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Autore: roro    04/08/2008    17 recensioni
E io, io continuo a prendere questo schifo, le mani sempre più appiccicose. Perchè mai io abbia accettato di fare una cosa simile, non so. Io, che mi annoio a far tutto, sto cucinando una diabolica pizza. Io. Non so se ci siamo capiti, io non faccio niente per nessuno.
E, invece, sto cucinando quello che vuole
lei. Manco fossi un cagnolino scodinzolante come quelli lì. Sbuffo. Lamentarmi con me stesso è una cacchiata, posso solo apparire un matto. Meglio concentrarci sulla ricetta che la professoressa mi ha dato a inizio lezione.
Long-fic AU ambientata ai nostri giorni: come se la caverà InuYasha in un corso di cucina?
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cucina5 Lezioni di cucina
Capitolo 5  -  Pranzo a casa di Rin...

Hola, Cari! Prima di tutto... il capitolo 5 è dedicato alla mia dolcissima Kaddy, che mi sopporta, mi legge i capitoli con il microfono e mi fa morir dal ridere ^^. Visto che l'ho scritto pensando a lei, il capitolo è suo ^^.
Poi... grazie a tutti per il sostegno che mi date: siete gentilissimi.
Questo capitolo è particolarmente demenziale, mi sa... quindi attenti!

Mi sveglio con l'immagine di Kagome ancora nitida davanti a me - naturale, dato che ho passato la notte a farci sogni poco... ehm... casti sopra -, e opto per gettarmi sotto la doccia.

Senza neppure svestirmi, apro il getto d'acqua e mi ci getto sotto. Centinaia di gocce trasparenti mi sferzano la faccia, nel disperato - e quantomai stupido - tentativo di togliermi il bacio di ieri sera dalla testa.

Non ci riesco, e finisco col rischiare di tagliarmi la giugulare con la lametta, quando mi faccio la barba - anche le mie mani tremano, un po' per l'eccitazione residua e un po' per la paura di tagliarmi una vena.

Comunque, sospirando afflitto, apro la porta della cucina. Ma un suono poco familiare e al contempo conosciuto mi arriva alle orecchie - i batuffoli bianchi iniziano a muoversi ritmicamente, creando in me un fastidio piuttosto sciocco. Non posso impedire ai miei padiglioni auricolari questo movimento, dato che è automatico e scemo.

Corro in camera e, sulla scrivania, il cellulare - il piccolo cellulare bastardo che ieri sera mi ha lasciato solo in mezzo alla strada - vibra, emanando la musica di Lithium degli Evanescence, che mi assorda. Incredibilmente, capisco subito chi è lo scocciatore - incredibilmente un corno! L'ho scelta giust'appunto per differenziarlo dagli altri! 

Sullo schermo, anche il nome "Scocciatore" mi da conferma.

"Sesshomaru, fratellone, qual buon vento?", dico, facendo un sorrisino tirato, anche se so che non può vedermi.

"Ti ho chiamato per conto di Rin", dice frustrato "Vorrebbe invitarti a pranzo".

Mi corre l'ennesimo brivido lungo la schiena in due giorni, e mi affretto a balbettare "Cucina lei?".

"Ho chiamato un ristorante".

Questa penso sia la prima volta in tutta la mia vita che sento dello spirito di cameratismo tra me e Sesshomaru - che sia nei poteri oscuri della cucina di Rin la capacità di avvicinare due fratelli che si odiano a morte?

Annuisco, e gli garantisco che ci sarò, dato che non ho nulla da fare e non voglio scontentare la piccola Rin.

Mi dice che mi aspettano per le 12.30, e che saremo solo noi. Meglio, dato che se ci fosse stato qualcun'altro sarei andato in crisi - odio avere troppa gente intorno.

Attacco il telefono, e torno in cucina, dove mi aspetta ancora un po' della torta di mele, miracolosamente avanzata dalla depressione di due giorni fa. La trangugio, e bevo con ingordigia un po' di latte dal cartone. Non ne combino una giusta... inclino troppo lo scatolo, e mi faccio un bagno di latte gelato - come se non bastasse, anche il mio adorato pavimento si bagna, e mi tocca ascigare tutto, dato che ho licenziato la cameriera - ci provava con me, e io ero il suo datore di lavoro. Non mi piacciono queste persone.

