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Autore: Fallingforyou    30/05/2014    0 recensioni
Vorrei che tu non avessi mai detto “é stata colpa del l'alcol”, ma vorrei sentirti dire “l'ho fatto perché, forse, ti amo” e poi le tue labbra sulle mie, ancora.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«abbiamo sbagliato»

«cosa?» alza lo sguardo dal libro di storia e mi guarda con quella sua solita espressione da “bambino colto nel fatto” che mi incanta ogni volta.

«noi- sospiro, e sembra che quella parola rimbombi fra le quattro mura di quella classe -se potessi tornare indietro non ti bacerei» e nemmeno mi convince la frase che ho appena detto, l’importante è che convinca lui.

Sono passati esattamente nove mesi dal nostro bacio, e io mi pento di tutto. Mi pento di aver sussurrato troppe volte il tuo nome mentre le nostre labbra si incastravano, mi pento di tutte le carezze che ti ho regalato e di quelle che non potrò mai più chiederti indietro, mi pento di essermi sentita così fragile, stupida e innamorata fra le tue braccia.

«sai che per me non significava niente»

«lo so, anche per me- una risata quasi esterica mi sfiora le labbra -avevo paura ti fossi infatuato, o qualcosa del genere. Anche per me non ha significato niente, ha fatto tutto il vino» mento.

Pretendevo un noi quella notte, o il mattino dopo. Un noi troppo grande al quale era difficile aspirare. E ora cosa siamo?

«meglio così» sospira e ritorna a sottolineare le pagine del libro di storia.

Siamo solo io e solo te. Non siamo più gli stessi di prima. Non siamo più gli amici di prima, le tue carezze non sono più le stesse. Sono bruciature che ogni volta lasci sulla mia pelle quando mi sfiori distrattamente, sono le suppliche che ti ho sussurrato quella notte, delle quali mi pento.

Richi. Non urlo più il tuo amore con amore e desiderio, ma c'è disprezzo, dolore, fastidio nella mia voce.

Richi, e un colpo allo stomaco quando ti vedo scherzare con un'altra, come facevi con me.

Richi. Mi mancano i tuoi baci, gli unici nostri baci.

Il fatto è che tutto ormai gira intorno a te, e tu lo sai.

«ciao..» il mio cellulare ha appena squillato, ma a te non importa. “se non bastassi più tu adesso?” «...sono a scuola» sorrido perchè la voce della persona che sta all’altro capo del telefono mi rilassa più della tua presenza. Ma tu continui a sottolineare. «...non posso uscire ora- adesso però mi guardi -c’è lezione» hai appena aggrottato la fronte e io ho abbassato lo sguardo perchè il tuo sguardo indagatore non lo reggo, e voglio fare la preziosa. Ma ancora  non hai chiesto chi è. «...a dopo». La chiamata è terminata e tu continui a guardarmi senza dire niente.

«che c’è?»

«non c’è lezione ora»

«lo so» e non l’hai capito che lo sto facendo per stare da sola con te.

Non é poi così strano che ogni mia settimana inizi storta già delle 8:30 di ogni lunedì mattina e finisca con una me innamorata, spezzata e rassegnata con troppo alcol nelle vene, un pacchetto di sigarette da ricomprare e ancora il desiderio di te, il sabato sera.

Richi. Possiamo ritornare indietro? Possiamo non bere tutto quel mirto? Possiamo non ubriacarci fino a farci male e volerci veramente bene? Puoi volermi veramente? Niente alcol nelle vene, solo me, te e la lucidità che non c'era quella sera. Questo vorrei dirti ogni santa mattina quando ti vedo entrare nell'aula 74 con gli occhi assonnati e un sorriso sincero e stanco - “a me bastano sei ore per riposare” ripeti sempre-. Questo é quello che vorrei sussurrarti quando mi sei tanto vicino ma allo stesso tempo lontano. Questo é ciò che vorrei urlarti quando litighiamo per qualsiasi cazzata -perché ormai si sa: a me non va più bene niente, di te-. Ma invece sto zitta o mi arrampico sugli specchi andandoti contro in ogni piccola cosa. Forse perché ho paura di allontanarti ancora di più se ti dicessi come stanno veramente le cose. Perchè questa è una friendzone, troppo rischiosa per me e preferisco averti così poco che non averti per nulla, preferisco litigare che non parlare di nulla. Ma lo sai cosa vorrei veramente? Vorrei parlare con te di tutto quello che non va, vorrei sentirti dire “chiedimi perdono” ogni volta che ti supplico di smettere nel farmi il solletico, vorrei sentire ancora le tue mani esplorare i miei seni, vorrei poterti stringerti in un abbraccio, sentire il tuo mento sopra la mia testa e le tue mani sulla mia schiena. Vorrei che tu non avessi mai detto “é stata colpa del l'alcol”, ma vorrei sentirti dire “l'ho fatto perché, forse, ti amo” e poi le tue labbra sulle mie, ancora.

Angolo autrice:

Sono masochista, lo ammetto. Ho tante cose da portare a termine, ma questa ha avuto la precedenza, la volevo scrivere e ne avevo bisogno! Vi mando un bacio e prometto che aggiornerò Astrid's Travels prima o poi.
Vi invito a gioire con me per la mia ammissione ad architettura, adesso mi manca solo il diploma e dopodichè devo decidere tra Parma o Alghero, molto probabilmente a settembre sto facendo le valigie per Parma ma aspettiamo!

Un bacio,

Delia.

  
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