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Autore: Shainareth    30/05/2014    3 recensioni
Chōji ridacchiò e Ino corrucciò la fronte, non capacitandosi, come al solito, dello strano modo che quei due avevano di rapportarsi.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fiori




Davanti a quella visione, Shikamaru inarcò un sopracciglio.
   «Che avete da guardare?» domandò Ino, quando lui e Chōji, passeggiando per le strade del villaggio, si fermarono a pochi metri dall’entrata del negozio di fiori della sua famiglia.
   Chōji sorrise. «Non sapevo che voi due foste amiche», commentò con un’alzata di spalle, avvicinandosi alle due ragazze che sedevano insieme su una panca lì vicino. Quell’osservazione lasciò Ino senza parole: lei e Temari potevano considerarsi davvero amiche? Probabilmente no, pensò occhieggiando verso la ninja della Sabbia che, arrestando i propri movimenti, ricambiava lo sguardo stupito di Shikamaru. «Che state facendo?» s’incuriosì Chōji, osservando i piccoli fiori dai vivaci colori che le due ragazze avevano posati in grembo e nel cesto che si trovava fra loro.
   «Le sto insegnando a fare corone di fiori», rispose Ino, sorridendo allegra. Dopotutto, forse Chōji non aveva torto; quello poteva essere davvero un buon punto di partenza per diventare amica di Temari. Sarebbe stato carino nei confronti di Shikamaru, che pareva avere un rapporto particolare con la sorella di Gaara.
   «Non hai mai imparato a farle?» prese parola proprio lui, rivolgendosi direttamente a Temari e avvicinandosi a loro con le mani nelle tasche dei calzoni.
   «E dove cavalo li trovavo, tutti questi fiori nel deserto?» fu la pronta risposta di lei.
   «Credevo che voi femmine aveste questo tipo di abilità nel sangue.»
   «Le tue teorie sono sempre edificanti.»
   Chōji ridacchiò e Ino corrucciò la fronte, non capacitandosi, come al solito, dello strano modo che quei due avevano di rapportarsi. «In ogni caso», intervenne, «circa un’ora fa, Temari è passata qui davanti e si è fermata ad ammirare i fiori del negozio. E così…» Sorrise alla ragazza. «Se questa ti viene bene, puoi sempre regalarla al tuo ragazzo», insinuò, lanciando un’occhiata provocatoria a Shikamaru.
   Accorgendosene, lui inorridì. «Ad avercelo…» commentò distrattamente Temari, decidendo di lasciar perdere i due giovani e riprendendo ad intrecciare i fiori come le aveva insegnato Ino. Shikamaru sospirò di sollievo, non potendo fare a meno di apprezzare la rudezza di quella donna che, senza pietà, distruggeva i sogni rosa di quella sciocca della sua amica di infanzia.
   Ino s’accigliò ancora una volta, infastidita da quell’ennesima negazione da parte di Temari. In effetti, non era la prima volta che, nel corso del pomeriggio, provava a farla sbottonare in merito al suo rapporto con Shikamaru, ma cercare di cavarle di bocca qualche informazione compromettente era quasi più snervante che chiedere direttamente all’altro diretto interessato. Decise di cambiare tattica.
   «Beh, ma al tuo villaggio avrai sicuramente degli spasimanti.»
   «Mh… qualcuno», dovette ammettere l’altra, continuando a trovare maggior interesse per i fiori che aveva fra le dita.
   «Nessuno di particolarmente interessante?»
   Diamine, se era pettegola… Fu con questo pensiero che Shikamaru alzò gli occhi al cielo. «Ma perché non ti fai gli affari tuoi?» borbottò.
   Il sorriso di Ino fece rabbrividire Chōji, che si guardò bene dall’aprire ancora bocca. «Ti infastidisce che si parli degli spasimanti di Temari?» volle sapere la ninja della Foglia, inalberando un’espressione soddisfatta.
   Di contro, Shikamaru ne inalberò una palesemente schifata. «Sto solo dicendo che sono affari suoi, non tuoi.»
   «Oh-oh», ridacchiò Ino, mentre Temari arrestava di nuovo le proprie azioni e li guardava perplessa.
