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Autore: Chiaramor    30/05/2014    1 recensioni
Daenerys e Jon. Non si sono mai incontrati e vivono a chilometri di distanza. Eppure, una notte, si sognano a vicenda. Da quel momento la loro vita, il loro destino cambierà.
Due personaggi forti e coraggiosi. Due giovani che potrebbero innamorarsi. Nella loro mani c'è il destino dei sette regni.
Buona lettura!
Dal testo:
-Di colpo però si rese conto di sapere. Non riusciva a capire come, ma era perfettamente sicuro di conoscere l'identità di quella ragazza. Lei era Daenerys Targaryen, Nata dalla Tempesta. Era la Madre dei Draghi.
-“Voci dicono che gli Estranei siano tornati. Se questa è la verità non c'è più speranza per noi mia regina. Da soli i Guardiani non possono sconfiggerli” . “Non saranno soli, perchè è lì che mi sto dirigendo. Ora dimmi, sai di un ragazzo con i capelli scuri, credo un nobile di nascita, che fa parte dei Guardiani della Notte?”
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jon Snow, Jorah Mormont, Samwell Tarly, Ygritte
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La battaglia era iniziata da qualche ora ormai. I non-morti, fra cui Jon riconobbe sia bruti che corvi, sembravano non finire mai.
Jon si fermò un attimo. Non ce la faceva più, era sfinito. Si guardò attorno e vide corpi morti, mutilati e sangue. Tanto sangue e fuoco. Per la prima volta dopo tempo Jon aveva caldo. Ma non un caldo rassicurante, un caldo soffocante. Tutto bruciava attorno a lui, perfino la neve.
Jon lo sapeva, non sarebbero mai riusciti a sconfiggerli, l'unico modo per sopravvivere era scappare. O per lui, per loro, ci sarebbe stata solo la morte.
Per un momento l'idea di morire gli sembrò accettabile. Avrebbe potuto rivedere suo padre così, il grande Eddard Stark, un padre che aveva amato con tutto il cuore ma al cospetto del quale si era sempre sentito inferiore. Il pensiero passò poi alle sorelle. Arya e Sansa. Non sapeva più nulla del loro destino. Ah, la piccola Arya! Quanto gli mancava la sua sorellina guerriera. Sperava che fosse viva e che lo fosse anche Sansa.
Il ricordo si spostò sul piccolo Bran, su Rickon e su Grande Inverno. Una casa che non era mai stata del tutto sua. Ora era Robb il Lord di Grande Inverno. Il suo fratellone, il suo modello. Per tutta la vita aveva cercato di essere come lui e di farsi apprezzare. E Robb lo aveva sempre ricambiato. Anche se non erano del tutto fratelli, Robb gli aveva sempre voluto bene e Jon lo adorava per questo. Gli mancava e avrebbe voluto essere al suo fianco durante la guerra, vicino alla sua famiglia. La sua famiglia. Se voleva rivederla doveva rimanere in vita e impedire agli Estranei di oltrepassare la Barriera. Da soli i bruti però, Jon lo sapeva, non potevano farcela.

“RITIRATA!!! Non possiamo sconfiggerli! Dobbiamo rifugiarci sulla Barriera, i corvi ci aiuteranno!”

 

*
 

Daenerys era spaventata e preoccupata. Il ragazzo con i capelli scuri si trovava nel mezzo di una battaglia. Combatteva con coraggio, ma guardandolo si vedeva che la sua mente era lontana mille miglia dalla battaglia. Come poteva aiutarlo? Cosa poteva fare lei per salvare lui e tutti gli altri?
Daenerys si guardò attorno e capì: fuoco. Per sconfiggere i non-morti serviva il fuoco. E lei il fuoco ce lo aveva.
Era arrivato il momento di svegliarsi.

 

“Ser Jorah, so come fermare i non-morti!”
“Con il fuoco mia khaleesi..”
“Cosa?! Lo sapevi e non mi hai detto nulla? Noi dobbiamo aiutarli! Io sono la Madre dei Draghi, io ho il fuoco!”
“Sono tre giorni che siamo in viaggio lungo il mare stretto mia khaleesi, tra non molto arriveremo sulla terra ferma. Dobbiamo andare a sud, dove il popolo ti è fedele e poi marciare verso Approdo del Re.”
“Non è lì che siamo diretti ser Jorah! ORA BASTA. Io sono la khaleesi, io do gli ordini! Andremo a Nord. Se non ti va bene te ne puoi sempre andare, non ho più bisogno di te come consigliere. Penso che lord Barristan mi sia molto più fedele di te...”
“Io ti ho sempre servito! Non perchè qualcuno me l'aveva imposto, ma per mia scelta. Ho messo la tua vita e la tua sicurezza davanti alla mia. Il compito di un consigliere non è quello di dare ragione al suo re, ma è appunto quello di consigliarlo. Se non accetti questo fatto non sei pronta per diventare regina, mia khaleesi.”
“Lo so che ti devo la mia vita ser Jorah. E so anche che ho bisogno di te. Ma devi credermi, questa non è un'azione avventata. Io ho VISTO, noi possiamo sconfiggere i non-morti. Fidati di me ser Jorah e combatti al fianco della tua regina.”
“Ti seguirò sempre mia khaleesi.”

 

*
 

Eccolo finalmente. Castello nero era davanti a lui. Ora doveva solo riuscire ad entrarci senza farsi ammazzare. Non aveva idea di come sarebbe riuscito a far convivere corvi e bruti, ma per il bene del suo mondo avrebbe trovato un modo.
“Maestro Aemon, Sam! Sono Jon Snow, aprite il cancello, dobbiamo entrare. Gli estranei e i non-morti stanno arrivando!”
Jon non aveva osato sperarci fino in fondo, ma il cancello si aprì.
“Sam!”
Jon corse incontro al suo amico e lo abbracciò.
“Oh Jon, io lo sapevo che eri ancora vivo! Ho sempre ripetuto a Gilly che saresti tornato.”
“Sono davvero felice di rivederti amico, ma ora dobbiamo preparare le nostre difese. Maestro Aemon, Mance, corvi e bruti devono collaborare!”

 

*

 

Daenerys era seduta sul ponte della nave. Guardava verso l'orizzonte, sperando di arrivare a riva il più presto possibile, e accarezzava i suoi figli. Drogon, Viserion e Rhaegal. I suoi draghi stavano crescendo in fretta ed era sempre più difficile addomesticarli. Ma lei sapeva che per loro sarebbe stata sempre una madre. Poteva fidarsi dei draghi e ora aveva davvero bisogno di loro. Daenerys ne era consapevole, il suo esercito non sarebbe mai riuscito ad arrivare in tempo alla Barriera. Per aiutare il ragazzo con i capelli scuri c'era solo una cosa che poteva fare in quel momento. Doveva separarsi dai suoi draghi.
“Figli miei, dovete volare il più velocemente possibile verso Nord. Dovete salvare il ragazzo dei miei sogni e uccidere tutti quelli che vogliono fargli del male. Andare ora!”
Era doloroso separarsi dai suoi figli, ma necessario. Mentre li guardava allontanarsi Daenerys non poté fare a meno di piangere.

  
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