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Autore: auroramyth    30/05/2014    1 recensioni
Un'artista squattrinata e una rockstar in cerca di pubblicità. Sarà amore?
[dal capitolo 2]
-Ciao, Alyx. Benvenuta. Accomodati.-
-Mi scuso per il ritardo, le lezioni sono state interminabili oggi.-
-Non preoccuparti. Desideri qualcosa?-
-Sì, che arriviamo subito al dunque. Sapete, ho una certa fretta… gli impegni universitari sono molti.-
-Bene, dunque. Non perdiamo tempo. Bill e io siamo qui per farti una proposta, so che è un po’ inusuale, ma è una emergenza.-
-Sto ascoltando.-
-Vorremmo proporti un accordo.-
-Un accordo?-
E' la mia prima ff... spero che vi piacerà!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6
 
-Buongiorno, studio dei signori Kaulitz, sono l’assistente personale di Bill Kaulitz, come posso esserle utile?-
Bill capitò in studio proprio mentre molto professionalmente lei si gettava sulla scrivania per rispondere alla chiamata e diceva la formula di rito, sdraiata sulla scrivania, con il culo per aria e le gambe penzoloni.
Nella corsa furiosa dalla cassapanca sotto la finestra, all’altro lato della stanza rispetto alla scrivania da raggiungere, aveva anche perso una scarpa.
Bill si trattenne dal ridere mordendosi forte il labbro inferiore e si godé la scena appoggiandosi allo stipite della porta.
Lei scivolò sul ripiano del tavolo, facendo ulteriormente alzare la gonna già corta di suo, e acchiappò i post-it dove scrisse velocemente qualcosa tenendo fermo il telefono contro la spalla.
-Certo, la farò richiamare immediatamente. Arrivederci.-
Bill finse un colpo di tosse che la fece balzare in aria dallo spavento.
Scese immediatamente dal tavolo e si sedette sulla sedia.
-Cristo, Bill! Mi hai fatto pigliare un colpo!-
-Credo di sapere il colore delle tue mutandine, piccola.-
-Cosa?- domandò lei con voce alta e sconvolta e sistemandosi meglio a sedere.
-Prima, piccola… quando eri sdraiata sulla mia scrivania.-
Lei si indignò e lo fulminò con gli occhi. In quelle due settimane di lavoro come sua assistente personale e di uscite insieme, per occasioni ufficiali o semplicemente con gli amici di lui, facendo procedere alla grande la sua pubblicità su giornali e riviste, aveva imparato a conoscerlo bene. Sapeva che in lui c’era anche un lato un po’ rude e un po’ volgare che gli faceva dire porcate e parolacce, un po’ più velate rispetto alle uscite di Tom, che trovava doppi sensi da tutte le parti, e che le faceva capire che tutto sommato era un uomo anche lui.
-Primo: non chiamarmi piccola. Secondo: la scrivania è mia, finché ci lavoro io.-
-Perché non posso chiamarti piccola?! È carino!- esclamò Bill.
-Non sono la tua piccola, perciò mi sento presa in giro, se mi chiami così!-
-Questo è ridicolo! Certo che sei mia!-
Lei alzò un sopracciglio.
-Sono tua?-
-Per tutto il tempo del nostro accordo, tu sei mia.-
-Allora per tutto il tempo del nostro accordo la scrivania è mia…-
Bill si ritrovò incastrato dal suo stesso gioco di parole e le cedette la vittoria con un sorriso.
-La scrivania è tua. E io continuerò a chiamarti piccola. Affare fatto?-
-Mi rubi sempre le battute, Kaulitz.-
-Può darsi. Allora?-
-Affare fatto.-
-Adoro fare affari con te!- le disse per prenderla in giro.
Lei alzò gli occhi al cielo, sbuffò e gli allungò il post-it appena scritto.
-Adesso sparisci e fammi lavorare.-
Bill raccolse la sua scarpa tacco dieci ed inginocchiandosi davanti a lei gliela rimise, lasciandole una carezza provocatoria sul collo del piede. Poi prese il post-it e si chiuse in cabina di registrazione per i suoi esercizi canori.
 
