro io.

Mi stacco dalla tua presa e esco dalla mia dimora.

La luce accecante del sole mi abbaglia come fari puntati contro la mia anima, che mi bruciano lentamente per farmi scontare maggiormente questa terribile pena.

“Lor”… penso.

Quando era piccola la vedevo come una figlia. Solo con lei mi ero esposto così tanto nel rapporto professore e studente.

Quando stava male veniva da me a parlare, a piangere, a urlare… per ogni cosa, io per lei c’ero.

Era nella casa dei Corvonero, come lo era Lily…

Aveva molto di lei, erano molto simili, forse è stato proprio quello che mi ha fatto attaccare così tanto a lei.

Nessuno sapeva dell’amore che provavo per quella ragazza, “amore platonico” dato che era come mia figlia.

Era orfana e figlia unica, ricordo che anche il preside era molto attaccato a lei.

_Sono pronta!_ Eccoti finalmente.

Ti vedo uscire lentamente e raggiungermi. Hai in mano alcuni volumi e ti vedo sorridere amorevolmente alla mia vista.

_Possiamo andare._ Sussurri avvicinandoti a me. Poi mi stringi la mano e un brivido mi perfora la schiena.

Sento il mio corpo alzarsi e vorticare nel nulla.

Chiudo gli occhi e sento una forte nausea ballarmi nello stomaco.

Percepisco i miei piedi poggiarsi finalmente a terra e lì apro gli occhi…  

 

 

 

  
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