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Autore: oceanofmemories    30/05/2014    0 recensioni
“E forse Catullo aveva ragione, amare ma allo stesso tempo odiare una persona era possibile, e Chris lo sapeva bene. Non riusciva a fare a meno di quell’ammasso spettinato di capelli rossi, ma allo stesso tempo lo odiava, perché stava realizzando di non poterne più fare a meno. E se per una volta fosse il perfetto adolescente ad innamorarsi della cattiva ragazza della situazione? E se tutta quella trasgressione invece fosse solo una maschera che aspettava di essere tolta?”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Auricolari nelle orecchie, iPod spento. Un classico. Ogni mattina, uscito di casa, aveva una tale confusione in testa che non gli permetteva di essere lucido. Pensò che forse doveva cominciare ad andare a dormire più presto, o a pensare un po’ di meno.  Erano tanti i pensieri che tenevano la sua mente costantemente impegnata: le frequenti discussioni con i suoi genitori, le tante vittorie sul campo di calcio, le preoccupazioni  per le ultime interrogazioni dell’anno, ma anche il suo essere un così abile osservatore lo portava a riflettere su ogni minima cosa che vedeva, da una foglia capitatagli tra i piedi per la strada a una Ferrari parcheggiata per la via. Avrebbe dovuto dedicare attenzione a tutte le cose che tenevano occupato un normale diciottenne: ragazze, amici, partite di calcio e feste ma no, proprio non ci riusciva. Forse il suo migliore amico non aveva tanto torto quando gli dava dell’alieno. “Meglio alieno che matto come tutti gli altri”, pensava lui. Arrivato a scuola, prese i libri dall’armadietto e subito entrò in classe, nonostante il largo anticipo; era nervoso e non aveva voglia di parlare, nel pomeriggio ci sarebbe stata la partita di calcio più importante dell’anno: osservatori di squadre importanti, giornalisti discretamente famosi e, soprattutto, suo padre. Non era mai andato ad una sua partita, nonostante il calcio gli piacesse. Riteneva inutili tutte le energie che Chris stava mettendo nello sport, doveva solo concentrarsi sullo studio e diventare un medico, come tutti gli uomini della famiglia. Ecco, quello era uno dei  tanti argomenti di cui preferiva non discutere con i suoi genitori: il diventare medico. Nonostante sapesse bene che intraprendere la carriera sportiva che tanto desiderava fosse difficile, non voleva proprio diventare medico. Se proprio doveva impegnarsi per imparare una professione, avrebbe preferito studiare qualcos’altro… come matematica, informatica, o qualsiasi altra cosa all’infuori della medicina, che proprio non tollerava. Era cresciuto senza avere al suo fianco un padre presente, perché sempre occupato nel suo lavoro, troppo importante, persino più di suo figlio. Sapeva bene cosa significasse crescere senza una figura maschile a cui chiedere consiglio, a cui ispirarsi, e non voleva che un giorno i suoi figli provassero quello che aveva provato lui. In realtà non sapeva neanche se, un  giorno, avrebbe voluto dei figli… avrebbe significato sposarsi, o almeno trovare una donna, cosa nella quale era totalmente negato. Come doveva essere la sua donna ideale? Non ci aveva mai pensato. Beh, gli sarebbe piacuta una ragazza gli occhi azzurri e la carnagione chiara come la neve, magari con i capelli rossi o castani, le bionde non lo attiravano molto. Soprattutto doveva essere dolce, avere un bel sorriso, essere estroversa, perché no, anche un po’ pazza. Era sicuro che la sua anima gemella, uguale o diversa da come la immaginava, non l’avrebbe mai trovata, probabilmente perché uno complicato come lui non poteva essere la “dolce metà” di qualcuno. E mentre, per l’ennesima volta, era perso nei suoi pensieri, suonò la campanella e uscì dall’aula dirigendosi verso il suo armadietto per prendere degli altri libri. E fu lì che la vide: era con un’altra ragazza e rideva, rideva come se avesse sentito cosa di più divertente potesse essere detto. Rimase incantato, osservando il suo sorriso e la sua alta figura appoggiata al muro; fu in quel momento che pensò che forse il colpo di fulmine esisteva, e che voleva a tutti i costi sapere qualcosa di più su quella ragazza.


 


Ciao a tutti :) Dopo più di venti giorni, riesco a pubblicare il primo capitolo di questa fanfiction,
nel caso qualcuno si fosse interessato sin da subito alla storia, chiedo scusa per averci messo
così tanto tempo a far uscire il capitolo, ma sono un tipo molto ma molto perfezionista, e prima di pubblicare
qualcosa devo assicurarmi persino di aver messo lo spazio dopo la virgola, e il fatto di essere stata abbastanza
impegnata con le ultime interrogazioni non mi ha lasciato molto tempo libero, ma finalmente la
scuola sta finendo! Se volete, lasciatemi una recensione e sarò felice di leggere cosa pensate di
questo mio primo “esperimento” di scrittura. Alla prossima! :)

 

  
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