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Autore: luxvato    30/05/2014    3 recensioni
"Ho paura, Wesley..mi sento osservata la loro, ti prego, ho bisogno di te."
Chiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò a me, mentre alcune lacrime le bagnavano la guancia, sentii il cuore frantumarsi in mille pezzi, avrei solo voluto abbracciarla, stringerla a me, baciarla e dirle che sarebbe andato tutto bene, ma entrambi sapevamo che non era più possibile una cosa del genere, era una cosa sbagliata, io non ero umano e lei non era un mio simile, e in più le avrei solo procurato danni, gli Arum l'avrebbero presa e il Dipartimento della Difesa l'avrebbe fatta sparire, esattamente come era successo con Keaton e Jane.
"Non brilli più, non hai bisogno di me, non ti cercheranno, puoi anche tornare alla tua vita di prima e lasciarmi in pace."
"La mia vita non tornerà più ad essere quella di prima, io non sono più la Allie di prima."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sfrecciavo lungo la via di casa con il mio skateboard, dopo l'ultima sessione di esami, finalmente.
Mi sentivo felice e libera, come mai nella vita; dopo aver aver rischiato qualcosa come tipo quattro cadute, imboccai il vialetto di casa, dove trovai una grossa scatola indirizzata a me: erano dei libri.
Entrai in casa e appoggiai lo skateboard vicino alla porta, poi presi la scatola dei libri e la portai dentro, chiudendo la porta con il piede.
"Sono a casa mamma!" -dissi prima di recarmi in cucina, dove ero sicura che la mamma stesse o cucinando qualcosa di delizioso o parlando a telefono con qualche parente o il suo nuovo compagno.
Andai in cucina, ma non c'era nessuno. 
Iniziai a cercare qualcosa da mangiare nella cucina, presi una brioche dalla dispensa e mangiucchiai quella, lanciai uno sguardo sul tavolo e vidi che c'era un bigliettino. 
Buttai la carta nel cestino e presi il bigliettino;
 
"Allie, sono a lavoro, mi hanno chiamato dicendomi che era un caso urgente e avevano bisogno di me, ci vediamo più tardi!
P.S: abbiamo dei nuovi vicini, sai cosa fare!
Baci, mamma."
 
Alzai gli occhi al cielo, accartocciando il foglietto e lanciandolo nel cestino.
Ritornai in salotto e recuperai un libro dalla scatola, non avevo voglia di andare dai vicini, la cosa mi annoiava profondamente.
Iniziai a leggere il libro che avevo preso dalla scatola e mi "immersi" totalmente nella lettura, mi piaceva la sensazione di immedesimarmi nella parte della protagonista, perdere la concezione del tempo e divorare pagine e pagine.
Dopo qualche ora iniziò a squillarmi il cellulare, lo ignorai le prime tre volte, poi alla quarta chiamata decisi di rispondere.
"Si?"
"Allie! Ma dove sei?"
"Sul divano, a casa, leggendo un bel libro, perché me lo chiedi Grace?"
"Perché ti sto venendo a prendere per le orecchie! Come fai a startene chiusa in casa con un tempo simile? Arrivo fra venti minuti e fatti trovare pronta!"
Non osavo discutere con Grace, lei era una di quelle persone che non sopportano i "no", quindi era inutile discutere, se le avessi detto di "no" mi avrebbe trascinato via con forza ovunque.
 
Quando tornai a casa, dopo una lunga sessione di shopping e spiaggia, mi ricordai di dover andare dai nuovi vicini e, nonostante fossi stanca e annoiata ci andai.
Raggiusi velocemente la casa e salii in veranda, era messa piuttosto bene, nulla di particolare, bussai alla porta e aspettai qualche secondo.
Sentii dei passi e poi un ragazzo con una canotta abbastanza larga, jeans largo e pantofole, a mio parere orride, mi aprì la porta.
Lo guardai, aveva i capelli nel castano, occhi nè troppo chiari, nè troppo scuri che brillavano nonostante il sole fosse già sparito da un po' dando posto al crepuscolo.
Mi passò una mano davanti agli occhi; "Ehi, ci sei?"
Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, era bellissimo, non sembrava neanche di questo mondo. 
Quando mi resi conto di averlo fissato per un buon quarto d'ora, arrossii e sorrisi, passandomi una mano tra i capelli.
"Sei ancora tra noi?" -ripetè il ragazzo, sorridendo.
"Si si, scusami." -risposi, poi gli porsi la mano -" Sono la vostra vicina, Allison Dawson, ma chiamami Allie." -dissi, continuando a sorridere.
Lui, per qualche secondo, sembrò incerto tra lo stringermi la mano o rientrare e mandarmi al quel paese, ma alla fine mi strinse la mano. 
"Io sono Wesley Stromberg, ma chiamami Wes."
"Vabene, Wes, ora devo andare, per qualsiasi cosa sono a tua disposizione."-dissi e poi ritrassi la mano - "Ci si vede!"
"Certo, ciao Allie."- rispose lui, sorridendo, poi rientrò in casa mentre scendevo le scale di casa sua e, una volta tornata a casa, mi stesi sul divano e ripresi la lettura del libro che avevo lasciato in sospeso a causa di Grace.
 