Quando riemerse la invitò a fermarsi a mangiare e a passare la notte a casa sua, e lei cercò in tutti i modi di declinare l’invito.
-Oh, avanti! Domani è sabato, non hai lezione!-
-Bill, devo rientrare. Non mi va di lasciare Nikki da sola, ha litigato con il suo ragazzo e…-
-Nicole sa che anche tu ne hai uno perciò non può rinfacciarti nulla.-
-Sì, ma noi stiamo insieme per finta!-
-E lei ha litigato per davvero, e allora?-
-Bill…-
-Niente Bill, ti voglio qui stasera. Così ti presenterò a Ria.-
-Va bene, però dopo torno a dormire al campus.-
-Non ti fanno entrare più dopo l’orario del coprifuoco, lo sai.-
Alyx dovette ammettere che Bill aveva ragione. Non era ammesso accedere al campus da mezzanotte alle cinque della mattina, ci si poteva liberamente muovere al suo interno, tra le varie confraternite e i vari alloggi, ma non intrufolarcisi dentro in piena notte. Era il motivo per cui gli studenti più agiati si trovavano un appartamento al di fuori, così da poter essere liberi di fare quello che volevano senza sottostare a orari.
-Va bene, dormo da te, ma domani mattina me ne vado.-
-Ti ci porto io al campus domani mattina, così mi presenti la tua compagna di stanza che ti dà così tanti tormenti.-
-Nikki non mi dà dei tormenti!-
-Sì, beh, come ti pare. Vado a ordinare le pizze. Come la vuoi tu?-
-Margherita.- gli rispose acidamente.
Bill ignorò il suo tono e le lasciò un bacino sul naso.
-D’accordo.- le disse con un filo di voce, poi se ne andò.
Nel momento in cui uscì, tutta la sua irritazione evaporò e un rossore di emozione trattenuta colorò il suo viso.
Bill l’aveva baciata sul naso quando erano da soli, quando non erano costretti dalle circostanze. Oddio!
Bill sapeva essere terribilmente irritante il momento prima e farti sciogliere come neve al sole quello dopo. Era anche per questo che le piaceva tanto, che cominciava a piacerle davvero.
 
Qualche ora più tardi, dopo che Ria e Alyx erano state presentate come le rispettive fidanzate di Tom e Bill e dopo che ebbero mangiato, si fermarono in salotto a chiacchierare un po’ prima di ritirarsi nelle loro stanze. Cosa che imbarazzava in po’ Alyx dato che si sarebbe ritrovata a dormire nel letto di Bill, dando sicuramente nell’occhio e destando sospetti se avesse dormito da un’altra parte.
-Allora, Alyx, come sta la Mustang?- le domandò Tom.
-Sempre ferma in garage.-
-Senti, ma non è che me la faresti portare qui? Mi sentirei più a mio agio a sapere di averla nel mio garage, piuttosto che lasciare una bellissima Mustang storica incustodita e tutta sola, quando da me avrebbe tutta quella compagnia.-
Un lampo strano attraversò gli occhi dei gemelli. Che si fossero messi d’accordo? Alyx ne ebbe il sospetto da come si erano guardati.
-Tom, quella macchina non cammina!- esclamò lei.
-Faccio venire qualcuno a prenderla, se mi dai il tuo permesso, non devi  preoccuparti.-
Alyx cedette. Erano giorni che Tom le chiedeva della macchina. Era stufa di declinare sempre. E poi doveva ammettere che la Mustang sarebbe stata meglio nel garage enorme e super protetto dei Kaulitz, piuttosto che in quel microscopico buco che al campus chiamavano box auto.
-Va bene, fai quello che devi. Però voglio sovrintendere alle manovre di trasporto. Sia chiaro!-
-Va bene. Domani pomeriggio ci mettiamo d’accordo sul da farsi.-
 
