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Autore: Annaira998    29/05/2014    4 recensioni
La mia mente inizia a vagare: Los Angeles, mio fratello, i suoi amici, sole, mare, divertimento, amicizie, sentimenti. Ritorno alla realtà, chiudo la mia grande valigia e la porto al piano di sotto. Saluto i miei genitori promettendo di chiamarli appena atterro.
Vita nuova, finalmente sto arrivando.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Leggete l’angolo autrice per favore, è importante.
Buona lettura.
 
Quando mi sveglio… è già ora di pranzo? Cosa mi è successo? Non ho mai dormito così tanto.
Scendo e i ragazzi stanno già preparando da mangiare, quindi rinuncio il mio cafè e la mia brioche e aspetto la pasta.
Mi siedo su un sedia della cucina e rimango a fissare i ragazzi.
Sono così belli tutti insieme.
Vanno molto d’accordo, non litigano quasi mai.
Scherzano e si aiutano a vicenda, gli insulti fra loro non mancano ma lo fanno con gioco.
Questa è una vera amicizia, esserci sempre per qualunque cosa.
Ashton posa il mio piatto davanti e io senza aspettare gli altri mangio.
“Certo non ci aspettare sorellina” passa da dietro di me e mi disordina i capelli.
 
Finiamo di pranzare insieme, poi scappo in camera mia per fare i compiti.
I ragazzi si approfittano di me. Sono sempre io quella che pulisce la cucina e sono sicura che se fossi rimasta due secondi in più seduta su quella sedia, mi avrebbero chiesto di lavare i piatti.
Raccatto tutto quello che mi serve per fare matematica e scendo in giardino.
Occupo tutto il tavolo e inizio a fare le equazioni.
La mia mente viene invasa da un’idea pazza.
Lascio la penna ed entro in casa per parlarne con Calum.
“Fratellinoo. Cosa mi diresti se ti dicessi che voglio trovarmi un lavoro?” gli chiedo su due piedi.
Quasi si strozza con la sua bibita e io gli corro dietro per dargli delle pacche sulla schiena.
“Ma sorellinaa” quasi urla dopo essersi ripreso “sei impazzita? Perché dovresti lavorare?”
“Beh per passare il tempo. E poi guadagnerei un po’ di soldi. Non è una brutta idea” cerco di convincerlo.
“Non lo so.. e dove dovresti lavorare?” alza un sopracciglio.
“Ieri mentre passeggiavo ho visto un negozio nuovo di abbigliamento che cerca qualcuno.. potrei vedere li.. per favoree” faccio il labbruccio.
“se ti dico di no non mi lasceresti in pace, quindi va bene” rinuncia, sospira e mi abbraccia.
Felice di aver avuto il suo permesso, torno in giardino per finire i compiti.
 
Verso ora di merenda, ritiro tutto il materiale e mi vesto per andare in quel negozio.
Non è molto distante da casa, dieci minuti e arrivo.
Quando entro, mi avvicino alla cassa e trovo una donna sulla quarantina d’anni, capelli biondi e lisci, occhi marroni e un grande sorriso.
“Buon giorno. Ho visto il cartello fuori che cercate qualcuno” gioco con le mie mani.
“Certo. Il lavoro sarebbe quello di sistemate gli abiti, servire i clienti e se necessario stare alla cassa. Ti interesserebbe?” cerca di mettermi a mio agio.
“Si” annuisco e sorrido.
“Bene. devi compilare questi moduli” mi porge un fascicolo e una penna.
Mi appoggio alla scrivania e inizio a completarlo. Nome, cognome, età, sesso, scuola, le solite domande.
Una volta finito, consegno i fogli alla signora. Mi dice che ha bisogno di un po’ di tempo per leggerli, quindi inizio a girare per il negozio.
È molto grande e pieno di cose molto carine. Non sono neanche tanto costose.
Scorro il dito sulle grucce fino alla fine di uno dei tanti reparti. Alzo lo sguardo e trovo la signora sorridente.
“Ho controllato i moduli. Sembri una ragazza responsabile e intelligente, quindi ti do un mese di prova. Se vai bene, sei presa” mi sorride.
“Grazie mille” faccio un piccolo salto di gioia e la seguo verso la cassa.
Mi da una maglia rossa. “La devi mettere a lavoro. Una divisa”.
È bella, semplice ma bella. In altro a sinistra c’è stampata il nome del negozio, Charlys. Mi consegna anche un foglio dove ci sono scritti i miei orari. Da domani inizio.
Saluto la signora, di cui il nome è Isabelle, e torno a casa. 
 