   «Bah», sbuffò scocciato il giovane, lasciando perdere. «Credi quel che ti pare.» Discutere sempre di quella faccenda con chiunque insinuasse che ci fosse qualcosa fra lui e Temari era davvero, davvero seccante. Perché la gente doveva sempre impicciarsi in ciò che non la riguardava?
   Fu sul punto di salutarle svogliatamente e riprendere la propria passeggiata, quando di colpo gli occhi verdi di Temari cercarono il suo viso, scrutandolo con divertito interesse. Conoscendo quel tipo di sguardo, Shikamaru si permise di sudare freddo. «Di’, ti piacciono i fiori?»
   Portandosi una mano davanti alla bocca, Chōji cercò di soffocare una risata, pur con scarsi risultati, mentre Ino spalancava gli occhi e la bocca per l’audacia dell’altra ragazza. Lo sapevo!, non poté fare a meno di pensare, congiungendo le mani davanti a sé, tutta contenta.
   Shikamaru, invece, digrignò i denti. «Non darle corda…» borbottò alla ninja della Sabbia, avendo capito perfettamente che Temari si stava soltanto prendendo gioco di lui e delle romantiche teorie di Ino.
   «Perché no?» ridacchiò la ragazza, alzandosi e avvicinandosi a lui con la corona di fiori che aveva appena finito di intrecciare. Quando alzò le braccia per mettergliela al collo, Shikamaru fece un passo indietro, visibilmente imbarazzato, e Temari rise di nuovo.
   La signora Yamanaka chiamò Ino per aiutarla con i clienti e lei sbuffò per quell’interruzione che distrasse tutti, meno che Temari. Fu questione di un attimo e la corona di fiori che aveva fatto scivolò davvero attorno al capo di Shikamaru, fermandosi però sopra le orecchie perché troppo stretta. La fragorosa risata di Chōji attirò l’attenzione di chiunque si trovasse nei paraggi, facendo esclamare di gioia Ino che si era allontanata soltanto di pochi passi. Qualcuno, da chissà dove, fischiò in segno d’apprezzamento. «Ma che bella ragazza!»
   All’apice dell’imbarazzo, Shikamaru fece per strapparsi la corona dalla testa, ma Temari gli bloccò i polsi. «Non oserai ferire i miei sentimenti davanti a tutta questa gente!» lo redarguì severamente, gli occhi nei suoi. Il giovane la fissò come se avesse appena bestemmiato in un idioma alieno. «Sarebbe un’onta troppo grande, per me!» continuò la ragazza, fin troppo seria.
   «Smettila di berciare cretinate!» si ribellò il poveretto, sentendo urlare di sdegno il proprio orgoglio virile.
   «Se te la togli, giuro che ti bacio!»
   Chōji crollò in ginocchio per il troppo ridere, le braccia sulla pancia.
   Pur sapendo che Temari non era affatto così pazza da fare una cosa del genere, soprattutto davanti a tanta gente, Shikamaru sospirò col solito fare arrendevole. «Allora toglimela tu.»
   «Perché? Sei carino, con tutti questi fiorellini fra i capelli», lo stuzzicò ancora la ninja, tornando a ridacchiargli in faccia.
   «Donna…» esalò l’altro, non sapendo se ribellarsi definitivamente o se lasciar perdere come ogni volta che aveva a che fare con lei.
   Forse mossa a compassione, fu la stessa Temari a liberarlo da quell’imbarazzante situazione, sfilandogli la corona di fiori dal capo con un sorriso intenerito. «In realtà, l’avevo fatta perché volevo portarla al vostro maestro», gli fece sapere, in tono stranamente gentile e lasciando senza parole tutti e tre i membri del Team 10. «Ci andiamo tutti insieme?»
   Temari non era amica di Ino e di Chōji e, per di più, non aveva avuto chissà quale grande occasione per conoscere bene Asuma Sarutobi. Era chiaro che quella sua gentilezza era rivolta soprattutto a lui. Avvertendo un confortante calore al petto, Shikamaru ricambiò il suo sorriso, pur non riuscendo a nascondere la stizza. «Non potevi dirlo prima?»
   «Non sarebbe stato divertente.»
   «Immagino di no», si arrese a sospirare.












Piccola shot senza pretese, in cui credo di aver lasciato fin troppe interpretazioni riguardo al rapporto fra Shikamaru e Temari...





  
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