Wesley's point of view.
 
"Wes, chi era?" -mi chiese una volta rientrato in casa Sun, un'amica che viveva con me, era come una sorella per me.
"Allison, la nostra vicina, domani vado da lei a chiedere informazioni e faccio un giro per il paese." 
Lei mi lanciò un'occhiata, seguito da un: "Cosa stai diamine stai dicendo?" 
Mi stesi sul divano e portai un braccio sotto la testa, guardandola poi. "Quello che hai sentito, non so come muovermi e voglio vedere se ci sono Luxen qui ma, soprattutto se ci sono Arum." 
"Ci andremo insieme Wes, aspettiamo altri due giorni, Drew sta arrivando, non è conveniente andarsene in giro con un'umana...sai benissimo che in caso comparisse un'Arum dal nulla non potrebbe aiutarti, non voglio perderti Wesley." -si avvicinò a me e poi mi scompigliò i capelli - "Mi sei rimasto solo tu, non voglio perderti a causa di una tua mossa azzardata, e questa lo è."
Sorrisi e le presi la mano, stringendola e successivamente baciandola. "Stai tranquilla, Sun.. farò come hai detto tu, aspetterò Drew prima di andare a controllare."
Lei mi sorrise e sospirò. "Hai fatto la scelta migliore, Wes e posso dirti una cosa?"
Annuii e lei riprese a parlare. "Stai lontano da quell'umana, per favore."
 
Due giorni dopo quell'incontro con la mia nuova vicina e come aveva annunciato anche Sun, arrivò Drew, rivederlo dopo quello che era successo al nostro pianeta mi riportò alla mente quel giorno, lo ricordavo perfettamente nonostante fossero passati anni.
Fece il suo ingresso in casa e si fiondò in cucina per mangiare e...svuotò tutto il frigo e metà dispensa.
"Oh, beh..grazie mille per aver pensato a noi e per aver terminato il mio gelato preferito." -dissi, appoggiandomi allo stipite della porta, con il desiderio immenso di staccare la porta e colpire più e più volte Drew in testa.
"Scusa bro, ma avevo fame e a dire il vero ne ho ancora." -disse, poi aprì la dispensa mangiando ancora altre cose.
"Sun, mi sa che domani dobbiamo andare al supermercato, qui è finito tutto per colpa di qualcuno di nostra conoscenza." -urlai per farmi sentire da Sun, che stava al piano di sopra, per risposta ricevetti un suo urlo e subito me la ritrovai affianco.
"Dimmi che non è vero, dimmi che la mia cioccolata è ancora lì." 
Ah, Sun era innamorata perdutamente della cioccolata, fondente, al latte, alle nocciole, tutti i tipi e puniva chiunque la mangiasse.
"No, l'ha mangiata tutta, non ha lasciato neanche un pezzo" -dissi, iniziando a ridere immaginando la reazione della mia cara amica.
Sun si voltò verso Drew, che era ancora impegnato a mangiare qualcosa, il suo sguardo emanava odio, si avvicinò al ripiano della cucina, dove c'era una pentola e la prese per poi diriggersi verso Drew, che continuava a mangiare indisturbato.
Alzò la pentola e quando fu vicina abbastanza lasciò che cadesse sulla testa del povero ragazzo, scoppiai a ridere, mentre Drew si lamentava del dolore e rideva.
Un punto a favore per noi Luxen, non ci facevamo male per queste cose, era come ricevere un piccolo pizzico, non conoscevamo malattie.
"Sun, ma sei impazzita per caso?!" -urlò Drew.
"Tu, come hai osato mangiare la mia cioccolata? COME?!"
Notai che Sun stava iniziando a diventare luce, ovvero, si stava trasformando nella nostra forma originiale, cosa che sicuramente avrebbe attirato l'attenzione di un'Arum, vista l'energia che stava rilasciando.
"Sun, adesso basta, cerca di calmarti, domani andremo a comprare la tua cioccolata, ma tu calmati, stai diventando luce." -dissi, avvicinandomi a lei e abbracciandola.
Il suo corpo riemerse avvolto dalla luce e poi man mano si affievolì, dopo qualche minuto Sun ritornò con la sua forma umana e senza aver lasciato alcuna traccia su qualcosa.
"Ma quanto siamo permalosi eh?" -disse Drew, prendendo del succo dal frigo.
Lo guardai male. "Hai finito di mangiare? Voglio capire che non ingrassiamo e che possiamo mangiare quanto ci pare, ma che diamine, datti una regolata!"
Sun rise. "Scusami per prima Drew, è che sono particolarmente innamorata della cioccolata, quella roba è buonissima e mi rende allegra"
"Fa nulla, pensiamo a cose serie ora...avete visto Arum in giro da quando siete qui?" -disse Drew, smettendo di mangiare, finalemente.
Scossi la testa. "Non ho captato la loro energia oscura, Sun non mi ha lasciato andare in pelustrazione, quindi perché non ci andiamo? Giusto per stare più tranquilli per ora, poi passiamo alla ricerca di Luxen" 
"Per me va bene, Sun, tu resta qui" -disse Drew, avviandosi verso l'uscita.
Guardai Sun, sembrava delusa.
"Che c'è, Sun?" -dissi, avvicinandomi a lei.
"Io..volevo venire con voi..."
"Sai che non puoi, non hai sviluppato a pieno i tuoi poteri in fase di combattimento e non voglio che ti succeda qualcosa, quindi.. è meglio se rimani qui, se ti annoi o vuoi che qualcuno che ti faccia compagnia, vai da Allie e cerca di non fare guai con l'energia." 
"Ma è un'umana e dovremmo starle lontano.."
"Finché non troveremo qualche Luxen è sempre meglio stare in compagnia, porta l'ossidiana con te e usala solo per le emergenza, mi raccomando" -dissi, dandole un bacio sulla guancia, lei sorrise, dopodiché raggiunsi Drew.
 
