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Autore: hoodiness    29/05/2014    3 recensioni
Pensava a quella sua risposta stupida e a tutto il dolore che aveva portato negli occhi color smeraldo di Lauren.
Camila non riusciva a credere di aver fatto soffrire una delle persone a cui teneva di più al mondo.
Lauren era come una sorella per lei.
O forse anche qualcosa di più.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Camila Cabello, Lauren Jauregui, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Camila uscì dal bagno dove vi era restata per un’ora e mezza abbondante.

Entrata in camera sua si gettò sul letto e un leggero odore di cocco si levò dai suoi capelli.
Non poteva credere che nemmeno dopo quattro docce non se ne fosse  andato del tutto.

Quell’odore era una tortura e la trascinava in un vortici di ricordi e sentimenti devastanti. Ma era certa che Lauren lo avesse scelto proprio per quel motivo.

Al solo pensiero della ragazza, gli occhi di Camila iniziarono a bruciare e le lacrime, amare e prepotenti, iniziarono a solcarle silenziosamente le guancie.


Come  aveva potuto?


Con quale coraggio era riuscita a farle gettare una granita al cocco in piena faccia, davanti a tutta la scuola?

Era arrivata ad odiarla a tal punto?


Nemmeno un mese fa le aveva confessato di amarla, e ora questo.
Non pensava di essere così facile da dimenticare.


Anche se odiava ammetterlo, a Camila mancava Lauren.
Ma il modo in cui le mancava era diverso da quello estivo.

Le mancava ricevere il buongiorno con il suo sorriso dolcissimo, le mancavano le passeggiate per i corridoi tenendosi per il mignolo, al quale la minore si reggeva come un ancora di salvezza quando passavano i ragazzi più popolari che la squadravano con sufficienza.

Le mancavano le strette protettive di Lauren, la quale ogni volta le sussurrava in un orecchio che lei era migliore di loro.


E ripensandoci, era divertente come la situazione fosse diventata assurda.


Come l’unica persona che la faceva sentire al sicuro fosse diventata la persona da temere in assoluto.


Camila si buttò sul letto immersa nei suoi pensieri, e senza accorgersene, le sue palpebre umide si chiusero e cadde in un sonno profondo.

 
“Lauren?” chiamò con voce guardandosi intorno. “Laureen” chiamò di nuovo per poi fare silenzio.

Odiava le bambine capricciose, ma odiava soprattutto che le maestre mandassero sempre lei.

Aveva  dovuto smettere di giocare con Maddy solo per la nuova arrivata.
Le avevano detto di essere gentile con lei, che si era appena trasferita e che era una bambina molto timida.

"Questo non le dava la scusa di disturbare tutti", pensava Camila.

Facendo silenzio iniziò a cercare dietro i cespugli, e per farlo si sporcò il suo vestitino a fiori lilla che tanto adorava.
Si iniziava a spazientire. “Lauren vieni fuori, il gioco è finito. Basta fare i capricci” disse con tono arrabbiato.
Vedendo che nessuno si decideva di arrivare, fece per andarsene, quando venne colpita da qualcosa in testa.

Camila lo prese in mano e vide che si trattava di una nocciola.


Sorpresa, alzò il naso in su, e vide una ragazzina in salopette di jeans, seduta sull’albero abbracciata a un ramo, che rideva di gusto.
“Lauren! Ma sei impazzita?! Scendi subito, altrimenti chiamo la maestra!” urlò la piccola preoccupata.

“Ssh, non gridare, ora scendo” fece una linguaccia.

“Lauren! Muoviti!”

“Non mettermi fretta..” non fece in tempo a finire la frase  che scivolò, cadendo rovinosamente a terra.

“Oh mamma, Lauren!” gridò Camila isterica e le corse incontro.


Lauren  era rannicchiata sulle ginocchia e piangeva.

Camila fece per aiutarla, ma venne respinta. La maggiore alzò la testa e la guardò con gli occhi lucidi.

Camila pensò che fossero gli occhi più belli del mondo.

Erano come due grandi smeraldi verdi e brillanti.

E  lei adorava gli smeraldi.

“Non mi serve il tuo aiuto” disse seccata.

“Invece sì” insistette Camila. Non sapeva perché, ma voleva aiutare quella bambina, non voleva che lei piangesse mai più.

Le prese le mani e le guardò da vicino.

“Le devi disinfettare, se no ti si sporca la ferita” fece con tono sapiente.

“E’ grave?” si allarmò l’altra spalancando gli occhi.

Camila rise innanzi alla sua espressione, la trovava molto dolce.

“Ma no, se vieni con me andiamo dalla maestra e ti cura lei” suggerì.

“Non mi fido di lei” si imbronciò Lauren.

“E di me? Ti fidi di me?” la guardò Camila.

“Beh… si…penso…” abbassò lo sguardo.

“E allora vieni” concluse semplicemente la piccola sorridendo.

Prese Lauren per la mano e la accompagnò dalla maestra.


Da quel momento diventarono inseparabili, come se nessuna potesse davvero cavarsela senza l’altra.



 Camila si svegliò di soprassalto.

Erano le cinque di mattina.
Accettando il fatto che non avrebbe più ripreso sonno si iniziò a preparare per la scuola, continuando a pensare al sogno che aveva fatto.
Poteva anche essere cambiato tutto, ma le sarebbe sempre rimasto nel cuore il ricordo di Lauren, e di come aveva partecipato alla sua vita.

Sorrise a questo pensiero.

Lauren sarebbe rimasta in lei, nonostante tutto.  
NOTA DELL'AUTRICE
Eccomi qui con il terzo capitolo!
Sono in ritardo, vi chiedo perdono, ma
a mia difesa posso solo dire che questa scuola
mi sta uccidendo!
Comunque sia, questo è un capitolo di passaggio.
Volevo fare un salto indietro e mostrare le camren
prima del litigio. Già da subito hanno capito come
non possano stare una senza l'altra.
Spero vi piaccia, fatemi sapere.
Altrimenti non aggiorno..
Un bacio,
Elena
  
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