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Autore: __PandaCloe__    30/05/2014    1 recensioni
dal capitolo 1 - A due villette dalla sua sentì una forte musica provenire da un garage.
La porta aperta e la sua irrefrenabile curiosità la spinsero ad entrare con il suo molosso al seguito. Appena entrata vide quattro ragazzi, tre le sembrava di averli già incontrati. La musica si fermò e il ragazzo dai capelli strani le chiese: " E tu chi sei?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I WAS BORN TO LOVE YOU
CAPITOLO 1 - TRASLOCO

Conrad Wilson era un uomo  slanciato, sulla cinquantina, occhi scuri e capelli brizzolati. La mattina del 25 gennaio, come sempre, si svegliò presto e fece colazione. Dopo essersi lavato e vestito percorse il corridoio fino alla stanza di suoi tre figli: Carlos di 20 anni, Josh di 18 e Anne di 16. Entrò nella loro stanza e spalancò le finestre. "Sveglia! Forza, tutti giù dal letto!". Urlò strappando ai ragazzi i lenzuoli e i cuscini.
"Dai... pa'...altri due minuti..." lo supplicò con la voce impastata Josh mentre la sorella si contorceva cercando di coprirsi con il lenzuolo scomparso e il fratello maggiore dormiva ancora russando .
"Muovete il culo. Andate a fare colazione, vestitevi, disfate i letti, finite di imballare le vostre cose e poi aiutatemi a mettere via gli strumenti. Il camion che ho noleggiato arriverà alle 11:00." I tre eseguirono gli ordini del padre e dopo aver finito di inscatolare tutti i loro averi. Raggiunsero Conrad e Greta nella 'camera da musica' ( la camera un tempo destinata ad Anne che suo padre aveva insonorizzato con i cartoni delle uova e dove aveva posto tutti i suoi strumenti).  
Greta Wilson, madre dei tre fratelli, era una amabile donna di circa 45 anni. Occhi grigi e capelli ricci e scuri, proprio come i suoi adorati figli. Era l'opposto di suo marito. Dolce e comprensiva, non alzava mai la voce e i suoi gesti erano tanto aggraziati da farla sembrare estremamente fragile. Era una ex ballerina e proprio grazie al suo lavoro aveva conosciuto Conrad, un noto musicologo. Con le gravidanze però aveva deciso di lasciare il suo ruolo da prima ballerina dell' opera di Sidney e lavorare per un' agenzia immobiliare.
I tre poveri fratelli Wilson rimasero un ora intera a imballare tutto.
"Mi sta quasi passando la voglia di traslocare" scherzò il maggiore. Anne e Josh si guardarono intorno e scoppiarono a ridere.
"Okay, ritiro tutto! " aggiunse poi ridendo a sua volta.
I Wilson infatti cambiavano finalmente casa grazie ad una promozione di Greta con un notevole incremento della busta paga e al nuovo incarico di Conrad, scrivere una rubrica su un importante  mensile di musica australiano. 
In realtà si sarebbero spostati solo di poche traverse restando nella loro quartiere, ma la nuova casa era a due piani, cinque stanze da letto, tre bagni e una spaziosa zona giorno. 
Alle 11:00 in punto arrivò il camion con un paio di fattorini che aiutarono la famiglia a caricare mobili e scatoloni. Alle 16:30 la nuova casa era arredata e la maggior parte degli oggetto era stato disimballato. Anne sedeva sul divanetto a bovindo e guardava la sua nuova camera. Si chiedeva se sarebbe riuscita a dormire senza il russare di Carlos e Josh che solfeggiava  nel sonno le note di chissà quale sonata di Bach. Al solo pensiero delle notti passare in camera con i fratelli per sedici anni le venne da ridere.
Anne era una ragazza alta e dal fisico asciutto, capelli ricci di un castano scuro,gli occhi neri e profondi come pozzi e la pelle color caramello come quella di suo padre. Grazie a lui aveva imparato a suonare violoncello, pianoforte e arpa, oltre ad aver preso lezioni di canto per tutta la vita. Di nascosto poi aveva imparato a suonare il basso elettrico da autodidatta. Era 'un vero prodigio' come diceva suo padre. Era un tipo un po' ribelle, solare e parecchio imbranato ( non riusciva a stare cinque minuti senza far male accidentalmente a sé stessa o ad altri oppure senza rompere qualcosa). Era una ragazza molto intelligente e sveglia, amante dei cani: soprattutto del suo amato Macbeth, un enorme leonberger che in quel momento russava rumorosamente vicino ai suoi piedi. 'Il problema  di dormire senza Carlos la' ho risolto.' Pensò ridendo tra sé e sé.
L'indomani mattina tutta la famiglia riprese l'opera di sistemazione della casa che si protrasse fino a pomeriggio inoltrato. Stanca dell' aria frenetica che si respirava nella nella' abitazione, Anne decise di portare Macbeth a fare una passeggiata nella nuova strada. Dopo circa una mezz'ora di camminata la ragazza decise di tornare verso casa. A due villette dalla sua sentì una forte musica provenire da un garage. 
La porta aperta e la sua irrefrenabile curiosità la spinsero ad entrare con il suo molosso al seguito. Appena entrata vide quattro ragazzi, tre le sembrava di averli già incontrati. La musica si fermò e il ragazzo dai capelli strani le chiese: " E tu chi sei?"
  
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