Allie's point of view.
 
La serata trascorreva noiosa come al solito, neanche i libri riuscivano a distrarmi, così decisi di uscire sulla terrazza e mi sedetti sull'altalena, guardando il cielo.
"Come mai sei qui fuori tutta sola?"
Quella voce maschile mi fece solbalzare e mi girai di scatto nella direzione di quella voce, vidi un ragazzo appoggiato al muro.
"Ti ho spaventato? Sono Wesley"
"Ma no..mi sono solo presa un colpo!" 
Wesley ridacchiò. "Scusami, non volevo spaventarti" 
"Fa nulla"- sorrisi.
"Allora, che ci fai qui tutta sola?"
"Nulla, non avevo sonno e mi stavo annoiando a morte..e tu che ci fai qui a quest'ora?" -dissi, cercando di vedere il suo viso, ma il buio me lo impediva.
"Emh..sono uscito per una passeggiata e stavo tornando a casa quando ti ho vista qui fuori a quest'ora tutta sola e pensavo volessi un po' di compagnia" 
"Che pensiero gentile, ma tanto stavo per tornare in casa e andare a dormire, sono molto stanca e mi sento a disagio qui fuori da sola, ho paura che ci sia qualcuno o qualcosa che mi stia fissando..ma è solo la mia immaginazione" -dissi, alzandomi e guardando un punto indefinito nel buio.
"Ti fai condizionare troppo dal buio, vero?" - disse Wesley, allontanandosi un po' da me, ridacchiai.
"Si, forse" -dissi e poi spostai lo sguado su di lui.
Fra noi cadde un silenzio imbarazzante e io non facevo altro che fissarlo, nonostante non vedessi quasi per nulla il suo viso, ad un tratto notai che i suoi occhi iniziarono a brillare e a diventare più lumiosi e insieme agli occhi anche il contorno del suo corpo, spaventata sbattei le palpebre più volte, ma la sua "luminosità" diventata ogni volta più forte.
Chiusi gli occhi e quando li riaprii la luce non c'era più e....non c'era più neanche Wesley.
 
Angolo autrice.
ciau ragazze!
con questo diamo inizio alla nuova storia, spero vi piaccia!
Nel prologo mi sono totalmente dimenticata di dirvi che
quello è una specie di spoiler della storia e 
che è una cosa che succederà solo a metà storia e che 
quindi dal primo capitolo la storia non inizia da quel punto
ma da capo, quando i due si incontrano.
Chiarito questo punto, vi lascio alla storia, spero vi piaccia!
Baci, Dee <3 
 
  
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