Getto un'occhiata all'orologio, e scopro con orrore che sono le 11.45. D'accordo, non ci metterò tanto per arrivare... ma sono un po' "fissato", quindi perderò tempo a cambiarmi.

Esco di casa alle 12.20, e arrivo precisamente alle 12.27. Nuovo record personale!

Comunque, se non altro, questo teatrino mi ha leggermente tolto Higurashi dalla testa, devo ringraziare Rin e Sesshomaru - in mente, il giorno che dirò grazie a Sesshomaru il mondo cadrà, il sole esploderà e Rin cucinerà un dolce senza bruciarlo.

Busso alla porta, e mi apre Rin, come sempre sgargiante in un bel vestito rosso fuoco e i capelli legati in una coda. "Sono così felice che sei venuto, Inu-chan!".

A quel punto capisco. Mi basta guardarla in faccia. LEI HA CHIAMATO SANGO E LE HA CHIESTO DI IERI SERA! Probabilmente, dopo la mia chiamata, ha voluto tentare di capirci qualcosa di più, e ha chiamato quella bocca larga di Sango... anzi... di Miroku! Sango non è una pettegola, è Miroku quello che racconta i fatti di tutti!

"Rin... cosa vuoi sapere?", domando, mentre una vena sul capo inizia a pulsarmi e chiudo le mani a pugno.

"Com'è andata al ritorno con Kagome?", mi dice raggiante, mentre Sesshomaru appare dietro di lei e la osserva. C'è terrore nel suo sguardo. Deve averlo scocciato tutta la notte con queste fandonie...

"Non è successo nulla", mento, forse un po' troppo veementemente per ritenermi un bravo attore. Almeno, tra i difetti della piccola Rin c'è l'essere una credulona, quindi annuisce.

"Sicuro, Inu? Perchè nella chiamata di ieri mi sembravi sconvolto".

Colpito ed affondato. Non mi resta che guardarla e sperare che non insista.

"Allora qualcosa è successo!", batte le mani, saltellando sul posto - quando fa così mi sembra una mocciosa "Dimmelo, su, ti prego!".

Guardo disperato Sesshomaru, che mi da le spalle e va via, quindi mi arrendo "Mi ha baciato".

"Ti ha baciato?".

"Si".

"Lei?".

"Lei".

"Sei un incapace".

"Lo so".

Mi osserva come se fossi un alienato, poi scuote ripetutamente il capo e rientra in casa. Infine, dice una cosa che non mi sarei mai aspettato da una bocca d'angelo come lei "Ma almeno te la sei fatta?".

Stop!

Mondo, fermati e ridammi la vecchia Rin, quella piccola e indifesa!

Non mi piace un granchè questa versione saccente in stile Sesshomaru Taisho!

"R-Rin, ma che dici?", balbetto, arrossendo come uno scolaretto.

Lei scoppia in una sonora risata "Sono un'ottima attrice, vero? Comunque, già è una gran cosa il fatto che ti ha baciato. Vuol dire che le interessi".

"Davvero?".

"Certo! Noi donne non baciamo il primo che capita, cosa credi?", sorride, per poi correre in cucina "Sessho ha chiamato il ristorante, ma voglio preparare anch'io qualcosa, quindi non disturbarmi!".

Rimango, quindi, come un idiota a fissare la biforcazione. A destra vado in cucina, da Rin - e rischio di prendermi un accidente con i suoi "assaggi". A sinistra vado nello studio, dove, probabilmente, Sesshomaru sta scrivendo.

Meglio Sesshomaru. Non voglio lasciare questo mondo per un piatto di pasta. Preferisco che mi uccida uno youkai con manie di persecuzione, che una ragazzina che ha bruciato una casa con il ramen istantaneo - per quanto, forse, la seconda sarebbe una morte molto onorevole.

Mio fratello è seduto vicino alla scrivania.

Si regge il capo con le mani, e osserva con aria critica il foglio bianco davanti a lui - Sesshomaru Taisho che si concentra è uno spettacolo... beh, turba. La sua aria, torva di normale, diventa quasi furiosa. Stringe la penna tra le dita con forza, e traccia linee su linee, schizzi e bozze, prima di iniziare a scrivere una sola parola - che poi cancella con rabbia, e riscrive, uguale, dopo pochi attimi.

