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Autore: hoodiness    28/04/2014    4 recensioni
Pensava a quella sua risposta stupida e a tutto il dolore che aveva portato negli occhi color smeraldo di Lauren.
Camila non riusciva a credere di aver fatto soffrire una delle persone a cui teneva di più al mondo.
Lauren era come una sorella per lei.
O forse anche qualcosa di più.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Camila Cabello, Lauren Jauregui, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Camila fissava un punto indefinito sul suo vassoio, le urla e gli schiamazzi tipici dell’ora di pranzo non sembravano toccarla minimamente.

Continuava a ripensare allo sconvolgente incontro che aveva vissuto quella mattina.

Non aveva smesso un attimo di far lavorare il cervello per trovare una soluzione plausibile a quello che aveva visto.

E c’era.

Era solo che non voleva ammetterlo a se stessa.

Ma nel profondo sapeva che quel cambiamento era dovuto ad una questione lasciata in sospeso tra le due.

Ciò non toglieva il fatto che Camila era rimasta scioccata.

Tra tutto quello che poteva succedere, quella era l’ultima delle ipotesi.

Forse si stava dando troppa importanza, caratteristica non proprio tipica della ragazza.


Ma Camila era pronta a giurare di aver visto le tenebre negli occhi dell’altra.

E la consapevolezza di esserne la causa maggiore la divorava da dentro, creandole una voragine nel petto di cui aveva il timore, ma anche la certezza, che si sarebbe potuta colmare solo in un modo.

Le ragazze avevano tentato di capire il motivo dell’umore dell’amica, ma venendo respinte più di una volta da una Camilla totalmente assente, erano giunte alla conclusione che, se l’amica avesse voluto, ne avrebbe parlato con loro in seguito.

Ma non ce ne fu bisogno.
 
In mensa quasi calò il silenzio totale quando un gruppo di ragazze entrò in mensa.

Un silenzio di colmo di rispetto, timore, ma anche di curiosità dal momento che il gruppo sembrava avere una nuova leader.

Curiosità che crebbe quando quest’ultima seguita dalle sue seguaci, mentre si dirigeva al tavolo riservato a loro, fece una deviazione tirando dritto verso il tavolo dove aveva mangiato gli scorsi anni.

Fu quel movimento a far tornare Camila al mondo reale, ma non ebbe il coraggio di guardare negli occhi la ragazza che si stava avvicinando a loro.

Così restò concentrata sulle balze bianche della minigonna rossa della ragazza che svolazzavano ad ogni suo passo.
Una maglietta degli stessi colori, i colori della scuola, era abbinata, completando così la divisa di una delle onorificenze più alte che il liceo possa offrire.

La ragazza si fermò davanti al loro tavolo e salutò le ragazze accanto a Camila, senza degnare quest’ultima di uno sguardo.
Camila approfittò di quest’opportunità per guardarla meglio.

I capelli, una volta castani, erano stati tinti di un nero intenso e la coda di cavallo le scopriva le orecchie piene di piercing.

La minore ne fu sorpresa.

Lauren le aveva confessato, tempo prima, di aver una paura folle per gli aghi ed era per questo che non la sfiorava minimante l’idea di farsi i buchi alle orecchie.

E invece ora…

Venne distolta da una piccola macchia che la maggiore aveva proprio dietro l’orecchio, appena sotto il lobo.

Un tatuaggio.

Voleva saperne di più, d’altronde era l’unico modo di capire come stesse la maggiore, ma venne interrotta da una voce arrogante che una volta chiamava il suo nome con una dolcezza infinita.

“Hai finito di fissarmi, sfigata?” chiese Lauren sentendosi osservata e, con un gesto della mano, si spostò nervosamente la lunga coda di cavallo proprio sul punto che stava fissando Camila, andando così a coprire il tatuaggio.

Camila, frustrata, la ignorò e si concentrò sul suo piatto ancora intatto e iniziò a giocherellare col cibo.

Lauren, non contenta di quella mancanza di attenzione, le si avvicinò battendo le mani sul tavolo, facendo così sussultare la povera Camila.

“Che vuoi?” chiese la minore cercando di utilizzare lo stesso tono che l’ex amica aveva usato con lei poco fa, ottenendo scarsi risultati.

“Voglio  delle scuse” sorrise Lauren. Un sorriso amaro, pieno di falsità.

“E per cosa dovrei scusarmi, sentiamo?” rispose sfacciata, quasi non riconoscendosi.

“Stamattina tu con i tuoi libri da secchiona mi hai rotto un unghia.” Lo disse come se fosse una delle priorità nella vita, come se le avesse rotto un arto o l’avesse pugnalata.

Camila spalancò gli occhi e trattenne a fatica una risata al ricordo dell’ultima volta che aveva costretto l’altra a mettersi lo smalto finendo col macchiare tutto il tappeto di camera sua.

Cosa che non sfuggì a Lauren che subito, sentendosi punta nel vivo, la guardò male.

“E’ divertente il fatto che tu rida anche se sei consapevole che le mie unghie costano più di tutto  quello che indossi tu al momento” attaccò seguita dalle risate del suo seguito.

Camila, sentendosi umiliata, abbassò lo sguardo e tacque.

Soddisfatta la capo cheerleader fece un gesto di saluto alle altre tre ragazze, che nel frattempo erano rimaste ammutolite a fissare la vicenda, per poi andarsene vittoriosa.
 
Camila chiuse l’armadietto e vi si appoggiò con la schiena, fermandosi a riflettere un momento.
Era stato uno dei suoi peggiori primi giorni di scuola.

Non pensava che Lauren fosse in grado di umiliarla in quel modo.

Aveva toccato tutti i punti giusti, ma Camila non se ne sorprese molto.

Se vi era una persona che la conosceva meglio, quella persona era Lauren Jauregui.

Scrollò in modo impercettibile la testa per scacciare quei pensieri e fece per dirigersi verso l’uscita, quando una voce la chiamò.
Ella si girò di scatto e non vide nessuno che conosceva e che potesse essere stato a chiamarla.

“Consegna speciale per Camila Cabello, con tutto l’amore della nostra capitana” 

Camila non fece in tempo a capire ciò che stava per accadere quando si ritrovò gli occhi che le andavano in fiamme e la faccia che grondava di un liquido ghiacciato e appiccicaticcio. Profumo di cocco.

La ragazza rettificò mentalmente:

Quello era stato il peggior primo giorno di scuola che aveva vissuto in tutta la sua breve esistenza.

 
 
NOTA DELL'AUTRICE
Eccomi qui con il secondo capitolo!
170 visite e 3 recensioni, non so che dire se non
Grazie! Grazie davvero tanto!
Mi scuso enormente per il ridardo, sono imperdonabile
lo so, ma tra le vacanze pasquali e la scuola
non ho avuto un momento libero!
Spero vi piaccia, fatemi sapere,
anche perchè se non piace evito di aggiornare.
Alla prossima,
xoxo

Elena
  
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