Quando torno a casa i ragazzi mi chiedono perché sono tanto allegra.
“Sono in prova per un mese in un negozio qui vicino casa” saltello per tutto il soggiorno e tiro fuori la maglia dalla borsa per farla vedere.
I ragazzi si informano su dove si trovi il mio posto di lavoro perché vogliono venirmi a trovare e io spiego a loro la strada.
Subito dopo salgo in camera per posare la borsa e torno giù con una palla.
I ragazzi mi seguono in giardino e insieme giochiamo a pallavolo.
Mettiamo la musica di sottofondo e tutte le volte che trasmettono una canzone che mi piace, interrompo il gioco, beccandomi tante lamentele da parte dei ragazzi.
“Ma non puoi fermarti ogni cinque minuti” sbuffa Ashton. Mi avvicino a lui e inizio a ballargli intorno. Riesco a coinvolgere tutti, trasformano così il giardino in una discoteca con musica a tutto volume.
 
Rimaniamo all’aperto fino a ora di cena.
Nessuno di noi ha voglia di cucinare quindi finiamo per prenotare delle pizze.
Ci mettono poco a portarle a casa. Ognuno prende la propria e ci sediamo sul divano per guardare un film.
Anche se lo abbiamo visto tutti tante volte, mettiamo le Cronache di Narnia.
A metà film finisco nel mondo dei sogni con la testa appoggiata alla spalla di Luke.
 
È tutta la mattina che canto. Sono davvero felice di iniziare a lavorare, una nuova esperienza da mettere nel mio bagaglio.
I ragazzi continuano a guardarmi male e a chiedermi se ho le rotelle apposto, non mi hanno mai vista così contenta.
Dopo pranzo sistemo tutto e corro a prepararmi per il mio primo giorno.
Indosso un jeans nero e una maglia bianca, converse e un trucco semplice.
Metto la maglia che mi ha dato Isabelle nella borsa ed esco di casa dopo aver salutato i ragazzi.
In dieci minuti arrivo e sorridente trovo Isabelle dietro la cassa.
“Ciao” mi accoglie calorosamente “pronta per il tuo primo giorno?” annuisco entusiasta.
“Questa è la tua chiave per il tuo armadietto. Ti puoi cambiare li” mi fa strada verso una stanza non troppo grande.
Una volta sola, cambio la maglia, poi esco.
Trovo Isabelle vicino alla porta che mi aspetta.
“Nelle ore più calde non viene nessuno. Ricordati di essere gentile ed educata con i clienti. Non tutte le taglie sono esposte. Se hanno bisogno di qualcosa che non trovi sui piani, devi andare in magazzino che è quella porta in fondo” indica una porta rossa e io annuisco “Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure. Visto che adesso non ci sono clienti, puoi fare un giro e se trovi qualcosa che non è al suo posto, sistema”
“Perfetto” sorrido felice.
La donna torna dietro alla cassa mentre io inizio a girare per i reparti.
Trovo delle maglie in disordine quindi, come detto dal capo, mi fermo per piegarle.
In fondo a un reparto vedo una ragazza dai capelli rossi e neri.
Pensando fosse una cliente, mi avvicino per chiederle se ha bisogno di aiuto.
“Buon giorno, ha bisogno?” la ragazza si gira e scoppia a ridere.
“Io lavoro qui” dice tra una risata e l’altra.
“Oh scusami. Io ho incominciato oggi per il mese di prova” la informo imbarazzata.
“Io invece l’ho appena terminato e sono stata presa. Io sono Denise” mi porge la mano.
“Arianna” gliela stringo.
Essendo inesperta, mi spiega le cose più importanti e mi fa vedere alcuni reparti.
Scopro che in questo negozio si vendono anche scarpe che non sono niente male. Da scarpe da ginnastica a quelle con il tacco. Denise mi porta nel magazzino per mostrarmelo.
È molto grande e ben ordinato. Da una parte ci sono tutte le maglie con i rispettivi codici per identificarle, dall’altra i pantaloni. In fondo invece ci sono tutte le scatole.
 