"Sesshomaru, che combini?", dico, sedendomi sulla grande poltrona vicino al caminetto, che lui è solito usare quando deve pensare.

Non risponde, scrivendo l'ennesima cosa sul foglio e poi alzandosi per consultare un tomo nella biblioteca.

"Ehi, dico a te".

"Scrivo", risponde lapidario, per poi riprendere posto alla scrivania ed accendere il pc, ove inizia a trascrivere tutto il suo lavoro - deve aver terminato un capitolo, è infatti sua abitudine copiarlo al pc e poi salvarlo su di un floppy.

Sbuffo, allungando una mano e raccogliendo un libro - di sicuro appartiene a Rin, non penso che Sesshomaru leggerebbe mai una storia d'amore tra un'umana e un vampiro...

Leggiucchio Twilight finchè Rin, con aria depressa, ci viene ad avvisare che l'antipasto che stava preparando ha delle anomalie, ed è stata costretta a gettarlo - non visti, io e Sesshomaru ci scambiamo un'occhiata soddisfatta. Almeno per un giorno potrà fare a meno di prendere un digestivo.

Il pranzo ci viene servito dai camerieri di casa Taisho, soprattutto dal vecchio Miyoga, servitore della famiglia Taisho da quando mio padre era ancora in vita. Posso dire che mi ha cresciuto lui, una specie di pulce alta un paio di centimetri, incapace di sollevare anche la più piccola portata, ma a conoscenza di ogni segreto della casa.

Quando terminiamo, sono circa le 15. Sesshomaru si congeda, stufo di sentire Rin ripetere che la sua cucina è molto superiore a quella del locale, e che la prossima volta avrebbe cucinato lei - Aiuto! -, ed io l'ho seguito, ritrovandomi di nuovo seduto sul divano a leggere il libro. Poi, un battere vicino alla porta ci ha richiamato.

Sango e Miroku entrano trionfali.

Cioè... Miroku sorride contento, e cammina spavaldo verso di me.

Sango, invece, è titubante, e non smette di controllare il cellulare, sobbalzando ad ogni rumore.

"Com'è andata ieri?", mi dice il ragazzo, sorridendo - mi verrebbe voglia di prenderlo per il codino con cui tiene legati i capelli neri e di appenderlo a un treni in partenza.

"Sango non te l'ha detto?", esclamo leggermente irritato che tutti cerchino di avere informazioni sulla mia vita privata.

"Kagome... è da ieri che non risponde al cellulare", sussurra Sango, in apprensione.

"Non è successo nulla, non preoccuparti".

"La mia migliore amica mi evita, qualcosa dev'essere successo. Dimmelo".

Stringo i denti, e rimango in silenzio, finchè Sango non scoppia in lacrime.

"Inu, l'hai fatta piangere!", urla Rin, e inizia a carezzare la schiena di Sango, come a volerla consolare. Io le fisso allibito, boccheggiando... Ma dico, siamo impazziti?

Terra chiama amici! Terra chiama amici! Sono io quello tartassato di domande! Io quello a cui Sango chiedeva di raccontare la sua vita privata! Non è lei la vittima, sveglia! Io non le ho fatto nulla!

"Inu-Yasha, non si fanno piangere le donne!", sbotta Miroku, correndo dalla fidanzata.

"Inu-Yasha, sei pessimo!", commenta Rin.

"Ho sempre saputo che eri uno scarto, ma con questo hai superato te stesso", dice calmo Sesshomaru.

Ora mi sono scocciato.

"Io non ho fatto niente, capite? Niente! E' lei che si è messa a piangere come una cretina!".

"Sango, non ascoltarlo. Te lo dico io cos'hanno fatto, me lo ha detto. Kagome l'ha baciato".

Mi sento sprofondare... ma porto con me Rin, dato che Sango alza il volto, sorridendo - e mostrando di non aver mai realmente pianto - e dice "Lo sapevo che mi nascondeva qualcosa! Grazie, Rin, sei stata utilissima a fargli vuotare il sacco".

"Hai capito Kagome...", esordisce con un sorriso sornione Miroku "Faceva tanto la santarellina, e invece... Allora, Inu? Com'è a letto?".

Io divento paonazzo, e mi lascio sprofondare nella poltrona - Sango tira una gomitata a Miroku: meno male, si ricorda ancora che Kagome è una sua amica e che certe domande non vanno post... "Lo dovevo chiedere io, me lo avevi promesso!".

