Ringrazio comunque chi avrà la pazienza di leggere o magari recensire, in ogni caso rispondo.
Non vi dico nient'altro ora, anzi, buona lettura!
She

A magician's cool - Un bel mago

Il paese dei maghi e delle streghe si raggiungeva soltanto se una persona possiede i poteri magici. Non è un mondo con fate, folletti e gingilli di ogni genere. E' una terra come qualsiasi altra, solo che quando passi vicino al mercato ci si può trovare incantesimi che ti passano davanti senza chiedere scusa, oppure giochi di piccoli maghi o piccole streghe che si animano e possono spaccarti la caviglia se non ci si da una mossa a passare.

Se cammini davanti a un giardino con un qualsivoglia animale dentro, si potrebbe essere assaliti anche da una tigre inferocita non abituata a ricevere estranei.

E' tutto così, in questo mondo.

L'unica cosa da fare è prestare attenzione, poi il resto viene dopo.

La solita minaccia che incombe su questa cittadina è il mago Innominabile, proprio perché non bisogna dire il suo vero nome - un po' come Lord Voldemort, anzi peggio – e ogni tanto arrivano le sue guardie o draghi abituati ad uccidere per controllare che sia tutto sotto il suo dominio.

In realtà, i maghi e le streghe sanno, che l'unico Re è un uomo – o meglio, mago – molto potente e buono.

Per passare dal punto di vista geografico, contiene molti paesini ed è per la maggior parte pianeggiante con qualche collina verso nord.

C'è un unico grande oceano e qualche lago/fiume/corso d'acqua in giro per il territorio.

Joy è una strega diciassettenne che vive nella sua piccola casetta con i genitori e il fratello minore Connor. Ha lunghi capelli neri con delle ciocche più chiare, sul rosso, mentre gli occhi sono verdi. Frequenta la scuola superiore e ama erbologia. Il suo animale domestico è un piccolo orso bianco, mentre quello di suo fratello un orso bruno.

La sua camera singola è abbastanza spaziosa, con un letto in fondo vicino alla finestra quasi sempre aperta – tranne di notte – un tavolo e uno specchio con vari cassetti sotto di questo.

Quella mattina Joy dormiva profondamente quando la madre venne a svegliarla per andare a scuola.

“E' già ora?” sbottò alzandosi rumorosamente dal letto in piume – sembra leggero, ma i maghi lo rendono apposta per tutte le stagioni in modo che il proprietario possa regolarlo -.

Ottenne dalla madre un cenno di assenso, così iniziò a vestirsi.

Non ci si poteva mettere quello che si aveva voglia, ma tutti avevano una divisa specifica. Per le streghe era viola, per l'estate dei pantaloni corti e una maglia a maniche corte, per l'inverno il contrario.

Le scarpe erano l'unica cosa che si poteva indossare a piacere, e Joy aveva quelle vecchie di sua madre e le bastavano quelle.

Si pettinò i capelli guardando allo specchio il suo bel viso che suo fratello chiamava faccia da rospo. Fece una bella coda alta e scese in cucina per fare colazione.

Esattamente, anche in questo mondo i pasti sono uguali.

Dopo aver mangiato la sua adorata brioche al cioccolato, prese lo zaino, salutò la famiglia ed uscì col fratello, che andò verso la scuola per la categoria più giovanile.

L'aria primaverile era così fresca che si stava benissimo, Joy avrebbe voluto che quel momento durasse per sempre. Invece pochi minuti dopo arrivò al cancello già aperto dell'odiosa scuola, con quasi tutti gli studenti già riuniti.

Raggiunse la sua migliore amica Hilary, che anche lei era appena arrivata, e aspettarono il suono del corno. Perché quando iniziano le lezioni non suona la campanella, ma il corno d'avorio.

Prima e seconda ora, lezione di biologia.

Il professore aveva una grande abilità: riuscire a far addormentare gli studenti anche solo cominciando con il primo argomento della giornata.

Il bello è che non se ne accorgeva, nonostante il suo potenziale magico.

Joy si sedette accanto a Hilary e iniziarono a bisbigliarsi quello che avrebbero fatto in un secondo momento, o raccontandosi quello che successe il giorno prima. Hilary arrivò persino a raccontare che aveva visto il rospo di Saul – un loro compagno di classe – sul davanzale della finestra della preside della scuola per piccoli.

“Argomenti interessanti, i vostri” sibilò una voce un banco più indietro.

Le due amiche si girarono riluttanti.

La strega più popolare e vanitosa della scuola, le aveva punzecchiate.

Joy, la solita a prendersela, stava per ribattere, quando la porta si spalancò ed entrò un bidello con un mago mai visto prima.

Joy si fermò a guardarla, come se l'orologio avesse smesso di ticchettare. Era bellissimo e misterioso. Era muscoloso e alto, i capelli castani e gli occhi dello stesso colore.

“Buongiorno” disse il bidello, altezzoso come non mai. “Il vostro nuovo compagno di classe, il mago Cody Steurt.

Lui salutò e si sedette in fondo, da solo. Lo sguardo di tutti lo scrutava quasi come fosse un estraneo – beh, in realtà lo era – però ormai faceva parte della loro aula e avrebbero dovuto tutti condividere le proprie cose con lui.

Per questo, Joy era felice.