Esco dal negozio poco prima della chiusura, di quello se ne occupa Isabelle.
Prima di andare via scambio i numeri con Denise e dopo ci salutiamo.
Come primo giorno è andato molto bene. Verso il tardo pomeriggio sono arrivati tanti clienti e ho avuto modo di osservare come si servono guardando Denise.
È un lavoro bellissimo, ha contatto con la gente.
Isabelle è molto contenta di me, dice che sono portata per questo lavoro visto la mia gentilezza.
Quando arrivo a casa i ragazzi preparano la cena. Un saluto veloce e mi chiudo in bagno per fare una doccia rilassante.
Quando esco lego un asciugamano per coprirmi e mi posiziono davanti al lavandino. Il vapore ha appannato lo specchio e con la mano lo pulisco per guardarmi. La figura di Luke dietro di me mi fa saltare dallo spavento.
“Luke ma sei impazzito? Perché sei dentro e da quanto tempo?” partono le raffiche di domande.
Luke posa il suo indice sulle mie labbra per azzittirmi.
“Mi sei mancata oggi” toglie il dito dopo aver visto che rimango in silenzio e mi bacia.
Avvolgo le braccia al suo collo e per essere alla sua altezza mi metto sulle punte.
Vedendo che sono scomoda mi prende per le cosce e mi da sedere vicino al lavandino.
Le sue mani iniziano a vagare per le mie gambe nude mentre io stringo i suoi capelli in un pugno. Un gemito esce dalle sue labbra e io sorrido sapendo che sono io a provocarlo.
Le nostre lingue continuano a rincorrersi e a giocare finché non rimango senza fiato e sono costretta ad allontanarmi.
Appoggia la sua fronte sulla mia e mi guarda dritta negli occhi.
“Mi piacerebbe presentarti come mia fidanzata nella prossima intervista” quasi mi strozzo ma faccio finta di niente per non rovinare questo momento magico.
“E perchè non dovresti farlo?”
“Vuoi diventare la mia ragazza?” mi chiede con un sorriso che parte da un orecchio e finisce nell’altro.
Non essendo in grado di rispondere, annuisco soltanto mordendomi il labbro.
Mi mette una mano dietro al collo mentre l’altra vaga sulla mia gamba sinistra e mi bacia.
Mi prende in braccio e mi porta in camera mia, mi stende sul letto e lui sopra di me.
“Luke mi devo vestire” gli dico tra un bacio e l’altro.
“No rimani così” fa un sorriso che non mi piace.
“LUKE” urlo e scoppiamo a ridere.
“Okok esco. Ma dopo continuiamo” mi da un ultimo bacio ed esce dalla camera.
Infilo l’intimo e una maglia lunga.
Quando apro la porta trovo Luke appoggiato al muro.
“Mi hai aspettato?”
“Si e ti ho anche spiato”
“LUKE” urlo di nuovo e gli do un leggero schiaffo sul braccio, lui ride.
“Scherzo. Non lo farei mai.. a meno che non me lo chiedi tu..”
“Ma io non te lo chiedo, puoi stare tranquillo”
Lo sorpasso e lui non perde tempo a prendermi in braccio a mo di sposa e scendere le scale.
“Mi lasci?” lo guardo aggrappandomi al collo per non cadere.
“No”.
“Che succede?” ci chiede Ashton quando ci vede.
“Dobbiamo festeggiare!” finalmente poso i piedi a terra.
“Perché?” Michael si ferma per guardarci.
“Io e Luke ci siamo fidanzati” li informo abbracciandolo.
Calum si strozza con la sua stessa saliva e io corro per dargli delle pacche sulla schiena.
“Tu cosa?” riesce a dire con una voce strana.
“Stiamo insieme.. non sei felice?”
Sta per dire qualcosa di cattivo ma vedendo il mio viso triste, cambia.
“Ma certo sorellina” mi abbraccia “Ma se le spezzi il cuore” mi lascia per avvicinarsi a Luke “te la vedrai con me, e non finirai bene”.
“Certo” risponde Luke terrorizzato.
“Scherzo amicoo! Sono contento per voi” sorride e lo abbraccia.
Per un attimo pensava davvero che mio fratello gli avrebbe fatto del male, ma sono amici da tanto tempo, non avrebbe il coraggio neanche di staccargli un capello fuori posto.
Insieme ci sediamo a tavola per cenare.
I ragazzi mi chiedono com’è andato il primo giorno di lavoro e tra un boccone e l’altro, racconto tutto.
 
Dopo aver pulito la cucina, salgo in camera mia per entrare su Facebook.
Mentre sono intenta a leggere dei post, qualcuno chiude il portatile e mi sale addosso.
Neanche il tempo di replicare che ho le sue labbra sulle mie. Decido di lasciare stare e di godermi questo momento così romantico.
 
 
 
 
HOLAAAAA
Ecco il capitolo diciannove :)
Mi è venuto lungo rispetto agli altri, ma di sicuro siete contente.
Ma il nuovo video?? È una cosa stupenda, lo amo *---*
Passando al capitolo, è molto dolcioso ahahah
Trenta recensioniii sono SUPER MEGA GIGA ULTRA CONTENTAAAA ahahaha grazie mille a tutte, davvero <3
Non so per quale motivo ma questo capitolo non tutte riuscivano a vederlo. Avevo aggiornato già da un po’ di tempo ma l’unica recensione che mi è arrivata mi ha comunicato che c’era qualche problema. Per risolverlo, ho cancellato il capitolo e l’ho rimesso.
Mi scuso per questo problema :).
A presto.
Baci. 
  
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