Certo che l'amicizia è il valore più importante, per questi due, eh? Inarco scettico un sopracciglio, mentre Sango e Miroku si mettono ai lati della poltrona all'ascolto, interessati, continuando a dire ALLORA?.

"Allora niente, miei cari. Non abbiamo fatto nulla, mi dispiace per voi, non ho storie hot da raccontarvi", dico tentando di controllarmi - Miroku inizia a piangere, domandandomi perchè io sia tanto impedito. Oh, grazie amico, lo sapevo da solo di essere una frana, non avevo bisogno anche della tua conferma.

"Io temo sia impotente", sospira Sango "Nessuno sano di mente non si farebbe la mia amica".

"Sango, mi urge ricordarti che non sono il tuo fidanzato. Non mi faccio ogni donna che respira - ma io penso che si farebbe anche quelle che non respirano, se non fossero sepolte metri sotto terra...", ribatto acidamente.

"Io non sono un pervertito, non capisco perchè continuiate a dipingermi così!".

Inizia il finimondo, e mi tocca tapparmi le orecchie - come ogni singolo giorno della mia vita, mi pento di avere dei padiglioni auricolari così sensibili ai rumori.

"Silenzio".

Duro e impassibile come sempre, mio fratello è scattato in piedi. Oh poveri noi, mi ero dimenticato che Mr. Vado-Pazzo-Per-La-Nutella era nel pieno del suo libro, e che non andava disturabato... Santissimi Numi!

"Vi chiedo, per favore, di sparire. Non ho la forza di fare da balia ad un cane impedito, un maniaco, una pazza sclerotica e ad un'assassina culinaria".

Abbassiamo simultaneamente il capo, eclamando in coro "Sorry, Sesshomaru", e usciamo ordinatamente, lanciandoci frecciatine con lo sguardo.

Rin, davanti a tutti, non sembra scossa - dopotutto, è una cosa normale, quando Sesshomaru è sotto la data di scadenza e ha bisogno di assoluto silenzio. Una volta, mi ha detto che hanno un modo tutto loro di fare la pace. Non ho voluto sapere altro, per paura di vomitare. Non è piacevole immaginare Sesshomaru in atteggiamenti intimi con Rin.

Mi infilo in macchina senza salutare, mentre Sango e Miroku sono ancora sulla porta, e parlano con Rin. Accendo il motore, e in poco sono sul lungomare. 

Non ho voglia di chiudermi in casa. Voglio sentire l'odore salmastro del mare... siamo in estate, no?

Mi tolgo le scarpe, e passeggio sulla riva, mentre la sabbia mi si infila tra le dita e l'acqua mi bagna i piedi e il pantalone di jeans. Il vento mi scuote i lunghi capelli d'argento, mentre gli ultimi raggi del sole li colpiscono, facendo si che emanino mille e più riflessi dell'arancio. Mi sento sempre realizzato, quando ho la possibilità di stendermi sulla spiaggia e stare a contatto con la sabbia ormai fredda. 

Odoro il profumo penetrante dell'acqua salata...

Sento il lento scrosciare delle onde, che battono sulla spiaggia...

Poi, quando il sole ha ormai lasciato il posto all'astro d'argento, decido di tirarmi su e di andare a casa.





Allora?
Che ve n'è parso?
Troppo idiota?
Susu, non siate timidi, fatemelo sapere!
Oggi non posso fare lunghi ringraziamenti, dato che sono un po' in crisi d'ispirazione e sto tentando di scrivere i prossimi capitoli ^^ (Non preoccupatevi: so perfettamente cosa devo scrivere).
RINGRAZIO:
Aryuna
mocci91
7919
KAGOlove
ary22
luchia nanami
ChocolaKagome
mikamey
diamontpearlvoiceinu
Bchan
kirarachan
jessy101
KaDe
ryanforever
Kaggi_Inu91
AvinPhi
I_am_Nanachan
Penso di avervi citati tutti.
Grazie.
Grazie di cuore.
Senza il vostro sostegno, mi sarei fermata al primo capitolo.
Davvero mille grazie.
Spero di vedervi sempre più numerosi!
Un bacione!
Al prossimo capitolo, "Spezzatino time!" (E ora sapete cosa preparerà il caro Inu XD).
   
 
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