Quando si ritirarono nelle loro stanze, ad Alyx prese il panico. Non aveva mai dormito con un ragazzo. Certo, non era vergine, ma… non si era mai fermata per la notte da loro, né tantomeno loro si erano fermati da lei (anche perché era impensabile farli dormire in camera sua a San Diego, con i genitori nella camera accanto o nel suo microscopico letto del campus a Los Angeles, dove era  già una grazia che ci stesse lei).
Come doveva comportarsi? Cosa doveva fare? Non riusciva ad essere disinvolta in una situazione simile.
Bill notando quanto si sentisse spaesata e nervosa venne in suo soccorso.
-Ti serve qualcosa per la notte? In bagno nel cassetto di destra c’è uno spazzolino nuovo, gli asciugamani sono sul ripiano accanto alla doccia e, se ti serve qualcosa da metterti addosso, pesca qualcosa dalla mia cabina armadio… una maglietta, una tuta o… dei pantaloncini… qualunque cosa. Certo, ti andranno larghi, ma se non vuoi dormire in intimo serviti pure.-
Non avrebbe mai e poi mai dormito in intimo nella stessa camera con Bill, poco ma sicuro! Era molto timida quando si trattava di condividere l’intimità con un ragazzo. Si imbarazzava facilmente a mostrare il suo corpo. Non aveva mai nemmeno fatto sesso con la luce accesa, e se era giorno si premurava di chiudere sempre le persiane.
-Va bene.- gli disse con un filo di voce.
-Se vuoi farti una doccia vai per prima, così poi la faccio io.-
-Certo.-
Si fecero a turno la doccia e lei si premurò di nascondersi bene nell’asciugamano quando uscì dal bagno per cederlo a Bill.
Pescò un paio di pantaloncini morbidi e l’unica maglietta senza scritte e senza disegni che trovò nel suo armadio e si mise a letto.
Bill uscì dal bagno con addosso solo una salvietta a coprirgli le parti intime, con i capelli bagnati tirati indietro, e lei emise un sospiro scioccato.
Lui fece un mezzo sorriso di scuse e poi si diresse in cabina armadio, dove emerse qualche secondo dopo con i soli boxer.
Lei lo guardò ancora più scioccata. Doveva ammettere che così era ancora più bello che con gli abiti addosso. Tutti quei tatuaggi che gli coloravano la pelle erano davvero eccitanti.
-Mi perdonerai se sono scortese e non mi copro, ma… non riesco proprio a dormire con addosso qualcosa.-
Lei si ricompose e si nascose sotto le coperte fino al mento.
-Non preoccuparti, non fa niente. Non sono imbarazzata.-
-No?- domandò Bill scetticamente.
-No, sono più scioccata, ecco…-
Bill emise una risatina, poi si ritirò anche lui sotto le coperte.
Alyx si fece piccola piccola e si girò su un fianco, dandogli le spalle.
-Buonanotte.-
La voce di Bill giunse delicata e dolce.
-Buonanotte, Alyx.-


 My Space: ebbene sì! Sono tornata con il nuovo capitolo! Che ne pensate? Vi è piaciuta la scenetta della scrivania? e la serata/notte con Bill? Fatemi sapere!
Passo subito a ringraziare _Vesper_ e Alice Varn per aver commentato il precedente capitolo, MelaniaShawol per aver aggiunto la storia alle preferite, Cornelian per averla aggiunta alle ricordate, Jasmyne, Marty_BT e _VoCaLiSt_ per averla inserita tra le segiute... è sempre terribilmente gratificante scorgere nuovi "seguaci"...
Un enorme grazie anche a tutti i numerosi lettori silenziosi!
Ricordo come sempre la mia pagina facebook: Dark Blue Horizon
  
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